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Montebelluna (Tv). Giornata di studio “A TAVOLA PER RACCONTARE”, dopo la mostra “FABULAE. Le situle raccontano i Veneti antichi”: esperti dall’Italia e dall’estero si confrontano sul tema “situle” in relazione sia alla cultura materiale dei Veneti antichi, sia ad aspetti sociali, ideologici ed economici. In presenza e on line. Ecco il programma

Oggi come 2500 anni fa i momenti conviviali sono occasione di condivisione e relazione sociale. Da questa riflessione nasce il titolo della giornata di studio “A TAVOLA PER RACCONTARE”, in programma il 5 settembre 2025 a Montebelluna (Tv), che prende le mosse dalla mostra “FABULAE. Le situle raccontano i Veneti antichi”, dedicata ad un patrimonio archeologico straordinario: le due situle figurate in lamina di bronzo (vasi a forma di secchio decorati con scene composite) rinvenute nella necropoli preromana di Posmon, in via Cima Mandria a Montebelluna, tra gli esemplari più rappresentativi e spettacolari della cultura materiale dei Veneti antichi, il popolo vissuto nell’Italia nord orientale tra il IX secolo a.C. e l’arrivo dei Romani. Le due situle, giunte a noi come vasi-ossuari di defunti e defunte di alto rango, nella loro funzione primaria, prima di diventare urne, figuravano nei simposi come contenitori di bevande di pregio (probabilmente vino) a simboleggiare ricchezza e potere dei padroni e delle padrone di casa. In realtà questi vasi preziosi sono la “punta dell’iceberg” della notevole documentazione archeologica delle oltre 250 tombe del sepolcreto, al momento in corso di studio, ma che già fa percepire la necropoli di via Cima Mandria come il riflesso di una comunità preromana benestante e socialmente complessa stabilmente insediata a Montebelluna in epoca preromana.

La situla proveniente dalla tomba 5 della necropoli di Posmon scoperta nel 2012 ed esposta al museo civico di Montebelluna (foto graziano tavan)

Il 5 settembre 2025, appuntamento in presenza all’auditorium Biblioteca Comunale, in largo Dieci Martiri 1, a Montebelluna, e in diretta streaming, su iscrizione obbligatoria (cliccando qui). Per informazioni: 0423 617479 | info@museomontebelluna.it. Studiosi e studiose dall’Italia e dall’estero si confronteranno sul tema “situle” in relazione sia alla cultura materiale dei Veneti antichi, sia ad aspetti sociali, ideologici ed economici nel quadro dell’ampia rete di contatti culturali e commerciali tra Italia centro-settentrionale, Alpi e Slovenia nel periodo preromano. La Giornata di Studio nasce da una collaborazione tra il Comune di Montebelluna-museo Civico e la soprintendenza ABAP-VE-MET con il supporto della direzione regionale Musei nazionali del Veneto – museo nazionale Atestino e il patrocinio dell’istituto nazionale di Studi Etruschi-Sezione Etruria Padana e Italia settentrionale.

PROGRAMMA DELLA GIORNATA. Alle 10, saluti istituzionali. Alle 10.15, iniziano gli interventi della mattina. Introduce e coordina: Giovanna GAMBACURTA, università Ca’ Foscari Venezia: Emanuela GILLI, museo civico di Montebelluna; Carla PIRAZZINI, soprintendenza ABAP VE-MET; Benedetta PROSDOCIMI, direzione regionale Musei nazionali del Veneto, su Gli scavi della necropoli preromana a Posmon Via Cima Mandria tra tutela e valorizzazione; Veronica GROPPO, Università Lubiana; Nicoletta ONISTO, antropologa indipendente, su Le situle Montebelluna tra tipologia, tecnologia e ritualità; Stefano BUSON, già direzione regionale Musei nazionali del Veneto, su L’utilizzo delle situle nella vita degli antichi: i segni d’uso e i restauri antichi nelle situle di Posmon; Luca ZAGHETTO, archeologo indipendente, su Le due situle istoriate di Montebelluna. Alle 11.30, pausa caffè. Franco MARZATICO, Ufficio Beni Archeologici – Provincia Autonoma di Trento, su Simposio e banchetto nel cuore delle Alpi. Riflessioni sul mondo retico; Claudia MANGANI, museo civico Archeologico “G. Rambotti” – Desenzano del Garda; Barbara GRASSI, soprintendenza ABAP-CO-LC, su Recipienti in bronzo dal territorio golasecchiano: uno sguardo d’insieme. Alle 13, pausa pranzo.

Alle 14, gli interventi del pomeriggio. Introduce e coordina: Angela RUTA SERAFINI, già soprintendenza ABAP VE-MET. Giulia MORPURGO, dipartimento di Lettere e Beni culturali, università della Campania ‘Luigi Vanvitelli’, su Situle in bronzo da contesti dell’Etruria padana di “fase Certosa”: forme, associazioni, usi; Diego VOLTOLINI, direzione regionale Musei nazionali Marche, su Situle in Adriatico: per un inquadramento dell’area picena; Manca VINAZZA, University of Ljubljana, Faculty of Arts, Department of Archaeology; Bostjan LAHARMAR, National Museum of Slovenia;  Miha MLINAR, Tolmin Museum, su Nuove scoperte sulle situle nell’area Slovena. Alle 15.15, discussione e a seguire relazione a cura di Louis NEBELSICK, Cardinal Stefan Wyszynski University in WarsawInstitute of Archaeology,.

Trieste. Al via al museo civico di Storia Naturale “Preistoria 2024”: otto incontri dedicati ai temi dell’archeologia preistorica e protostorica regionale, promossi dalla Società per la Preistoria e la Protostoria della Regione Friuli Venezia Giulia

trieste_storia-naturale_preistoria-2024-ciclo-conferenze_locandinaAl via a Trieste “Preistoria 2024”: otto incontri dedicati ai temi dell’archeologia preistorica e protostorica regionale per divulgare e far conoscere i risultati delle ultime ricerche, le nuove scoperte e i grandi temi che alimentano il dibattito sulle principali tematiche preistoriche e protostoriche, grazie al coinvolgimento dei principali studiosi che se ne occupano. Il ciclo di conferenze, a ingresso gratuito sino ad esaurimento dei posti, che si tiene tra marzo e dicembre 2024, sempre alle 17, al museo civico di Storia Naturale di Trieste, via dei Tominz 4, è realizzato dalla Società per la Preistoria e la Protostoria della Regione Friuli Venezia Giulia, in co-organizzazione con il museo civico di Storia Naturale del Comune di Trieste. La SPP-FVG, fondata a Trieste il 22 dicembre 1970 da Benedetto Lonza con Gabriella Pross-Gabrielli, Luigi Parentin, Manlio Peracca, Nicolò Romani e Francesco Stradi, ha voluto sin dalla sua nascita dedicare particolare attenzione alla divulgazione scientifica delle principali tematiche preistoriche e protostoriche della nostra regione. Con tali obiettivi, la Società ha coinvolto in numerose circostanze i principali studiosi che si occupano di problematiche archeologiche preistoriche – prevalentemente regionali, ma non solo – cercando di diffondere tra gli appassionati locali ed i cultori della materia le principali novità che continuamente emergono grazie alle ultime ricerche nel campo archeologico. Il ciclo “Preistoria 2024 darà ampio spazio a diversi punti “caldi” con un focus in particolare sui numerosi aspetti ancora problematici che riguardano la nascita e lo sviluppo di quei particolari abitati fortificati su altura che chiamiamo “castellieri” e che sono l’elemento fondamentale del paesaggio antropico antico dell’Istria, del Carso e della Pianura Friulana, a partire dall’Età del Bronzo e sino alla conquista romana della regione. Ecco il programma.

Mercoledì 13 marzo 2024: “Abitare nei castellieri tra Bronzo finale ed età del Ferro: evidenze da Tabor presso Vrabce e ŠStanjel (Carso)”, con Manca Vinazza, archeologa, università di Lubiana.

Mercoledì 17 aprile 2024: “La colonizzazione neolitica della pianura friulana: nuovi dati e prospettive di ricerca” con Andrea Pessina, archeologo, segretario regionale del Mic per il Friuli Venezia Giulia e soprintendente ad interim della soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per il Friuli Venezia Giulia.

Mercoledì 15 maggio 2024: “Vita e morte di un cacciatore mesolitico. La sepoltura di Mondeval de Sora (San Vito di Cadore) alla luce delle nuove indagini” con Federica Fontana, professoressa associata di Preistoria e Protostoria all’università di Ferrara.

Mercoledì 12 giugno 2024: “Le sculture preromane di Nesazio. Una revisione stratigrafica e archeologica” con Paolo Paronuzzi, professore di Geologia applicata all’università di Udine e geoarcheologo.

Mercoledì 18 settembre 2024: “Ricostruzione dell’esodo biblico secondo Emmanuel Anati in epoca persiana ed ellenistica” con Fabio Crosilla, già professore ordinario di Topografia all’università di Udine, dipartimento Politecnico di Ingegneria e Architettura.

Mercoledì 16 ottobre 2024: “Connessioni tra Slovenia e Carso nel terzo millennio a.C.” con Elena Leghissa, ricercatrice associata di archeologia dell’università di Lubiana, accademia slovena di Scienze ed arte, istituto di archeologia.

Mercoledì 13 novembre 2024: “Uomini, bronzo e vetro sul versante meridionale delle Alpi durante l’età del Bronzo medio e tardo” con Peter Turk, curatore della Preistoria e Archeologia del museo nazionale della Slovenia di Lubiana.

Mercoledì 18 dicembre 2024: “Tra cacciatori e pastori: la Grotta dell’Edera e il Carso durante le prime fasi dell’Olocene” con Francesco Boschin, professore associato, dipartimento di Scienze Fisiche, della Terra e dell’Ambiente, università di Siena.