Velia. Conferenza del divulgatore scientifico Alan Zamboni su “Risolvere l’infinito nel finito – la scienza di Parmenide e Zenone”, vivace lezione che unisce scienza, storia e filosofia nell’ambito della mostra “Elea: la rinascita”
Nell’ambito della mostra “Elea: la rinascita” (vedi Velia. Sull’Acropoli alla presenza del ministro Sangiuliano si inaugura la mostra “Elea: la rinascita”, la prima realizzata dal parco con l’autonomia: prende spunto dalla scoperta – nel 2022 – del tempio arcaico di Atena coevo alla fondazione della colonia nel VI sec. a.C. | archeologiavocidalpassato), Alan Zamboni creator del canale YouTube Curiuss e poliedrico divulgatore scientifico, tiene una vivace lezione che unisce scienza, storia e filosofia, dal titolo “Risolvere l’infinito nel finito – la scienza di Parmenide e Zenone”. Un’occasione unica per studenti, curiosi e appassionati di assistere a una lezione negli stessi luoghi che centinaia di anni fa ospitarono gli studenti della Scuola Eleatica. Appuntamento il 27 ottobre 2023, alle 11, presso l’area archeologica di Velia (Ascea). Agli albori del pensiero umano quelle che noi oggi chiamiamo scienza e filosofia si intersecavano. Parmenide e Zenone, oltre ad essere celebri filosofi, sono oggi considerati riferimenti anche all’interno del percorso scientifico dell’umanità, anticipatori di concetti espressi diversi secoli dopo. La scienza non è una speculazione fine a se stessa, ma è sempre stato così? Come si articolano le deduzioni scientifiche nell’antica Elea? Quale utilità avevano? Alan Zamboni prova a rispondere tracciando una sottile linea che lega decine di secoli di storia. Lo farà attraverso una vivace lezione pensata per gli studenti delle scuole superiori ma aperta a tutti, che coniuga scienza, filosofia e storia: “Risolvere l’infinito nel finito – la scienza di Parmenide e Zenone”, incentrata sulle deduzioni scientifiche dei grandi filosofi dell’antica Elea.
Alan Zamboni. Laureato in Ingegneria Civile e Lettere moderne, appassionato di astronomia, scienza e van Gogh, lavora come divulgatore e videomaker. Realizza video didattici per l’apprendimento della Fisica, concerti, incontri nelle scuole e talk. Ha creato su YouTube il canale Curiuss che conta oltre 120mila iscritti (link https://www.youtube.com/@Curiuss).
Paestum. In occasione delle GEP 2023, per la prima volta a Paestum visite guidate allo scavo del tempietto arcaico rinvenuto presso le mura: ci sarà il direttore Tiziana D’Angelo. E poi ancora visite tematiche a Paestum e a Velia. E aperture serali. Ecco il ricco programma

Veduta zenitale del tempietto arcaico rinvenuto presso le mura occidentali di Paestum (foto pa-paeve)

Veduta a volo d’uccello del tempietto arcaico rinvenuto presso le mura occidentali di Paestum (foto pa-paeve)
Per la prima volta a Paestum visite guidate allo scavo del tempietto arcaico rinvenuto presso la porzione ovest delle mura di cinta della città: succede in occasione delle visite programmate nell’ambito delle Giornate Europee del Patrimonio, il 23 e 24 settembre 2023. E domenica 24 settembre 2024, alle 10, sarà proprio il direttore del parco archeologico di Paestum e Velia, Tiziana D’Angelo, ad accompagnare i partecipanti alla visita allo scavo archeologico del tempietto arcaico “Nuovi templi, nuovi dei (?)”. Un’occasione unica, assolutamente da non perdere. Il cantiere di scavo si raggiungerà attraverso il c.d. “Sentiero degli Argonauti” (durata del percorso circa 10 minuti; si consigliano abbigliamento e scarpe comode). La visita al cantiere di scavo è inclusa nel biglietto di ingresso al Parco, nell’abbonamento Paestum&Velia e nella card Adotta un blocco.
Sabato 23 settembre 2023, a Paestum, apertura straordinaria serale del Santuario meridionale (area Tempio di Nettuno e cd. Basilica): 20 – 23 (ultimo ingresso 22.15), costo del biglietto 2 euro. In programma “Un’altra Paestum”: visite tematiche nell’area archeologica di Paestum, a cura del personale del Parco Archeologico di Paestum e Velia (incluse nel prezzo del biglietto di ingresso). Alle 20, “Architetture senza barriere”, appuntamento in biglietteria; 21.30, “I santuari di Paestum”, appuntamento in biglietteria. A Velia Apertura straordinaria della città bassa di Velia: 20 – 23 (ultimo ingresso 22.15), costo del biglietto 2 euro. In programma “Un’altra Velia”: visite tematiche nell’area archeologica di Velia, a cura del personale del Parco Archeologico di Paestum e Velia (incluso nel prezzo del biglietto di ingresso). Alle 20.30 e 21.30, “L’edificio imperiale di casa Cobellis”. Appuntamento in biglietteria.
Programma di domenica 24 settembre 2023 (oltre la visita al tempietto arcaico).

Lezioni di yoga all’ombra dei templi dorici di Paestum (foto pa-paeve)
PAESTUM. Alle 10, 12, 15, 17, “Oltre il Museo. Storie dai depositi di Paestum” a cura del personale del parco archeologico di Paestum e Velia. Appuntamento nel piazzale del museo (incluso nel prezzo del biglietto di ingresso); 10 e 11, “Yoga per tutti” a cura dell’associazione Mi girano le ruote. Appuntamento presso la biglietteria dell’area archeologica di Paestum (Costo: 3 euro da aggiungere al prezzo del biglietto di ingresso al Parco); 16, “Tempio della Pace e Comitium”, visite allo scavo in corso a cura dell’università di Bochum. Appuntamento in biglietteria (incluse nel prezzo del biglietto di ingresso).
VELIA. Alle 10, 12, 15, visite guidata alla mostra temporanea “Elea: la rinascita” (incluse nel prezzo del biglietto di ingresso); 16.30, visite teatralizzate alla mostra “Elea: la rinascita” a cura della fondazione A. Gatto (incluse nel prezzo del biglietto di ingresso). Tutte le iniziative, esclusi i laboratori di ceramica e lo yoga, sono incluse nel prezzo del biglietto di ingresso al Parco, nell’abbonamento Paestum&Velia e nella card Adotta un blocco.
Velia (Sa). Al Teatro antico va in scena “Il Gelo” di Mimmo Borrelli, omaggio a Eduardo de Filippo
Il 26 agosto 2023, alle 21, appuntamento sull’Acropoli di Velia (Sa) con “Il Gelo” di Mimmo Borrelli, omaggio intimo e pieno di gloria a Eduardo de Filippo. Nella suggestiva cornice del Teatro antico di Velia, Mimmo Borrelli fa rivivere il ricordo di un Eduardo solo, intento a comporre poesie durante le pause dall’attività teatrale. Dai versi prendono forma tre personaggi, tre manifestazioni della Napoli tragico-popolare di cui si nutre il teatro di Eduardo come quello di Borrelli: Vincenzo De Pretore, un ladruncolo in cerca di un santo protettore; Baccalà, un guitto che vive alla giornata recitando per strada, e Padre Cicogna, un prete che abbandona l’abito talare per sposarsi. Tre storie diverse segnate da un comune destino di morte. A queste storie antiche si affianca la poesia “Il gelo”, composta da Mimmo Borrelli per Eduardo, un tributo commosso e potente. Ed è infine la voce del drammaturgo che chiude la scena, manifestazione dell’immortalità dell’arte, a completare la performance in un atto vibrante di metateatro. L’ingresso è gratuito previo ritiro in biglietteria del biglietto. È previsto un servizio navetta dall’ingresso del Parco all’Acropoli. Durante la serata sarà possibile visitare la mostra “Elea: la rinascita” (vedi Velia. Sull’Acropoli alla presenza del ministro Sangiuliano si inaugura la mostra “Elea: la rinascita”, la prima realizzata dal parco con l’autonomia: prende spunto dalla scoperta – nel 2022 – del tempio arcaico di Atena coevo alla fondazione della colonia nel VI sec. a.C. | archeologiavocidalpassato).
Velia. Sull’Acropoli alla presenza del ministro Sangiuliano si inaugura la mostra “Elea: la rinascita”, la prima realizzata dal parco con l’autonomia: prende spunto dalla scoperta – nel 2022 – del tempio arcaico di Atena coevo alla fondazione della colonia nel VI sec. a.C.
Conto alla rovescia per l’apertura a Velia della mostra “Elea: la rinascita”, la prima mostra realizzata al parco archeologico di Paestum e Velia da quando è stato dotato di autonomia speciale nel 2020, che trae ispirazione dagli straordinari risultati degli scavi recentemente condotti sull’Acropoli che hanno restituito tracce di un santuario dedicato ad Atena, risalente agli anni della fondazione della colonia magnogreca di Elea, verso la metà del VI sec. a.C. (vedi Velia. Sull’acropoli scoperti i resti del più antico tempio arcaico dedicato ad Atena con ceramiche dipinte, armi e armature: reliquie della battaglia navale di Alalia del 541-535 a.C. tra i greci di Focea contro Cartaginesi ed Etruschi. Osanna: “Nuova luce sulla storia della colonia greca dei Focei” | archeologiavocidalpassato). Per il taglio del nastro della mostra “Elea: la rinascita” appuntamento sull’Acropoli di Velia venerdì 4 agosto 2023, alle 17. Interverranno Tiziana D’Angelo, direttore del parco archeologico di Paestum e Velia; Franco Alfieri, presidente della Provincia di Salerno e sindaco del Comune di Capaccio Paestum; Pietro D’Angiolillo, sindaco del Comune di Ascea; Gabriel Zuchtriegel, direttore generale del parco archeologico di Pompei; Claudio Gubitosi, direttore del Giffoni Film Festival. Le conclusioni affidate a Gennaro Sangiuliano, ministro della Cultura. Chiude il vernissage, alle 21, “Letture eleatiche” di Roberto del Gaudio; progetto sonoro di Gigi Masin ed Emanuele Errante; Visual art di Andrea Maioli a cura della Fondazione Alfonso Gatto. La mostra sarà aperta fino al 30 aprile 2024.

Veduta zenitale dell’acropoli di Elea-velia, interessata dalla campagna di scavo 2021-2022 (foto pa-paeve)
Il parco archeologico di Velia ospita la mostra “Elea: la rinascita”, che racconta la nascita di Elea e della sua comunità. “Elea – raccontano gli archeologi del Parco – non è una città come le altre. La sua vita comincia sotto il segno della guerra, con l’assedio e l’abbandono della madrepatria Focea e con la diaspora di un popolo che si trova ad affrontare una profonda crisi. La storia della nascita di Elea e della ri-nascita dei suoi abitanti in fuga da un destino di schiavitù è tanto antica quanto attuale e si concretizza nelle persone, nelle terre e nelle pietre di Elea. Intorno al 545 a.C. Focea, sulle coste dell’Asia Minore (Turchia), fu vittima della pressione dell’impero persiano. I suoi abitanti decisero di abbandonare la patria pur di non perdere la propria libertà, intraprendendo un lungo viaggio nel Mediterraneo. Circa un secolo dopo il grande storiografo Erodoto ne descrive le vicende: In viaggio verso Elea […] i Focei trassero in mare le pentecontere, imbarcarono i figli, le donne, e tutto il trasportabile, e inoltre le statue del santuario e le altre offerte […]; imbarcarono tutto, salirono a bordo essi stessi […]. Focea, deserta d’uomini, fu occupata dai Persiani. Scopriamo così una storia di battaglie e profughi, popoli e città, interventi diplomatici e territori. Dopo numerose traversie, nel 540 a.C. fu fondato il primo insediamento di Elea, che si presentava come un modesto villaggio di case di pietra e terra cruda, addensato ai bordi del promontorio dell’Acropoli, al cui vertice era il santuario di Athena”.
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