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Roma. Al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia “Banda in Original”, secondo concerto dell’anno nella #domenicalmuseo della Banda Musicale della Marina Militare per il ciclo “La Banda al Museo…”. Ingresso gratuito

roma_villa-giulia_la-banda-al-museo_marina-militare_secondo-concerto-2024_locandinaIn occasione della prima domenica del mese a ingresso gratuito, domenica 7 luglio 2024, tornano i concerti della Banda Musicale della Marina Militare Italiana diretta dal Capitano di Vascello M. Antonio Barbagallo. Alle 18, il concerto “BANDA IN ORIGINAL” secondo appuntamento dell’anno grazie al progetto nato nel 2014 e realizzato in sinergia fra il Ministero e la Marina Militare, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio culturale del nostro Paese nelle sue varie espressioni e, in particolar modo, uno dei più suggestivi luoghi della cultura italiana. Ingresso gratuito per la prima domenica del mese. Non è necessaria la prenotazione.

Roma. Per “Speciale Villa Poniatowski”, visita guidata “Le tante vite di villa Poniatowski” con Francesca Mazzoncini compresa nel biglietto d’ingresso

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Villa Poniatowski all’interno del parco del museo nazionale Etrusco di Villa Giulia (foto etru)

roma_villa-giulia_villa-poniatowski_speciale-visite-guidate_locandinaPer “Speciale villa Poniatowski”, visita guidata “Le tante vite di villa Poniatowski” con Francesca Mazzoncini compresa nel biglietto d’ingresso. Appuntamento sabato 6 luglio 2024, alle 17, all’accoglienza di Villa Giulia. Il biglietto si acquista nella sede di Villa Giulia e dà diritto alla visita in entrambe le strutture. Posti limitati. Prenotazione obbligatoria all’indirizzo mn-etru.comunicazione@cultura.gov.it. Sarà possibile prenotarsi direttamente in sede, salvo disponibilità. Villa Poniatowski come è diventata la sede delle collezioni protostoriche provenienti dal Latium Vetus e dall’Umbria? Storie di acquisizioni e conquiste, condite dalla lungimiranza di Felice Barnabei, padre fondatore del museo nazionale Etrusco di Villa Giulia. Questi reperti, insieme con le antichità provenienti dall’Agro Falisco, costituiscono uno dei nuclei più antichi delle collezioni del Museo; il loro recupero risale, infatti, agli anni immediatamente precedenti o di poco successivi alla fondazione del Museo nel 1889, quando, all’indomani dell’Unità d’Italia, nel 1861, si avvertì la necessità di rafforzare l’identità nazionale andando a riscoprire nelle civiltà preromane le radici comuni di un popolo in formazione: proprio i tanti musei, allora progettati e non sempre realizzati, erano chiamati ad assolvere questo compito altamente educativo.

Roma. Per “Speciale Villa Poniatowski”, visita guidata “Le collezioni di villa Poniatowski” con la direttrice Luana Toniolo compresa nel biglietto d’ingresso. Ecco il programma di luglio

roma_villa-giulia_villa-poniatowski_visita-guidata-le-collezioni-di-villa-poniatowski_locandinaPer “Speciale villa Poniatowski”, visita guidata “Le collezioni di villa Poniatowski” con la direttrice Luana Toniolo compresa nel biglietto d’ingresso. Appuntamento venerdì 5 luglio 2024, alle 17, all’accoglienza di Villa Giulia. Il biglietto si acquista nella sede di Villa Giulia. Posti limitati. Prenotazione obbligatoria all’indirizzo mn-etru.comunicazione@cultura.gov.it. Sarà possibile prenotarsi direttamente in sede, salvo disponibilità.
roma_villa-giulia_villa-poniatowski_speciale-visite-guidate_locandinaLe visite guidate a Villa Poniatowski e alle sue collezioni continuano per tutto il mese di luglio: 6 luglio 2024, “Le tante vite di Villa Poniatowski: un pomeriggio tra storia e archeologia” a cura di Francesca Mazzoncini; 12 luglio 2024, “Secoli di storie a Villa Poniatowski: l’edificio e le sue collezioni” a cura di Luca Mazzocco; 19 luglio 2024, “Da Giulio III al principe Poniatowski: le trasformazioni di una villa fuori porta” a cura di Francesca Montuori; 20 luglio 2024, “Italici, non solo Etruschi” a cura di Chiara Cecot; 26 luglio 2024, “Dei, principi e guerrieri a Villa Poniatowski” a cura di Mariacristina Masci; 27 luglio 2024, “La moda dei popoli italici: storia di uno stile e influenze straniere” a cura di Valentina Billante.

Roma. Il parco archeologico di Veio, ora sito del museo nazionale Etrusco di Villa Giulia, apre due domeniche: occasione per visitare il santuario etrusco di Apollo o del Portonaccio. Ingresso gratuito

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Il santuario di Apollo o del Portonaccio nel parco archeologico di Veio (Roma) (foto mic)

Due aperture domenicali del parco archeologico di Veio, che con il Decreto 53/2024 di riorganizzazione dei musei statali del ministero della Cultura, è diventato uno dei siti del museo nazionale Etrusco di Villa Giulia. Due occasioni per visitare l’area archeologica ai confini settentrionali della città metropolitana di Roma, all’interno dell’area naturale protetta del Parco Regionale di Veio, dichiara sin dalla sua ubicazione lo stretto legame che storicamente caratterizzò i rapporti tra la grande città etrusca e Roma. Appuntamento domenica 23 giugno 2024 e domenica 7 luglio 2024, dalle 10 alle 16. L’ingresso al Parco nelle giornate di apertura è libero e gratuito, grazie anche al protocollo d’intesa stipulato dal Parco di Veio con il Corpo di San Lazzaro – Gruppo Roma e Viterbo.

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L’area archeologica di Veio con il santuario del Portonaccio in una veduta dall’alto (foto mic)

Tra le evidenze archeologiche che si riferiscono all’insediamento dell’antica Veio, il Santuario etrusco dell’Apollo (o santuario di Portonaccio, dal nome della località), situato nelle vicinanze della Mola di Isola Farnese, rappresenta per visitatori ed escursionisti il tradizionale punto di accesso ai percorsi che attraversano la parte sud del Parco regionale e si trova tutt’oggi immerso in un contesto paesaggistico di forte suggestione, connotato dagli elementi naturali che anche in antico caratterizzavano il luogo. Tra i più monumentali e venerati d’Etruria, il santuario sorgeva subito al di fuori della città e conobbe una lunga fase di frequentazione, dalla metà del VII secolo a.C. fino alla piena età romana (II secolo a.C.). Indagato a partire dal 1916, quando si rinvennero le celebri statue in terracotta di Apollo, Hermes ed Eracle che decoravano il tetto del tempio arcaico (fine VI sec. a.C.), il santuario si articola in due nuclei principali: a est vi è l’area con l’altare dedicato a Menerva, mentre a ovest si innalza il tempio a tre celle dalla ricchissima decorazione architettonica, oggi evocato dalla ricostruzione realizzata nei primi anni Novanta su progetto dell’architetto Ceschi.

Roma. Al via “Speciale Villa Poniatowski”, la nuova proposta del museo di Villa Giulia alla scoperta di Villa Poniatowski e delle sue collezioni. Si inizia con la visita guidata “Luci e ombre di Villa Poniatowski. Una panoramica storica e archeologica” a cura di Alessandra Leonardi e Simone Lucciola

roma_villa-giulia_villa-poniatowski_speciale-visite-guidate_giugno-2024_locandina“Speciale Villa Poniatowski” è la nuova proposta di visite guidate alla scoperta di Villa Poniatowski e delle sue collezioni proposto dal museo nazionale Etrusco di Villa Giulia sabato 22 giugno, venerdì 28 e sabato 29 giugno 2024, alle 17: visite guidate comprese nel biglietto d’ingresso, su prenotazione all’indirizzo mn-etru.comunicazione@cultura.gov.it. È possibile prenotarsi direttamente all’accoglienza del Museo salvo disponibilità.

CALENDARIO. 22 giugno 2024, “Luci e ombre di Villa Poniatowski. Una panoramica storica e archeologica” a cura di Alessandra Leonardi e Simone Lucciola; 28 giugno 2024, “ll Principe Poniatowski: Grand Tour e la pittura orientalista tra Settecento e Ottocento” a cura di Roberta Mingione; 29 giugno 2024, “Dei principi e guerrieri a Villa Poniatowski” a cura di Mariacristina Masci.

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Il nuovo allestimento delle tombe principesche di Palestrina a villa Poniatowski (foto etru)

Si comincia dunque sabato 22 giugno 2024 con “Luci e ombre di Villa Poniatowski. Una panoramica storica e archeologica” a cura di Alessandra Leonardi e Simone Lucciola. Il museo nazionale Etrusco di Villa Giulia apre le porte di questa residenza, sede di alcune straordinarie collezioni del Museo, per una visita guidata che attraversa la storia della villa dal Cinquecento ai giorni nostri. Dalle sue origini come casino di caccia della famiglia Del Monte, alla proprietà dei Cesi e dei Sinibaldi, fino alle trasformazioni ottocentesche volute da Stanislao Poniatowski e realizzate da Giuseppe Valadier, secondo un moderno stile neoclassico. Un viaggio nell’arte e nell’architettura della villa che mostra ancora oggi al visitatore le sue stratificazioni e permette di vivere e vedere le sue diverse fasi. Tutto questo, senza dimenticare le collezioni custodite che appartengono ad uno dei primi nuclei acquisiti dal Museo e che offrono una visione straordinaria degli oggetti provenienti dalle necropoli di alcune località dell’Umbria (come Todi, Terni, Nocera Umbra, Gualdo Tadino), oltre a poter godere dei celebri corredi delle tombe Barberini e Bernardini.

Roma. Al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia la conferenza “Arare i campi al tempo delle palafitte” con le archeologhe Patrizia Petitti e Antonia Sciancalepore: sesto incontro della seconda edizione del ciclo “chi (ri)cerca trova. I professionisti si raccontano al museo”

roma_villa-giulia_chi-ricerca-trova_incontro-petitti-sciancalepore_locandina“Arare i campi al tempo delle palafitte” è il titolo del sesto incontro, ultimo appuntamento prima della pausa estiva, della seconda edizione del ciclo di conferenze “CHI (RI)CERCA TROVA. I professionisti si raccontano al Museo”, ricerche scientifiche, studi e progetti presentati da esperti e studiosi al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia. Venerdì 21 giugno 2024, alle 16, il gruppo di lavoro diretto da Patrizia Petitti con Antonia Sciancalepore ci introdurrà alle ricerche sulla palafitta di Ledro, uno dei complessi più importanti dell’età del Bronzo dell’Italia settentrionale. Parteciperanno all’incontro Annalaura Casanova Municchia e Valeria Di Tullio, ricercatrici dell”Istituto di Scienze del Patrimonio del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-ISPC). Ingresso gratuito in Sala Fortuna fino ad esaurimento posti. Prenotazioni all’indirizzo mn-etru.didattica@cultura.gov.it.

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I reperti conservati al museo delle Palafitte dialogano direttamente con l’area palafitticola del lago di Ledro (foto jacopo salvi)

Gli scavi hanno restituito uno straordinario complesso di reperti lignei, ritrovamenti eccezionali nei nostri scavi italiani, che comprende anche alcuni reperti riconducibili all’attività di coltivazione dei campi. Sarà presentato l’aratro, il suo funzionamento e le parti che lo componevano, come l’impugnatura (stegola o stiva), vomeri mobili e gioghi doppi. Saranno poi mostrati reperti interpretati come falci: la natura polimaterica di questi strumenti (legno, mastice e selce) ha imposto indagini parallele: l’obiettivo dell’incontro è quello di proporre un modello di indagine archeologica trasversale, che punta alla ricostruzione di una comunità antica utilizzando discipline diverse per metodo e strumenti.

Festa della Musica 2024 al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia con il concerto corale polifonico “O’ dispietato core” a cura del coro Radix Harmonica e dell’Ensemble Suavis

roma_villa-giulia_festa-della-musica_2024_locandinaIn occasione della Festa della Musica 2024, venerdì 21 giugno 2024, alle 18, il museo nazionale Etrusco di Villa Giulia ospita il concerto corale polifonico “O’ dispietato core. Sentimenti e patimenti nell’amor profano dal Rinascimento al Contemporaneo”, a cura del coro Radix Harmonica e dell’Ensemble Suavis. Nel cuore di Villa Giulia, luogo dell’arte e dell’anima che rievoca uno dei periodi più felici della storia e dell’arte italiana, il Rinascimento, i due cori porteranno in scena un concerto polifonico itinerante che attraverserà in punta di piedi gli ambienti più suggestivi dei giardini della Villa. Dall’emiciclo affrescato, alla loggia dell’Ammannati, passando per i portici del tempietto etrusco-italico di Alatri, con l’obiettivo di diffondere le note della musica nei luoghi più significativi del museo nazionale Etrusco di Villa Giulia. Il coro Radix Harmonica è un coro da camera semi-professionale romano, nato nel 2016 e fondato dal M. Giuseppe Pecce. Il repertorio comprende capolavori di musica antica, anche se la vera vocazione del coro è quella di cimentarsi nelle sperimentazioni contemporanee. All’attivo concerti nelle principali basiliche romane, in luoghi e istituti culturali della Capitale. L’Ensemble Suavis è stato fondato nel 2016 da un piccolo gruppo di coristi provenienti da varie esperienze vocali. La guida tecnica e artistica è del Maestro Andrea Savo. Ha all’attivo numerosi concerti tematici in Italia di carattere sacro e profano con un repertorio che spazia dal Rinascimento alla musica contemporanea, oltre alla partecipazione a diverse iniziative di beneficenza e solidarietà in collaborazione con altre formazioni corali. Concerto compreso nel biglietto di ingresso ai giardini al costo di 4 euro. Non è necessaria la prenotazione. Per informazioni mn-etru.comunicazione@cultura.gov.it.

Roma. Per GEA 2024 al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia focus sulla statua di Latona da Veio, opera identitaria del Museo, a conclusione dei recenti restauri: conferenze, visite guidate, letture e laboratori didattici

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Il museo nazionale Etrusco di Villa Giulia dedica l’edizione 2024 delle le Giornate Europee dell’Archeologia alla presentazione dei risultati del delicato intervento di restauro compiuto sulla statua di Latona da Veio. Opera identitaria del Museo, eccezionale scultura in terracotta policroma risalente al 510-500 a.C., appartenente al gruppo del santuario di Portonaccio e collocata sul colmo del tetto del Tempio assieme alla statua dell’Apollo, a quella di Eracle e di Hermes.  Grazie alla partnership culturale con Studio Legale Carbonetti e Associati che ha sostenuto l’intervento conservativo, oggi la Latona può mostrarsi al pubblico in una veste rinnovata, recuperando la policromia originale, dettagli anatomici e sfumature delle vesti che erano andati perduti o coperti dal precedente restauro risalente a circa 60 anni fa. L’intervento ha portato a risultati importanti e sollevato riflessioni e spunti di ricerca. Un fine settimana all’insegna della scoperta di Latona fra conferenze, visite guidate, letture e laboratori didattici per bambini, per esplorare il mito e la storia, ripercorrere le fasi della scoperta sensazionale avvenuta nel 1939 e ammirare da molto vicino i risultati di questo straordinario lavoro che ha richiesto impegno e ha restituito emozione e soddisfazione.

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La statua della Latona di Veio durante i restauri al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia (foto graziano tavan)

Dopo l’intenso programma di venerdì 14 giugno 2024, con la conferenza “La Latona di Veio. La conclusione del restauro: risultati e nuove riflessioni” con Luana Toniolo, direttrice museo ETRU; Francesco Carbonetti, Studio Legale Carbonetti e Associati; Vittoria Lecce, responsabile Servizi Educativi e Depositi del museo ETRU; Miriam Lamonaca, responsabile Servizio Conservazione del museo ETRU; Sante Guido, restauratore; e la visita guidata “A tu per tu con Latona” a cura di Romina Laurito e Sante Guido; anche il programma di sabato 15 giugno 2024 si presenta interessante. Alle 11, visita tematica con letture “Racconti dal Santuario di Portonaccio tra culto e restauro” a cura di Alessandra Leonardi e Martina Monni (Servizi Educativi); 11.30, laboratorio didattico “RestauriAmo”: i bambini vestono i panni del restauratore e provano a ricomporre i frammenti di un vaso e riportarlo alla sua forma originaria. A cura di Martina Monni (Servizi Educativi). Età consigliata dai 5 agli 11 anni. Alle 17, visita tematica “Il santuario del Portonaccio a Veio: dai culti antichi al più recente restauro della Latona” a cura di Valeria de Scarpis. Tutti gli eventi sono gratuiti, compresi nel biglietto di ingresso al Museo. Prenotazione obbligatoria all’indirizzo mn-etru.comunicazione@cultura.gov.it, specificando l’iniziativa che si intende prenotare.

Festa della Repubblica e #domenicaalmuseo. L’area archeologica di Pompei è il sito più visitato seguito dal Pantheon: il Colosseo aperto solo nel pomeriggio per la parata del 2 giugno. Il ministro Sangiuliano: “Questa è una giornata di festa in cui anche il patrimonio culturale è giusto sia protagonista”

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Il Pantheon a Roma è stato il secondo sito più visitato nel giorno della Festa della Repubblica del 2 giugno 2024 (foto mic)

ministero_2-giugno-2024_ingresso-gratuito_locandinaNella Festa della Repubblica del 2 giugno 2024, che quest’anno è coincisa con la #domenicalmuseo del mese, con l’ingresso gratuito nei musei e nei parchi archeologici statali, nella classifica generale, Pompei con 27.250 visitatori è stato il sito più visitato d’Italia seguito dal Pantheon (11.957) e dalla Reggia di Caserta (11.399). Questa volta non figura sul podio il Colosseo ma non perché il pubblico lo abbia snobbato, ma perché, per le celebrazioni del 2 giugno su via dei Fori imperiali, il monumento (come il Foro romano e il Palatino) sono stati aperti solo nel pomeriggio. “Quella di oggi, 2 giugno, è stata una giornata di festa per la nostra Repubblica, in cui abbiamo onorato i valori di coesione nazionale2, commenta il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. “Ho voluto fortemente che in una ricorrenza identitaria come questa anche il patrimonio culturale fosse protagonista. Dallo scorso anno, infatti, oltre alle prime domeniche del mese in cui è previsto l’ingresso gratuito nei musei e nei parchi archeologici, ho voluto aggiungere altre tre date altamente simboliche della nostra storia: il 25 aprile, il 2 giugno e il 4 novembre. Secondo i primi numeri sull’affluenza dei visitatori, sono stati tantissimi a voler festeggiare la Repubblica visitando i luoghi della cultura statali. Una scelta che testimonia la centralità del nostro patrimonio artistico e architettonico nonché dei nostri musei sempre più vissuti come luoghi cardini della geografia identitaria italiana”.

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Al parco archeologico di Ercolano quasi 3mila visitatori nel giorno della Festa della Repubblica del 2 giugno 2024 (foto paerco)

Ecco i numeri relativi a parchi e musei archeologici: area archeologica di Pompei 27.250; Pantheon 11.957; Colosseo 7.096 (il Parco è stato aperto dalle 14.15 per la parata del 2 giugno); museo e area archeologica di Paestum 5.430;  5.150; Foro Romano e Palatino 3.644 (il Parco è stato aperto dalle 14.15 per la parata del 2 giugno); parco archeologico di Ercolano 2.976; Terme di Caracalla 2.204; Museo nazionale romano – Palazzo Massimo 1.681; Villa Adriana 1.671; museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria 1.598; Museo nazionale romano – Terme di Diocleziano 1.365; Museo nazionale romano – Palazzo Altemps 1.284; museo Archeologico nazionale di Taranto 1.186; Grotte di Catullo e museo Archeologico di Sirmione 1.130; Museo delle Civiltà 934; museo nazionale Etrusco di Villa Giulia 838; museo Archeologico nazionale di Sperlonga e area archeologica 662; Villa di Poppea-Oplontis 606; necropoli dei Monterozzi e museo Archeologico nazionale di Tarquinia 560; museo Archeologico nazionale della Lomellina 477; necropoli della Banditaccia e museo nazionale Archeologico Cerite a Cerveteri 474; museo Archeologico nazionale di Firenze 472; mausoleo di Cecilia Metella e chiesa di San Nicola 365; museo Archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di Baia 340; antiquarium di Boscoreale 313; parco archeologico di Cuma 308.

Roma. Riapre ogni fine settimana – fino a ottobre – Villa Poniatowski, storica residenza nobiliare di Roma e sede delle collezioni permanenti del museo nazionale Etrusco di Villa Giulia. In occasione della riapertura visita guidata alle collezioni di Villa Poniatowski con la curatrice Antonietta Simonelli. Prenotazione obbligatoria

roma_villa-giulia_apertura-stagionale-villa-poniatowski-2024_locandinaDa venerdì 31 maggio 2024, ogni fine settimana, riapre al pubblico Villa Poniatowski, storica residenza nobiliare di Roma e sede delle collezioni permanenti del museo nazionale Etrusco di Villa Giulia provenienti dal latium vetus e dall’Umbria. Un luogo straordinario e ancora poco conosciuto nel panorama delle ville storiche e dei luoghi della cultura della nostra città, entrato a far parte dei beni dello Stato italiano con una procedura di acquisizione avviata nel 1972. Villa Poniatowski sarà aperta ogni venerdì, sabato e domenica dalle 15 alle 19 (ultimo ingresso ore 18.30), escluse prime domeniche del mese. fino al 27 ottobre 2024. Ingresso alla Villa con lo stesso biglietto di Villa Giulia. Biglietto acquistabile nella sede di Villa Giulia (p. le di Villa Giulia, 9). Prenotazione obbligatoria per i gruppi, massimo 25 persone, alla casella di posta mn-etru.prenotazioni@cultura.gov.it. In occasione della riapertura, venerdì 31 maggio 2024, alle 17, visita guidata alle collezioni di Villa Poniatowski con la curatrice, Antonietta Simonelli. Visita compresa nel biglietto di ingresso. Prenotazione obbligatoria all’indirizzo mail mn-etru.comunicazione@cultura.gov.it.

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Museo nazionale Etrusco di Villa Giulia: visite a Villa Poniatowski riaperta dopo la pausa invernale (foto etru)

La villa attraversa i secoli passando dalla famiglia Cesi ai Sinibaldi, questi ultimi ne sono proprietari per tutto il XVIII secolo, fino a quando non entra negli interessi del principe Stanislao Poniatowski, nipote dell’ultimo re di Polonia. È il 28 febbraio del 1800 quando il principe la acquista e incarica l’architetto Giuseppe Valadier della ristrutturazione. Poniatowski era venuto in Italia già nel 1781, pochi anni prima che J. W. Goethe intraprendesse il suo celebre Grand Tour (1786-88), e rimase catturato anche lui dal grande fascino che l’arte italiana aveva su quanti vi si recavano. Le decorazioni delle sue sale, recuperate dopo un lungo lavoro di restauro e riconducibili alla fine del ‘500, ai rifacimenti operati nel ‘700 e alla sistemazione di inizio ‘800, mostrano contemporaneamente le tre principali fasi decorative della villa, legate rispettivamente ai nobili Cesi, Sinibaldi e Poniatowski.

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La Sala Indiama di Villa Poniatowski, storica residenza nobiliare di Roma e sede delle collezioni permanenti del museo nazionale Etrusco di Villa Giulia (foto etru)

Fra le sale di maggior fascino, la Sala Indiana e la Sala Egizia per gli insoliti affreschi che le decorano, in bilico fra realtà e illusione. Uno sguardo aperto sul mondo, verso paesi lontani, segno evidente di una cultura europea che nell’Ottocento volge lo sguardo verso Oriente, evocando mondi lontani, terre di esploratori e di pochi, arditi viaggiatori. Nel 1800, quando il principe Stanislao Poniatowski acquista la villa, il mondo sta lentamente cambiando. Dal 2001 Villa Poniatowki è parte integrante del percorso espositivo del museo nazionale Etrusco di Villa Giulia e ospita le “antichità preromane”, non propriamente etrusche, provenienti dai centri del Latium vetus, come Gabii, Segni, Lanuvio, Satricum, Palestrina, e dell’Umbria, come Todi e Terni. Di particolare interesse le tombe principesche Barberini e Bernardini di Palestrina, con i sontuosi corredi funebri di oggetti in oro e avorio, vasi e coppe in bronzo finemente decorate, testimonianze fondamentali dell’Orientalizzante (VII sec. a. C.), periodo caratterizzato da intensi scambi tra Mediterraneo occidentale e Vicino Oriente.