Archivio tag | Museo Cileno di Arte Precolombiana di Santiago del Cile

Un giaguaro Moche ospite della 25. Rassegna internazionale del Cinema archeologico: è stato prestato dalla Fondazione Sergio Poggianella

Il vaso fittile che raffigura un giaguaro (cultura Moche) esposto alla Rassegna di Rovereto

Il vaso fittile che raffigura un giaguaro (cultura Moche) esposto alla Rassegna di Rovereto

La Rassegna internazionale del Cinema archeologico di Rovereto (7-11 ottobre) ha accolto un ospite inatteso: un giaguaro del Perù. Ma il pubblico è al sicuro! Si tratta di un vaso rituale zoomorfo, trasferito al foyer dell’auditorium Melotti (sede principale della Rassegna) dalla Fondazione Sergio Poggianella (Fsp), e lì vi rimarrà per tutta la durata della Rassegna: è uno splendido oggetto di cultura Mochica – la più raffinata e avanzata cultura pre-Inca – risalente al Periodo Intermedio Antico peruviano (100 a.C. – 550 d.C.). La FSP si è costituita a Rovereto, in Trentino, il 26 marzo 2013, senza scopo di lucro, per iniziativa del suo attuale presidente, Sergio Poggianella, che ha voluto creare una struttura in grado di gestire la conservazione e la valorizzazione di circa tremila tra opere d’arte e manufatti, collezionati dal fondatore nel corso della carriera di gallerista e curatore di mostre, e in occasione dei viaggi nei Paesi extraeuropei, e dallo stesso conferiti alla FSP. Del patrimonio della FPS fanno parte anche la biblioteca specialistica con quattromila volumi di scienze antropologiche e di arte moderna e contemporanea, l’archivio personale, le raccolte di fotografie e i documentari di viaggio che confluiranno in una mediateca on line.

Sergio Poggianella fondatore dell'omonima Fondazione

Sergio Poggianella fondatore dell’omonima Fondazione

Le collezioni della FSP consistono in una raccolta di 3000 opere d’arte e manufatti provenienti dai Paesi extraeuropei. Esse sono l’espressione degli interessi che Sergio Poggianella ha maturato nel corso dei quarant’anni di attività professionale, il segno e il senso delle ricerche e degli studi etno-antropologici intrapresi, la traccia dei viaggi compiuti e degli incontri casuali che si sono trasformati in sincere amicizie e solide collaborazioni. Le collezioni vengono incrementate attraverso nuove acquisizioni, donazioni e depositi. Tra queste c’è anche il giaguaro Moche in mostra alla Rassegna di Rovereto.

Il vaso Moche (100-500 d.C.) raffigura un giaguaro sdraiato su un fianco con la testa eretta

Il vaso Moche (100-500 d.C.) raffigura un giaguaro sdraiato su un fianco con la testa eretta

L’opera, molto ben eseguita, raffigura un felino (identificato come giaguaro) sdraiato su un fianco con la testa eretta: un’iconografia tipica ma qui riprodotta in una dimensione considerevole, particolare che, secondo gli esperti, la renderebbe “assolutamente rara nel panorama della coroplastica peruviana che di norma ha prodotto oggetti di più piccole dimensioni”. Un esemplare simile (differisce per la più comune foggia “a bottiglia” con ansa a staffa e per le dimensioni ridotte, 19 x 21) si trova al Museo Cileno di Arte Precolombiana (Chile, Santiago).

L'area di diffusione della cultura Moche con i principali siti peruviani

L’area di diffusione della cultura Moche con i principali siti peruviani

Arroccata sulla costa settentrionale del Perù, la cultura Moche si è sviluppata tra il Pacifico e le Ande, nelle valli di Lambayeque, Chicama, Moche e Viru: una regione caratterizzata dalla presenza del deserto. Era una società organizzata in classi e molto gerarchizzata, dedita all’agricoltura (le loro tecniche di irrigazione erano tali da garantire la sopravvivenza di grandi coltivazioni anche nell’area desertica) e alla pesca, alla metallurgia (producevano leghe dalle più rozze alle più pregiate per utensili, armi e gioielli) e all’arte. La cultura Moche è rinomata per i tesori delle tombe di Sipan e, soprattutto, per la sua produzione di ceramiche, immediatamente riconoscibili per qualità e per l’aspetto liscio e lucido.