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#domenicalmuseo e Festa della Repubblica: per il ponte di inizio giugno Pompei resta al primo posto (35mila ingressi complessivi) seguita da Pantheon (31.838 ingressi) e Colosseo (23.134 ingressi (ma solo mezza giornata il 2 giugno)

Sono stati circa 480mila gli ingressi in questa due giorni di aperture gratuite in occasione della #domenicalmuseo di giugno (255mila ingressi), l’iniziativa del ministero della Cultura che prevede l’accesso libero nei luoghi della cultura statali nella prima domenica del mese e dell’apertura straordinaria del 2 giugno 2025, festa della Repubblica (225mila ingressi). L’area archeologica di Pompei con 35.040 ingressi (20.000+15.040) si conferma sul primo gradino della classifica assoluta, seguita dal Pantheon con 31.838 ingressi (15.000+16.838) e dal Colosseo con 23.134 ingressi (15.835+7.299: ma il 2 giugno l’apertura è stata solo pomeridiana, dopo la sfilata per la festa della Repubblica).

Visitatori sempre numerosi agli scavi di Pompei (foto parco archeologico pompei)

Ecco i numeri relativi a parchi e musei archeologici. Area archeologica di Pompei 35.040 (20.000+15.040); Pantheon – Basilica di Santa Maria ad Martyres 31.838 (15.000+16.838); Colosseo. Anfiteatro Flavio 23.134 (15.835+7.299); Foro Romano e Palatino 16.365 (12.433+3.932); museo e area archeologica di Paestum 8.417 (5.847+2.570); museo Archeologico nazionale di Napoli 7.468 (4.468+3.000); parco archeologico di Ercolano 6.380 (3.722+2.658); Villa Adriana 6.130 (3.571+ 2.559); museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria 3.604 (2.365+1.239); Terme di Caracalla 3.600 (2.051+1.549); Palazzo Altemps 2.674 (1.954+720); museo Archeologico nazionale “Mario Torelli” e parco archeologico di Venosa 2.611 (1.441+1.170); area archeologica di Ostia antica 2.580 (2.580+0); Terme di Diocleziano 2.405 (1.583+822); necropoli dei Monterozzi e museo Archeologico nazionale di Tarquinia 2.320 (1.756+564); Palazzo Massimo 1.979 (1.288+691); parchi archeologici di Crotone e Sibari – Le castella – Isola Capo Rizzuto 1.944 (964+980); museo Archeologico di Venezia 1.935 (1.935+0); museo Archeologico nazionale di Taranto 1.403 (826+577); necropoli della Banditaccia e museo nazionale Archeologico Cerite a Cerveteri 1.332 (989+343); Anfiteatro campano – Santa Maria Capua Vetere 1.304 (626+678); museo Archeologico nazionale di Ravenna 1.188 (1.188+0); museo Archeologico nazionale del Melfese “Massimo Pallottino” e Castello svevo di Melfi 1.165 (860+305); museo Archeologico nazionale di Sperlonga e Villa di Tiberio 1.068 (1.068+0); Mausoleo di Cecilia Metella e Chiesa di San Nicola 1.039 (609+430).

#domenicalmuseo. Nella prima domenica di giugno Pompei resta al primo posto con 20.000 ingressi, seguita dal Colosseo – Anfiteatro Flavio (14.293 ingressi) e dalla Reggia di Caserta (13.285). Sulle nuove regole di accesso all’area archeologica di Pompei in occasione della domenica a ingresso gratuito interviene il direttore Zuchtriegel che traccia un bilancio positivo

Sono stati circa 255mila gli ingressi nei musei e nei parchi archeologici statali aperti domenica 1° giugno 2025 gratuitamente in occasione della #domenicalmuseo, iniziativa del ministero della Cultura che prevede l’ingresso libero nei luoghi della cultura di propria pertinenza nella prima domenica del mese. Nella classifica assoluta l’area archeologica di Pompei resta al primo posto con 20.000 ingressi, seguita dal Colosseo – Anfiteatro Flavio (14.293 ingressi) e dalla Reggia di Caserta (13.285). Proprio sull’ingresso – con nuove regole – di 20mila persone al sito archeologico di Pompei – limite massimo per l’ingresso al sito, dal 15 novembre 2024 – interviene il direttore del Parco Gabriel Zuchtriegel.

Visitatori in coda all’ingresso agli scavi di Pompei (foto parco archeologico pompei)

Pompei, bilancio positivo della prima domenica del mese, con ingresso gratuito in tutti i luoghi della cultura statali: tempi di accesso scorrevoli, con picchi di 20-30 minuti di attesa, anche grazie alle nuove regole stabilite in occasione della domenica gratuita, con la sospensione del biglietto nominativo per queste giornate. Grande attenzione anche alla sicurezza fuori gli scavi, con il Comune di Pompei che, su richiesta della direzione del Parco, ha fornito 250 transenne ed è presente con i vigili urbani. Proprio le transenne hanno evitato il peggio quando, nell’area antistante uno degli ingressi, un pullman nella salita verso Porta Marina superiore è fuoriuscito leggermente dalla corsia e ha spinto una delle transenne, buttando a terra una visitatrice che stava accedendo al sito. È stata portata in ospedale, in codice verde. Sono in corso accertamenti per ricostruire la dinamica precisa dell’incidente. “Ringrazio il Comune, le Forze dell’ordine e lo staff del Parco Archeologico, in particolare il personale di biglietteria, vigilanza e accoglienza e l’ufficio tecnico”, ha detto il direttore del sito, Gabriel Zuchtriegel, “senza le transenne, l’incidente poteva avere conseguenze molto più gravi. Avremo aggiornamenti sulla persona in ospedale e le auguriamo pronta guarigione. Nell’insieme, con accessi così scorrevoli, tempi di attesa minimi anche nel confronto nazionale ed internazionale, misure straordinarie di sicurezza grazie alla collaborazione del Comune di Pompei, posso solo meravigliarmi di chi, senza del resto essere stato sul posto, parla di inefficienza e disorganizzazione: nella migliore dell’ipotesi, è ignoranza, nella peggiore, un attacco strumentale, perché evidentemente la nostra linea di rispetto della legalità e di contrasto al bagarinaggio non piace a tutti, ma noi andremo avanti lo stesso senza farci intimidire. I tempi in cui i biglietti del Parco si rivendevano anche durante le giornate gratuite sono finiti e non torneranno più”.

Visitatori in coda all’ingresso agli scavi di Pompei (foto parco archeologico pompei)

“Il piano operativo che ho studiato insieme al direttore del Parco, con il nostro dirigente, e i rispettivi funzionari per garantire la sicurezza dei turisti e la tutela del Parco ha superato ampiamente le aspettative”, sottolinea il sindaco della Città di Pompei, Carmine Lo Sapio. “Con ampio anticipo, in vista dei due giorni ad ingresso gratuito di domenica e lunedì, ho firmato una ordinanza, unitamente al dirigente della Polizia Municipale, per fornire centinaia di transenne a tutela dei turisti in fila e la presenza massiccia degli agenti della municipale. Un’ordinanza, appunto, che va nella direzione della sicurezza. La collaborazione, unitamente anche alle altre forze dell’ordine, ha permesso di gestire al meglio i flussi turistici. Possiamo ritenerci soddisfatti per un bilancio molto positivo.  Sono lieto di poter collaborare con il direttore generale del Parco, anche in virtù del protocollo d’intesa che abbiamo siglato all’inizio dei rispettivi insediamenti. Una collaborazione nata ai tempi delle restrizioni del Covid. A chi lancia critiche gratuite invito a venire a Pompei per vedere di persona come la collaborazione tra Comune e Parco funziona”.

#domenicalmuseo: Visitatori nell’area archeologica di Paestum (foto pa-paeve)

Ecco i numeri relativi a parchi e musei archeologici. Area archeologica di Pompei 20.000; Colosseo. Anfiteatro Flavio 14.293; Pantheon – Basilica di Santa Maria ad Martyres 12.863; Foro Romano e Palatino 11.483; museo e area archeologica di Paestum 5.110; museo Archeologico nazionale di Napoli 4.300; Parco archeologico di Ercolano 3.722; Villa Adriana 3.327; area archeologica di Ostia antica 2.580; museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria 2.093; Palazzo Altemps 1.954; necropoli dei Monterozzi e museo Archeologico nazionale di Tarquinia 1.641; Terme di Diocleziano 1.583; Palazzo Massimo 1.288; museo Archeologico nazionale “Mario Torelli” e parco archeologico di Venosa 1.238; museo Archeologico nazionale di Ravenna 1.147; museo Archeologico nazionale di Sperlonga e Villa di Tiberio 1.012; necropoli della Banditaccia e museo nazionale Archeologico Cerite a Cerveteri 953; museo nazionale Etrusco di Villa Giulia 743; museo Archeologico nazionale di Taranto 741; parchi archeologici di Crotone e Sibari – Le castella – Isola Capo Rizzuto 725.

Ercolano. Il 2 giugno riapre la Casa dell’Erma di bronzo, sfregiata un anno fa dall’insensato gesto di un turista, alla fine di un delicato intervento di recupero e valorizzazione. Sirano: “Esempio concreto di rinascita culturale e operosa dedizione alla tutela del patrimonio e non più come simbolo di degrado”

Casa dell’Erma di Bronzo a Ercolano: la parete alla fine dell’intervento di restauro (foto paerco)

Casa dell’Erma di Bronzo a Ercolano: la parete prima dell’intervento di restauro (foto paerco)

Il 2 giugno 2025 a Ercolano riapre al pubblico la Casa dell’Erma di bronzo, oggetto di un delicato intervento di recupero e valorizzazione a un anno dall’insensato gesto di un turista prontamente fermato dal personale del Parco mentre apponeva una scritta su un muro antico. “Più che una semplice restituzione alla visita”, sottolinea Francesco Sirano, funzionario delegato alla direzione del Parco, “si tratta di un vero e proprio ritorno alla vita, grazie a un approccio integrato che ha visto lavorare fianco a fianco restauratori, archeologi, tecnici e professionisti della conservazione”. L’intervento di restauro è stato realizzato con fondi ricavati dalla bigliettazione integrati con un finanziamento dello Stato (fondi legge 23 dicembre 2014, n. 190 -legge di stabilità 2015). La domus sarà ora inclusa nei percorsi di visita del Parco e, nel rispetto della programmazione conservativa, sarà oggetto di una manutenzione regolare, con l’obiettivo di garantire nel tempo la piena fruibilità di questo straordinario spazio domestico antico. “La Casa dell’Erma di bronzo torna finalmente a raccontare la propria storia”, continua Sirano, “come esempio concreto di rinascita culturale e operosa dedizione alla tutela del patrimonio e non più come simbolo di degrado. La riapertura di questa domus rappresenta un momento di grande soddisfazione, non solo restituiamo alla visita un bene prezioso, ma riaffermiamo il valore della continuità della cura, della responsabilità condivisa e della capacità di trasformare una ferita in un’opportunità di rinascita. È questo lo spirito che guida il nostro lavoro quotidiano”.

Casa dell’Erma di Bronzo a Ercolano: dettagli sull’intervento di restauro della scritta-sfregio (foto paerco)

La casa conserva ancora il vecchio impianto di tipo sannitico: alla sua essenziale articolazione interna si affianca una decorazione pittorica in III stile molto accurato, con quadretti paesaggistici. L’intervento è stato articolato in due fasi: una prima, emergenziale, per il trattamento del grave atto vandalico del 2 giugno 2024, e una seconda, più ampia, inserita nel programma di manutenzione straordinaria delle domus del sito. Di particolare rilievo è stata la rimozione totale dell’inchiostro indelebile dal dipinto murale, operazione che ha richiesto uno studio preliminare approfondito per individuare la tecnica più sicura ed efficace, capace di restituire la lettura originaria dell’opera.

Casa dell’Erma di Bronzo a Ercolano: l’atrio prima dell’intervento di restauro (foto paerco)

Casa dell’Erma di Bronzo a Ercolano: l’atrio alla fine dell’intervento di restauro (foto paerco)

I lavori sulle superfici decorate parietali dell’atrio della casa, nell’ambito di un più ampio programma di manutenzione programmata, hanno previsto la messa in sicurezza dei dipinti attraverso il consolidamento della pellicola pittorica e degli strati preparatori, insieme al trattamento degli intonaci moderni danneggiati da incisioni e graffiti vandalici, in gran parte risalenti agli anni ’90 e 2000. L’intervento ha permesso di restituire la leggibilità delle decorazioni originali e di contrastare fenomeni di degrado e gesti imitativi, come quello registrato la scorsa estate. Il riposizionamento di un frammento di intonaco originale, crollato nel 2019 e accuratamente conservato nei depositi del Parco, dimostra l’importanza di una gestione attenta e continuativa. In entrambe le fasi, il team multidisciplinare del parco archeologico di Ercolano e del Packard Humanities Institute, ha operato in stretta collaborazione con i restauratori esterni, adottando un approccio scientifico e integrato, che ha permesso di armonizzare le superfici e rendere nuovamente leggibili i decori antichi, restituendo coerenza e dignità ad un ambiente a lungo compromesso.

Casa dell’Erma di Bronzo a Ercolano: la parete prima del riposizionamento dei frammenti di affresco (foto paerco)

Casa dell’Erma di Bronzo a Ercolano: la parete duranete il riposizionamento dei frammenti di affresco (foto paerco)

Casa dell’Erma di Bronzo a Ercolano: la parete alla fine del riposizionamento dei frammenti di affresco (foto paerco)

La Casa dell’Erma di Bronzo (III, 16) Questa piccola casa, costruita in epoca sannitica è stata scoperta tra 1927 e 1929 durante gli scavi guidati da Amedeo Maiuri. Il nome della casa deriva da un ritratto maschile, quasi certamente il proprietario della dimora, posto su un pilastrino di marmo (erma) il cui originale è oggi conservato nei magazzini del Parco Archeologico. L’ingresso è diretto dalla strada principale, tramite un corridoio stretto (chiamato fauces), con due stanze ai lati. A sinistra c’era la stanza del portiere, uno schiavo che controllava chi entrava; a destra c’è una piccola camera da letto (cubiculum) decorata nello stile detto “III stile”. Anche l’atrio (la sala centrale) è decorato in III stile e ha una vasca di tufo al centro, che raccoglieva l’acqua piovana dal tetto. Accanto all’ingresso del tablino (una stanza usata come studio o sala di ricevimento) si trova una copia della testa ritratto di bronzo. Dietro al tablino c’è una piccola stanza che un tempo era un cortile, seguita da una sala da pranzo decorata con gusto semplice e sobrio. Questi ambienti sono collegati da un corridoio che parte dall’atrio e corre lungo il lato sud della casa. Sul lato opposto si trova un’altra stanza di servizio, dove c’era una scala che portava al piano superiore. Da notare la finestra al piano terreno della facciata che conserva ancora le grate e le due finestre sulla sommità della parete nord dell’atrio che servivano per dare luce ed aria ad alcune delle stanze della confinante casa a Graticcio, probabile indizio di interferenze, se non appartenenza ad un’unica proprietà.

Ercolano. Il 1° e il 2 giugno 2025, due giorni di grande partecipazione e coinvolgimento, con il raddoppio delle giornate ad ingresso gratuito. Ecco tutte le opportunità

Panorama del sito archeologico di Ercolano, l’antica Herculaneum (foto paerco)

Quello che si prospetta al parco archeologico di Ercolano nelle giornate del 1° e 2 giugno 2025 è una due giorni di grande partecipazione e coinvolgimento, con il raddoppio delle giornate ad ingresso gratuito grazie all’iniziativa del ministero della Cultura nei musei italiani. La prenotazione per l’ingresso gratuito al Parco è richiesta e non è effettuabile online. Il biglietto d’ingresso gratuito va ritirato direttamente presso la biglietteria.

Domenica 1° giugno 2025 torna l’atteso appuntamento con #domenicalmuseo, iniziativa che consente l’accesso gratuito ai luoghi della cultura ogni prima domenica del mese. In questa occasione, il Parco invita i visitatori non solo a scoprire le bellezze del sito, ma anche a partecipare attivamente al processo di sostenibilità della visita: un invito alla consapevolezza, all’attenzione e alla cura per i luoghi della memoria collettiva, custodi di valori culturali e artigianali che si proiettano verso un futuro condiviso.  Ingresso gratuito al Parco dalle 8.30 alle 19.30 (ultimo ingresso ore 18). Visita guidata a Villa Sora a cura del Gruppo Archeologico Vesuviano (ore 10.30 – 12.45). A Villa Campolieto visita la mostra “Dall’uovo alle mele. La civiltà del cibo e i piaceri della tavola” (ingresso a pagamento).

Lunedì 2 giugno 2025, in occasione della Festa della Repubblica Italiana, sarà nuovamente possibile accedere gratuitamente al Parco, con un ricco programma di attività pensate per adulti, famiglie e appassionati di storia, cultura e gastronomia antica. Nel parco archeologico riapre al pubblico la Casa dell’Erma di bronzo, oggetto di un delicato intervento di recupero e valorizzazione. Ingresso gratuito al Parco dalle 8.30 alle 19.30 (ultimo ingresso ore 18). Percorso didattico per adulti e famiglie CIBUS a Villa Campolieto, all’interno della mostra “Dall’uovo alle mele” (ore 11.30) (ingresso a pagamento).

Ercolano. Con la Notte europea dei Musei al parco archeologico apre ufficialmente la Primavera dell’Arte: ecco il ricco programma di visite guidate, laboratori e percorsi esperienziali

Con la Notte europea dei Musei sabato 17 maggio 2025 al parco archeologico di Ercolano apre ufficialmente la Primavera dell’Arte. Per l’occasione, il Parco resterà aperto in orario serale dalle 20 alle 23, con ultimo ingresso alle 22 da corso Resina, 187, con attraversamento del viale Maiuri e del Parco Maiuri. Il biglietto avrà il costo simbolico di 1 euro, salvo le consuete gratuità di legge. I visitatori potranno accedere a due aree di grande fascino: il Padiglione della Barca, con le testimonianze del forte legame di Ercolano alle attività marinaresche e l’Antiquarium, recentemente arricchito da una nuova sezione che espone la straordinaria selezione di mobili, suppellettili e reperti lignei, autentica testimonianza della vita quotidiana nell’antica Herculaneum, che va ad aggiungersi alla preziosa esposizione degli antichi ori degli ercolanesi. La bigliettazione avverrà fino alle 22 del giorno dell’evento esclusivamente presso la biglietteria del Parco. In occasione dell’apertura delle due aree espositive, i visitatori potranno non solo ammirare le collezioni, ma anche approfondirne la conoscenza in compagnia dei funzionari e del personale del parco, che saranno lieti di accompagnare il pubblico alla scoperta dei materiali archeologici che rendono unica Ercolano in tutto il mondo.

Nella serata del 17 maggio dalle 19 alle 22 resterà inoltre aperta al pubblico anche la mostra “Dall’uovo alle mele. La civiltà del cibo ei piaceri della tavola a Ercolano” a Villa Campolieto, che in poco più di un mese dall’apertura ha già superato i 3500 visitatori. I biglietti si potranno acquistare direttamente presso la Villa.

Allestimento della mostra “Dall’uovo alle mele. La civiltà del cibo e i piaceri della tavola a Ercolano” a Villa Campolieto di Ercolano: il banchetto (foto paerco)

la Notte Europea dei Musei, la primavera culturale prosegue con una serie di visite guidate, laboratori e percorsi esperienziali curati da CoopCulture, tutti legati alla mostra “Dall’uovo alle mele. La civiltà del cibo e i piaceri della tavola ad Ercolano”, allestita presso Villa Campolieto. Il primo appuntamento è previsto per domenica 18 maggio – Giornata Internazionale dei Musei (International Museum Day) organizzata dall’ICOM – con due turni di visita (alle 10.30 e alle 12), durante i quali si potranno ammirare reperti organici, utensili e oggetti di uso quotidiano che raccontano l’arte del mangiare nell’antichità, tra usi, tecniche e suggestioni che richiamano i fasti delle tavole imperiali. Alle 11.45, spazio alla suggestione narrativa con la lettura animata “Panem et Condimenta: ricette, rimedi e curiosità”: un viaggio tra sapori e saperi guidato dalle parole di Catone, Galeno, Plinio e altri autori classici, alla scoperta di una cultura alimentare che era insieme nutrimento, cura e simbolo di potere. Il secondo appuntamento è previsto per lunedì 2 giugno 2025, sempre con visite alle 10.30 e alle 12, arricchite da un itinerario integrato mostra + Parco Archeologico dedicato al tema dell’alimentazione nel mondo romano. Il calendario si completa con una varietà di proposte per ogni fascia di pubblico: la visita di approfondimento “Anfore e calici”, la visita-gioco “Un gioco da tavola”, il laboratorio sensoriale “Ab ovo… usque ad mala” e il percorso tematico “Cibus”, che mette in dialogo la mostra con il sito archeologico. Tutte le attività sono prenotabili e dedicate anche a gruppi e scuole. I costi: 8 euro a persona per visita + lettura animata (escluso biglietto mostra); 15 euro per l’itinerario integrato (escluso biglietto mostra e Parco di Ercolano). Info e prenotazioni: 06 399 67050 –  www.coopculture.it

Ercolano. Bambini “archeologi” al parco archeologico presentano i lavori sui laboratori attraverso i quali sono diventati protagonisti della più importante campagna di indagini geoarcheologiche a Ercolano. Direttore e sindaco conferiscono loro “la cittadinanza onoraria degli Scavi”

Bambini di Ercolano partecipanti ai laboratori del parco archeologico di Ercolano (foto paerco)

Bambini di Ercolano partecipanti ai laboratori del parco archeologico di Ercolano (foto paerco)

Una mattinata di festa, cultura e cittadinanza attiva, che mette in dialogo il passato con il futuro, attraverso lo sguardo consapevole e appassionato dei più piccoli. Domenica 11 maggio 2025, al mattino, nel tratto di strada che va dall’ingresso del parco archeologico di Ercolano di corso Resina verso l’Ufficio postale, saranno esposti i lavori realizzati dai giovanissimi studenti delle classi quarte e quinte elementari dell’I.C. Giulio Rodinò che hanno partecipato con straordinaria curiosità ad un ciclo di laboratori senza precedenti attraverso i quali sono diventati protagonisti della più importante campagna di indagini geoarcheologiche effettuata nella storia di Ercolano. Si tratta della ripresa degli studi e delle ricerche sistematici sulla topografia dell’antica Ercolano promossa, d’intesa con il Packard Humanities Institute, con una campagna mirata di carotaggi, avviata all’inizio dell’anno e che sarà portata a termine entro l’estate del 2025 con l’ultima fase dedicata a aree della città moderna. L’obiettivo è precisare estensione, limiti e consistenza del patrimonio archeologico ancora conservato nei due terzi dell’abitato romano oggi al di sotto del cosiddetto Parco Maiuri e di parte della città moderna di Ercolano.

Bambini di Ercolano partecipanti ai laboratori del parco archeologico di Ercolano (foto paerco)

Nell’attesa della presentazione dei risultati scientifici, sono stati scelti, quali ambasciatori e primi divulgatori delle nuove ricerche, proprio gli abitanti più giovani di Ercolano che li hanno reinterpretati a modo loro. Questo ruolo importante dei giovani studiosi, grazie all’impegno di Variabile K, si base finora su otto incontri sul tema della storia del territorio, con un focus su come la città antica di Herculaneum è stata esplorata nei secoli, sui suoi antichi confini e sul paesaggio circostante. Tra le attività proposte, anche una suggestiva iniziativa legata alla lettura e alla memoria che cade nel “Maggio dei libri”: una “macchina del tempo” narrativa, con la quale i bambini invieranno simbolici messaggi agli archeologi del futuro, inserendoli poi all’interno dei carotaggi, come veri e propri messaggi in bottiglia.

Bambini di Ercolano partecipanti ai laboratori del parco archeologico di Ercolano (foto paerco)

Alle 11 la consegna ai 23 bambini partecipanti, da parte del funzionario delegato alla direzione del parco archeologico, Francesco Sirano, e del sindaco Ciro Buonajuto, di un attestato simbolico di “cittadinanza onoraria degli Scavi”, riconoscendo il loro impegno, la loro competenza e il ruolo di piccoli ambasciatori del patrimonio culturale. Il progetto sta già riscontrando un forte impatto sociale ed educativo: secondo quanto raccontato da insegnanti e genitori, oltre l’80% dei bambini non aveva mai visitato gli scavi, mentre ora, con entusiasmo, sono proprio loro ad accompagnare le famiglie nelle giornate gratuite, diventando giovani guide capaci di trasmettere conoscenze e curiosità.

Ercolano. Al parco archeologico Festa della Mamma speciale: per le mamme di Ercolano visita esclusiva guidata dal direttore Francesco Sirano

Panorama del sito archeologico di Ercolano, l’antica Herculaneum (foto paerco)

Una Festa della Mamma speciale: l’8 maggio 2025 visita dedicata alle mamme di Ercolano. L’appuntamento è per l’8 maggio, alle 15.30, all’interno del sito archeologico, in un’atmosfera di condivisione e riscoperta che renderà questa giornata ancora più speciale per tutte le mamme di Ercolano. Il parco archeologico di Ercolano conferma ancora una volta il proprio impegno verso l’inclusione sociale e la partecipazione attiva della comunità locale, promuovendo iniziative che mirano a rinsaldare il legame tra i cittadini e il patrimonio culturale che li circonda. Le mamme di Ercolano, assieme ai loro figli, festeggeranno la loro Festa, l’8 maggio, all’interno del Parco con una visita esclusiva guidata da Francesco Sirano. L’attività è realizzata nell’ambito del Progetto Seed Napoli, sostenuto da Fondazione con il Sud e Fondazione Grimaldi. Un gesto simbolico e concreto per onorare il ruolo centrale delle madri all’interno della comunità e, al tempo stesso, favorire un momento di riappropriazione collettiva del patrimonio culturale locale. L’iniziativa si inserisce nel più ampio programma di coinvolgimento del territorio, portato avanti dal Parco con l’obiettivo di rendere i cittadini protagonisti attivi nella valorizzazione della propria storia. In un dialogo costante tra passato e presente, il Parco Archeologico di Ercolano si propone come luogo vivo, inclusivo e partecipato, dove il patrimonio diventa occasione di crescita condivisa. “Restituire alla comunità il senso di appartenenza alla propria storia e alla propria eccellenza culturale”, dichiara Francesco Sirano funzionario delegato per il Parco, “è parte integrante della nostra missione. Celebrare la Festa della Mamma in questo modo significa ribadire che il patrimonio è di tutti, e che la sua cura passa anche attraverso gesti di riconoscimento e vicinanza alle persone”.

#domenicalmuseo. Nella prima domenica di maggio Pompei torna al primo posto con 20.000 ingressi, seguita dalla Reggia di Caserta (16.956 ingressi) e dal Foro Romano e Palatino (16.694). Sul grande afflusso a Pompei (raggiunto il tetto massimo) interviene il direttore Zuchtriegel

A tre giorni di distanza dal 1° maggio 2025, quando i luoghi della cultura hanno fatto registrare oltre 235mila ingressi, domenica 4 maggio 2025, in occasione della #domenicalmuseo, sono stati circa 290mila gli ingressi nei musei e nei parchi archeologici statali aperti gratuitamente. Nella classifica assoluta l’area archeologica di Pompei è tornata al primo posto con 20.000 ingressi, seguita dalla Reggia di Caserta (16.956 ingressi) e dal Foro Romano e Palatino (16.694). Proprio sull’ingresso di 20mila persone al sito archeologico di Pompei – limite massimo per l’ingresso al sito, dal 15 novembre 2024 – con grande presenza di visitatori all’esterno degli ingressi, il direttore Gabriel Zuchtriegel precisa la posizione del Parco in relazione alle misure adottate per la tutela e sicurezza del sito.

Gabriel Zuchtriegel, direttore del parco archeologico di Pompei (foto parco archeologico pompei)

“Vorrei ringraziare tutti i lavoratori e lavoratrici del parco archeologico di Pompei, in particolare i colleghi della vigilanza, delle biglietterie e dell’accoglienza, nonché gli operatori, le guide e tutti i visitatori e visitatrici grandi e piccoli”, esordisce Zuchtriegel. “Oggi (4 maggio, ndr), in occasione della prima domenica del mese, c’era grandissima affluenza a Pompei, abbiamo in poco tempo raggiunto il tetto massimo del numero di visitatori, introdotto per motivi di sicurezza e tutela, e abbiamo dovuto sospendere per alcune ore gli ingressi, per riprendere nelle prime ore del pomeriggio. Lo facciamo per salvaguardare un patrimonio unico e fragile – continua -. Grazie alla collaborazione di tutti siamo riusciti a gestire questa giornata; in mattinata c’erano delle file, vedremo come migliorare la gestione degli afflussi. Ma una cosa deve essere chiara: il tempo in cui qualcuno fuori gli scavi rivendeva i biglietti ai turisti ignari anche nelle giornate gratuite e il sito era soggetto a fenomeni vari di bagarinaggio e speculazione sono finiti. Su questo c’è tolleranza zero e confermiamo il biglietto nominativo legato al tetto massimo giornaliero. Pompei non è un patrimonio da consumare come il petrolio, ma una fonte inestimabile di energia rinnovabile culturale da consegnare intatta alle generazioni future per ritrovarci le radici della nostra storia”.

#domenicalmuseo: con 20mila ingressi di visitatori a Pompei, raggiunto il tetto massimo previsto (foto parco archeologico pompei)

Ecco i numeri relativi a parchi e musei archeologici. Area archeologica di Pompei 20.000; Foro Romano e Palatino 16.694; Colosseo. Anfiteatro Flavio 14.102; Pantheon – Basilica di Santa Maria ad Martyres 11.786; museo Archeologico nazionale di Napoli 5.350; museo e area archeologica di Paestum 4.616; Villa Adriana 4.268; parco archeologico di Ercolano 3.965; area archeologica di Ostia antica 3.746; Terme di Caracalla 3.669; museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria 2.706; Terme di Diocleziano 2.336; museo nazionale Etrusco di Villa Giulia 1.775; Palazzo Altemps 1.513; Palazzo Massimo 1.481; museo Archeologico di Venezia 1.456; museo Archeologico nazionale di Taranto 1.403; necropoli dei Monterozzi e museo Archeologico nazionale di Tarquinia 1.270; necropoli della Banditaccia e museo nazionale Archeologico Cerite a Cerveteri 1.086; Mausoleo di Cecilia Metella e Chiesa di San Nicola 860; museo Archeologico nazionale Mario Torelli e parco archeologico di Venosa 812.

25 aprile: oltre 290mila gli ingressi nei musei e nei parchi archeologici statali aperti gratuitamente. Per la prima volta il Vittoriano in testa alla classifica assoluta con 21.723 ingressi seguito da Pompei (20mial ingressi) e per la prima volta dal Giardino di Boboli (18.330 ingressi)

Sono stati oltre 290mila gli ingressi nei musei e nei parchi archeologici statali aperti gratuitamente il 25 aprile 2025, in occasione dell’ottantesimo anniversario della Liberazione. E per la prima volta sul gradino più alto del podio dei siti più visitati d’Italia troviamo il Vittoriano – VIVE 21.723 ingressi, al secondo posto gli Scavi di Pompei con 20mila ingressi. Chiude il podio il Giardino di Boboli con 18.330 ingressi.

Visitatori alle Terme di Caracalla a Roma (foto graziano tavan)

Ecco i numeri relativi a parchi e musei archeologici. Area archeologica di Pompei 20.000; Pantheon 15.000: Anfiteatro Flavio 14.822; Foro Romano e Palatino 11.744; museo e area archeologica di Paestum 5.610; museo Archeologico nazionale di Napoli 5.328; parco archeologico di Ercolano 4.979; Villa Adriana 3.616; Terme di Caracalla 2.867; museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria 2.012; necropoli dei Monterozzi e museo Archeologico nazionale di Tarquinia 1.933; museo Archeologico di Venezia 1.263; museo Archeologico nazionale di Taranto 1.253; Terme di Diocleziano 1.196;  Palazzo Altemps 1.132; necropoli della Banditaccia e museo nazionale Archeologico Cerite a Cerveteri 1.015; museo Archeologico nazionale “Mario Torelli” e parco archeologico di Venosa 1.013; musei nazionali di Cagliari 950; museo archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di Baia 908; museo nazionale Etrusco di Villa Giulia 873; Palazzo Massimo 818; museo Archeologico nazionale di Aquileia 738; mausoleo di Cecilia Metella e Chiesa di San Nicola 727.

Ercolano. Il parco archeologico è aperto nei ponti di fine aprile. Ingresso gratuito il 25 aprile e il 1° maggio. Ecco gli orari e le nuove mostre

Il parco archeologico di Ercolano annuncia l’apertura regolare del sito durante i ponti del 25 aprile e del 1° maggio 2025, un’occasione ideale per immergersi nella storia e nella bellezza dell’antica città romana. Si potrà approfittare dunque delle due giornate gratuite del 25 aprile e la settimana successiva il 4 maggio, prima domenica del mese con accesso gratuito. Si ricorda che, nelle giornate gratuite, i biglietti non sono prenotabili online, ma devono essere ritirati esclusivamente in cassa, il giorno stesso della visita. Gli orari di apertura al pubblico dalle 8.30 alle 19.30 (ultimo ingresso consentito alle 18) della stagione calda, dal 16 marzo al 14 ottobre 2025, sono un’opportunità perfetta per approfittare dei diversi abbonamenti di cui dispone il Parco che vanno incontro ad ogni target, tutte le specifiche sul sito web del Parco Biglietti – Parco Archelogico di Ercolano.

Mostra “Dall’uovo alle mele. La civiltà del cibo e i piaceri della tavola a Ercolano” a Villa Campolieto di Ercolano: uova (foto paerco)

“Il legno che non bruciò”: allestimento della mostra permanente all’antiquarium di Ercolano (foto paerco)

I visitatori possono immergersi nelle mostre allestite dal Parco, che arricchiscono il percorso di visita con due affascinanti viaggi tematici: a Villa Campolieto, l’esposizione dedicata agli usi alimentari degli antichi ercolanesi accompagnerà i visitatori alla scoperta delle abitudini quotidiane, dei rituali conviviali e delle testimonianze materiali che raccontano la cultura del cibo nel mondo romano; all’Antiquarium del Parco, prende vita un racconto coinvolgente sul vivo mondo dei legni mai distrutti dall’eruzione del 79 d.C., una straordinaria occasione per ammirare da vicino reperti lignei perfettamente conservati, simbolo dell’eccezionale stato di conservazione del sito di Ercolano.