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Torino. Al museo Egizio lectio magistralis del prof. Filippo Carlà-Uhink (Universität Potsdam) su “Numismatica comportamentale. Riflessioni per un nuovo approccio allo studio della monetazione antica”

torino_egizio_lectio-magistralis-numismatica-comportamentale_filippo-carlà_locandinaGli studi di economia antica quasi sempre si basano sul modello dell’homo oeconomicus, ovvero sull’assunto, tipico della scuola economica neoclassica, che ogni individuo tende attraverso scelte razionali e informate alla massimizzazione del profitto e alla minimizzazione della perdita. Tale assunto è però da alcuni decenni sotto attacco – e lo sviluppo dell’Economia Comportamentale ha contributo con particolare successo a confutarne le premesse. “Numismatica comportamentale. Riflessioni per un nuovo approccio allo studio della monetazione antica” è il titolo della lectio magistralis che Filippo Carlà (Universität Potsdam) tiene mercoledì 20 marzo 2024, alle 18, in sala conferenze del museo Egizio di Torino. Introduce Federico Poole. Modera Federico Barello, archeologo della soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio di Torino. Ingresso libero con prenotazione obbligatoria su Eventbrite al link https://www.eventbrite.it/…/numismatica-comportamentale…. Questo incontro intende quindi mostrare, nello specifico campo della storia monetaria antica – e soprattutto romana – quali interpretazioni, stabilite e ricorrenti, poggino su tale postulato, e proporre invece approcci diversi allo studio della monetazione romana antica e del suo uso nei secoli dell’impero e in particolare della tarda antichità: quali erano i meccanismi “irrazionali” e “emotivi” che intervenivano nel quotidiano quando le monete venivano prese in mano, guardate, usate, scambiate? E come interveniva l’autorità emittente per controllare questi fenomeni – o addirittura per utilizzarli ai propri fini?

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Il prof. Filippo Carlà-Uhink dell’università di Potsdam (foto kaya neutzer)

Filippo Carlà-Uhink è professore ordinario di Storia antica all’università di Potsdam in Germania. Dopo aver conseguito la laurea in Lettere classiche all’università di Torino (2003) e il dottorato di ricerca in Scienze dell’Antichità all’università di Udine (2007), ha insegnato e fatto ricerca nelle università di Heidelberg, Mainz, Exeter, Tübingen e all’università dell’Educazione di Heidelberg prima di essere chiamato nel 2018 alla cattedra di storia antica a Potsdam. La sua ricerca si concentra, tra gli altri temi, sulla storia economica e sociale del (tardo) impero romano, sulla corruzione nel mondo antico, sull’oratoria giuridica attica e sulla ricezione dell’antico nella cultura popolare moderna e contemporanea. È autore di “L’oro nella tarda antichità: aspetti economici e sociali” (Torino, Zamorani 2009), di “The Birth of Italy: The Institutionalization of Italy as a Region – 3rd-1st Century BCE” (Berlin / Boston, de Gruyter 2017), di “Diocleziano”(Bologna, Il Mulino 2019) e di “Representations of Classical Greece in Theme Parks” (London / New York, Bloomsbury 2020) e coautore, tra altri titoli, di “Questioni tardoantiche. Storia e mito della “svolta costantiniana” (con Maria G. Castello: Roma, Arachne 2010), di “Economia e finanza a Roma” (con Arnaldo Marcone: Bologna, Il Mulino 2011) e di “Monsieur le Professeur… Correspondances italiennes 1853-1888. Theodor Mommsen, Carlo, Domenico, Vincenzo Promis” (con Silvia Giorcelli Bersani: Paris, Académie des Inscriptions et des Belles Lettres 2018).