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Feltre. Nasce il nuovo museo civico Archeologico, dedicato ai mille anni di storia della città veneta: dalla civiltà retica alla caduta dell’Impero, con un focus particolare sulla romana Feltria

Testa di satiro conservata al museo civico Archeologico di Feltre (foto marco bergamaschi)

feltre_archeologico_nuovo-museo_locandinaAlle pendici delle Dolomiti nasce il nuovo museo Archeologico di Feltre, la “Venezia dolomitica”, che narra di quel municipium romano, Feltria, tra i più rilevanti centri dell’alta terraferma veneta, che controllava un territorio vastissimo, le vallate alpine comprese tra Belluno e Trento, ricordato – meglio, sancito – da una grande iscrizione scolpita a oltre 2000 metri d’altezza sul monte Pergol, nella catena del Lagorai. Il nuovo museo civico Archeologico di Feltre sarà inaugurato il 29 aprile 2022 al piano terra di Palazzo Villabruna, seminterrato e scavato nella roccia su cui poggia l’edificio, accoglie in una rara struttura a fondaco con botteghe. E poi dal 30 aprile 2022 aperto al pubblico con orari, per tutto il mese di maggio 2022, dal lunedì alla domenica 10.30-13 e 15-18. Previste aperture straordinarie e serali  https://www.visitfeltre.info/. Ingresso con Totem card che consente l’accesso a museo civico, Galleria Rizzarda, museo Diocesano, Torri del Castello ed ex Prigioni (ridotta 8 euro, intera 10, famiglia 14). Info e prenotazioni Società Aqua srl 327/2562682.

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La sala del museo civico Archeologico di Feltre che espone lastre con iscrizioni (foto studio esseci)

Il museo Archeologico di Feltre, dedicato ai mille anni di storia della città veneta (dalla civiltà retica alla caduta dell’Impero), è stato creato dal Comune di Feltre, d’accordo con la soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Βelluno Padova e Treviso. È un museo di nuova generazione, luogo di esposizione di reperti spesso unici, ma anche e soprattutto luogo dove la Storia si fa racconto. Per offrire un viaggio che inizia all’interno del Museo per espandersi nell’intera città, conducendo ai luoghi di rinvenimento dei reperti esposti o di collocazione dei principali monumenti della città romana e, ancor prima, retica. Qui ogni reperto esposto è abbinato ad un sistema di approfondimento digitale, che si connette ad un archivio web, richiamato tramite QR Code direttamente sullo smartphone del visitatore. Altri dispositivi multimediali, quali videoproiettori, monitor, diffusori acustici, accompagnano il percorso espositivo, rendendolo altamente interattivo.

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La scenografica parata di capitelli ionico-italici che accoglie il visitatore al museo civico Archeologico di Feltre (foto studio esseci)

Ad accogliere il visitatore nel nuovo Museo è la scenografica parata di capitelli ionico-italici in pietra tenera di Vicenza. L’attigua sala è invece dedicata alla piccola statuaria e mostra il gusto raffinato degli ornamenti delle ricche dimore locali tra il I sec. a.C. e il II d.C. La fontanella, rinvenuta nel 1926 in via Mezzaterra, evoca gli zampilli che dovevano risuonare in un elegante giardino e l’enigmatico sorriso della Testa di Satiro, trovata poco distante nel 1935, trasporta in un mondo di miti legati a Dioniso e al suo seguito. Davvero insolite le circostanze del rinvenimento del busto di efebo, copia romana del Narciso di Policleto, scoperto nel 1986, murato nei palazzetti Bovio-Da Comirano.

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La monumentale statua di Esculapio simbolo del museo civico Archeologico di Feltre (foto studio esseci)

Nella sala dedicata ai culti è possibile ammirare la monumentale statua di Esculapio in marmo greco, emersa durante gli scavi sul sagrato del Duomo nel 1974, che costituisce oggi la più grande rappresentazione del dio della medicina di tutta l’Italia centro-settentrionale ed è uno dei pezzi più iconici del museo civico Archeologico. Accanto ad essa l’ara votiva all’antichissima dea delle origini di Roma, la già citata Anna Perenna. Due altre sale propongono una carrellata sui culti funerari attestati nel Feltrino: dalle iscrizioni, come quella a Celio Montano dall’elaborata decorazione scolpita, al frammento di un imponente sarcofago di età imperiale emerso negli scavi di palazzo Bizzarini nel 2002. Non mancano reperti rinvenuti in aree sepolcrali di remoto utilizzo quale quella del cimitero urbano, che offrono un esempio degli oggetti che accompagnavano il defunto nel suo viaggio nell’aldilà: dagli ornamenti della persona a monete e suppellettili in terracotta, vetro soffiato e metallo. Del tutto particolare la tomba di Aeronia Maxima rinvenuta a Sovramonte negli anni ’50, composta da un’urna tufacea contenente ossa incinerate, un’iscrizione e un piccolo corredo.

Accordo tra l’università Ca’ Foscari di Venezia e il Comune di Feltre (Bl) per lo studio storico-epigrafico del territorio feltrino in età romana; una mostra nel costituendo museo civico Archeologico di Feltre; un assegno di ricerca post-dottorato sul rapporto tra Feltre e Altino e Concordia

L’area archeologica sotto la piazza della cattedrale di Feltre (foto Sabap)

Feltre, in provincia di Belluno, è un territorio ricco di documentazione di epoca romana, un territorio che sta riscoprendo via via la propria storia e che vuole valorizzarla al meglio: parte da questo presupposto l’accordo siglato tra l’università Ca’ Foscari Venezia e il Comune di Feltre (che ha già promosso il percorso archeologico Feltria e prosegue nel restauro del museo civico Archeologico, adibito a lapidario romano) per l’attivazione di iniziative su studi storici, epigrafici e archeologici e per l’istituzione di un assegno di ricerca post-dottorato. L’accordo è stato presentato dall’assessore alla Cultura del Comune di Feltre, Alessandro Del Bianco, e dai referenti scientifici del progetto per l’università Ca’ Foscari Venezia Giovannella Cresci Marrone, professoressa ordinaria di Storia romana ed Epigrafia latina, già direttore del dipartimento di Studi umanistici, e Lorenzo Calvelli, professore associato di Storia romana ed Epigrafia latina dello stesso Dipartimento.

Iscrizioni su pietra di carattere politico al museo civico Archeologico di Feltre (foto Scilla Nascimbene e Matteo Marinelli R.T. Earth per la rivista Meridiani n.257)

In particolare, la convenzione prevede tre punti specifici: ideare, programmare e realizzare iniziative didattiche e attività sostitutive di stage e tirocinio nell’ambito del corso di laurea magistrale in “Scienze dell’Antichità: letterature, storia e archeologia” su temi inerenti alle specificità storico-epigrafiche del territorio feltrino in età romana, con particolare riferimento al rapporto pianura-montagna. Gli allievi cafoscarini dell’insegnamento di Epigrafia latina potranno dunque applicarsi e apprendere le basi della disciplina su iscrizioni provenienti dal territorio feltrino; realizzare in collaborazione con il Comune di Feltre un progetto scientifico, che si concretizzerà in un evento espositivo, da ospitare nel costituendo museo civico Archeologico di Feltre, al cui allestimento si intende collaborare per quanto attiene alla storia antica; attivare e cofinanziare un assegno di ricerca post-dottorato, che abbia come oggetto di indagine e ricerca Feltre e il territorio feltrino in età romana, in particolare il rapporto montagna-pianura, il rapporto con i centri costieri di Altino e Concordia, il trasporto del legname e il fenomeno della transumanza.

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La prof.ssa Giovannella Cresci Marrone dell’università Ca’ Foscari di Venezia (foto unive)

“La convenzione appena siglata”, spiega Giovannella Cresci Marrone, “che si propone obiettivi assai ambiziosi, ma concreti e realizzabili, rientra nel quadro della cosiddetta terza missione, cioè del contributo che l’università può e deve svolgere a favore del contesto territoriale in cui opera. In questo caso, il dipartimento di Studi umanistici, prestando le sue competenze nell’ambito della storia antica, intende assecondare i progetti di valorizzazione e divulgazione del proprio patrimonio culturale promossi meritoriamente dal Comune di Feltre a vantaggio di un’ampia platea di fruitori; esso si propone nel contempo di arricchire la formazione dei proprio studenti attraverso forme di didattica applicata. Le due istituzioni contraenti intendono, dunque, trarre reciproci benefici dal rapporto sinergico e iniziare una collaborazione che si auspica fruttuosa e di lungo periodo”.

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Il prof. Lorenzo Calvelli dell’università Ca’ Foscari di Venezia (foto unive)

“La città di Feltre”, aggiunge Lorenzo Calvelli, “un gioiello incastonato alle pendici delle Dolomiti, ha una storia plurimillenaria, che presenta ancora molti aspetti da chiarire mediante la ricerca scientifica e l’indagine della documentazione antica. La convenzione fra il Comune di Feltre e l’università Ca’ Foscari getta le basi per una proficua collaborazione, che intende coinvolgere tanto gli studenti di discipline umanistiche specialisti dell’antichità classica, quanto i ricercatori che dello studio del mondo romano hanno fatto la loro professione. La possibilità di approfondire la conoscenza del rapporto fra l’area montana veneta e gli insediamenti costieri ai tempi dell’antica Roma porterà sicuramente importanti scoperte: il legame di Feltre con Altino prima e con Venezia poi è oggi ulteriormente consolidato da questo importante accordo di collaborazione scientifica”.

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Alessandro del Bianco, assessore alla Cultura del Comune di Feltre (foto comune di feltre)

Anche l’assessore alla Cultura del Comune di Feltre, Alessandro Del Bianco, si è detto soddisfatto dell’avvio di questa collaborazione: “Per il Comune di Feltre quest’accordo con l’Università Ca’ Foscari rappresenta una tappa importante del progetto Feltria che, da un lato, punta a valorizzare il patrimonio archeologico cittadino, dall’altro, mira a rilanciare il ruolo della città ben oltre il territorio comunale. L’analisi del rapporto fra pianura e montagna può fare di Feltre un caso di studio significativo, in grado di esercitare particolare richiamo scientifico oltre che culturale e turistico. Ringrazio di cuore dunque il dipartimento di Studi umanistici e in particolare i referenti del progetto, la professoressa Cresci Marrone e il professor Calvelli, per questa collaborazione che auspico sia soltanto l’inizio di un rapporto che potrà consolidarsi negli anni”.

In questo video, realizzato dall’ufficio Comunicazione e Promozione di ateneo durante il XIX Stage epigrafico ad Altino, patrocinato dall’Association Internationale d’Epigraphie Greque et Latine (Aiegl) e da Terra Italia onlus (Associazione per lo sviluppo e la diffusione degli studi sull’Italia romana), gli interventi della professoressa Giovannella Cresci Marrone e di Lorenzo Calvelli ci raccontano come può svolgersi l’attività di stage e tirocinio all’interno del corso in “Scienze dell’Antichità: letterature, storia e archeologia”. Un esempio di come e cosa andranno a fare gli studenti che parteciperanno alle attività previste da questa convenzione con il Comune di Feltre che vedrà coinvolto il museo civico Archeologico della città.