Archivio tag | mostra “Sfingi leoni e mani d’argento. Lo splendore immortale delle famiglie etrusche di Vulci”

Viterbo. Prime immagini della mostra “SFINGI, LEONI E MANI D’ARGENTO. Lo splendore immortale delle famiglie etrusche di Vulci” al museo nazionale Etrusco di Rocca Albornoz. Il video dell’inaugurazione

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Le mani d’argento esposte al museo nazionale Etrusco della Rocca Albornoz di Viterbo nella mostra “SFINGI, LEONI E MANI D’ARGENTO. Lo splendore immortale delle famiglie etrusche di Vulci” (foto drm-lazio)

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Sfinge vulcente esposta al museo nazionale Etrusco della Rocca Albornoz di Viterbo nella mostra “SFINGI, LEONI E MANI D’ARGENTO. Lo splendore immortale delle famiglie etrusche di Vulci” (foto drm-lazio)

Mani d’argento, gioielli, preziose testimonianze della raffinata produzione vulcente stanno riportando al centro dell’attenzione il museo nazionale Etrusco di Rocca Albornoz a Viterbo dove, dal 25 febbraio 2023 al 15 giugno 2023 è aperta la mostra “SFINGI, LEONI E MANI D’ARGENTO. Lo splendore immortale delle famiglie etrusche di Vulci”(vedi Viterbo. Al museo nazionale Etrusco di Rocca Albornoz apre la mostra “Sfingi, Leoni e mani d’argento. Lo splendore immortale delle famiglie etrusche di Vulci” con le raffinate produzioni vulcenti emerse dalle recenti campagne di scavo | archeologiavocidalpassato). Dopo l’anteprima a San Sisto a Montalto di Castro e l’esposizione al museo Archeologico di Francoforte sul Meno nel 2021 (vedi Al museo di Francoforte aperta la mostra “Leoni, Sfingi e Mani d’argento. Lo splendore immortale delle famiglie etrusche di Vulci”: esposte le ultime scoperte archeologiche dalla metropoli di Vulci e alcuni reperti dal Foro e dal Palatino della Roma dei re etruschi | archeologiavocidalpassato), l’aristocrazia vulcente ed i suoi tesori tornano a farsi ammirare dal pubblico.

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Specchi in bronzo esposti al museo nazionale Etrusco della Rocca Albornoz di Viterbo nella mostra “SFINGI, LEONI E MANI D’ARGENTO. Lo splendore immortale delle famiglie etrusche di Vulci” (foto drm-lazio)

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Preziose briglie di cavallo esposte al museo nazionale Etrusco della Rocca Albornoz di Viterbo nella mostra “SFINGI, LEONI E MANI D’ARGENTO. Lo splendore immortale delle famiglie etrusche di Vulci” (foto drm-lazio)

È un’occasione per immergersi nella bellezza dell’arte etrusca, attraverso reperti archeologici eccezionali. Le campagne di scavo condotte negli ultimi anni nella città etrusca di Vulci e nelle sue necropoli hanno permesso infatti di rileggere e integrare quanto emerso dalle ricerche, dalle indagini archeologiche e dai ritrovamenti fortuiti che dalla fine del Settecento hanno interessato quest’area. I nuovi dati emersi testimoniano la straordinaria raffinatezza delle produzioni vulcenti che rispondono alle esigenze di una aristocrazia locale in cerca di autocelebrazione. Dati archeologici che inoltre ci raccontano dei contatti commerciali e culturali con il Mediterraneo.

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Sara De Angelis, direttrice del museo nazionale Etrusco di Rocca Albornoz a Viterbo (foto drm-lazio)

Ecco il video di Tuscia Time Quotidiano dell’inaugurazione della mostra con Sara De Angelis, direttrice del museo nazionale Etrusco di Rocca Albornoz; Stefano Petrocchi, direttore regionale Musei del Lazio; e Margherita Eichberg, soprintendente Archeologia Belle arti Paesaggio per la provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale.

Viterbo. Al museo nazionale Etrusco di Rocca Albornoz apre la mostra “Sfingi, Leoni e mani d’argento. Lo splendore immortale delle famiglie etrusche di Vulci” con le raffinate produzioni vulcenti emerse dalle recenti campagne di scavo

viterbo_rocca-albornoz_mostra-sfingi-leoni-mani-d-argento_locandina-inaugurazioneLe campagne di scavo condotte negli ultimi anni nella città etrusca di Vulci e nelle sue necropoli hanno permesso di rileggere e integrare in modo sostanziale quanto emerso dalle ricerche, dalle indagini archeologiche e dai ritrovamenti fortuiti che dalla fine del Settecento hanno interessato quest’area coinvolgendo personalità e istituzioni locali e internazionali, quali la famiglia Campanari o il principe di Canino Luciano Bonaparte. I nuovi dati emersi testimoniano la straordinaria raffinatezza delle produzioni vulcenti, rispondente alle esigenze di una aristocrazia locale in cerca di autocelebrazione, e i contatti commerciali e culturali con il Mediterraneo: reperti e strutture hanno fornito importanti dati per la comprensione della religiosità etrusca, dell’architettura sacra e funeraria così come del gusto delle classi sociali più agiate. Per capire queste novità e queste ricerche ecco la mostra “Sfingi leoni e mani d’argento. Lo splendore immortale delle famiglie etrusche di Vulci” che apre il 24 febbraio 2023, alle 11, negli spazi espositivi del museo nazionale Etrusco di Rocca Albornoz a Viterbo, dove il pubblico la potrà visitare dal 25 febbraio al 15 giugno 2023. Raffinate fibule di ambra, argento e bronzo; decorazioni con pendenti a scarabei, di chiara derivazione egiziana; una coppia di mani d’argento, certamente appartenenti ad una statua polimaterica come se ne vedevano in Grecia e che si diffusero in area vulcente; e poi vasi attici, di committenza etrusca ma di fattura greca: tanti gli oggetti rinvenuti, studiati, esposti provenienti dalle tombe scavate di recente, che offrono uno spaccato fortemente rappresentativo di quanto emerso negli ultimi anni di ricerche. La mostra, promossa e organizzata dalla soprintendenza Archeologica Belle arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale in collaborazione con la Fondazione Vulci e con la Direzione regionale Musei Lazio, arriva al museo nazionale Etrusco di Viterbo dopo il successo ottenuto nell’esposizione presso il museo Archeologico di Francoforte in Germania, rappresenta la ripresa di mostre di carattere archeologico nazionale al museo di Viterbo.