Sibari (Cs). Al via al museo Archeologico della Sibaritide il festival “Che non sia solo il 25 novembre”: un mese intero per dibattere, riflettere, riconoscere i meccanismi della violenza di genere. Ecco il programma
Al via “Che non sia solo il 25 novembre”, il festival culturale organizzato da “Io Calabria Magazine” in collaborazione con i Parchi archeologici di Crotone e Sibari e dedicato al contrasto della violenza di genere. Appuntamento dal 9 al 23 novembre 2024 al museo Archeologico nazionale della Sibaritide. “Che l’archeologia (e la cultura in generale) possa essere un buon viatico per contrastare la violenza di genere ai parchi archeologici di Crotone e Sibari ne siamo ben consapevoli”, spiegano al museo della Sibaritide. “È per questo motivo che, a fine 2023, in collaborazione col Centro Antiviolenza Fabiana, abbiamo lanciato #nonRompeteci, una serie di azioni concrete (conferenze, laboratori tematici, un’asta di beneficenza i cui proventi sono stati utilizzati per finanziare un mensile che affronta il tema da vari punti di vista, e tanto altro) per contrastare la violenza di genere stimolando giovani e meno giovani per educarli alla cultura del rispetto, raccontare loro le donne del passato e la condizione contemporanea, attraverso un impegno civico necessario, un sistema di relazioni da costruire fin da piccoli, con una comunicazione sana che dia gli strumenti giusti a decodificare la violenza e le sue strategie. È su questa rotta che si inserisce anche “Che non sia solo il 25 novembre”, il festival culturale organizzato da Io Calabria Magazine in collaborazione con i parchi archeologici di Crotone e Sibari e dedicato al contrasto della violenza di genere che si terrà dal 9 al 23 novembre 2024 al museo Archeologico nazionale della Sibaritide”.
Un mese intero per dibattere, riflettere, ridere, imparare a riconoscere tutti quei meccanismi apparentemente innocui che creano terreno fertile per la violenza di genere. “L’uguaglianza femminile non è fatta dei temi delle rivendicazioni, ma è ancorata nella intera visione del mondo” scriveva Alice Ceresa. La terza edizione sarà supportata e avrà luogo in una location nuova ed apparentemente insolita: il museo Archeologico nazionale della Sibaritide. In verità lo stereotipo di genere ha origini antichissime ed influenza ancora oggi il nostro modo di abitare e concepire la società odierna, quali ruoli uomini e donne siano ancora tenuti “naturalmente” a rispettare. Valori, usi e costumi che hanno origine dall’Antica Grecia e che determinano ancora vari aspetti politici, sanitari, culturali e relazionali. Importanti ospiti abiteranno gli spazi del museo e daranno voce al festival il 9-16-23 novembre 2024. Un festival rivolto a grandi e piccoli, con linguaggi chiari e confronti costruttivi. Inoltre a corredo degli incontri – che si terranno sempre dalle 18 alle 20, al museo Archeologico nazionale della Sibaritide – sarà sempre attivo un laboratorio rivolto ai bambini 6-10 anni, tratto dal libro “Il tuo corpo è tuo” di Lucia Serrano. Il laboratorio, tramite disegni, letture e giochi, sarà un mezzo per parlare di sessualità ai bambini e poter così trattare il tema del consenso, dei limiti e della prevenzione di abusi e contatti indesiderati. L’ingresso alle conferenze e la partecipazione ai laboratori saranno interamente gratuiti.

Filippo Demma. direttore del parco archeologico di Sibari (foto drm-calabria)
“La violenza di genere affonda le proprie radici in una vera e propria cultura della sopraffazione, combatterne e reprimerne le manifestazioni è un atto necessario, ma non sufficiente: un problema culturale va affrontato con gli strumenti della Cultura. È una guerra e i Parchi archeologici di Crotone e Sibari – la principale istituzione culturale del territorio – fanno la loro parte in questa battaglia – ha rimarcato il direttore Filippo Demma – l’hanno fatta per tutto il 2024 con il progetto “#nonRompeteci”, che ha visto laboratori riservati alle scuole sul ruolo della donna nell’antichità e la sua figura nella cultura classica, ma anche incontri aperti a tutti sui temi dell’abuso, dell’elaborazione e della reazione alla molestia, della medicina di genere. Continueranno a farla ospitando un intenso mese di incontri e azioni concrete e collaborando attivamente con Io Calabria alla loro progettazione e realizzazione”.
9 novembre 2024, alle 18, “L’inizio della storia delle discriminazioni attraverso la voce del mito”. Indagando le figure femminili nel mito greco, da Penelope a Clitemnestra, da Circe ad Arianna, fino ad arrivare a figure storiche della romanità come Poppea, proveremo a ripercorrere la storia del ruolo della donna nelle società antiche toccando “con mano”, attraverso i reperti archeologici, la vita quotidiana, le abitudini e i costumi femminili che sono stati parte di una storia dalle radici lontane, ma che resta comunque strettamente connessa alla nostra cultura. A cura di Gianluca Sapio, archeologo, giornalista, scrittore, e Paola Sammarro, giornalista e imprenditrice. Titolare del centro sanitario multidisciplinare Io Calabria e direttrice della testata giornalistica Io Calabria Magazine.
16 novembre 2024, alle 18, “La performance della mascolinità: e tu che uomo sei?”. L’inganno principale che la società patriarcale crea negli uomini? L’illusione della loro libertà. Gli uomini, al pari delle donne, sono intrappolati dentro schemi sociali e costrizioni culturali di genere talmente interiorizzati da inchiodarli, senza che neanche se ne accorgano, a comportamenti preconfezionati, rigidi, stereotipati. Come decostruire quindi il mito della mascolinità tossica? Con Lorenzo Gasparrini, filosofo femminista, formatore e autore di molti libri dedicati ai femminismi e alle nuove maschilità, pubblicati con vari editori, come Tlon, Eris, Effequ. Dialogano con Gasparrini: Filippo Demma, direttore dei parchi archeologici di Crotone e Sibari e, ad interim, direttore regionale Musei Calabria, e Giovanna Vingelli, ricercatrice di sociologia, insegna “Differenze e disuguaglianze di genere” al dipartimento di Scienze politiche e sociali, Unical.
23 novembre 2024, alle 18, presentazione del libro “Corpi invisibili” (Ediz. Becco Giallo 2024) di Antonia Caruso (autore), Michela Rossi (illustratore), Chiara Melchionna (illustratore), dialoga con l’autrice Gemma-Anaïs Principe, archivista della soprintendenza Archivistica e bibliografica della Calabria, storica e critica d’arte. Si occupa di tutela e valorizzazione culturale.
Cosa succede quando un corpo viene ignorato, nascosto o ne viene proposta una percezione diversa? Questo corpo diventa invisibile. C’è chi non deve pensare al proprio corpo, quando è in pubblico, perché conforme, adatto, “normale”; e ci sono corpi invece che vengono (e sono sempre stati) tenuti fuori dalla sfera pubblica, dai luoghi fisici, dalle narrazioni. La loro assenza non si nota, anzi, al contrario turba la loro presenza perciò “lontano dagli occhi, lontano dal cuore” e questi corpi cessano di esistere, vengono dimenticati. L’idea di questo libro è quella di rappresentare i corpi invisibilizzati dal 1930 fino ai nostri tempi. A corredo degli incontri laboratorio gratuito per bambini “Il tuo corpo è tuo” a cura della dottoressa Valeria Aloe. Psicologa clinica e del benessere. Insegnante di Yoga Kundalini e pratiche mente/corpo. Rivolto ai bambini dai 6-10 anni max 10 persone dalle ore 18 alle ore 19, il 9 e il 16 novembre (su prenotazione) insegna ai bimbi a riconoscere e rispettare le parti del proprio corpo, i confini personali e l’importanza di stabilire e rispettare i propri spazi e quelli degli altri. Tramite la lettura condivisa del libro “Il tuo corpo è tuo” di Lucía Serrano e la pratica dello yoga, il laboratorio ha l’obiettivo di fornire strumenti per riconoscere situazioni inappropriate e come reagire. Promuove l’idea che ogni bambino ha il diritto di decidere cosa è giusto per il proprio corpo e l’incoraggia a parlare con adulti di fiducia se si sentono a disagio o minacciati. Per partecipare al laboratorio è necessario iscriversi inviando una mail a info@iocalabriamagazine.it.
Sibari (Cs). Week end speciale al parco archeologico: venerdì “Una notte in riserva”, con visita inedita ai depositi, e Community Card con gadget in omaggio; sabato seconda conferenza del ciclo #nonrompeteci e apertura mostra “Il flauto e il vaso”, nell’ambito di Fumetto Fest
La primavera porta aria nuova al Parco archeologico di Sibari che ha organizzato ben tre importanti appuntamenti nelle giornate di venerdì e sabato, all’insegna della rinascita e dell’impegno culturale e sociale. Si parte venerdì 22 marzo 2024 con “Una notte in riserva”, iniziativa organizzata per condividere con visitatori e ricercatori il patrimonio nascosto e ben custodito delle stanze dei depositi del museo Archeologico nazionale della Sibaritide che, per una notte, saranno visitabili. Dopo una bella spolverata, infatti, i depositi del Parco apriranno le porte alla primavera con due turni di visite guidate su prenotazione, alle 19 e alle 21, in compagnia di esperti archeologi, si potranno vedere cose mai esposte prima. La serata è anche l’occasione per sottoscrivere la Community Card, l’abbonamento annuale che consente di partecipare a tutte le iniziative del Parco, dalle mostre ai concerti, alle aperture straordinarie, oltre che naturalmente di accedere al museo ed alle aree archeologiche in qualunque giornata dell’anno. Chi richiederà la card in questa occasione riceverà in omaggio gli stilosissimi gadget del Parco: calendario, borsa, notebook… fino ad esaurimento.

Filippo Demma. direttore del parco archeologico di Sibari (foto drm-calabria)
“A Sibari i depositi archeologici si chiamano tradizionalmente riserve”, racconta il direttore Filippo Demma, “e in effetti sono una miniera di conoscenze che attendono di essere sviluppate e diffuse. In questi mesi li abbiamo messi al centro di un importante progetto che ne ha previsto la messa in sicurezza, la ristrutturazione e il potenziamento, strutturale ed infrastrutturale. Lo avevamo annunciato a febbraio dello scorso anno e, oggi, dopo un anno, passiamo alla fase operativa organizzando una prima esposizione che abbiamo intenzione di ripetere ad ogni cambio di stagione. Parliamo di circa 500mila reperti contenuti in 20mila cassette che sono state rimesse in ordine e trasferite nei nuovi depositi. Si tratta di una riserva immensa di oggetti d’uso, reperti ed in più di un caso di vere e proprie opere d’arte per lo più inedite, che con ogni probabilità contengono il potenziale per consentirci di riscrivere la storia dell’alto Jonio Cosentino, ma in qualche misura dell’intera Magna Grecia”.
Il weekend di grandi appuntamenti continua sabato 23 marzo 2024, alle 18, con la seconda conferenza del ciclo #nonrompeteci, il progetto di contrasto alla violenza sulle donne attraverso la cultura organizzato in collaborazione con il Centro Antiviolenza Fabiana di Corigliano-Rossano. Stavolta il tema trattato sarà quello della medicina di genere e dell’accesso alle cure che riguardano il benessere sessuale femminile, e sarà a cura di Paola Sammarro, fondatrice del centro ostetrico “Io Calabria”, realtà d’eccellenza calabrese per la sanità e il benessere intimo femminile, e direttrice di “Io Calabria Magazine”, testata giornalistica che promuove una conoscenza consapevole del corpo femminile a tutte le età.
Alle 19, infine, ci sarà l’inaugurazione del Fumetto Fest con la prima iniziativa, cioè la presentazione della mostra “Il flauto e il vaso”, il fumetto di Simone Montozzi, in arte Tso. Il parco archeologico di Sibari, infatti, partecipa all’iniziativa “Fumettineimusei” del ministero della Cultura – guidato dal ministro Gennaro Sangiuliano – ma ha voluto fare di più organizzando un intero mini Festival dedicato a quest’arte: un Fumetto Fest appunto. Dal 23 marzo al 31 dicembre 2024 mostre di residenze d’artista e laboratori creativi avranno luogo tra il museo Archeologico nazionale della Sibaritide e il museo del Fumetto di Cosenza “gemellati” per l’occasione. L’apertura di sabato 23 marzo 2024 sarà straordinaria: il museo sarà visitabile fino alle 23, l’orario più consono ai supereroi, con ingresso gratuito a partire dalle 17. “Il Museo che immaginavamo quando abbiamo iniziato a lavorare al progetto Sibari”, conclude il direttore Demma, “prende sempre più forma. Ci stiamo trasformando sempre più nel centro culturale di aggregazione di una comunità: laboratori, mostre, sale espositive e depositi aperti fino a tarda sera, concerti ed eventi. In questo modo diventiamo sempre più un punto di riferimento per la vita culturale della comunità, un luogo di informazione e formazione fondamentale per operare una rivoluzione culturale”.
Sibari. Il parco archeologico lancia il programma di attività culturali e didattiche 2024: offerta aumentata e diversificata per bambini, adulti, scuole. Il direttore Demma: “Nessuno escluso”
“Nessuno escluso”: al via il programma di attività culturali e didattiche del Parco archeologico di Sibari per il 2024. Un’offerta aumentata e diversificata che valorizza ma, allo stesso tempo, forma: bambini, adulti, scuole. Iniziative che raccontano e fanno vivere l’archeologia del territorio con strumenti diversi, parlando a tutti attraverso il patrimonio culturale del Parco e le collezioni dei suoi musei. È questa la programmazione delle attività culturali e dei laboratori didattici del parco archeologico di Sibari per il 2024. Conoscere e costruire consapevolezza e senso di appartenenza verso un territorio che ha sempre più da dirci attraverso le attività che il Parco propone alla comunità: laboratori di archeologia sperimentale, scavi simulati, esperienze immersive, approfondimenti storici ed archeologici, letture e creatività attraverso il mito antico, laboratori specifici per persone con disabilità. E, ancora, le conferenze di #nonrompeteci, il progetto di contrasto alla violenza di genere costruito insieme al Centro Antiviolenza Fabiana di Corigliano-Rossano. L’offerta si articola in due sezioni, una aperta a tutti e concentrata nei fine settimana, per favorire una più ampia partecipazione, l’altra infrasettimanale e specifica per le scuole di ogni ordine e grado, che potranno prenotare la partecipazione delle proprie classi. I laboratori si terranno negli spazi del Museo nazionale archeologico della Sibaritide e saranno gratuiti e inclusi nel costo del biglietto d’ingresso. “Attraverso l’attività culturale, educativa e didattica”, spiega il direttore Filippo Demma, “il Parco continua ad aprirsi e ad incontrare il territorio e la comunità in maniera diretta e accessibile. La programmazione a lungo termine che abbiamo costruito quest’anno vuole andare incontro alle esigenze di tutti: le iniziative che proponiamo ampliano la già ricca offerta del 2023 con l’obiettivo di raggiungere il più alto numero possibile di persone e rendere il Parco un luogo per tutti, senza nessuna esclusione”.

Filippo Demma. direttore del parco archeologico di Sibari (foto drm-calabria)
IL CALENDARIO DEI LABORATORI. Laboratori del fine settimana per tutti. L’antica Sibari: approfondimenti su comunità, natura e musica al tempo dell’antica Sibari. Domenica 24 marzo, 26 maggio, 20 ottobre 2024. Ore 17. A cura della Coop. Thurio – info 3280337378; Sperimentare l’archeologia: laboratori di archeologia sperimentale. Dalla costruzione di una capanna preistorica alla lavorazione della pietra, dei metalli, delle pelli e della terracotta. Particolarmente adatto a bambini e adulti. Domenica 11 febbraio, 10 marzo, 14 aprile, 5 maggio, 6 ottobre, 17 novembre 2024. Ore 16. A cura di Archeoart – info 3381300972; Dall’argilla al vaso: laboratorio ceramico ispirato alle tecniche antiche, con realizzazione di vasellame e visita guidata. Particolarmente adatto a bambini e adulti. Domenica 25 febbraio. Ore 16. A cura di Itineraria Bruttii – info 3283715348. Favole antiche per bambini creativi: laboratori di lettura e attività pratiche per bambini, ispirate alle storie dell’antichità. Sabato 20 aprile, 18 maggio, 22 giugno, 6 luglio. Ore 16.30. A cura di Casa Naima – info 3343059729. Letture al tramonto: riflessioni su pagine di poesia e prosa con gli autori, reading su temi di attualità. Sabato 20 aprile, 18 maggio, 22 giugno, 6 luglio. Ore 18. A cura di Casa Naima – info 3343059729. Le conferenze di #nonRompeteci: incontri tematici tenuti da specialisti sul contrasto alla violenza contro le donne. Le conferenze sono precedute da visite guidate gratuite curate dall’Ass. SosteniAmo. Domenica 3 marzo, 7 aprile, 12 maggio. Conferenze ore 17. Visite guidate ore 16. A cura dei Servizi educativi del Parco – info 3371603495. Laboratori dedicati a persone con disabilità a cura di Archeoart (info 3381300972) e Itineraria Bruttii (info 3283715348). Laboratori didattici per le scuole di ogni ordine e grado. L’antica Sibari: riflessioni partecipate su comunità, natura e musica al tempo dell’antica Sibari. Lezioni di archeologia, esperienze creative ed uso del digitale. A cura della Coop. Thurio (info 3280337378); Sperimentare l’archeologia: laboratori in cui ci si sporca le mani di archeologia sperimentale: dalla costruzione di una capanna preistorica alla lavorazione della pietra, dei metalli, delle pelli e della terracotta. A cura di Archeoart (info 3381300972); Archeosibaritide: laboratori esperienziali di archeologia sulla ceramica, la lavorazione della pietra e la realizzazione del mosaico con visita guidata alle nostre collezioni. A cura di Itineraria Bruttii – info 3283715348. Essere archeologi: scavo simulato, visite immersive e laboratori con la selce, dal rinvenimento al microscopio. A cura di Ethra – info 3397073562/3476204700. ArcheoCamper: fare intercultura ed inclusione sociale in museo. Racconti, esperienze creative, visite guidate nelle lingue del mondo. Laboratori aperto ai minori ed ai nuclei familiari accolti nei progetti di accoglienza SAI/CAS. A cura di CSC-Credito senza confini e CIDIS Onlus – info 3280664676.
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CHI SIAMO
Graziano Tavan, giornalista professionista, per quasi trent’anni caposervizio de Il Gazzettino di Venezia, per il quale ho curato centinaia di reportage, servizi e approfondimenti per le Pagine della Cultura su archeologia, storia e arte antica, ricerche di università e soprintendenze, mostre. Ho collaborato e/o collaboro con riviste specializzate come Archeologia Viva, Archeo, Pharaos, Veneto Archeologico. Curo l’archeoblog “archeologiavocidalpassato. News, curiosità, ricerche, luoghi, persone e personaggi” (con testi in italiano)
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