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Per le GEP 2023 la Sabap di Napoli metropolitana propone l’apertura straordinaria dei depositi del Rione Terra a Pozzuoli con elementi architettonici dell’antica Puteoli e il Palazzo Reale con reperti da sequestri del TPC e la “finestra più incantevole di Napoli”

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Il Rione Terra a Pozzuoli visto dal mare (foto sabap na-met)

La soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Napoli partecipa alle Giornate Europee del Patrimonio con l’apertura straordinaria dei depositi del Rione Terra a Pozzuoli e degli uffici di Palazzo Reale a Napoli.

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Il percorso archeologico all’interno del Rione Terra a Pozzuoli (foto sabap na-met)

Depositi archeologici del Rione Terra, contenenti elementi architettonici di pregio risalenti all’età romana provenienti dall’antica Puteoli. Apertura il 23 e 24 settembre 2023, dalle 9 alle 13, con ingresso contingentato di max 6 persone per turno di visita. La prenotazione è obbligatoria, inviando una mail all’indirizzo dell’Ufficio Stampa della Soprintendenza, cui è possibile scrivere anche per ulteriori informazioni: sabap-na-met.ufficiostampa@cultura.gov.it. I visitatori potranno ammirare gli elementi architettonici di pregio che restituiscono un’immagine di una Puteoli opulenta e sfarzosa, equiparabile a Roma per il prestigio dei reperti.

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Il tempio-duomo al Rione Terra di Pozzuoli (foto sabap na-met)

Nel 194 a.C. infatti, dopo una serie di attività di pianificazione urbana avviate negli ultimi decenni del secolo precedente, fu fondata sulla sommità del Rione Terra la colonia marittima di Puteoli, divenuta ben presto il porto di Roma ed uno dei principali porti del Mediterraneo. Il promontorio, organizzato per terrazze digradanti verso il mare, è attraversato da un reticolo di strade organizzato per cardini e decumani, che danno forma a isolati rettangolari di dimensioni varie, adattati al profilo del banco di tufo. Nonostante il crollo lungo i versanti, il Rione Terra conserva ancora oggi un’impostazione urbana di grande impatto scenografico. La terrazza più alta del promontorio era destinata ad ospitare gli edifici pubblici a carattere sacro e civile, mentre l’abitato e le attività commercial si sviluppano sulle terrazze inferiori, di cui restano oggi numerose botteghe e porticati. Questi edifici erano disposti in modo serrato su tutta la superficie disponibile, spesso condividendo i muri perimetrali per mancanza di spazio.

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Il giardino pensile del Palazzo Reale: la “finestra più incantevole di Napoli” (foto sabap na-met)

La sera del 23 settembre 2023 invece, dalle 20 alle 23, saranno aperti al pubblico gli spazi dedicati agli uffici della soprintendenza nella sede di Palazzo Reale a Napoli, dove sarà possibile ammirare la “finestra più incantevole di Napoli”, con un affaccio talmente bello da sembrare finto, ed una piccola esposizione di reperti archeologici provenienti da sequestri da parte dei Carabinieri del Nucleo Tutela, oggetto di recenti restituzioni.

Campania in zona gialla: ecco il calendario delle riaperture di musei e parchi archeologici dal 26 aprile al 1° maggio 2021

Il celebre affresco pompeiano conservato al museo Archeologico nazionale di Napoli con donna con stilo e tavolette cerate, noto anche come “ritratto di Saffo” (foto Mann)

Prendiamo nota, seguendo l’esempio della donna con stilo e tavolette cerate nel celebre affresco pompeiano, noto anche come ritratto di Saffo, conservato al museo Archeologico nazionale di Napoli. Con il passaggio della Campania in zona gialla, musei autonomi e parchi archeologici insieme alla Direzione regionale Musei Campania, comunicano il programma di riaperture per invitare i cittadini a riappropriarsi dei loro siti identitari e dare il via a una ‘Primavera’ dell’arte e della rinascita. Pronti per accogliere il pubblico in sicurezza con nuove mostre e iniziative, dal 26 aprile 2021 al primo maggio è la ‘Settimana delle riaperture’. Musei e siti archeologici torneranno ad accogliere i visitatori dal lunedì al venerdì, e con ingresso su prenotazione anche nel fine settimana e nei giorni festivi. I siti riapriranno con il seguente calendario.

Lunedì 26 aprile 2021. Reggia di Caserta (limitatamente a Parco reale e Giardino Inglese); parco archeologico di Paestum e Velia; Castel Sant’Elmo e Certosa di San Martino a Napoli; museo Archeologico di Eboli, Teatro romano di Benevento e Dogana dei Grani di Atripalda.

Martedì 27 aprile 2021. Parco archeologico di Pompei; Museo di Capodimonte (il Real Bosco è aperto da lunedì 26); Palazzo Reale di Napoli; musei archeologici di Alife, Pontecagnano, Piano di Sorrento, Sarno, Nola, antica Capua e Montesarchio, Certosa di San Giacomo a Capri.

Mercoledì 28 aprile 2021. Museo Archeologico nazionale di Napoli; museo Pignatelli, museo 900 a Napoli; museo Duca di Martina nella Villa Floridiana a Napoli; musei archeologici di Teano e di Maddaloni; parco archeologico Campi Flegrei (Anfiteatro Flavio di Pozzuoli, parco archeologico di Cuma, museo Archeologico Castello di Baia, Terme di Baia, Parco Sommerso di Baia).

Giovedì 29 aprile 2021. Certosa di San Lorenzo a Padula.

Venerdì 30 aprile 2021. Parco Archeologico di Ercolano.

Sabato 1° maggio 2021. Reggia di Caserta con Appartamenti reali.

Il TG2 Dossier sabato fa tappa al Mann con la puntata “Museo Archeologico Nazionale, scrigno di civiltà” curata da Laura Pintus, in replica domenica

Una bambina con maglioncino giallo apre le porte della Collezione Magna Grecia: forse da qui inizia, simbolicamente, il viaggio del Tg2 Dossier, che fa tappa al Mann nella puntata “Museo Archeologico Nazionale di Napoli, scrigno di civiltà”, in onda su Rai 2 sabato 17 aprile 2021 alle 23.30 e in replica domenica 18 aprile 2021 alle 10.10. La puntata sarà disponibile su Rai Play. Quarantacinque minuti di bellezza per raccontare l’istituto di Napoli ed i legami che si intrecciano tra i capolavori del Sud Italia: l’attento ed efficace percorso, curato da Laura Pintus, rappresenta il Mann a trecentosessanta gradi, tra collezioni permanenti, esposizioni temporanee e grandi progetti di ricerca.

Il direttore Paolo Giulierini e la giornalista Laura Pintus nel backstage al Mann della puntata di TG2 Dossier “Museo Archeologico Nazionale di Napoli, scrigno di civiltà” (foto mann)
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Gli elmi della mostra “I Gladiatori” nel laboratorio di restauro del Mann nel backstage della puntata di TG2 Dossier “Museo Archeologico Nazionale di Napoli, scrigno di civiltà” (foto mann)

Trait d’union del programma è il dialogo con i protagonisti della vita del Museo: dal direttore Paolo Giulierini, che guida la giornalista alla scoperta dei tesori museali, agli archeologi, ai restauratori, agli addetti alla custodia dei tesori dischiusi dai depositi. Non mancano, naturalmente, incursioni nel backstage della mostra “Gladiatori”: nel laboratorio di restauro dell’Archeologico, infatti, sono state curate “le ferite” degli splendidi elmi bronzei, esposti oggi nel Salone della Meridiana per il grande allestimento. E poi spazio agli interventi per restaurare il Mosaico di Alessandro, ai programmi di valorizzazione per i più piccoli con le pubblicazioni a fumetti, alla storia dei capolavori della statuaria Farnese: un percorso ricchissimo, che svela un volto inedito del Museo.

L’antro della sibilla a Cuma (foto Jazz and Conversation)

Dal Mann ai legami con il territorio: il Tg2 Dossier traccia un itinerario suggestivo tra passato e presente, ritrovando usi e costumi in cui rispecchiarsi ancor di più oggi, in tempi di pandemia. La puntata si sofferma anche su tante eccellenze del territorio, per definirne la matrice identitaria, pur nelle differenze storico-artistiche:  da Cuma a Palazzo Reale, da Santa Maria Capua Vetere a Ercolano, un inno alla bellezza che, all’epoca del Covid e del lockdown degli istituti culturali, infonde speranza per il futuro.