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NATALE DI ROMA 2024: quattro giorni di celebrazioni per il 2777˚ compleanno della città con un ricco calendario di iniziative. In programma due appuntamenti speciali: la nuova illuminazione della Villa di Massenzio e la riapertura della Sala Santa Rita con l’esposizione della Dea Roma di Tenerani

roma_capitale_NATALE-DI-ROMA-2024_locandinaPer la festa del 21 aprile 2024 Roma Capitale celebra il 2777° anno dalla fondazione della città con un ricco programma culturale di incontri, visite guidate, mostre, spettacoli dal 19 al 21 aprile. Le iniziative sono promosse da Roma Capitale, assessorato alla Cultura, sovrintendenza Capitolina ai Beni culturali. Organizzazione a cura di Zètema Progetto Cultura.

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La Villa di Massenzio sulla via Appia antica: pronta la nuova illuminazione (foto roma capitale)

EVENTI SPECIALI. Sabato 20 aprile 2024, dalle 20 alle 22, nella Villa di Massenzio, sul IV miglio della via Appia Antica, si potrà partecipare all’inaugurazione della nuova illuminazione ideata dalla sovrintendenza Capitolina ai Beni culturali per valorizzare i resti monumentali presenti nei circa 20 ettari dell’area archeologica e consentire ai visitatori l’accesso dopo il tramonto per eventi speciali. Il nuovo impianto di illuminazione ha interessato l’area del mausoleo dinastico, il sentiero di accesso alla Villa, le torri e i carceres, consentendo ai cittadini di godere del suggestivo spettacolo delle imponenti strutture imperiali anche di notte.

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La sala Santa Rita, accanto al teatro di Marcello, a Roma (foto roma capitale)

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L’erma della Dea Roma di Pietro Tenerani (1789-1869 in gesso (1847 ca.), opera della collezione del Museo di Roma (foto sovrintendenza capitolina)

Dal 21 aprile, ore 11-19, nel rinnovato spazio polifunzionale della Sala Santa Rita, in via Montanara, accanto al Teatro di Marcello, sarà possibile visitare la mostra gratuita “La Dea Roma” di Pietro Tenerani. Un omaggio alla Città Eterna, con l’esposizione dell’erma della Dea Roma, opera della collezione del Museo di Roma, realizzata dal grande scultore ottocentesco Pietro Tenerani come segno di dedizione per la sua città di adozione, esposta per la prima volta il 21 aprile 1851.

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Al Casino dei Principi di Villa Torlonia le opere di Giancarla Frare: in foto opera in china e pigmenti naturali (foto roma capitale)

VISITE GUIDATE, INCONTRI E LABORATORI. Le celebrazioni per il compleanno di Roma saranno anche l’occasione per scoprire la storia e i segreti della città attraverso l’osservazione e il racconto di opere, monumenti, testimonianze artistiche e culturali. Di seguito il programma di visite e laboratori a cura della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. Si comincia venerdì 19 aprile 2024, alle 17, al Casino dei Principi di Villa Torlonia con “Abitare la distanza. Incontro con l’artista Giancarla Frare”, un incontro con l’artista che mette in evidenza il profondo rapporto tra il patrimonio archeologico di Roma e la ricerca artistica della Frare sui temi della memoria e dell’oblio. Si prosegue sabato 20 aprile a Villa di Massenzio dove dalle 10 è previsto l’evento “Ab Urbe condita 2024”, un’immersione nel tempo e nella storia, che proseguirà anche nella giornata di domenica 21 aprile. Grazie alla nuova illuminazione artistica sarà possibile visitare lo spazio museale fino alle 22 (ultimo ingresso ore 21.30). Alle 11 invece al Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina in programma la visita “21 Aprile 1849: Roma si prepara alla battaglia” per scoprire i personaggi e le vicende della Repubblica Romana del 1849.

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“Zebra”, opera di Manuel Felisi in mostra al Museo Carlo Bilotti all’Aranciera di Villa Borghese (foto roma capitale

La mattina di domenica 21 aprile appuntamento alle 10.15 e alle 11.45, al Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco per “Gli avi lontani (?) dell’alfabeto latino”, una visita guidata con un approfondimento sui primi sistemi grafici che hanno portato alla creazione dell’alfabeto latino. Alle 10.30 al Museo Carlo Bilotti all’Aranciera di Villa Borghese una visita alla mostra “Manuel Felisi 1:1” condurrà i visitatori a scoprire le opere dell’artista: un “bestiario” contemporaneo con gli animali riprodotti a grandezza naturale (con accompagnamento in Lingua dei segni italiana). Sempre alle 10.30 ai Musei Capitolini – Villa Caffarelli si terrà “Fidia, tutti i colori della perfezione”, visita guidata alla mostra in corso con approfondimento sul tema della policromia sulle opere antiche. A seguire un’attività in cui i visitatori potranno cimentarsi con l’uso del colore. E ancora alla stessa ora, a Casina del Cardinal Bessarione è previsto il laboratorio per bambini “Alla scoperta di una Casina” per riscoprire la storia di questo luogo attraverso i cinque sensi. Alle 11, al Museo dell’Ara Pacis i bambini potranno partecipare al laboratorio “21 aprile, un compleanno speciale!”: per divertirsi all’insegna della storia e della creatività tra immagini, personaggi e racconti, per realizzare la propria corona e diventare imperatori e imperatrici per un giorno.

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“Il filo della bellezza” (1963), collage su cartoncino di Luciano Ori (gruppo 70) della Collezione Carlo Palli in mostra alla Galleria d’Arte Moderna di Roma (foto roma capitale)

Nel pomeriggio, alle 15, alla Galleria d’Arte Moderna di via Crispi si terrà la visita “Gruppo 70: gli artisti, i temi, le tecniche”, alla scoperta dei protagonisti e dei temi che hanno caratterizzato la sperimentazione di questo sodalizio artistico (con accompagnamento in Lingua dei segni italiana). Ci si sposta alle 15.15 e alle 16.15 a piazza Vittorio per la visita libera “La Porta Magica e i Trofei di Mario”, alla scoperta del monumento caratterizzato da motti enigmatici e segni ermetici. Alle 17, al Museo di Roma a Palazzo Braschi sarà condotta la visita “Dalla strada al Museo: i monocromi del Casino del Bufalo” per presentare il mito di Andromeda e Perseo nei monocromi cinquecenteschi della facciata del Casino del Bufalo realizzati da Polidoro da Caravaggio e Maturino da Firenze (con accompagnamento in Lingua dei segni italiana). Infine, allo stesso orario al Museo di Zoologia è in programma una visita alla mostra sull’eclettico scienziato rinascimentale Ulisse Aldrovandi.

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I due ritratti di Augusto, scoperti rispettivamente a Roma e Isernia, protagonisti della mostra “Imago Augusti” ai Mercati di Traiano a Roma (foto roma capitale)

La mattina di lunedì 22 aprile alle 10 si andrà alla scoperta delle opere di Street Art che caratterizzano il quartiere Quadraro con Itinerari urbani: un percorso nella “Street art al Quadraro”, un percorso itinerante nello storico quartiere dalla vocazione antifascista, segnato dal rastrellamento del 17 aprile 1944, che è il principale tema ispiratore delle opere di Street art del progetto M.U.Ro (con accompagnamento in Lingua dei segni italiana). Infine, alle 11 ai Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali la visita “Augusto, nuovo fondatore di Roma” racconta la figura dell’imperatore Augusto e il suo tentativo di apparire come nuovo fondatore della città (con accompagnamento in Lingua dei segni italiana). Per le visite e gli incontri è obbligatoria la prenotazione allo 060608 (attivo tutti i giorni 9 – 19). La traduzione in Lingua dei segni italiana-LIS è realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento Politiche Sociali e Salute (Direzione Servizi alla Persona) e della Cooperativa sociale onlus Segni di Integrazione – Lazio. Le persone sorde possono prenotare anche tramite il servizio multimediale gratuito CGS Comunicazione Globale per Sordi di Roma Capitale collegandosi al sito https://cgs.veasyt.com dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18.30 e il sabato dalle 8.30 alle 13.30.

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Il colosso di Costantino realizzato nei giardini di Villa Caffarelli a Roma (foto Monkeys Video Lab)

MOSTRE IN CORSO. In occasione del compleanno della città, nei Musei in Comune, si potranno visitare, oltre alle collezioni permanenti, anche le numerose mostre temporanee attualmente in corso, accessibili a tariffazione ordinaria ma gratuite per i possessori della MIC Card. Ai Musei Capitolini (piazza del Campidoglio 1), nella Sala degli Arazzi del Palazzo dei Conservatori, si potrà ammirare l’VRBS Roma, il vetro dorato raffigurante la dea Roma, rinvenuto nel corso degli scavi per la realizzazione della stazione della Metro C a Porta Metronia. A Palazzo Clementino è ospitata invece I Colori dell’Antico. Marmi Santarelli ai Musei Capitolini, un’ampia panoramica sull’uso dei marmi colorati, dalle origini fino al XX secolo, attraverso una raffinata selezione di pezzi provenienti dalla Fondazione Santarelli. Infine, nel giardino di Villa Caffarelli, è esposta l’imponente ricostruzione in dimensioni reali del Colosso di Costantino, una statua alta circa 13 metri realizzata attraverso tecniche innovative, partendo dai pezzi originali del IV secolo d.C. conservati nei Musei Capitolini.

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Alla Centrale Montemartini la mostra “Architetture Inabitabili” (foto roma capitale)

Alla Centrale Montemartini (via Ostiense 106) si potrà visitare la mostra Architetture inabitabili, un nuovo punto di vista sull’architettura, teso a scoprirne una concezione diversa da quella comunemente legata alla funzionalità abitativa. In esposizione fotografie e filmati provenienti dall’Archivio LUCE e altri archivi e istituzioni, ai quali si aggiungono opere firmate da fotografi e artisti contemporanei e pagine composte per l’occasione dai più apprezzati scrittori italiani. Ai Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali (via IV Novembre 94), la mostra Imago Augusti. Due nuovi ritratti di Augusto da Roma e Isernia, dove i visitatori avranno l’opportunità di immergersi nell’intenso dialogo dell’imperatore con il sé stesso giovane. Al Museo di Roma in Trastevere (piazza S. Egidio, 1/b) tre le mostre da visitare: Rino Gaetano, dedicata al grande cantautore che ha segnato un’epoca nella musica italiana, HILDE IN ITALIA Arte e vita nelle fotografie di Hilde Lotz-Bauer, con 100 immagini realizzate dalla fotografa tedesca, pioniera della street photography, e Una movida Bárbara. Fotografie di Ouka Leele, un viaggio attraverso la lunga carriera dell’artista spagnola Ouka Leele (Madrid 1957-2022). Nelle sale della Galleria d’Arte Moderna (via Francesco Crispi 24), la mostra Reality Optional. Miaz Brothers con i maestri del XX secolo, con le opere dipinte dal duo artistico Miaz Brothers in dialogo con una selezione di capolavori della collezione permanente; l’esposizione La poesia ti guarda. Omaggio al Gruppo 70 (1963-2023), una selezione di opere di uno dei sodalizi artistici più interessanti delle neoavanguardie italiane e L’allieva di danza di Venanzo Crocetti. Il ritorno, una delle prime sculture di grande formato dedicate al tema della danza dall’artista.

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Al museo Napoleonico di Roma la mostra “Giuseppe Primoli e il fascino dell’Oriente” (foto roma capitale)

Al Museo Napoleonico (Piazza di Ponte Umberto I, 1) si potrà ammirare Giuseppe Primoli e il fascino dell’Oriente, una mostra tematica sull’interesse del conte Giuseppe Primoli per l’arte del Giappone e, più in generale del continente asiatico. Al Museo Carlo Bilotti, Aranciera di Villa Borghese (via Fiorello La Guardia 6 – viale dell’Aranciera 4) la mostra Manuel Felisi 1:1, con 80 dipinti a grandezza naturale, dedicati al mondo animale e l’esposizione Danilo Quintarelli. La pelle del tempo, che ripercorre l’identità storica e le trasformazioni dell’edificio dell’Aranciera di Villa Borghese. Duplice offerta per i Musei di Villa Torlonia (via Nomentana 70): al Casino dei Principi la mostra antologica Giancarla Frare – Abitare la distanza, che ripercorre la quarantennale carriera di uno dei nomi più autorevoli della grafica italiana; a Casina delle Civette l’esposizione Nel segno di Cambellotti. Virgilio Retrosi artista e artigiano che presenta la figura dell’artista (Roma 1892-1975) che ha dedicato la sua vita alle arti applicate.

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Locandina della mostra “Fidia” a Villa Caffarelli dei Musei Capitolini dal 24 novembre al 5 maggio 2024

A tariffazione ordinaria e con tariffa ridotta per i possessori della MIC Card saranno invece: FIDIA, ospitata nelle sale di Villa Caffarelli – Musei Capitolini (piazza del Campidoglio 1), la prima esposizione monografica dedicata al più grande scultore greco dell’età classica. UKIYOE. Il Mondo Fluttuante. Visioni dal Giappone, al Museo di Roma a Palazzo Braschi (piazza San Pantaleo, 10 / piazza Navona, 2), l’esposizione di 1550 capolavori dell’arte giapponese di epoca Edo con in mostra oltre 30 artisti, tra i più importanti maestri dell’Ukiyo-e. Giacomo Matteotti. Vita e morte di un padre della Democrazia, sempre al Museo di Roma a Palazzo Braschi (piazza San Pantaleo 10 – piazza Navona 2), omaggio al deputato e segretario del Partito Socialista Riformista Giacomo Matteotti, figura centrale per la storia del ‘900, in occasione del centenario della morte. Oltre lo spazio, oltre il tempo. Il sogno di Ulisse Aldrovandi, al Museo Civico di Zoologia (Via Ulisse Aldrovandi, 18) che presenta un connubio originale e armonico tra scienza e arte, tra reperti e oggetti scientifici e opere d’arte. Circo Maximo Experience, la visita immersiva del Circo Massimo in realtà aumentata e virtuale (fruibile dalle 10 alle 16, ogni 15 minuti, con ultimo ingresso alle 14.50).

Roma. Nel giardino di Villa Caffarelli realizzata la replica del Colosso di Costantino, in scala 1:1, uno degli esempi più significativi della scultura romana tardo-antica, partendo dai frammenti conservati nel cortile di Palazzo dei Conservatori ai Musei Capitolini. Il sindaco Gualtieri: “A Roma stiamo cercando di recuperare le dimensioni dell’antichità e la nostra conoscenza e percezione dei capolavori del passato”

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La riproduzione del Colosso di Costantino domina il giardino di Villa Caffarelli ai Musei Capitolini (foto musei in comune)

Tra le opere più importanti dell’antichità, con i suoi 13 metri circa di altezza, la statua colossale di Costantino (IV secolo d.C.) è uno degli esempi più significativi della scultura romana tardo-antica. Dell’intera statua, riscoperta nel XV secolo presso la Basilica di Massenzio, oggi rimangono solo pochi monumentali frammenti marmorei, ospitati nel cortile di Palazzo dei Conservatori ai Musei Capitolini: testa, braccio destro, polso, mano destra, ginocchio destro, stinco destro, piede destro, piede sinistro. Da martedì 6 febbraio 2024 nel giardino di Villa Caffarelli è possibile ammirare, in tutta la sua imponenza, la straordinaria ricostruzione del Colosso in scala 1:1, risultato della collaborazione tra la sovrintendenza Capitolina, Fondazione Prada e Factum Foundation for Digital Technology in Preservation con la supervisione scientifica di Claudio Parisi Presicce, sovrintendente capitolino ai Beni Culturali.

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I frammenti del Colosso di Costantino posizionati sulla ricostruzione digitale della statua ad opera di Factum Foundation (foto Irene Gaumé / Factum Foundation)

La replica del monumento è stata presentata al pubblico martedì 6 febbraio 2024 dal sindaco di Roma Capitale Roberto Gualtieri, dall’assessore alla Cultura di Roma Capitale Miguel Gotor, dal sovrintendente Claudio Parisi Presicce, dal componente del Comitato di indirizzo di Fondazione Prada Salvatore Settis, e da Adam Lowe, della Factum Foundation for Digital Technology in Preservation. Il progetto è promosso da Roma Capitale, assessorato alla Cultura, sovrintendenza Capitolina ai Beni culturali e realizzato in collaborazione con Fondazione Prada che ha presentato per la prima volta l’opera a Milano dal 17 novembre 2022 al 27 febbraio 2023, in occasione della mostra “Recycling Beauty” a cura di Salvatore Settis e Anna Anguissola con Denise La Monica. “A Roma stiamo cercando di recuperare le dimensioni dell’antichità e la nostra conoscenza e percezione dei capolavori del passato, di cui conserviamo tracce e frammenti”, spiega il sindaco Roberto Gualtieri. “Lo abbiamo fatto poco tempo fa con il Museo della Forma Urbis, lo facciamo andando in profondità con gli scavi della Metropolitana, lo facciamo attraverso l’anastilosi della Basilica Ulpia e adesso rendendo fruibile da tutti questa statua colossale, sia per essere ammirata in sé, sia per essere una porta di accesso a quello scrigno di tesori che è il Colle Capitolino e che sono i Musei Capitolini. Voglio davvero ringraziare tutti quelli che hanno reso possibile questa creazione e questa ricostruzione che contribuisce a farci comprendere meglio il passato e quindi a capire meglio chi siamo”.

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La riproduzione del Colosso di Costantino domina il giardino di Villa Caffarelli ai Musei Capitolini (foto musei in comune)

L’allestimento del Colosso a Villa Caffarelli. Il Giardino di Villa Caffarelli, dove orai la riproduzione integrata in scala 1:1 del Colosso di Costantino è allestita, insiste in parte sull’area occupata dal Tempio di Giove Ottimo Massimo, che un tempo ospitava la statua di Giove, la stessa forse da cui il Colosso fu ricavato o che comunque ne costituisce il modello di derivazione. I resti del tempio sono oggi visibili all’interno dell’Esedra di Marco Aurelio.

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Terrecotte architettoniche dalla via Latina: la Triade Capitolina – Giove, Giunone, Minerva (inizi I secolo a.C.) conservata ai Musei Capitolini (foto zetema)

Il tempio fu dedicato nel 509 a.C. dal primo console della Repubblica, M. Horatius Pulvillus, alla triade capitolina: Giove, Giunone, Minerva. La prima statua di culto di Giove era in terracotta ed era opera dello scultore Vulca di Veio. Quest’ultima venne sostituita, nel 69 a.C., in occasione della ricostruzione promossa da Silla, con una nuova statua ispirata al celebre Zeus di Olimpia di Fidia: seduto in trono, il torso scoperto, un mantello a coprire le gambe. Dopo l’incendio dell’80 d.C., durante il regno dell’imperatore Tito, si intraprende un ulteriore rifacimento, concluso da Domiziano, suo fratello e successore. Anche in questo caso, le statue di culto di Giove, Giunone e Minerva furono sostituite. Per il Giove Capitolino il modello è sempre la statua di Fidia, riprodotta come acrolito in marmo. Del tempio di Domiziano si conserva ormai ben poco, ma la fastosa decorazione del frontone è documentata da un celebre rilievo storico oggi ai Musei Capitolini, proveniente da un monumento onorario di Marco Aurelio e raffigurante il sacrificio al tempio di Giove Capitolino. Tra il 217 e il 222 d.C., un fulmine danneggiò gravemente la statua di Giove. Tale evento potrebbe avere creato il presupposto per il suo riutilizzo per celebrare il nuovo imperatore Costantino agli inizi del IV secolo d.C. Quale che sia la statua rilavorata per la realizzazione del Colosso, Costantino si appropria comunque di uno dei simboli della religione romana per legittimare la sua ascesa al potere, collocandolo in una sede di grande significato: la basilica di Massenzio lungo la Via Sacra, l’ultimo monumento architettonico pubblico di carattere civile realizzato a Roma antica.

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Il colosso di Costantino nel cortile dei musei Capitolini a Roma (foto graziano tavan)

Il Colosso di Costantino. Dalla fine del Quattrocento il cortile del Palazzo dei Conservatori ospita nove frammenti in marmo pario di una delle statue più imponenti di Roma antica, il Colosso di Costantino (306-337 d.C.), imperatore a cui si devono iniziative che avrebbero profondamente modificato l’Impero Romano: il riconoscimento ufficiale della religione cristiana (313 d.C.) e il trasferimento della capitale da Roma a Costantinopoli (326 d.C.). Il ritratto è rimasto senza una identità certa fino alla fine dell’Ottocento, quando fu correttamente identificato con l’imperatore Costantino. Successivi studi hanno permesso di riconoscere sicuri segni di rilavorazione, soprattutto in corrispondenza del mento e del sottogola, a indicare che il personaggio originariamente raffigurato avesse la barba. Il Colosso è dunque il risultato del riadattamento di una statua più antica. Secondo una recente ipotesi di lavoro si potrebbe trattare della statua di culto di Giove Ottimo Massimo, collocata all’interno del tempio a lui dedicato sul Campidoglio, il più importante della romanità. In ogni caso, essa, nota da diverse repliche o imitazioni, dovette costituire il modello per la realizzazione del Colosso di Costantino. Una delle sue riproduzioni più fedeli in formato ridotto, databile in età flavia (69-96 d.C.), è quella conservata oggi all’Ermitage di San Pietroburgo. La statua è un acrolito, con le parti nude realizzate in marmo, montate su una struttura portante rivestita da panneggi in bronzo dorato o in preziosi marmi colorati. Il dio, seduto in trono, è avvolto in un mantello che lascia scoperti il torso, le braccia e il ginocchio. Quest’ultimo è un motivo iconografico di tradizione omerica associato quasi esclusivamente all’immagine di Giove e successivamente degli imperatori, che ad essa si ispira come segno della devozione rivolta a loro dai sudditi. Con il ginocchio nudo, Giove si mostra su monete e medaglioni di epoca immediatamente pre-costantiniana, con dedica a Iuppiter Conservator. Nel 312 d.C., dopo la vittoria su Massenzio al Ponte Milvio, Costantino diventa il padrone assoluto della parte occidentale dell’impero e di Roma. A questi anni iniziali del suo regno risalirebbe la realizzazione del Colosso, che, nella sua fissità ieratica, costituisce una delle manifestazioni più impressionanti dell’arte costantiniana. La celebrazione dell’imperatore avviene dunque attraverso il reimpiego di una statua colossale già esistente, raffigurante un imperatore o una divinità, quale Giove Ottimo Massimo. Attraverso di essa Costantino si mostra come comes (compagno) degli dèi e la natura stessa del suo potere si manifesta come divina.

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Basilica di Massenzio, navata settentrionale: il nicchione centrale, opposto al nuovo ingresso, fu dotato di un’ abside sul fondo, coperta da una semi-cupola e con le pareti arricchite da nicchie destinate ad ospitare statue su due ordini. Sul fondo dell’abside era realizzato un podio in muratura destinato ad ospitare il tribunal dei giudici (foto PArCo)

Le vicende dei frammenti. Il trasferimento della maggior parte dei frammenti del cortile del Palazzo dei Conservatori in Campidoglio risale al 1486. L’eccezionale scoperta avvenne in un edificio al tempo identificato con il Templum Pacis, correttamente riconosciuto, agli inizi dell’Ottocento, come la basilica eretta nel 308 d.C. da Massenzio lungo la Via Sacra, poi dedicata da Costantino dopo la vittoria del Ponte Milvio del 312 d.C. Un ulteriore frammento, rinvenuto nel 1951, è in procinto di essere trasferito dai depositi del parco archeologico del Colosseo al Campidoglio.

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I bronzi del Laterano nell’esedra di Marco Aurelio ai musei Capitolini: la testa, la mano e il globo del colosso di Costantino (foto Zeno Colantoni)

Il carattere eccezionale del ritrovamento indusse ad acquisire i frammenti nel cortile del Palazzo, al tempo sede dei Conservatori, la più importante magistratura capitolina, che già ospitava il prezioso nucleo dei bronzi antichi, tra cui la celebre Lupa e i frammenti del colosso di Costantino in bronzo, donati al Popolo romano da papa Sisto IV nel 1471. L’evento è ricordato da un’importante iscrizione murata nel cortile del Palazzo dei Conservatori sormontata dagli stemmi del senato romano, di papa Innocenzo VIII (reg. 1484 – 1492) e del cardinale Raffaele Riario. Disegni e stampe realizzati sin dalla prima metà del Cinquecento costituiscono preziose testimonianze del modo in cui, nel corso dei secoli, sia mutato l’allestimento dei frammenti, ben presto divenuti simbolo stesso della maestà perduta e recuperata di Roma.

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Ricostruzione del Colosso di Costantino: i rappresentanti di Factum Foundation, Sovrintendenza Capitolina e Fondazione Prada nel workshop di Factum Foundation (foto factum foundation)

Il progetto di ricostruzione della statua colossale di Costantino è partito da un importante lavoro di analisi archeologica, storica e funzionale dei frammenti, supportata dalla lettura delle fonti letterarie ed epigrafiche. I nove frammenti in marmo pario, attualmente conservati presso i Musei Capitolini, si pensava che appartenessero a una statua dell’imperatore Commodo e, data la loro eccezionale importanza, furono allestiti nel Palazzo dei Conservatori durante i lavori di ristrutturazione dello stesso eseguiti su progetto di Michelangelo tra il 1567 e il 1569. I frammenti sono stati identificati come ritratto colossale dell’imperatore Costantino solo alla fine dell’Ottocento. Lo studio archeologico dei frammenti ha permesso di ipotizzare che il Colosso fosse seduto e che fosse realizzato come acrolito, ovvero con le parti nude in marmo bianco e il panneggio in metallo o in stucco dorato. Secondo uno schema iconografico tipico del tempo, che assimilava l’imperatore alla divinità, Costantino è rappresentato come Giove con la parte superiore del corpo scoperta e il mantello adagiato sulla spalla; il braccio destro che impugna lo scettro ad asta lunga e la mano sinistra che sorregge il globo.

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La ricostruzione del Colosso di Costantino a cura di Factum Foundation (foto factum foundation)

A fine marzo 2022 un team della Factum Foundation ha trascorso tre giorni nel cortile dei Musei Capitolini per scansionare i frammenti presenti con la tecnica della fotogrammetria. Ogni frammento è stato modellato in 3D e posizionato sul corpo digitale della statua creata utilizzando come esempio iconografico altre statue di culto di età imperiale in pose simili, tra cui la colossale statua di Giove (I secolo d.C.) conservata al Museo statale Ermitage di San Pietroburgo, probabilmente ispirata allo Zeus di Olimpia ad opera di Fidia e la grande copia in gesso della statua dell’imperatore Claudio, ritratto come Giove, allestita al Museo dell’Ara Pacis. I dati digitali sono stati stampati in 3D a grandezza naturale e usati per realizzare un calco in resina rinforzata. Per le copie facsimile dei frammenti, sul calco è stato adoperato uno stucco apposito, dipinto per suggerire l’effetto del marmo pario invecchiato dall’esposizione agli elementi; le parti ricostruite sono state realizzate in poliuretano, rinforzato da diversi strati di resina mista a polvere di marmo e mica per ottenere un effetto marmoreo bianco neutro. I panneggi e le parti in bronzo dorato sono stati realizzati in polistirene patinato in resina e polvere di bronzo, su cui è stata applicata foglia d’oro.

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Un momento della ricostruzione del Colosso di Costantino nei giardini di Villa Caffarelli ai Musei Capitolini a Roma (foto musei in comune)

La complessa operazione di ricostruzione realizzata da Factum ha tenuto conto di molteplici fattori: il tipo di marmo delle parti originali, i restauri e le aggiunte; i dettagli del panneggio mancante e l’aspetto del bronzo dorato di cui era composto; il rapporto tra la ricostruzione e i frammenti superstiti, le condizioni di questi e la loro esatta posizione. Dopo aver ultimato il modello 3D ad altissima risoluzione, si è poi proceduto con la ricostruzione materiale del Colosso. Il Colosso originale, alto circa 13 metri, aveva una struttura interna ipoteticamente fatta di mattoni, legno, elementi in metallo. Per la ricostruzione, Factum Foundation ha fatto ricorso a una struttura portante in alluminio, che ne permette il montaggio e lo smontaggio.

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Suggestiva immagine della riproduzione del Colosso di Costantino nei giardini di Villa Caffarelli ai Musei Capitolini a Roma (foto musei in comune)

Il risultato finale permette di ammirare, in una magnifica illusione, il Colosso nel suo complesso, in cui si distinguono visivamente le “ricuciture” tra le parti ri-materializzate e le copie dei frammenti originali presenti nel cortile di Palazzo dei Conservatori.

 

A Roma il Capodanno è Capodarte: programma gratuito di eventi culturali tra musei, teatri, cinema, biblioteche e altri spazi della città straordinariamente aperti al pubblico. Ecco gli eventi in musei e aree archeologiche

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Il 1° gennaio 2024 torna per il terzo anno Roma Capodarte, il programma gratuito di eventi culturali distribuiti su tutto il territorio cittadino. Oltre 80 iniziative in circa 50 spazi tra cui i Musei Civici di Roma Capitale e gli altri spazi museali della città, oltre alle biblioteche comunali, i teatri, i cinema e i molti altri luoghi della cultura eccezionalmente aperti per l’occasione. E poi ancora piazze, vie, chiese pronte a prendere vita grazie alle vibrazioni di una festa diffusa su tutto il territorio cittadino (tutto il programma su www.culture.roma.it/romacapodarte). Orario dei Musei Civici di Roma Capitale per il 1° gennaio 2024. Aperture dalle 11 alle 20 (ultimo ingresso un’ora prima): Musei Capitolini, Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali, Museo dell’Ara Pacis, Museo di Roma – Palazzo Braschi, Centrale Montemartini, Musei di Villa Torlonia (tranne Serra Moresca), Museo di Roma in Trastevere, Museo Civico di Zoologia, Galleria d’Arte Moderna. Aperture dalle 11 alle 16 (ultimo ingresso un’ora prima): Museo Napoleonico, Museo Repubblica Romana e della memoria garibaldina, Museo Carlo Bilotti – Aranciera di Villa Borghese, Museo Pietro Canonica, Museo delle Mura, Museo Casal de’ Pazzi, Serra Moresca, Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco, Villa di Massenzio, Area archeologica del Circo Massimo, Circo Maximo Experience, Area Sacra di Largo Argentina. Apertura dalle 8.30 alle 16.30 (ultimo ingresso un’ora prima): Area Archeologica dei Fori Imperiali. Biglietto d’ingresso. Ingresso gratuito ai musei civici e alle mostre in corso.

roma_2024-World-Congress-philosophy_logoUna festa lunga un giorno ma con uno sguardo rivolto all’intero 2024. Roma Capodarte introduce un anno importante per la città di Roma che si prepara ad accogliere in estate, dall’1 all’8 agosto 2024, la XXV edizione del World Congress of Philosophy intitolata Philosophy across Boundaries. Studiosi, accademici, importanti personalità della cultura, saranno ospiti il 1° gennaio 2024 per costruire, in favore del pubblico, un significativo corpus di conferenze e incontri sulle tematiche ispirate alla città di Roma, alla sua storia e agli innumerevoli spunti offerti dalla vita culturale odierna.

roma_luci-d-artista_logo-locandinaÈ poi con l’auspicio che la pace si diffonda nel mondo, mettendo fine a tutte le guerre che insanguinano innumerevoli angoli della terra, che Roma accende simbolicamente fino al 7 gennaio 2024 – per il tramite del progetto “Roma. Luci d’artista per la pace” – una riflessione sui temi della contemporaneità e sulla convivenza pacifica. Saranno cinque le installazioni luminose di “Roma, Luci d’artista per la pace”, realizzate da cinque grandi artisti in altrettanti luoghi della città, tra centro e periferia: Mimmo Paladino a piazza della Minerva con l’opera “Natura primitiva”; Marco Tirelli a piazza Borghese con l’opera “Senza Titolo”; Pietro Ruffo a piazza Sant’Ignazio con il videomapping “The Shape of Peace”; Marinella Senatore a piazza San Pantaleo con “We rise by lifting others”; e Fulvio Caldarelli al Corviale con “Love 2023”, a cura di Achille Bonito Oliva. A queste illuminazioni artistiche si aggiungerà, inoltre, il progetto “Artika – Della neve e del ghiaccio” prodotto da KIF Italia con la direzione artistica di Francesco Mazzei e Giuliano Gasparotti. Sulla facciata della Basilica dei Santi Pietro e Paolo all’Eur, verranno proiettate dalle 18 alle 22.45, le opere di grandi autori della storia dell’arte accomunate dall’interesse verso l’elemento acquatico nella sua forma cristallizzata. In un viaggio multidimensionale in cinque atti accompagnato dalle musiche originali del Maestro Furio Valitutti, si passeranno in rassegna capolavori di Michelangelo, Pollaiolo, Leonardo da Vinci, Turner, Monet, Van Gogh, Munch, Kandiskij e Chagall. Un Capodanno, dunque, per stare tutti insieme, pubblico, artisti e operatori del mondo della cultura, promosso da Roma Capitale, assessorato alla Cultura con il coordinamento del Dipartimento Attività culturali, in collaborazione con l’Istituzione Biblioteche di Roma, la sovrintendenza capitolina ai Beni culturali e le istituzioni del Tavolo tecnico per la produzione culturale contemporanea: accademia nazionale di Santa Cecilia, associazione Teatro di Roma, azienda speciale Palaexpo, Casa del Cinema, fondazione Musica per Roma, fondazione Romaeuropa, Teatro dell’Opera di Roma e poi ancora Accademia Filarmonica Romana e Nuovo Cinema Aquila. Supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura.

roma_capitolini_villa-caffarelli_mostra-fidia_2_locandinaPROGRAMMA VISITE GUIDATE E CONFERENZE NEI MUSEI. Musei Capitolini: alle 17, “Un’altra voce. Le donne, la lingua e la polis”, visita guidata a cura di Fabrizia Giuliani; 18, in pinacoteca, “La Pittura filosofica nelle collezioni capitoline”, visita guidata a cura di Caterina Volpi. Mostre: “I Sommersi. Roma 16 Ottobre 1943”, quattro visite alle 16.30, 17.15, 18 e 18.45 a cura di Lia Toaff e Yael Calò, e “Fidia”, alle 12 e alle 14, a cura di Alessandra Avagliano. Mercati Di Traiano, alle 17.00, visita guidata alla mostra “I due volti di Augusto. Cultura imperiale e Illuminismo antico”, con Paolo Quintili. Museo dell’Ara Pacis, alle 17, in auditorium, la conferenza “Immagine e seduzione. Filosofia della fotografia”, con la docente di Estetica Daniela Angelucci, mentre sul piano del monumento l’appuntamento è alle 17.30 per approfondire la storia dell’altare con Lucia Spagnuolo. Centrale Montemartini, alle 17.30, conferenza del professore di Storia della filosofia antica Emidio Spinelli su “Difendere Gaia: per una sostenibilità filosofica”, accompagnata da letture di testi eseguite dagli attori Paola Cataldi, Luca Siciliano e Marta Siciliano.

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L’Europa InCanto Orchestra in concerto ai musei Capitolini di Roma (foto roma capitale)

PROGRAMMA DI MUSICA. A ricoprire un ruolo di rilievo in seno all’ampio programma giornaliero del 1° gennaio 2024 sarà poi l’intrattenimento musicale che richiamerà l’attenzione del pubblico in alcuni dei luoghi simbolo della città. A cominciare dai grandi spazi museali che saranno allietati dalle melodie delle composizioni classiche: i Musei Capitolini ospiteranno, alle 12, nell’Esedra del Marco Aurelio, l’esibizione “Dialoghi sinfonici – L’ora della danza” della Europa InCanto Orchestra, la formazione sinfonica diretta dal maestro Germano Neri, che accompagnerà il pubblico alla scoperta delle grandi musiche per balletto; mentre il Museo Di Roma presenterà nel cortile, alle 12, il concerto a cura di Federcori e Fondazione Musica per Roma dal titolo “Millevoci. Tra Italia e Argentina”, un viaggio nella musica popolare d’autore, e nel Salone d’Onore, il concerto “Grand Tour” con la Enea Barock Orchestra che, alle 16.30 e alle 18.45 eseguirà capolavori strumentali del Settecento in un itinerario simbolico lungo le tappe fondamentali di quel mitico viaggio in Italia, fonte di ispirazione per artisti e studiosi del XVIII; il Museo dell’Ara Pacis vedrà esibirsi, alle 16.30 e alle 19, l’ensemble cameristico dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia con il concerto Vivaldi, 2 su 4, dedicato alla musica del maestro veneziano. Non solo classica, ma anche lo stile inconfondibile di Nicky Nicolai e Stefano Di Battista sarà protagonista alle 16.30 e alle 18.45 alla Centrale Montemartini con il concerto Mille bolle blu – Morricone Stories. Il duo insieme a Andrea Rea (pianoforte), Daniele Sorrentino (contrabbasso), Luigi Del Prete (batteria), Matteo Cutello (tromba) e Giovanni Cutello (sax) rivisiterà i grandi brani di Lucio Dalla, Mina e Ennio Morricone. Un omaggio al compositore Astor Piazzolla prenderà vita al Museo di Roma in Trastevere grazie al pianista Domenico Balducci. Con il suo concerto “Il mio Piazzolla”, in programma alle 16, 17 e 18, si passeranno in rassegna le composizioni più belle del compositore argentino. Cosa unisce musica, filosofia e cucina? Lo scopriremo con lo spettacolo di teatro e musica “Il menù dei filosofi”, proposto ai Mercati Di Traiano da Daniele De Michele in arte Donpasta. Nei suoi due interventi delle 16 e delle 18.30, il regista, performer e dj indagherà sul rapporto tra cibo e filosofia, con una selezione musicale a completare il suo live set.

Roma. Con “Natale nei Musei” attività didattiche, visite guidate e mostre: ecco alcune proposte culturali offerte dal Sistema Musei di Roma Capitale fino al 7 gennaio 2024

roma_capitale_Natale_nei_Musei_2023_locandinaA Roma è festa con “Natale nei Musei”. Le festività natalizie nella Capitale sono arricchite anche quest’anno dalle numerose proposte culturali offerte dal Sistema Musei di Roma Capitale, con una serie di appuntamenti tra attività didattiche, visite guidate e mostre rivolti a visitatori di tutte le età. Il programma Natale nei Musei è promosso da Roma Capitale, assessorato alla Cultura – sovrintendenza Capitolina ai Beni culturali con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura. Il 24 e il 31 dicembre 2023 tutti i Musei Civici e le aree archeologiche saranno aperti fino alle 14. Resteranno chiusi invece il 25 dicembre 2023, e riapriranno con orario ordinario il 26 dicembre 2023. Inoltre il 1° gennaio 2024, in occasione della terza edizione di Roma Capodarte, i Musei e le aree archeologiche saranno aperti a ingresso gratuito per tutti con i seguenti orari: dalle 11 alle 20, Musei Capitolini, Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali, Museo dell’Ara Pacis, Museo di Roma-Palazzo Braschi, Centrale Montemartini, Musei di Villa Torlonia (tranne Serra Moresca), Museo di Roma in Trastevere, Museo Civico di Zoologia, Galleria d’Arte Moderna; dalle 11 alle 16, Museo Napoleonico, Museo della Repubblica Romana e della Memoria garibaldina, Museo Carlo Bilotti – Aranciera di Villa Borghese, Museo Pietro Canonica, Museo delle Mura, Museo di Casal de’ Pazzi, Serra Moresca, Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco, Villa di Massenzio, Area archeologica del Circo Massimo, Area Sacra di Largo di Torre Argentina; dalle 9 alle 16.30, Area Archeologica dei Fori Imperiali. L’ultimo ingresso è consentito un’ora prima dell’orario di chiusura. Il 24 e il 31 dicembre 2023 Circo Maximo Experience, la visita immersiva del Circo Massimo in realtà aumentata e virtuale, sarà fruibile dalle 10 alle 14 con ultimo ingresso alle 12.50. Ingresso ridotto per i possessori di MIC Card. All’interno dei musei, infine, in occasione delle festività natalizie saranno disponibili, gratuitamente, “Giochi in comune”, i “quaderni gioco” della Sovrintendenza Capitolina, pensati per bambine e bambini, alla scoperta delle aree archeologiche e delle collezioni museali dei Fori Imperiali, Musei Capitolini, Galleria d’Arte Moderna e Museo di Casal de’ Pazzi.

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I due ritratti di Augusto, scoperti rispettivamente a Roma e Isernia, protagonisti della mostra “Imago Augusti” ai Mercati di Traiano a Roma (foto roma capitale)

ATTIVITÀ DIDATTICHE. Fino al 7 gennaio 2024, l’iniziativa “Natale nei Musei” propone una ricca offerta di attività didattiche, giochi e laboratori adatti a tutta la famiglia, attraverso i quali scoprire in modo inusuale e divertente la storia di Roma e delle sue collezioni museali. Il 26 dicembre 2023: alle 10, al Museo di Casal de’ Pazzi, si gioca alla tombola pleistocenica con Ambo, Terno, Quaterna…rio!, attività che si ripete il 3 gennaio 2024, alla stessa ora; alle 11, appuntamento a piazzale Scipione Borghese per l’itinerario guidato “Villa Borghese: animali reali e animali fantastici, animali veri e animali di pietra”; alle 16 laboratorio ai Musei Capitolini: “C’erano una volta una lupa e due gemelli”, rivolto ad adulti e bambini 6-10 anni. Il 27 dicembre 2023: alle 15, “Scopriamo insieme i Mercati di Traiano” con una visita guidata che si terrà ai Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali. “Vivere in villa: storie di imperatori” è il titolo della visita proposta alla Villa di Massenzio il 28 dicembre alle 11, mentre alle 16, al Museo di Roma a Palazzo Braschi è in programma il laboratorio “Vis-à-vis. Ritratti di Pietro Tenerani”, per adulti e bambini (target consigliato dai 6 ai 10 anni). Il 29 dicembre alle 11, ai Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali per “Augusto sotto l’albero”, visita guidata alla mostra “Imago Augusti. Due nuovi ritratti di Augusto da Roma e Isernia”. Si prosegue il 30 dicembre 2023 alla scoperta di vie, vicoli, piazze, larghi e archi che raccontano di persone, mestieri, miti, leggende, aneddoti e segreti per l’itinerario guidato “Perché si chiama così?”, con appuntamento alle 11, a piazza Benedetto Cairoli; alle 16, invece la Centrale Montemartini propone “La bottega di Eraclito, Mosaicisti per un giorno”, attività didattica rivolta ad adulti e bambini di età consigliata 5-10 anni incentrata sulle tecniche di esecuzione dell’arte del mosaico.

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Camminamenti delle mura Aureliane di Roma (foto roma capitale)

I Musei Capitolini aprono l’anno nuovo il 2 gennaio 2024, alle 10.30, con l’attività “Dalle mani nella creta all’offerta agli dei”, con realizzazione di oggetti in terracotta al termine della visita ai reperti in mostra. Il 3 gennaio 2024, alle 11.30, appuntamento in piazza di Porta Metronia, lato giardini, per una passeggiata guidata alla scoperta delle Mura Aureliane dal titolo “Le mura di Roma da Porta Metronia a Porta Latina”. Il 5 gennaio 2024, si inizia con il Museo di Roma che, alle 10.30, propone “Vis-à-Vis. Affàcciati al Museo!”, attività per ragazzi dagli 8 agli 11 anni che potranno cimentarsi nell’arte del ritratto. Ale 11, al Museo dell’Ara Pacis con “Al museo si racconta. L’Ara Pacis”, letture a voce alta, immagini e filastrocche alla scoperta della Roma antica per bambini e famiglie (età consigliata 6-10 anni). Il 6 gennaio 2024, alle 16, “Divertirsi al Museo dell’Ara Pacis” con il laboratorio rivolto ad adulti e bambini dai 5 ai 10 anni. Chiude la ricca rassegna il 7 gennaio 2024: “Le mura di Roma da Porta Maggiore alla Basilica di Santa Croce in Gerusalemme”, itinerario guidato alla scoperta delle Mura Aureliane, con appuntamento alle 11.30 in piazza di Porta Maggiore, di fronte all’Hotel Porta Maggiore. Tutte le attività sono gratuite e con biglietto d’ingresso a tariffazione vigente, ove previsto. Ingresso gratuito nei Musei Civici con la MIC Roma Card, prenotazione obbligatoria allo 060608.

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Locandina della mostra “Fidia” a Villa Caffarelli (musei Capitolini) dal 24 novembre 2023 al 5 maggio 2024

MOSTRE IN CORSO NEL PERIODO NATALIZIO. Le tante mostre da visitare nei Musei durante le festività si aggiungono come sempre al grande patrimonio di collezioni permanenti. I Musei Capitolini, nella sede di Villa Caffarelli, ospitano la prestigiosa mostra su “Fidia”, la prima esposizione monografica dedicata al più grande e famoso scultore dell’età classica. C’è tempo fino al 7 gennaio 2024, per visitare la mostra “VRBS Roma”, ospitata nella Sala degli Arazzi di Palazzo dei Conservatori, che espone per la prima volta un prezioso frammento di età imperiale in vetro dorato raffigurante la Dea Roma. Nelle sale di Palazzo Caffarelli, al terzo piano, è in corso la mostra “La Roma della Repubblica. Il racconto dell’archeologia”, che ripercorre la storia della città dagli inizi del V alla metà del I secolo a.C. “L’eredità di Cesare e la conquista del tempo” è invece la mostra ospitata presso la Sala della Lupa e dei Fasti antichi nell’appartamento dei Conservatori, che racconta la storia di Roma dalla sua fondazione attraverso i Fasti Capitolini. In due sale di Palazzo Clementino è infine possibile ammirare “I Colori dell’Antico. Marmi Santarelli ai Musei Capitolini”, una selezione di oltre 660 marmi policromi di età imperiale. Ai Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali due ritratti di Augusto, scoperti nel corso di recenti indagini archeologiche, “dialogano” idealmente nell’ambito della mostra “Imago Augusti. Due nuovi ritratti di Augusto da Roma e Isernia”. Al provocatorio fotografo berlinese è dedicata la retrospettiva Helmut Newton. Legacy al Museo dell’Ara Pacis con più di 200 scatti esposti, in parte inediti, oltre a riviste e documenti che raccontano la vita e lo stile di questo rivoluzionario protagonista del Novecento.

Roma. A Villa Caffarelli (Musei Capitolini) apre la mostra “Fidia” dedicata al più grande scultore greco dell’età classica, prima di cinque esposizioni dedicate a “I Grandi Maestri della Grecia antica”: 100 opere dai più importanti musei del mondo

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Per la prima volta in Italia, dal 24 novembre 2023 al 5 maggio 2024 ai musei Capitolini – Villa Caffarelli a Roma, una esposizione monografica dedicata a Fidia, il più grande scultore greco dell’età classica. Protagonista dell’Atene di Pericle, il cui nome è noto a tutti per la realizzazione di opere come il Partenone e le sue decorazioni scultoree e il colosso di Zeus ad Olimpia, descritto quale una delle Sette Meraviglie del mondo antico, il suo genio creativo ha impresso un marchio indelebile nell’immaginario collettivo e continua a essere fonte di ispirazione per i contemporanei. La mostra “Fidia”, promossa da Roma Capitale, assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e curata da Claudio Parisi Presicce con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura, inaugura il ciclo di cinque esposizioni “I Grandi Maestri della Grecia Antica” che intende far conoscere al grande pubblico i principali protagonisti della scultura greca. Una serie che acquisisce ancora più significato a Roma, città da cui provengono importantissime testimonianze dell’attività di Fidia e di altri artisti greci, tramite le preziose copie di età romana di capolavori originali per la maggior parte andati perduti.

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Scudo di Atena Parthenos cd. Stragford, da Atene, in marmo pentelico (III secolo d.C.), conservato al British Museum (foto The Trustees of the British Museum)

La prima esposizione, dedicata a “Fidia”, guiderà i visitatori alla scoperta di questo artista simbolo dell’arte greca classica, proponendo un percorso inaspettato e sorprendente che ripercorre la vita, la carriera e il clima storico-culturale in cui operò, tra istallazioni multimediali, reperti archeologici, originali greci e repliche romane, dipinti, manoscritti, disegni. Oltre 100 opere provenienti dai più importanti musei del mondo, quali il British Museum di Londra, il museo dell’Acropoli e museo Archeologico nazionale di Atene, il museo di Olimpia, il Kunsthistorisches Museum di Vienna, il Metropolitan Museum of Art di New York, i Musei Vaticani, il museo del Louvre di Parigi, nonché da importanti istituzioni italiane come il museo Archeologico di Bologna, l’Accademia di Belle Arti di Ravenna, il museo Archeologico di Napoli e l’Archivio Cambellotti.

Frammento dal fregio nord del Partenone con oplita_© Hellenic Ministry of Culture Acropolis Museum

Frammento dal fregio nord del Partenone con oplita, dall’acropoli di Atene, in marmo pentelico (447-438 a.C.), conservato al Museo dell’Acropoli di Atene (foto Hellenic Ministry of Culture /Acropolis Museum)

Statuetta in bronzo di un artigiano_metà del I secolo AC__© The Metropolitan Museum of Art, New York

Statuetta di artigiano (Fidia?) dal Nord Africa, forse Chercell (Algeria), bronzo; occhi in argento (Intorno al 50 a.C.) conservato a The Metropolitan Museum of Art, New York (foto The Metropolitan Museum of Art, New York – Rogers Fund, 1972)

Tra i reperti esposti segnaliamo alcuni frammenti originali del fregio partenonico, prestati eccezionalmente dal museo dell’Acropoli di Atene e mai usciti prima dalla Grecia; il vaso con incisa la scritta “Pheidiou eimi” (Sono di Fidia) proveniente dal museo Archeologico di Olimpia, uno dei rari oggetti personali appartenuti a un personaggio celebre dell’antichità e giunti fino a noi; la replica dello scudo dell’Atena Parthenos, il cosiddetto scudo Strangford –  copia di epoca romana in marmo pentelico dell’originale appartenente alla statua di Atena realizzata in oro e avorio e collocata nella cella nel Partenone – proveniente dalla collezione del British Museum; la statuetta in bronzo di un artigiano, della metà del I secolo a. C., raffigurante probabilmente Fidia stesso e proveniente dal Metropolitan Museum of Art di New York; la testa dell’Atena Lemnia in marmo, copia augustea di un originale fidiaco, del Museo Civico Archeologico di Bologna; il Codice Hamilton 254 (Staatsbibliothek zu Berlin), manoscritto quattrocentesco contenente la prima immagine del Partenone arrivata in Europa, uno schizzo eseguito dall’umanista Ciriaco de’ Pizzicolli di Ancona.

Roma Capitale. Per il 2776° Natale di Roma ingresso gratuito ai musei civici e appuntamenti speciali, mostre, incontri, visite guidate e spettacoli che coinvolgono diversi spazi della città. Ecco il ricco programma

roma_NATALE-DI-ROMA-2023_logoLa città celebra il 2776˚   compleanno di Roma in calendario venerdì 21 aprile 2023. Un programma con appuntamenti speciali, mostre, incontri, visite guidate e spettacoli che coinvolgeranno diversi spazi della città in una grande festa collettiva dedicata a un pubblico di tutte le età. Per il Natale di Roma, l’accesso ai Musei civici di Roma Capitale e all’area archeologica del Circo Massimo sarà gratuito per tutti i visitatori, comprese le visite alle mostre in corso. Le iniziative per il 2776˚   Natale di Roma sono promosse da Roma Capitale, assessorato alla Cultura, sovrintendenza Capitolina ai Beni culturali, azienda speciale Palaexpo, Teatro dell’Opera di Roma e Teatro di Roma – Teatro Nazionale, in collaborazione con la soprintendenza speciale di Roma Archeologia Belle arti e Paesaggio e con il Gruppo Storico Romano. Comunicazione a cura di Zètema Progetto Cultura.

APPUNTAMENTI SPECIALI.  Apre il 21 aprile la deposizione da parte del sindaco Roberto Gualtieri di una corona di alloro all’Altare della Patria, cui seguirà una messa che il cardinale Angelo De Donatis celebrerà nella Cappella del Palazzo dei Conservatori.

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Vetro dorato con la personificazione della città di Roma, rinvenuto nel corso degli scavi per la realizzazione della stazione della Metro C a Porta Metronia (foto sovrintendenza capitolina)

All’interno della mostra VRBS ROMA, poi, verrà esposto per la prima volta il vetro dorato con la personificazione della città di Roma, rinvenuto nel corso degli scavi per la realizzazione della stazione della Metro C a Porta Metronia. L’immagine, databile intorno al IV secolo, quindi in piena età imperiale, è riprodotta su foglia d’oro e rappresenta l’Urbs, la città, secondo l’iconografia diffusa, con l’elmo e la lancia. Si tratta di un unicum, in quanto non sono attualmente attestati altri reperti in vetro decorati con la stessa raffigurazione. L’esposizione, realizzata da Roma Capitale, assessorato alla Cultura, sovrintendenza Capitolina in collaborazione con la soprintendenza Speciale di Roma Archeologia Belle arti e Paesaggio, sarà l’occasione per poter ammirare fino al 1° ottobre 2023 un reperto di grande rilievo dal punto di vista storico-artistico, oltre che di evidente valore simbolico per la città.

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Medaglia commemorativa Natale di Roma 2023 (foto roma capitale)

Proprio in considerazione dell’alto significato rappresentativo di questa scoperta, l’immagine sarà utilizzata come effigie della tradizionale medaglia commemorativa, coniata dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato per conto di Roma Capitale in occasione dell’anniversario della fondazione della città. La medaglia, in bronzo e con diametro di 50mm, è stata presentata in occasione della cerimonia celebrativa del 2776˚   Natale di Roma, il 21 aprile 2023 alle ore 10.30 nell’Aula di Giulio Cesare in Campidoglio. Sul rovescio, riproduce l’immagine di Palazzo Senatorio in Campidoglio.

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Particolare della Fontana della dea Roma in Campidoglio (foto sovrintendenza capitolina)

A seguire, sarà restituita alla città la Fontana della dea Roma in Campidoglio, tra le più belle e rappresentative della Capitale, dopo l’importante intervento di restauro i cui lavori sono stati diretti dalla sovrintendenza Capitolina e resi possibili grazie all’atto di mecenatismo della maison di moda Laura Biagiotti con Intesa Sanpaolo. L’intervento di restauro della fontana, inserita nella facciata di Palazzo Senatorio in piazza del Campidoglio, alla base dello scalone di accesso alla sala consiliare, progettato da Michelangelo, ha riguardato il basamento e la statua di epoca romana della dea Roma, le superfici in travertino del prospetto architettonico e quelle marmoree delle vasche con il ripristino della loro impermeabilizzazione. È stata anche sistemata la pavimentazione in sampietrini a ridosso della vasca e revisionato l’impianto idrico, rifunzionalizzando il sistema di scarico della fontana.

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Ai musei Capitolini la mostra “La Roma della Repubblica. Il racconto dell’archeologia” (foto foto Monkeys Video Lab)

LE MOSTRE IN CORSO. Nel Sistema Musei di Roma Capitale, per il compleanno della città, accesso gratuito sia alle collezioni permanenti che alle mostre temporanee. Ai Musei Capitolini, è in corso “La Roma della Repubblica. Il racconto dell’archeologia” che si è recentemente arricchita di una nuova videoproiezione immersiva. Disponibili, poi, il progetto espositivo multimediale “Cursus honorum. Il governo di Roma prima di Cesare”, in cui sono rievocate le magistrature di età repubblicana, e “L’eredità di Cesare e la conquista del tempo” in cui si narra la storia di Roma dalle origini fino agli albori dell’età imperiale. È possibile ammirare, inoltre, “I Colori dell’Antico. Marmi Santarelli ai Musei Capitolini”. Ancora, prosegue alla Centrale Montemartini la mostra “Colori dei Romani. I mosaici dalle Collezioni Capitoline”, recentemente ampliata con ulteriori 16 opere. Il programma espositivo di arte italiana contemporanea Quotidiana al Museo di Roma a Palazzo Braschi presenta: per la sezione Paesaggio, la mostra dei gemelli Carlo e Fabio Ingrassia; mentre, per la sezione Portfolio, il lavoro della giovane artista Marta Naturale. Sono tre le mostre in corso al Museo di Roma in Trastevere: “Armando Trovajoli. Una leggenda in musica” che ripercorre l’intera carriera del maestro nel decennale dalla sua scomparsa, “La movida. Spagna 1980-1990” del fotografo e artista Miguel Trillo e “I Romanisti. Cenacoli e vita artistica da Trastevere al Tridente (1929 – 1940)” che delinea, in 100 opere, la vita e la cultura a Roma tra la fine degli anni Venti e il 1940. Alla Galleria d’Arte Moderna, la mostra “Pasolini pittore” mette a fuoco le capacità pittoriche di Pier Paolo Pasolini mentre “Visual Diary. Mostra di Liana Miuccio” è il percorso visivo costruito attraverso le foto e il video di Liana Miuccio in dialogo con la parola scritta di Jhumpa Lahiri. Al Casino dei Principi di Villa Torlonia da non perdere la mostra dedicata all’artista Primarosa Cesarini Sforza che ripercorre i cinquanta anni della sua attività illustrandone le tappe fondamentali. Al Museo Carlo Bilotti di Villa Borghese è in corso “Pericle Fazzini, lo scultore del vento”, esposizione che ripercorre l’intera vita creativa del maestro marchigiano. Appuntamento al Museo delle Mura per la mostra “Bōchōtei. Vite all’ombra del muro. Enrico Graziani”, esposizione fotografica che esplora le conseguenze della costruzione dei muri di protezione da tsunami in Giappone.

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Al MACRO di Roma la mostra di Leonard Koren “What why WET” (foto Melania Dalle Grave – DSL Studio)

L’Azienda Speciale Palaexpo, inoltre, in occasione delle celebrazioni per il Natale di Roma, prolungherà l’orario di apertura al pubblico del MACRO in via Nizza dalle 20 alle 22, con ultimo ingresso alle 21.30. Queste le mostre visitabili gratuitamente: Retrofuturo. Appunti per una collezione: con opere di Federico Antonini, Riccardo Benassi, Mania Ben Hamouda, Ruth Beraha, Carola Bonfili, Costanza Candeloro, Ludovica Carbotta, Beatrice Celli, Giulia Cenci, Alessandro Cicoria, Gianluca Concialdi, Giulia Crispiani, Giorgio Di Noto, Roberto Fassone, Irene Fenara, Giorgia Garzilli, Diego Gualandris, Lorenza Longhi, Eleonora Luccarini, Beatrice Marchi, Diego Marcon, Jim C. Nedd, Francis Offman, Real Madrid, SAGG NAPOLI, Parasite 2.0, Francesco Pedraglio, Margherita Raso, Davide Stucchi e llaria Vinci; After The Light di Jochen Klein, curata da Luca Lo Pinta e Wolfgang Tillmans; Hervé Guibert, This and More, a cura di Antony Huberman; Rome is still falling di Robert Smithson; Tempus Fugit di Studio Temp; What why WET? di Leonard Koren; Beethoven Was a Lesbian di Pauline Oliveros.

LE VISITE GUIDATE E GLI INCONTRI. Le celebrazioni per il compleanno di Roma saranno l’occasione per scoprire la storia e i segreti della città attraverso l’osservazione e il racconto di opere, monumenti, testimonianze artistiche e culturali diffusi sul territorio. Di seguito il programma dal 21 al 23 aprile a cura della sovrintendenza Capitolina. Per le visite e gli incontri è obbligatoria la prenotazione allo 060608 (tutti i giorni ore 9 – 19).

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Pannello in opus sectile modulo quadrato con motivi complessi, IV sec. d.C. esposto alla mostra “Colori dei Romani. I mosaici dalle Collezioni Capitoline” (foto zetema)

Venerdì 21 aprile 2023 si parte alle 10.30 al Museo dell’Ara Pacis con la passeggiata per grandi e piccoli La mia prima volta all’Ara Pacis a cura di Lucia Spagnuolo (max 10 adulti con bambini dai 0 ai 3 anni); alle 11 nel Parco di Castel Fusano Marina Marcelli e Cristina Carta condurranno la visita “Sul lido di Enea” alla cosiddetta Villa di Plinio (appuntamento al cancello d’ingresso della Villa; max 30 persone – disponibile la traduzione in Lingua Italiana dei Segni – LIS); alle 11.30 ci si sposta al Museo della Repubblica romana e della memoria garibaldina per la visita guidata “L’antichità di Roma e la Repubblica Romana del 1849” a cura di Mara Minasi e dei volontari del Servizio Civile Universale (max 15 persone); alle 12, appuntamento al Museo di Roma in Trastevere per Un menù “Romanista”, incontro  a cura di Roberta Perfetti e Silvia Telmon sulle ricette della tradizione romana con gli studenti dell’ I.P.S.E.O.A. “Vincenzo Gioberti” di Roma; all’Area archeologica dei Fori Imperiali c’è “I Fori imperiali” in due puntate: alle 12, Parte I – I Fori in epoca imperiale a cura di Antonella Corsaro, alle 15, Parte II – I Fori dal Medioevo a oggi a cura di Nicoletta Bernacchio (ingresso area archeologica, piazza Madonna di Loreto; max 20 persone). Sempre alle 15, Antoniarita Arconti accompagnerà il pubblico alla scoperta del Museo della Scuola Romana di Villa Torlonia in Roma, una comunità di artisti tra le due Guerre (max 15 persone); alla stessa ora, inoltre, alla Centrale Montemartini visita guidata alla mostra “Colori dei Romani” a cura di Serena Guglielmi (max 25 persone). Per questi ultimi due appuntamenti sarà disponibile la traduzione in Lingua dei segni italiana – LIS. Alle 15.15 ci si sposta al Sepolcro degli Scipioni (via di Porta San Sebastiano 9) per la visita guidata “Gli Scipioni e l’Appia: unità d’intenti politici e culturali” a cura di Carla Termini (max 12 persone); alle 16 si prosegue al Museo Napoleonico con “Roma: una questione di famiglia”, viaggio visivo e narrativo a cura di Laura Panarese (disponibile traduzione in Lingua dei segni italiana – LIS; max 20 persone); alla stessa ora, alla Galleria d’Arte Moderna, Daniela Vasta e Giada Cristiano guideranno i piccoli visitatori alla scoperta de “Il mestiere dell’artista. Tecniche, materiali, storie” (max 8 bambini dai 6 ai 10 anni). Alle 17, infine, alla Casa Museo Alberto Moravia, appuntamento con Lo sguardo sulla città: Contro Roma 1975- Contro Roma 2018 a cura di Carola Susani dell’Associazione Fondo Alberto Moravia (max 25 persone).

Sabato 22 e domenica 23 aprile 2023, dalle 10 alle 18, alla Villa di Massenzio c’è “Ab Urbe condita”: un’immersione nella storia, attraverso l’esperienza storico-ricostruttiva della vita pubblica e privata in età romana nei suoi molteplici aspetti a cura di Ersilia Maria Loreti (Ass. Culturale Civiltà Romana).

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Il Teatro dell’Opera di Roma (foto Yasuko Kageyama-Teatro dell’Opera)

Anche le istituzioni culturali capitoline prendono parte alle celebrazioni del Natale di Roma. Questi gli appuntamenti del 21 aprile: il Teatro dell’Opera apre le porte e offre al pubblico la possibilità di visitare con una guida esperta i principali ambienti del Lirico capitolino, edificato nel 1880 da Domenico Costanzi. Nel corso della visita, il pubblico ascolterà la storia del teatro dal punto di vista artistico e architettonico. Non mancheranno aneddoti e curiosità su compositori, impresari e cantanti che negli anni hanno frequentato questo luogo così ricco di storia, arte e cultura (I turno ore 12, II turno ore 14.30; accesso gratuito con prenotazione obbligatoria alla mail promozione.pubblico@operaroma.it a partire da venerdì 14 aprile, indicando il numero di persone e una preferenza oraria);

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Al Mattatoio di Roma “Terra Animata” Giardino ideale project (2016-2022) (foto di Filippo Maria Nicoletti – Courtesy Fondazione Merz)

alle 16, l’azienda speciale Palaexpo propone al Mattatoio l’incontro “Agro romano e infrastrutture – transumanze, acquedotti e rotaie lungo la direttrice della via Latina” nel coso del quale Cristiano Tancredi (geografo – Comitato scientifico dell’Ecomuseo della via Latina) e Marco Vigliotti (urbanista e paesaggista – responsabile scientifico dell’Ecomuseo della via Latina) parleranno del ruolo dello spazio extraurbano nel sinecismo fondativo di Roma.

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Francesco Giordano porta al Teatro India “A Roma nu je frega” (foto zetema)

GLI EVENTI. Il 21 aprile 2023, in occasione del compleanno della città, il Teatro di Roma – Teatro Nazionale propone al Teatro India alle 17.30 “A Roma nu je frega”, mise en éspace con e a cura di Francesco Giordano, Lorenzo Parrotto, Riccardo Parravicini e Roberta Azzarone che portano in scena le poesie e i racconti più rappresentativi della raccolta “Metroromantici” dei Poeti der Trullo, uno dei gruppi più rappresentativi della poesia contemporanea romana. Graphic designer e video, Chiara Di Iasio Lo spettacolo è rivolto a tutti e in particolare ai ragazzi dagli 11 anni in su. Ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili. Info: www.teatrodiroma.net; 06.684000311-314-346.

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Il Gruppo Storico Romano celebra il compleanno di Roma

Dal 20 al 23 aprile dalle 9 alle 21 nell’area del Circo Massimo, caratterizzata dall’allestimento del Castrum imperiale e repubblicano, il Gruppo Storico Romano celebra il compleanno di Roma con un ricco programma di rappresentazioni di antichi riti e feste, spettacoli gladiatori e rievocazioni storiche, affiancati da incontri con autori, musica, mostre fotografiche e laboratori didattici per bambini. Domenica 23 aprile è previsto il corteo storico, composto da circa 2.500 rievocatori in costume, che partirà alle ore 11 dal Circo Massimo per concludersi alle ore 14. Il programma completo è disponibile su www.gruppostoricoromano.it.

8 marzo 2023, Giornata internazionale della donna: non solo ingresso gratuito per le donne. Ecco alcune iniziative da Cividale ad Agrigento. Qualche idea anche da enti civici o privati

ministero-cultura_8-marzo-2023_locandinaMercoledì 8 marzo 2023, Giornata internazionale della donna, su proposta del ministro della Cgiornata ultura, Gennaro Sangiuliano, l’ingresso per le donne in musei, parchi archeologici, complessi monumentali, castelli, ville e giardini storici e altri luoghi della cultura statali sarà gratuito. Numerose iniziative sono state organizzate per sensibilizzare e riflettere sull’importanza culturale della Giornata. Ecco qualcuna, da Nord a Sud.

cividale_archeologico_8-marzo_locandinaCIVIDALE Al museo Archeologico nazionale mercoledì 8 marzo 2023 un regalo Speciale per donne Speciali: ingresso gratuito con la possibilità di usufruire di due visite guidate: alle 10.30 e alle 16.

altino_archeologico_8-marzo_locandinaALTINO Al museo Archeologico nazionale oltre all’ingresso gratuito per le donne durante tutta la giornata, sono in programma importanti novità: alle 17, sarà inaugurata la nuova sala conferenze, alla presenza della direttrice Marianna Bressan, del sindaco del Comune di Quarto d’Altino Claudio Grosso e di Cristina Gasparini, assessore alla cultura del Comune di Quarto d’Altino. Per l’occasione è prevista una conferenza di Francesca Ghedini, professoressa emerita di Archeologia classica all’università di Padova, dal titolo: “Donne di potere nella Roma Imperiale”. Seguirà un brindisi a cura del Comune di Quarto d’Altino e della Pro loco di Quarto d’Altino. L’evento, su prenotazione, è gratuito per le donne e gli abbonati, mentre è incluso nel biglietto d’ingresso per tutti gli altri. Info: drm-ven.museoaltino@cultura.gov.it | 0422789443.

ravenna_classis_8-marzo_locandinaRAVENNA Al Museo Classis: la fortuna è donna? In occasione della Festa della Donna, mercoledì 8 marzo 2023, ingresso ridotto per tutte le donne al Museo Classis. Inoltre, alle 16, RavennAntica propone la conversazione “… tutto l’oro ch’è sotto la luna: la fortuna è donna?”: protagoniste Letizia Lodi, direttrice del museo nazionale di Ravenna, e Francesca Masi, direttrice della Fondazione RavennAntica. Partendo dai versi di Dante Alighieri, si affronteranno alcune riflessioni sul legame che intercorre tra il fato e le figure femminili, sia analizzando le vicende di alcune celebri eroine della storia sia attraverso i reperti contenuti in museo, a partire dal volto della Tyche, la personificazione della dea Fortuna, divinità che garantiva la floridezza di una città e il suo destino, rinvenuta negli scavi dell’area di Classe e divenuta il simbolo di Ravenna. Conversazione ad ingresso libero. Prenotazione consigliata: tel. 0544 473717 (tutti i giorni 10 – 17).

roma_capitale_8-marzo_locandinaROMA CAPITALE Mercoledì 8 marzo 2023, in occasione della Giornata internazionale della Donna, tante le iniziative della Sovrintendenza Capitolina dedicate alla valorizzazione del talento femminile nell’arte e nella cultura e alle protagoniste della vita culturale e sociale della città lungo le vie, nei musei e nei siti archeologici. Appuntamenti anche con traduzione in Lingua dei segni italiana – LIS. La visita al museo della Repubblica Romana mette in scena le figure femminili che svolsero un ruolo di primo piano nella difesa di Roma nel 1849. Ai Musei Capitolini sono di scena figure di donne, sante, eroine e dee, dai capolavori della Pinacoteca Capitolina. Di grande suggestione anche le vicende di alcune donne tra Medioevo ed epoca barocca, rievocate con una passeggiata ai Fori Imperiali, mentre nella Galleria d’Arte Moderna si svolge un appassionante storytelling sui corpi e i volti delle donne che emergono dalle esposizioni in corso; il Museo della Scuola Romana di Villa Torlonia omaggia le artiste che hanno rinnovato l’ambiente culturale romano interbellico e al Museo Napoleonico sono di scena le numerose figure femminili che popolano l’immaginario visivo del museo stesso. Ancora, alla Centrale Montemartini le opere di arte antica raccontano di donne comuni e di principesse, imperatrici e dee, mentre l’incontro al Museo delle Mura è dedicato alla Spiritualità e devozione femminile nelle Mura Aureliane, luogo dove furono assicurati, con la diffusione del Cristianesimo, spazi devozionali, in particolare proprio per le donne. Infine, al Museo di Roma è rievocata la figura della poetessa e femminista ante litteram del Settecento, Petronilla Paolini. Nel ricco programma non mancano itinerari per le vie della città: “Come diventare donne rispettabili”, sul ruolo sociale della donna nel passato attraverso un percorso nell’area del Campo Marzio, mentre “Donne tra mito e realtà” a S. Urbano alla Caffarella si concentra su alcune figure che hanno lasciato traccia nella storia del tempio antico, poi trasformato in chiesa. Il percorso “Street art a San Lorenzo: tra Resistenza e diritti civili” pone, invece, l’attenzione sulle principali opere di Street art nello storico quartiere, raccontandone la storia e l’identità attraverso temi quali la Resistenza, l’accoglienza, la solidarietà e i diritti civili. Infine, appuntamento a piazza di Porta Capena per “Egeria e le altre ninfe” che secondo gli antichi abitavano l’area e nel rione Campo Marzio, Meretrici, partorienti, mammane e modelle, una passeggiata per ripercorrere la storia attraverso le vicende delle figure femminili tra il XVI e il XIX secolo.

roma_parco_8-marzo_locandinaROMA / PARCO ARCHEOLOGICO DEL COLOSSEO In occasione della Giornata Internazionale della Donna l’ingresso al Parco archeologico del Colosseo è gratuito per tutte le donne con prenotazione del biglietto gratuito senza costi aggiuntivi sul sito del concessionario CoopCulture selezionando la data di mercoledì 8 marzo e successivamente l’opzione “Biglietto gratuito per le donne”. Attenzione: il biglietto gratuito può essere utilizzato durante tutto l’orario di apertura del monumento. L’orario indicato per la prenotazione e sul biglietto è l’ultimo orario di accesso consentito per il giorno prenotato.

roma_dialoghi-in-curia_8-marzo_locandinaInoltre, mercoledì 8 marzo 2023, alle 11, la Curia Iulia ospita la presentazione del volume “Non è un Paese per madri” di Alessandra Minello (Editori Laterza). Introduce Alfonsina Russo, direttrice del parco archeologico del Colosseo. Intervengono Alessandra Minello, università di Padova; Giulia Pedrucci, università di Verona; Stefania Solare, UNICEF Italia, Coordinatrice programma “Insieme per l’allattamento”. Modera Maria Lombardi, Il Messaggero. Prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti via eventbrite https://www.eventbrite.it/e/565183778897. Ingresso da Largo della Salara Vecchia, 5. L’incontro sarà trasmesso in diretta streaming dalla Curia Iulia sulla pagina Facebook del Parco archeologico del Colosseo. Il libro: in Italia nascono sempre meno bambini, aumentano le donne senza figli, chi diventa madre lo fa sempre più tardi. Perché una dimensione della vita che dovrebbe essere semplice è diventata così complicata? Per rispondere bisogna affrontare sia gli aspetti culturali sia quelli strutturali che pesano sulle spalle delle italiane. Tra i primi, il mito della maternità che esercita una pressione fortissima nel nome di un ideale di perfezione. Tra gli aspetti strutturali, mancanza di servizi per l’infanzia, congedi parentali non equamente distribuiti e incertezza lavorativa. In questo saggio – informatissimo e ricco di dati – idee e proposte per superare la crisi demografica e per immaginare una società in cui vita professionale e vita privata siano in armonia.

roma_villa-giulia_8-marzo_questione-di-stile_locandinaROMA / MUSEO DI VILLA GIULIA Mercoledì 8 marzo 2023, in occasione della Giornata internazionale della donna, al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia l’ingresso per le donne sarà gratuito. Inoltre, alle 11, visita guidata speciale “QUESTIONE DI STILE. Acconciature antiche al Museo ETRU” per scoprire la moda etrusca in fatto di pettinature, attraverso le opere del Museo e la performance live dell’hair stylist Paolo Fasulo. Vi siete mai chiesti come si pettinavano le donne etrusche? Quali potevano essere le loro acconciature e le tecniche per realizzarle? Un tema certamente curioso e affascinante che ci svela un aspetto delle abitudini e delle tendenze in fatto di moda, in voga al tempo degli Etruschi. Acconciature elaborate, capigliature ribelli, domate in crocchie o divise in trecce elaborate, insomma alla moda. Le acconciature antiche sono ancora oggi oggetto di grande fascino e curiosità. E noi oggi come possiamo leggerle e capirle? È davvero tutta una questione di stile? Sarà un evento corale per vivere il mondo etrusco al femminile con una visita guidata tematica a più voci, introdotta dal direttore Valentino Nizzo e condotta dall’archeologa Romina Laurito e dall’hair stylist Paolo Fasulo. Un itinerario attraverso le opere che, con le loro acconciature, hanno molto da raccontare del mondo antico e ci svelano tutta la loro modernità, in fatto di stile. Al termine della visita, l’emiciclo si animerà di una performance live di acconciature antiche a cura dell’hair stylist Paolo Fasulo e della makeup artist Rossella Zeppetella. Prenotazione richiesta all’indirizzo mn-etru.comunicazione@cultura.gov.it

roma_museo-delle-civiltà_8-marzo_locandinaROMA / MUSEO DELLE CIVILTà Il Museo delle Civiltà a Roma Eur aderisce alla proposta del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, riservando a tutte le donne l’ingresso gratuito per l’intera giornata di apertura, dalle 8 alle 19 (ultimo ingresso ore 18.30). Le visite guidate e i laboratori a cura di Aditum Cultura sono a pagamento e con prenotazione. Alle 16.30, “La Venere paleolitica. Dee, donne e madri”: visita guidata e laboratorio per bambini e bambine dai 6 anni: costo 12 euro. Una visita alla scoperta delle rappresentazioni femminili più antiche, le veneri gravettiane, e delle loro forti connessioni con la natura. Partendo dalle osservazioni sui manufatti trattati durante la visita guidata saranno poi riprodotti, in laboratorio, alcuni modelli delle statuine in argilla.

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Shyama Tara (Tara “verde”), scultura in lega metallica dorata del XVII secolo, proveniente da Tibet o Nepal, parte delle Collezioni delle Arti e Culture Asiatiche (foto muciv)

Tra le tante opere che celebrano il femminile presenti nelle collezioni del museo delle Civiltà,  in occasione della Giornata Internazionale della Donna il Muciv sceglie di raccontare Il bodhisattva femminile Shyama Tara (Tara “verde”), una scultura in lega metallica dorata del XVII secolo, proveniente da Tibet o Nepal, parte delle Collezioni delle Arti e Culture Asiatiche. Considerata come dea madre nel Buddhismo indo-tibetano, il nome di questa divinità ha almeno due connotazioni che concorrono a definirne il carattere protettivo: stella, e quindi guida dei viaggiatori, e salvatriceTara è colei che salva dalle acque degli oceani fisici e dalla sofferenza ciclica, simboleggia la conoscenza e la saggezza, e ci proteggerà dal pericolo dell’ignoranza guidandoci sul sentiero del risveglio (bodhi). Tara è il potere dei buddha e l’energia femminile primordiale, la saggezza madre di tutti buddha i vittoriosi.

napoli_mann_8-marzo_locandinaNAPOLI Il museo Archeologico nazionale, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, propone alle 16.30 una visita speciale “Il filo di Arianna”, gratuita di un’ora: percorso narrante che tratta storie di donne protagoniste o vittime di vicende dolorose, sanguinose o fantastiche, nelle quali i personaggi femminili sono stati sconfitti o ne sono usciti vittoriosi. Un modo per riflettere ulteriormente sulla condizione della donna, l’origine e il tramandarsi di ataviche tradizioni. Sarà affidato ai partecipanti un filo, un simbolico filo che dovrà condurre il gruppo fuori dal labirinto dei luoghi comuni, dei cliché, delle tradizioni che riguardano la donna. Si comincia con Minosse, incarnazione della violenza, dei pregiudizi della sopraffazione, nei confronti della donna, per esorcizzarlo, e stanarlo. Ogni mito, narrato prendendo spunto da un’opera, tratterà di un argomento o di una condizione nella quale ciascuna in qualche modo potrà riconoscersi, per riflettere e discutere. E allora Dirce, Medea, Andromeda, le figlie di Niobe, Europa e per finire Arianna, tutte ci raccontano la storia di se… per liberarci.

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Valeria Amoretti, funzionaria antropologa del Parco Archeologico di Pompei (foto parco archeologico di pompei)

POMPEI Il parco archeologico mercoledì 8 marzo 2023, in occasione della “Giornata internazionale della donna”, prevede ingresso gratuito a tutte le donne e visite speciali riservate alle donne titolari della My Pompeii card e un accompagnatore, al Laboratorio di ricerche applicate del Parco, centro di ricerche e analisi del Parco, custode di reperti organici unici rinvenuti nell’area vesuviana.

taranto_archeologico_8-marzo_locandinaTARANTO Al museo Archeologico nazionale per la Giornata Internazionale della Donna, ingressi gratuiti per le donne, visite guidate e laboratori didattici per bambini dedicati all’universo femminile. Dalle 10.30 alle 12.30 i visitatori potranno partecipare a “Bellezza e forza. Storie di donne greche e romane”: visita guidata multisensoriale con approfondimenti sulla moda, la cosmesi, la cura del corpo e le donne nella Taranto greca e romana (prenotarsi scrivendo all’indirizzo mail man-ta.didattica@cultura.gov.it  ACQUISTA IL BIGLIETTO). Dalle 17 alle 19 per i bambini dai 6 agli 11 anni sarà possibile partecipare a “Storie di principesse, dee e bambine”: visita tematica e al laboratorio didattico sulle fanciulle greche e romane (PRENOTA IL BIGLIETTO: BAMBINI  ACQUISTA IL BIGLIETTO: ACCOMPAGNATORE). Per maggiori informazioni e per prenotare il proprio biglietto, consultare il link: https://bit.ly/8-marzo-al-marta. “L’intento è quello di creare sempre nuove occasioni di fruizione e di rendere la realtà museale accessibile per tutti, con proposte culturali diversificate che possano coinvolgere anche chi non abbia la possibilità di dedicare le proprie risorse alla cultura”, afferma il direttore regionale Musei Puglia, nonché delegato alla direzione del MArTA, Luca Mercuri. Tra i molteplici obiettivi dell’Agenda 2030 proclamati dall’Unione Europa, di rilevante importanza risulta infatti quello dell’accessibilità, concepito anche in termini di uguaglianza dei diritti e di partecipazione a tutti i livelli della società. Sebbene la parità di genere e l’empowerment femminile abbiano consentito di ottenere significativi progressi nella scolarizzazione delle donne e nell’inserimento delle stesse in ambito lavorativo, le indagini ISTAT nazionali dimostrano che ancora oggi i dati di consumo e di fruizione culturale, in particolar modo nel sud Italia, sono inferiori alla media nazionale ed europea.

reggio-calabria_archeologico_8-marzo_locandinaREGGIO CALABRIA Al museo Archeologico nazionale mercoledì 8 marzo 2023 ingresso gratuito per tutte le donne. L’iniziativa, promossa dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, viene arricchita al MArRC con due importanti appuntamenti. “Anche il museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria vuole festeggiare questa giornata dedicata alle donne”, commenta il direttore del Museo, Carmelo Malacrino. “Il MArRC consolida la sua identità di luogo di cultura per tutta la comunità del territorio. Ed è proprio attraverso la cultura, nel senso più ampio del termine, che si vincono pregiudizi e stereotipi e si prende coscienza del valore delle persone, indipendentemente dal genere. Ringrazio lo staff del Museo e il CIS Calabria per condividere con entusiasmo l’impegno per la diffusione della conoscenza”. La mattina alle 11, le scuole in visita al Museo potranno partecipare al percorso tematico “Dee di Magna Grecia. Religione mito e figure femminili”, condotto da Daniela Costanzo, funzionario archeologa del Museo, e ideato con la collaborazione di Maria Domenica Lo Faro, archeologa e funzionario amministrativo. Sarà un percorso diffuso, con un focus su alcuni reperti esposti al livello B nella sezione dedicata ai santuari della Calabria greca. Il pomeriggio, invece, appuntamento in sala conferenze, alle 17, per l’incontro promosso dal Centro Internazionale Scrittori della Calabria dal titolo “La donna nell’antichità Classica”. Si parlerà di condizione e status sociale della donna a partire dall’epos omerico fino alla tarda età romana, nelle evidenze archeologiche, storiche e letterarie. Relatrici dell’incontro saranno la prof.ssa Paola Radici Colace, ordinario di Filologia classica al DiCAM dell’università di Messina, nonché presidente onorario e direttore scientifico del CIS, e la prof.ssa Rosa Santoro, aggregato di Letteratura latina nel medesimo Dipartimento. Introdurrà i lavori, dopo i saluti istituzionali del direttore Carmelo Malacrino, Loreley Rosita Borruto, presidente del CIS Calabria. “Ripercorrere la storia delle donne non è semplice curiosità erudita”, afferma la prof.ssa Radici Colace. “Nonostante i radicali mutamenti oggi intervenuti, con la conquista della parità formale, rivisitare il retaggio di una plurimillenaria ideologia discriminatoria consente di individuare nelle organizzazioni sociali dell’antichità il momento nel quale la divisione dei ruoli venne teorizzata e praticata non solo come fatto culturale, ma anche come conseguenza di una differenza biologica, tradotta in una inferiorità di genere codificata dalle leggi. È nell’antichità greca e romana che nascere femmina è passato da differenza biologica ad asimmetria e subalternità culturale.  Ed è in tali società che vanno ricercate le radici di certi stereotipi ancora oggi responsabili di pregiudizi nei confronti delle donne”. Sarà un viaggio nella storia al femminile, attraverso la formazione delle donne, il matrimonio, lo stato civile, la dote, l’eredità, il divorzio, l’adulterio, nonché le categorie di genere e la codificazione dell’inferiorità, sullo sfondo delle riflessioni filosofiche, giuridiche e religiose nell’antichità classica.

agrigento_valle-dei-templi_8-marzo_locandinaAGRIGENTO Il parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi in occasione delle celebrazioni per la ricorrenza annuale della festa della donna aderisce all’evento “8 marzo al Museo” che prevede l’ingresso gratuito per le donne nei musei, parchi archeologici e luoghi della cultura statali, promuovendo inoltre un itinerario di visita tematico “Storie di donne e dee al museo Griffo” tra le vetrine del museo Archeologico regionale “Pietro Griffo”. Non tutti lo sanno o ci hanno mai fatto caso, ma tanti tra i reperti del museo “Pietro Griffo” di Agrigento raccontano delle storie tutte al femminile. Non si tratta soltanto dei preziosi vasi sui quali campeggiano bellissime figure che immortalano eroine, creature mostruose, guerriere e dee, ma anche di reperti che restituiscono uno spaccato della vita quotidiana di donne vissute anche più di 2500 anni fa: tra monili, epigrafi, “portagioie”, porta profumi e porta trucchi, ex voto di diverse fogge e materiali, pesi da telaio e tanti altri oggetti ancora, i visitatori avranno modo di riflettere sulla condizione sociale e culturale delle donne ai tempi di Akràgas ed Agrigentum condotti dagli archeologi Coopculture (azienda che gestisce i servizi aggiuntivi). Appuntamento alla biglietteria del museo Griffo alle 17.

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Ostrakon con scena di allattamento, conservato al museo del Louvre di Parigi, ed esposto nella mostra “I creatori dell’Egitto eterno” (foto marsilio)

VICENZA Mercoledì 8 marzo 2023, in occasione della Giornata internazionale della donna, tutte le donne potranno visitare la mostra “I creatori dell’Egitto eterno” con il biglietto ridotto da 11 euro. È possibile acquistare il biglietto direttamente in Basilica palladiana, il giorno stesso o online al link https://www.ticketlandia.com/m/i-creatori-dell-eterno-egitto. La mostra è aperta dalle 10 alle 18 (ultimo ingresso alle 17). “L’8 marzo, Giornata internazionale della donna, proponiamo l’ingresso ridotto a tutte le donne che entreranno in mostra”, dichiarano il sindaco Francesco Rucco e l’assessore alla Cultura Simona Siotto. “Un piccolo riconoscimento che vuole essere un modo per invitare le donne a visitare l’esposizione che sta ricevendo riconoscimenti a livello internazionale”. I visitatori avranno a disposizione l’audioguida gratuita. Sarà sufficiente inquadrare il qrcode con il proprio smartphone per seguire il percorso accompagnati dalla voce del curatore della mostra e direttore del museo Egizio di Torino, Christian Greco. Si consiglia di portare gli auricolari. L’esposizione – curata da Christian Greco, Corinna Rossi, Paolo Marini e Cédric Gobeil. – è ideata e promossa dal Comune di Vicenza e dal museo Egizio, con il patrocinio della Regione Veneto e della Provincia di Vicenza, in collaborazione con il Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio e la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza. La promozione e l’organizzazione sono curate da Marsilio Arte, che ne pubblica il catalogo. I partner dell’esposizione sono Intesa Sanpaolo e Gallerie d’Italia – Vicenza, Fondazione Giuseppe Roi, AGSM AIM, Confindustria Vicenza, LD72, Beltrame Group ed Euphidra. Informazioni: https://www.mostreinbasilica.it/it/.

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Visita a lume di lucerna del criptoportico di Corte Sgarzerie a Verona (foto archeonaute)

VERONA L’associazione Archeonaute in occasione dell’8 marzo, Giornata internazionale dei diritti della donna, propone una visita guidata archeologica del Criptoportico di Corte Sgarzerie a lume di… lucerna. Appuntamento mercoledì 8 marzo 2023, alle 18. Durata: 1 ora circa. Costo: 5 euro. Prenotazione obbligatoria (Prenota Ora). Posti limitati.

gallerie-d-italia_logoGALLERIE D’ITALIA In occasione della Giornata internazionale dei diritti della donna, mercoledì 8 marzo 2023, tutte le donne potranno avere una riduzione del biglietto di ingresso per visitare le Gallerie d’Italia di Milano, Napoli, Torino e Vicenza. Inoltre, sono previste in tutte le sedi visite guidate speciali legate al tema dell’universo femminile nell’arte.

Le Gallerie d’Italia di Milano propongono alle 17.30 la visita guidata “Donne dentro e fuori la cornice”: un percorso ricco di luoghi e volti, dalle filande ottocentesche animate dal lavoro di giovani ragazze ai nobili rampolli ritratti da Angelica Kauffmann. Informazioni e prenotazioni: 5 euro a persona, escluso biglietto d’ingresso. Sarà applicata la tariffa di ingresso ridotta per ogni donna. L’attività sarà avviata al raggiungimento di un numero minimo di iscritti. Prenotazione obbligatoria al numero verde 800.167619 o via mail all’indirizzo milano@gallerieditalia.com.

Alle Gallerie d’Italia di Napoli è in programma alle 12.30 e alle 16 la visita guidata “La donna nell’arte”, dedicata alle figure femminili protagoniste di tante opere esposte in collezione e all’evoluzione della rappresentazione della donna nell’arte, dal XVII secolo ai primi anni del XX secolo. Informazioni e prenotazioni: 7 euro a persona, incluso il biglietto d’ingresso. L’attività sarà avviata al raggiungimento di un numero minimo di iscritti. Prenotazione obbligatoria al numero verde 800.167619 o via mail all’indirizzo napoli@gallerieditalia.com.

Alle Gallerie d’Italia di Torino è prevista alle 19 la visita guidata “Donnarte”, focalizzata sul progetto artistico di JR “Women are Heroes” e sulla condizione sociale delle donne nei campi di rifugio. La visita si concluderà in Archivio Publifoto ripercorrendo gli scatti più significativi di grandi personalità femminili della storia sociale italiana e internazionale. (Informazioni e prenotazioni: 5 euro a persona, escluso biglietto d’ingresso.  Ingresso ridotto per tutte le donne. Prenotazione obbligatoria al numero verde 800.167619 o scrivendo a torino@gallerieditalia.com.

Le Gallerie d’Italia di Vicenza propongono alle 18 la visita guidata con degustazione “Un simposio al femminile”: le forme e le raffigurazioni pittoriche delle ceramiche antiche diventano occasione di un viaggio alla scoperta degli spazi e dei tempi della donna. Un itinerario che scandisce i diversi momenti della sua vita nell’Antica Grecia: dalla moda alla cura del corpo, dai rituali della seduzione e del matrimonio alla vita nello spazio domestico. Il percorso all’interno della mostra Argilla. Storie di viaggi si concluderà con un aperitivo “in rosa”. (Informazioni e prenotazioni: 10 euro a persona, incluso biglietto d’ingresso e aperitivo. Prenotazione obbligatoria al numero verde 800.167619 o vicenza@gallerieditalia.com.

Barbarano Romano (Vt). Presentazione del libro “San Giuliano e Barbarano Romano” di Stephan Steingräber: focus su storia e archeologia di questo suggestivo angolo della Tuscia

barbarano-romano_presentazione-libro_San Giuliano e Barbarano Romano_locandinaFocus su storia e archeologia di un suggestivo angolo della Tuscia che, anche grazie agli sforzi congiunti dell’amministrazione comunale e del parco regionale Marturanum, sta acquistando rinomanza a livello internazionale. Appuntamento venerdì 24 febbraio 2023, alle 16.30, in sala Sant’Angelo, nel centro storico di Barbarano Romano (Vt), per la presentazione del libro “San Giuliano e Barbarano Romano” di Stephan Steingräber.

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Copertina del libro “San Giuliano e Barbarano Romano” di Stephan Steingräber

Dopo i saluti del sindaco di Barbarano Romano, Rinaldo Marchesi, seguiranno gli interventi introduttivi di Stefano Celletti, direttore del parco regionale Marturanum, e Barbara Barbaro della Sabap per l’Etruria Meridionale. Poi il prof. Steingräber e Carlo Casi, direttore scientifico della collana “Antiqua Res” nonché direttore del parco archeologico naturalistico di Vulci, parleranno del libro illustrandone i contenuti. A introdurre il dibattito e a far da moderatrice, Francesca Ceci, archeologa in servizio ai Musei Capitolini. Al termine dell’incontro Rosa Lucidi, direttrice del museo Archeologico delle Necropoli rupestri di Barbarano Romano, condurrà una speciale visita guidata tra le sale e le teche del Museo. Il professor Steingräber, archeologo ed esperto etruscologo, già docente nelle università di Monaco, Magonza, Tokyo e RomaTre, ha realizzato una preziosa guida ai principali monumenti etruschi presenti nel territorio di Barbarano, analizzandoli e descrivendoli in maniera approfondita, soffermandosi su ogni singola necropoli e aggiornando le informazioni in nostro possesso con le nuove scoperte venute alla luce nel corso delle campagne di scavo intraprese in questi ultimi anni.

Roma. A Palazzo Caffarelli dei musei Capitolini al via la mostra “La Roma della Repubblica”, secondo capitolo del ciclo “Il racconto dell’Archeologia”: 1800 opere che illustrano la società romana dal V al I sec. a.C.

roma_capitolini_mostra-la-roma-della-repubblica_locandinaAl via una nuova mostra ai musei Capitolini di Roma. Dal 13 gennaio al 24 settembre 2023 le sale al terzo piano di Palazzo Caffarelli ospitano la mostra “La Roma della Repubblica” che illustra, attraverso una serie di temi e contesti archeologici, i caratteri e le trasformazioni della società romana nel corso di ben cinque secoli, dal V alla metà del I secolo a.C. Il progetto è a cura di Claudio Parisi Presicce e Isabella Damiani e promosso da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con l’organizzazione Zètema Progetto Cultura. La mostra, secondo capitolo del ciclo “Il racconto dell’Archeologia”, a più di tre anni dal primo che nel 2019 fu dedicato a “La Roma dei Re”, presenta circa 1800 opere, manufatti in bronzo, pietra locale, in rari casi marmo, soprattutto terracotta, che formano il percorso espositivo basato su un lungo e complesso lavoro in cui si intrecciano metodi di indagine tradizionali e tecniche innovative di ricostruzione. Elemento di notevole impatto è il colore, restituito come proposta fondata sull’analisi delle terrecotte che un’attenta opera di ricomposizione consente di attribuire ad articolati moduli decorativi. La quasi totalità delle opere in mostra non è solitamente esposta al pubblico e in molto casi si tratta di oggetti finora conservati nelle casse dell’Antiquarium, per la prima volta restaurati ed esposti.

Marchio del patrimonio europeo. Aquileia, col progetto “terra di dialogo”, tra i 13 siti italiani in gara. L’ultimo a esserselo aggiudicato è stato il Comune di Ventotene nel 2021

marchio-patrimoio-europeo_logoAnche Aquileia tra i 13 siti italiani in gara per il Marchio del patrimonio europeo: il ministero della Cultura ha comunicato che sono 13 le candidature presentate per il “Marchio del patrimonio europeo” (edizione 2023), riconoscimento Ue, noto anche con la denominazione “European Heritage Label”, finalizzato a valorizzare, a cadenza biennale, il patrimonio culturale comune, tramite il quale rafforzare il senso di appartenenza all’Unione. L’ultimo sito italiano a essere insignito del titolo, nell’ambito della selezione 2021, è stato il Comune di Ventotene lo scorso aprile, che si è aggiunto agli altri tre luoghi già selezionati: il Museo Casa De Gasperi (Marchio nella selezione 2014), Forte Cadine (Marchio nella selezione 2017) e l’Area archeologica di Ostia antica (Marchio nella selezione 2019).

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Il foro romano di Aquileia: il sito candidato al Marchio del patrimonio europeo (foto fondazione aquileia)

Una Commissione ministeriale, che sarà appositamente costituita con decreto del Segretariato generale, valuterà entro l’8 febbraio 2023 i siti migliori dal punto di vista della rilevanza europea, della qualità progettuale e della capacità operativo-gestionale. Le candidature, fino a un massimo di due, dovranno essere presentate alla Commissione europea entro il 1° marzo 2023. Solo un sito potrà poi essere insignito del riconoscimento per ciascuno Stato membro tra i partecipanti all’iniziativa, così come previsto dalla decisione istitutiva del “Marchio del patrimonio europeo” (UE 1194/2011). I progetti relativi alla selezione del 2023 sono: 1. Aquileia, terra di dialogo proposto dalla Fondazione Aquileia di Aquileia (Udine); 2. Archivio di Stato di Palermo proposto dalla soprintendenza Archivistica della Sicilia-Archivio di Stato di Palermo; 3. Area archeologica Foro Romano e Palatino proposto dal parco archeologico del Colosseo; 4. Complesso monumentale di San Vincenzo al Volturno proposto dalla direzione regionale Musei Molise; 5. Galleria del Grano Pasta Museum proposto dall’associazione Galleria del Grano di Gragnano (Napoli); 6. I luoghi dell’Operazione Avalanche proposto amministrazione comunale Città di Battipaglia (Salerno); 7. Il patrimonio immateriale arbereshe di Piana degli Albanesi – Hora e Arbëreshëvet proposto dal comune di Piana degli Albanesi (Palermo); 8. Il telescopio di Galileo: una storia europea proposto dal Museo Galileo – istituto e museo di Storia della Scienza di Firenze; 9. Museo dei Bozzetti “Pierluigi Gherardi” proposto dal Comune di Pietrasanta (Lucca); 10. Ponte San Leonardo di Termini Imerese proposto dall’associazione Rodoarte onlus di Palermo; 11. Roma, Campidoglio, Musei Capitolini – Sala degli Orazi e Curiazi proposto da Roma Capitale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali; 12. Sant’Anna di Stazzema proposto dal parco nazionale della pace di Sant’Anna di Stazzema (Lucca); 13. Tempio Voltiano proposto dai musei civici del Comune di Como.

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Roberto Corciulo, presidente della Fondazione Aquileia (foto fondazione aquileia)

Ogni candidato ha depositato un dossier, redatto sulla base dei format allegati al bando, elaborati dalla Commissione europea che gestisce l’iniziativa. “Abbiamo presentato la candidatura”, sottolinea Roberto Corciulo, presidente della Fondazione Aquileia, “con un progetto corale chiamato “Aquileia, terra di dialogo” che esplicita i valori europei che la storia di Aquileia incarna fin dall’antichità e la sua capacità di relazionarsi: da sempre Aquileia è luogo di convivenza pacifica e fruttuosa, grazie al suo porto fluviale fu luogo d’incontro di idee, religioni e genti di ogni provenienza e poi fu sede di un Patriarcato che unì tre popoli comprendendo territori che andavano dal Lago di Como all’Ungheria. La predisposizione del dossier è stata un’occasione di riflessione interessante – continua Corciulo – e sicuramente potrà essere la base anche per sviluppare ulteriori progetti in futuro”.