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Modena dedica due giornate a Fernando Malavolti, grande archeologo e speleologo modenese: sabato, presentazione del volume con i “Diari”; domenica escursione nella Val Secchia

La locandina della due giorni dedicata all’archeologo e speleologo modenese Fernando Malavolti

Due giornate – sabato 20 e domenica 21 ottobre 2018 – dedicate alla figura di Fernando Malavolti, il grande archeologo e speleologo modenese (1913 – 1954) cui si devono tante scoperte nei territori di Modena e Reggio Emilia. A promuoverle i musei civici di Modena, in collaborazione con soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara. Poliedrica figura di archeologo, geologo e speleologo, Fernando Malavolti (Modena, 1913–1954) condusse a partire dagli anni Trenta del secolo scorso un’instancabile attività di ricerca, con indagini sistematiche nel territorio modenese, bolognese e reggiano, che hanno fornito un fondamentale contributo allo studio della preistoria e in particolare del Neolitico dell’Italia settentrionale. Leggendarie rimangono le spedizioni organizzate nel 1938 e nel 1945 per studiare gli aspetti geologici, idrologici, botanici, faunistici, meteorologici, paletnologici e toponomastici dell’area carsica dei Gessi Triassici della Val Secchia (Reggio Emilia).

Il gruppo degli esploratori dei Gessi Triassici dell’alta val Secchia in posa di fronte alla risorgente del Cunicolo del Fontanino presso Pradale (Villa Minozzo), 12/8/1945. In alto da sinistra: Rodolfo de Salis, Fernando Malavolti, Mario Bertolani. Gli altri componenti del gruppo sono Celso Guareschi, Carlo Moscardini, Mario Levrini e Enrico Bombardi

Gita del Centro Emiliano di Studi Preistorici alla Grotta della Spipola, 19 marzo 1949

Sabato 20 ottobre 2018, al Palazzo dei Musei di Modena, viene presentato il volume “Fernando Malavolti. I diari delle ricerche 1935-1948” (editore All’Insegna del Giglio, Firenze 2018 (30 euro edizione a stampa – 21 euro edizione digitale). Fra il 1935 e il 1948, infatti, Malavolti affida la narrazione meticolosa di 13 anni di ricerche pionieristiche a una serie di Diari, con la caratteristica copertina nera dei quaderni di una volta, che oggi il museo Archeologico, grazie alla disponibilità dei figli Marco e Mara, pubblica integralmente, arricchiti dai contributi di specialisti dei diversi campi di ricerca che Malavolti attraversò. Appuntamento, dunque, sabato 20 alle 17, in sala Crespellani dei Musei Civici di Modena, per la presentazione del volume a cura di Silvia Pellegrini e Cristiana Zanasi (All’Insegna del Giglio Editore). Intervengono: Gianpietro Cavazza, assessore alla Cultura; Francesca Piccinini, direttrice Musei Civici; Cristina Ambrosini, soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Bologna; Monica Miari, presidente Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria. Saranno presenti Mara e Marco Malavolti. La presentazione è a cura di Maria Bernabò Brea (Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria) e Andrea Cardarelli (università La Sapienza di Roma). A seguire, reading dell’attore Santo Marino (Compagnia Peso Specifico Teatro) che riporterà idealmente fra il pubblico la figura dello studioso, grazie alla lettura di alcuni brani tratti dai Diari. In occasione della presentazione del volume, la Sala dell’Archeologia ospiterà una piccola esposizione di oggetti che accompagnarono Malavolti nelle sue escursioni come la bussola, il coltello usato per prelevare campioni di rocce da analizzare, la cordella, la livella e il compasso per i rilievi, gentilmente concessi dalla famiglia, oltre agli originali contenitori con cui raccoglieva e conservava i reperti. Brani dei Diari, con osservazioni, disegni e descrizioni installati sulle vetrine permetteranno ai visitatori di percorrere il Museo Archeologico seguendo il filo rosso delle ricerche dello studioso. Della sua attività di speleologo resta anche un frammento di lastra di gesso prelevato da una grotta esplorata nei gessi bolognesi (Spipola-Acquafredda) e firmata da Malavolti e dall’amico e compagno di avventure Salvatore Mascarà (esplorazione del 1932).

Sala Floriana nel sistema Spipola-Acquafredda (Foto Gsb-Usb)

I Diari sono editi in formato digitale accessibile a tutti, scaricabile e stampabile. Si tratta complessivamente di 2.647 pagine interamente trascritte e corredate da un indice dei nomi di persona e dei toponimi. I Diari sono accompagnati da un volume a stampa (acquistabile anche in formato digitale) che accoglie saggi critici sulla biografia di Malavolti (A. Saltini), sull’importanza dello studioso nel panorama della ricerca archeologica del suo tempo (M. Tarantini), sul fondamentale contributo nello studio della preistoria e del neolitico in Italia Settentrionale (A. Pessina), sulla ricerca archeologica delle terramare emiliane (A. Cardarelli, G. Pellacani) e di siti dell’età del Ferro (S. Campagnari), sul rapporto con il Museo Civico e la città, negli anni del secondo conflitto mondiale (S. Pellegrini, F. Piccinini) e sulla sua importanza come geologo, naturalista e speleologo (S. Lugli e S. Piastra).

Escursione di Unimore ai Gessi Triassici nel Reggiano

L’archeologo preistorico Andrea Cardarelli

Domenica 21 ottobre 2018, seconda giornata dedicata a Fernando Malavolti. In programma l’escursione “Itinerario sulle orme di Fernando Malavolti. La Val Secchia fra archeologia, geologia e speleologia: rupe di Pescale, Pietra di Bismantova, Fonti di Paiano, grotte nei Gessi Triassici”, promossa da Musei Civici e UNIMORE. L’iniziativa, su prenotazione, prevede un percorso lungo la Val Secchia fra archeologia, geologia e speleologia guidato e illustrato da Andrea Cardarelli, dell’università La Sapienza di Roma – Dipartimento di Scienze dell’Antichità; Stefano Lugli, università di Modena e Reggio Emilia – Dipartimento di Scienze della Terra; Marco Malavolti; il Gruppo Speleologico Emiliano e il Gruppo Speleologico e Paletnologico G. Chierici di Reggio Emilia. L’escursione è realizzata in collaborazione con Federazione Speleologica Regionale dell’Emilia Romagna e Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano. Info e modalità di partecipazione: http://www.museicivici.modena.it In caso di maltempo l’escursione sarà rimandata a domenica 28 ottobre.