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Padova. Ai giardini dell’Arena visite guidate gratuite per tre domeniche all’anfiteatro romano con prenotazione obbligatoria

I resti dell’anfiteatro romano nei Giardini dell’Arena a Padova (foto padova musei)

Domenica 3, 17 e 24 agosto 2025 visite guidate all’Arena romana di Padova: Un itinerario che si snoda tra archeologia, memoria storica, natura e arte e si fa soglia ideale alla scoperta della Padova Urbs Picta. Nel mese di agosto 2025, in occasione dell’apertura straordinaria dell’area archeologica dell’Anfiteatro romano, i Giardini dell’Arena, in collaborazione con il Comune di Padova, propongono un tour guidato alla scoperta dell’antico sito e del contesto storico e paesaggistico che lo circonda. “L’iniziativa si configura come un percorso culturale tra archeologia, tradizione figurativa, natura e memoria, pensato per tutti coloro che desiderano conoscere da vicino la storia e le trasformazioni di un’area che rappresenta la soglia ideale verso l’Urbs Picta, patrimonio di storia, arte e rinascita urbana”. Ritrovo alle 10.45 all’Info Point dei Giardini dell’Arena. Partenza alle 11; durata: 1 ora e 30 minuti. Numero massimo di partecipanti: 25. Tour in lingua italiana. Partecipazione gratuita con iscrizione obbligatoria: https://www.eventbrite.it/e/1544387136499?aff=oddtdtcreator.

I giardini dell’arena nel cuore di Padova (foto giardini dell’arena)

Pensata per un pubblico ampio e trasversale – residenti, turisti, appassionati di storia e arte, famiglie con bambini – l’iniziativa offre un’esperienza immersiva e stratificata nel cuore di quello che possiamo considerare la soglia simbolica verso la Padova Urbs Picta, attraverso un itinerario narrativo che intreccia archeologia, memoria storica, natura e arte, i partecipanti saranno accompagnati in un viaggio fisico e simbolico lungo quattro epoche fondamentali per la città: età romana, con l’Arena e i suoi scavi; il Medioevo, con la rivoluzione visiva di Giotto; l’Ottocento e il primo Novecento, periodo in cui nascono i Giardini dell’Arena; l’epoca contemporanea, in cui quest’area , densa di storia e significati civici, ritrova nuova identità, tra rispetto per il passato e visione del futuro. In questo contesto, l’apertura del passaggio diretto tra l’Arena e i Giardini rappresenta un gesto concreto e simbolico di riappropriazione e continuità. È un modo per ampliare idealmente l’insula museale cittadina, di cui i Giardini facevano storicamente parte, e per rimettere in dialogo archeologia, natura e quotidianità. Camminare oggi tra quelle pietre significa non solo recuperare una memoria collettiva, ma anche restituire senso e vitalità a un luogo che torna ad abitare il presente; è un invito ad attraversare lo spazio culturale non come semplici spettatori, ma come cittadini partecipi di una narrazione che continua a scriversi.

 

Padova. A Palazzo Zuckermann la conferenza “La porta de pedra cotta da Piazza dei Frutti: restauro e nuovo allestimento”: presentazione al pubblico del raro manufatto del XII secolo dopo un complesso restauro e visita guidata alla nuova sistemazione museale

padova_palazzo-zuckermann_presentazione-restauro-porta-de-pedra-cotta_locandinaMartedì 6 dicembre 2022, alle 17.30: “La porta de pedra cotta da Piazza dei Frutti: restauro e nuovo allestimento”, appuntamento a Padova a Palazzo Zuckermann, che ospita il museo delle Arti applicate e decorative e il museo Bottacin, per la presentazione al pubblico del nuovo allestimento della porta “de pedra cotta”, in collaborazione tra soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio della città metropolitana di Venezia e delle province di Padova Venezia Treviso e musei civici di Padova. Partecipano Francesca Veronese, direttore musei civici di Padova; Fabrizio Magani, soprintendente; Elisabetta Gastaldi, conservatore museo d’Arte medioevale e moderna; Cinzia Rossignoli, funzionaria archeologa, Soprintendenza; Federica Santinon, funzionaria restauratrice, Soprintendenza. Ingresso libero fino ad esaurimento posti. È prevista una visita guidata al nuovo allestimento. Il manufatto, di grande rarità ed eccezionale interesse storico-archeologico, fu rinvenuto nel 1998/1999 in piazza dei Frutti a Padova durante scavi regolari per i lavori di ristrutturazione di un edifico storico, e sottoposto a un complesso recupero e a un accurato restauro nel Laboratorio della Soprintendenza. Sull’anta, costituita da una struttura in legno oggi scomparsa e da una rifodera in sesquipedali romani di reimpiego, sono ancora conservati i chiodi in ferro di fissaggio delle formelle, insieme al sistema di chiusura costituito dalla serratura, un lungo chiavistello e un battente ad anello, che sono stati oggetto di un ulteriore recente intervento conservativo. La porta è stata datata, grazie alla lettura stratigrafica e ad analisi specialistiche, al XII secolo.