#domenicalmuseo e Festa della Repubblica: per il ponte di inizio giugno Pompei resta al primo posto (35mila ingressi complessivi) seguita da Pantheon (31.838 ingressi) e Colosseo (23.134 ingressi (ma solo mezza giornata il 2 giugno)
Sono stati circa 480mila gli ingressi in questa due giorni di aperture gratuite in occasione della #domenicalmuseo di giugno (255mila ingressi), l’iniziativa del ministero della Cultura che prevede l’accesso libero nei luoghi della cultura statali nella prima domenica del mese e dell’apertura straordinaria del 2 giugno 2025, festa della Repubblica (225mila ingressi). L’area archeologica di Pompei con 35.040 ingressi (20.000+15.040) si conferma sul primo gradino della classifica assoluta, seguita dal Pantheon con 31.838 ingressi (15.000+16.838) e dal Colosseo con 23.134 ingressi (15.835+7.299: ma il 2 giugno l’apertura è stata solo pomeridiana, dopo la sfilata per la festa della Repubblica).
Ecco i numeri relativi a parchi e musei archeologici. Area archeologica di Pompei 35.040 (20.000+15.040); Pantheon – Basilica di Santa Maria ad Martyres 31.838 (15.000+16.838); Colosseo. Anfiteatro Flavio 23.134 (15.835+7.299); Foro Romano e Palatino 16.365 (12.433+3.932); museo e area archeologica di Paestum 8.417 (5.847+2.570); museo Archeologico nazionale di Napoli 7.468 (4.468+3.000); parco archeologico di Ercolano 6.380 (3.722+2.658); Villa Adriana 6.130 (3.571+ 2.559); museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria 3.604 (2.365+1.239); Terme di Caracalla 3.600 (2.051+1.549); Palazzo Altemps 2.674 (1.954+720); museo Archeologico nazionale “Mario Torelli” e parco archeologico di Venosa 2.611 (1.441+1.170); area archeologica di Ostia antica 2.580 (2.580+0); Terme di Diocleziano 2.405 (1.583+822); necropoli dei Monterozzi e museo Archeologico nazionale di Tarquinia 2.320 (1.756+564); Palazzo Massimo 1.979 (1.288+691); parchi archeologici di Crotone e Sibari – Le castella – Isola Capo Rizzuto 1.944 (964+980); museo Archeologico di Venezia 1.935 (1.935+0); museo Archeologico nazionale di Taranto 1.403 (826+577); necropoli della Banditaccia e museo nazionale Archeologico Cerite a Cerveteri 1.332 (989+343); Anfiteatro campano – Santa Maria Capua Vetere 1.304 (626+678); museo Archeologico nazionale di Ravenna 1.188 (1.188+0); museo Archeologico nazionale del Melfese “Massimo Pallottino” e Castello svevo di Melfi 1.165 (860+305); museo Archeologico nazionale di Sperlonga e Villa di Tiberio 1.068 (1.068+0); Mausoleo di Cecilia Metella e Chiesa di San Nicola 1.039 (609+430).
Locri (RC). Per il quarto incontro di “Un caffè… storicamente corretto”, a cura di Elena Trunfio e Marilisa Morrone, al museo Archeologico nazionale conferenza “Tra valorizzazione e accessibilità: i progetti del museo Archeologico di Reggio Calabria per il miglioramento della fruizione” con Fabrizio Sudano, direttore del MArRC
Il ciclo di incontri “Un caffè…storicamente corretto” al museo Archeologico nazionale di Locri (RC) è giunto al quarto appuntamento, quello di giugno. Il progetto, curato dalla direttrice del museo Archeologico nazionale di Locri Epizefiri, Elena Trunfio, e dalla presidente del circolo di Studi storici “Le Calabrie”, Marilisa Morrone, oltre che con il patrocinio del Comune di Locri, quest’anno si arricchisce del patrocinio del Comune di Portigliola e della Deputazione di Storia Patria per la Calabria e vuole, come di consueto, offrire al pubblico diversi spunti di approfondimento su temi ampi legati al mondo della storia, dell’arte e dell’archeologia, con il coinvolgimento di studiosi autorevoli, afferenti tra l’altro ai più importanti atenei italiani. Giovedì 5 giugno 2025, alle 17.30, al museo Archeologico nazionale di Locri, per “Un caffè… storicamente corretto” la conferenza “Tra valorizzazione e accessibilità: i progetti del museo Archeologico di Reggio Calabria per il miglioramento della fruizione” con Fabrizio Sudano, direttore del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, nonché attuale direttore delegato della direzione regionale Musei nazionali Calabria. Si parlerà di fruizione e accessibilità nei musei, un tema caldo e attualissimo. Introducono Elena Trunfio e Marilisa Morrone. L’ingresso è gratuito e non è necessaria la prenotazione.
Reggio Calabria. Il museo Archeologico nazionale, la Città di Reggio Calabria e Goboservice insieme per illuminare Palazzo Piacentini: un progetto innovativo che coniuga patrimonio culturale e tecnologia d’eccellenza

La facciata di Palazzo Piacentini, sede del MArRC, illuminata con una scenografia dal forte impatto emozionale (foto marrc)
Ultimi giorni per ammirare l’illuminazione della facciata di Palazzo Piacentini, sede del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria: Il MArRC, in collaborazione con il Comune e con Goboservice azienda reggina leader internazionale nella produzione di proiettori architetturali e gobos, ha dato vita infatti a un progetto di valorizzazione che per la prima volta trasforma il prospetto principale di Palazzo Piacentini in una scenografia luminosa dal forte impatto emozionale. L’iniziativa, proposta da Goboservice e accolta con entusiasmo dalla direzione del Museo e dall’amministrazione cittadina, rappresenta una buona pratica di promozione territoriale congiunta tra pubblico e privato nella città di Reggio Calabria. Le proiezioni, visibili ogni sera fino al 30 maggio 2025, offrono alla comunità cittadina e ai numerosi visitatori un’esperienza immersiva capace di coniugare innovazione tecnologica e identità culturale. A queste scenografie si aggiungeranno altre due proposte tematiche, attualmente in fase di elaborazione in collaborazione con il laboratorio Abitalab dell’università Mediterranea, che accompagneranno due appuntamenti istituzionali di rilievo: la Festa della Repubblica del 2 giugno e la celebrazione dell’Arma dei Carabinieri prevista per il 5 giugno, eventi che avranno il loro epicentro nella rinnovata piazza De Nava. Dal 6 al 18 giugno 2025, il Museo tornerà a proporre la scenografia estiva, proseguendo così un percorso di valorizzazione che mette al centro il dialogo tra tradizione e contemporaneità. In piazza De Nava sono state installate due batterie di proiettori Divum 50k che, grazie a un’accurata mappatura della superficie architettonica del Palazzo, permettono di valorizzare le peculiarità stilistiche dell’edificio attraverso un’illuminazione scenografica personalizzata. Il settore grafico di Goboservice ha realizzato specifici contenuti artistici che richiamano alcuni dei più preziosi tesori custoditi dal Museo: la colonna ionica del tempio di Locri, il kouros di Rhegion, la testa femminile proveniente dal sito di Caulonia, una statuetta fittile di danzatrice, il Cavaliere di Marafioti, una gorgone in terracotta, i pinakes locresi e, naturalmente, gli iconici Bronzi di Riace, simbolo universale del patrimonio archeologico calabrese.
“Celebrare il nostro patrimonio con strumenti innovativi”, dichiara Fabrizio Sudano, direttore del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, “significa restituire nuova vita alla storia e renderla parte integrante del presente della città. Questo progetto, frutto di una sinergia virtuosa tra il Museo, le istituzioni e le eccellenze imprenditoriali del territorio, rappresenta un modello di valorizzazione che ci auguriamo possa essere replicato anche in futuro. Vedere Palazzo Piacentini trasformarsi ogni sera in una narrazione luminosa delle nostre radici è un’emozione che vogliamo condividere con tutta la comunità e con i visitatori, riaffermando il ruolo del Museo come spazio aperto, dinamico e profondamente connesso alla vita culturale di Reggio Calabria”. E il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà: “Una scenografia luminosa davvero spettacolare, che richiama alcuni tra i simboli più affascinanti dell’identità cittadina, intrecciando la nostra gloriosa storia con strumenti digitali contemporanei assolutamente proiettati al futuro. La sinergia tra pubblico e privato produce ancora una volta un’iniziativa di promozione territoriale davvero originale e brillante, in questo caso brillante proprio in senso letterale. La nostra bellissima piazza De Nava, già teatro di importanti iniziative culturali, merita di essere pienamente valorizzata. Ringrazio Goboservice per questa bella iniziativa ed il direttore Fabrizio Sudano per la sua piena disponibilità a collaborare, con le istituzioni e con il territorio, per un Museo sempre più aperto ed integrato con la città e con la sua comunità”.
Reggio Calabria. Al museo Archeologico nazionale presentazione del progetto “Laboratorio Tattile – Vietato non Toccare al MArRC” che ha coinvolto un gruppo di detenuti in un percorso formativo dedicato alla riproduzione tattile di reperti archeologici
Mercoledì 28 maggio 2025, alle 9.30, al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, sarà presentato il progetto “Laboratorio Tattile – Vietato non Toccare al MArRC”, realizzato in collaborazione con il liceo Artistico “M. Preti – A. Frangipane” di Reggio Calabria (Sezione Carceraria), la Casa Circondariale di Arghillà e l’associazione Ashiafatima. L’evento sarà aperto dai saluti istituzionali del direttore del museo, Fabrizio Sudano; della dirigente scolastica, Lucia Zavettieri; e Rosario Tortorella, direttore Istituti Penitenziari “Panzera” di Reggio Calabria. Interverranno Claudio Panella, presidente dell’associazione Ashiafatima; Tiziana Gemi, docente responsabile del corso nella Sezione Carceraria; Claudia Ventura, responsabile Ufficio Valorizzazione, mostre ed eventi e Ufficio Didattica e Servizi educativi del MArRC; Marzia Misitano, docente di discipline Plastiche e Laboratorio Artistico; e Maria Cantone, operatrice museale. Il progetto, che ha coinvolto un gruppo di detenuti in un percorso formativo dedicato alla riproduzione tattile di reperti archeologici, coniuga inclusione sociale, educazione e valorizzazione del patrimonio.
Reggio Calabria. Al museo Archeologico nazionale presentazione del libro “La rivalsa del nero” di Fabio Salamida
Venerdì 23 maggio 2025, alle 17.30, nella sala conferenze del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, presentazione del libro “La rivalsa del nero”, edito da People e firmato dal giornalista e autore Fabio Salamida. L’incontro si aprirà con i saluti istituzionali del direttore del MArRC, Fabrizio Sudano, e a guidare il dialogo con l’autore sarà la giornalista Gabriella Lax, de LaC News24. La partecipazione all’incontro è libera fino a esaurimento posti.
La rivalsa del nero. C’è una parola che può riassumere perfettamente la prima vera esperienza della destra alla guida del Paese – una guida diretta e non più filtrata e mitigata dal berlusconismo – e questa parola è “rivalsa”. Chi ipotizzava che gli eredi del Movimento Sociale si sarebbero “ripuliti”, che avrebbero messo da parte idee e terminologie reazionarie in nome della ragion di Stato o semplicemente del buonsenso, è stato smentito dai fatti. La rivalsa del nero è un racconto tragicomico e dissacrante di questa stagione politica, fatta di partiti e leader che durano sempre meno. L’autore si diverte ad appellare i protagonisti con nomi che sottolineano i loro limiti e le loro contraddizioni: ci sono M la figlia di Garbatella, il girasagre, Alain Sangiulian e altri personaggi più o meno improvvisati di questo tempo – venditori di fumo che si alternano, come in una specie di circo, in mezzo a quel deserto che è diventata l’offerta politica italiana.
Reggio Calabria. Al museo Archeologico nazionale il concerto “8mm: Il suono del cinema italiano” con Orchestra Sinfonica Brutia per la Giornata Internazionale dei Musei
Domenica 18 maggio 2025, per celebrare la Giornata Internazionale dei Musei (International Museum Day) promossa dall’ICOM, il museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria promuove un evento speciale dedicato alla valorizzazione della cultura in tutte le sue forme. Alle 18, nella suggestiva Piazza Paolo Orsi, si terrà il concerto “8mm: Il suono del cinema italiano”, un appuntamento imperdibile per gli appassionati di musica e cinema. Un concerto per archi e pianoforte che ripercorre la storia del nostro Paese attraverso le musiche che hanno segnato il cinema italiano del Novecento. Dalle atmosfere intime del neorealismo ai grandi scenari del boom economico, l’OSB – Orchestra Sinfonica Brutia, rilegge le colonne sonore di maestri come Carlo Rustichelli, Piero Piccioni, Manuel De Sica, Riz Ortolani, Stelvio Cipriani ed Ennio Morricone, restituendo al pubblico la forza evocativa e l’eleganza di un patrimonio artistico senza tempo. L’evento è a ingresso gratuito fino ad esaurimento posti, mentre per accedere alle sale del Museo è necessario acquistare il biglietto ordinario.
#domenicalmuseo. Nella prima domenica di maggio Pompei torna al primo posto con 20.000 ingressi, seguita dalla Reggia di Caserta (16.956 ingressi) e dal Foro Romano e Palatino (16.694). Sul grande afflusso a Pompei (raggiunto il tetto massimo) interviene il direttore Zuchtriegel
A tre giorni di distanza dal 1° maggio 2025, quando i luoghi della cultura hanno fatto registrare oltre 235mila ingressi, domenica 4 maggio 2025, in occasione della #domenicalmuseo, sono stati circa 290mila gli ingressi nei musei e nei parchi archeologici statali aperti gratuitamente. Nella classifica assoluta l’area archeologica di Pompei è tornata al primo posto con 20.000 ingressi, seguita dalla Reggia di Caserta (16.956 ingressi) e dal Foro Romano e Palatino (16.694). Proprio sull’ingresso di 20mila persone al sito archeologico di Pompei – limite massimo per l’ingresso al sito, dal 15 novembre 2024 – con grande presenza di visitatori all’esterno degli ingressi, il direttore Gabriel Zuchtriegel precisa la posizione del Parco in relazione alle misure adottate per la tutela e sicurezza del sito.
“Vorrei ringraziare tutti i lavoratori e lavoratrici del parco archeologico di Pompei, in particolare i colleghi della vigilanza, delle biglietterie e dell’accoglienza, nonché gli operatori, le guide e tutti i visitatori e visitatrici grandi e piccoli”, esordisce Zuchtriegel. “Oggi (4 maggio, ndr), in occasione della prima domenica del mese, c’era grandissima affluenza a Pompei, abbiamo in poco tempo raggiunto il tetto massimo del numero di visitatori, introdotto per motivi di sicurezza e tutela, e abbiamo dovuto sospendere per alcune ore gli ingressi, per riprendere nelle prime ore del pomeriggio. Lo facciamo per salvaguardare un patrimonio unico e fragile – continua -. Grazie alla collaborazione di tutti siamo riusciti a gestire questa giornata; in mattinata c’erano delle file, vedremo come migliorare la gestione degli afflussi. Ma una cosa deve essere chiara: il tempo in cui qualcuno fuori gli scavi rivendeva i biglietti ai turisti ignari anche nelle giornate gratuite e il sito era soggetto a fenomeni vari di bagarinaggio e speculazione sono finiti. Su questo c’è tolleranza zero e confermiamo il biglietto nominativo legato al tetto massimo giornaliero. Pompei non è un patrimonio da consumare come il petrolio, ma una fonte inestimabile di energia rinnovabile culturale da consegnare intatta alle generazioni future per ritrovarci le radici della nostra storia”.

#domenicalmuseo: con 20mila ingressi di visitatori a Pompei, raggiunto il tetto massimo previsto (foto parco archeologico pompei)
Ecco i numeri relativi a parchi e musei archeologici. Area archeologica di Pompei 20.000; Foro Romano e Palatino 16.694; Colosseo. Anfiteatro Flavio 14.102; Pantheon – Basilica di Santa Maria ad Martyres 11.786; museo Archeologico nazionale di Napoli 5.350; museo e area archeologica di Paestum 4.616; Villa Adriana 4.268; parco archeologico di Ercolano 3.965; area archeologica di Ostia antica 3.746; Terme di Caracalla 3.669; museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria 2.706; Terme di Diocleziano 2.336; museo nazionale Etrusco di Villa Giulia 1.775; Palazzo Altemps 1.513; Palazzo Massimo 1.481; museo Archeologico di Venezia 1.456; museo Archeologico nazionale di Taranto 1.403; necropoli dei Monterozzi e museo Archeologico nazionale di Tarquinia 1.270; necropoli della Banditaccia e museo nazionale Archeologico Cerite a Cerveteri 1.086; Mausoleo di Cecilia Metella e Chiesa di San Nicola 860; museo Archeologico nazionale Mario Torelli e parco archeologico di Venosa 812.
Speciale Tg1 “Il mistero dei Bronzi di Riace”: a cinquantatré anni dal ritrovamento, il Tg1 racconta un’altra storia sul fortuito ritrovamento dei Bronzi nei pressi di Marina di Riace
Statua A, 198 cm. Statua B, 197 cm. Autore: ignoto. I Bronzi di Riace, forse i capolavori scultorei più celebri al mondo, non hanno ancora svelato tutta la loro storia, densa di non pochi misteri. A Speciale Tg1, domenica 4 maggio 2025, alle 23.50 su Rai 1, Dania Mondini, attraverso un’accurata inchiesta tra scienza e archeomafie, ripercorre alcuni dei molti interrogativi rimasti aperti: da dove vengono i Bronzi di Riace? Chi rappresentano? E poi: erano davvero solo due? E che fine hanno fatto le loro armi? Sulle tracce di inconfessate verità, nuove ammissioni di testimoni tingono di giallo il ritrovamento in Calabria, mentre studi archeometrici – nuovi strumenti d’indagine – svelano alcuni segreti sui due guerrieri che il mondo ammira e ci invidia. Inedite testimonianze raccolte in Sicilia, assieme a studi di universitari e archeologi, perlustrano insoliti ambiti di ricerca, aprendo scenari affascinanti su vecchi dubbi, mai completamente dissipati. A cinquantatré anni dal ritrovamento, il Tg1 racconta un’altra storia sul fortuito ritrovamento dei Bronzi nei pressi di Marina di Riace, quel 16 agosto del 1972, con documenti esclusivi e persino una enigmatica foto. Lo Speciale è di Dania Mondini, con il montaggio di Germano Satiri e le ricerche nelle Teche Rai di Giorgia Ginaldi.
25 aprile: oltre 290mila gli ingressi nei musei e nei parchi archeologici statali aperti gratuitamente. Per la prima volta il Vittoriano in testa alla classifica assoluta con 21.723 ingressi seguito da Pompei (20mial ingressi) e per la prima volta dal Giardino di Boboli (18.330 ingressi)
Sono stati oltre 290mila gli ingressi nei musei e nei parchi archeologici statali aperti gratuitamente il 25 aprile 2025, in occasione dell’ottantesimo anniversario della Liberazione. E per la prima volta sul gradino più alto del podio dei siti più visitati d’Italia troviamo il Vittoriano – VIVE 21.723 ingressi, al secondo posto gli Scavi di Pompei con 20mila ingressi. Chiude il podio il Giardino di Boboli con 18.330 ingressi.
Ecco i numeri relativi a parchi e musei archeologici. Area archeologica di Pompei 20.000; Pantheon 15.000: Anfiteatro Flavio 14.822; Foro Romano e Palatino 11.744; museo e area archeologica di Paestum 5.610; museo Archeologico nazionale di Napoli 5.328; parco archeologico di Ercolano 4.979; Villa Adriana 3.616; Terme di Caracalla 2.867; museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria 2.012; necropoli dei Monterozzi e museo Archeologico nazionale di Tarquinia 1.933; museo Archeologico di Venezia 1.263; museo Archeologico nazionale di Taranto 1.253; Terme di Diocleziano 1.196; Palazzo Altemps 1.132; necropoli della Banditaccia e museo nazionale Archeologico Cerite a Cerveteri 1.015; museo Archeologico nazionale “Mario Torelli” e parco archeologico di Venosa 1.013; musei nazionali di Cagliari 950; museo archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di Baia 908; museo nazionale Etrusco di Villa Giulia 873; Palazzo Massimo 818; museo Archeologico nazionale di Aquileia 738; mausoleo di Cecilia Metella e Chiesa di San Nicola 727.















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