San Pietro in Casale (Bo). In Municipio l’incontro “Il sito di Maccaretolo: nuova campagna di prospezioni geofisiche” con i risultati della nuova campagna di prospezioni geofisiche condotte nel sito di Maccaretolo
Mercoledì 3 dicembre 2025, alle 17.45, nella sala del consiglio comunale, Palazzo del Municipio, in via Giacomo Matteotti 154 a San Pietro in Casale (Bo) la soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna presenta “Il sito di Maccaretolo: nuova campagna di prospezioni geofisiche” con i risultati della nuova campagna di prospezioni geofisiche condotte nel sito di Maccaretolo a San Pietro in Casale. Intervengono Alessandro Poluzzi, sindaco di San Pietro in Casale; Riccardo Marchetti, assessore alla Cultura di San Pietro in Casale; Alice Vecchi, sindaco di Bentivoglio e delegata alla Cultura, Pari opportunità e Promozione del territorio per l’Unione Reno Galliera; Sara Campagnari, coordinatrice settore Archeologia della soprintendenza ABAP Città metropolitana di Bologna; Valentina di Stefano, funzionaria archeologa della soprintendenza ABAP di Bologna; Laura Cerri, archeologa esperta in prospezioni geofisiche. Evento gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Bologna. A Palazzo Marescalchi, sede Sabap, per GEP 2025, “Dialoghi con il territorio. Scavi e ricerche delle Soprintendenze di Bologna e di Modena Reggio Emilia e Ferrara”: i risultati dei più recenti interventi di scavo e ricerca condotti sulle province di competenza
Nell’ambito delle Giornate Europee del Patrimonio 2025 la soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e la soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per le provincie di Modena Reggio Emilia e Ferrara organizzano un incontro con i funzionari archeologi referenti per il territorio e con professionisti e studiosi esterni, nel corso del quale verranno presentati i risultati dei più recenti interventi di scavo e ricerca condotti sulle province di competenza: “Dialoghi con il territorio. Scavi e ricerche delle Soprintendenze di Bologna e di Modena, Reggio Emilia e Ferrara”. Appuntamento venerdì 26 Settembre, alle 16, nel Salone d’Onore di Palazzo Marescalchi, sede Sabap-Bo, in via IV Novembre 5 a Bologna. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili. Dopo i saluti istituzionali di Francesca Tomba, soprintendente ABAP per la Città metropolitana di Bologna, e di Eugenia Valacchi, soprintendente ABAP per le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, introduce e modera Valentina Manzelli, archeologa SABAP e referente area funzionale Educazione e Ricerca. Intervengono Sara Campagnari, Monica Miari (archeologhe SABAP), Angelo Di Michele (Coop. Archeologia), su “Bologna, Villa Cassarini: indagini ai margini dell’abitato protostorico”; Vanessa Poli (archeologa SABAP), Paola Poli (libera professionista), Valentina Santi (SAP Società Archeologica S.r.l.), su “Valsamoggia (BO), il sito pluristratificato di via Chiesaccia”; Carolina Ascari Raccagni (Archeologa SABAP), Nicola Cassone (GEA), Flavia Amato, Marco Bruni (liberi professionisti), su “Ca’ Bianca Nuova e il copparese in epoca romana”; Valentina Di Stefano (archeologa SABAP), Laura Cerri (libera professionista), su “Nuova campagna di prospezioni geofisiche nel sito di Maccaretolo a San Pietro in Casale (BO): analisi preliminari e prospettive di ricerca”; Annalisa Capurso (archeologa SABAP), Nicoletta Raggi, Cristian Tassinari (TECNE S.r.l.), su “Il rustico di via Elsa Morante a Villanova di Castenaso (BO): scavo e valorizzazione di un sito ad orientamento anomalo lungo la via San Vitale”.
San Pietro in Casale (Bo). In municipio la conferenza “Lo scavo archeologico nell’area del Casone del Partigiano: un impianto produttivo romano a San Pietro in Casale” promosso dalla soprintendenza per la presentazione dei risultati degli scavi archeologici condotti finora e delle future ricerche nel sito del Casone del Partigiano
A San Pietro in Casale (Bo), nei pressi del Casone del Partigiano, a seguito dei lavori per l’ammodernamento della rete idrica del territorio, sono stati portati alla luce i resti di un grande complesso produttivo rustico di età romana. Interamente distrutto in seguito ad un evento naturale improvviso, il complesso si è potuto conservare fino ai nostri giorni grazie al crollo del tetto in tegole e coppi che lo ha ricoperto. Dello scavo in corso si parla nella conferenza “Lo scavo archeologico nell’area del Casone del Partigiano: un impianto produttivo romano a San Pietro in Casale” promosso dalla soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena Reggio Emilia e Ferrara: appuntamento giovedì 5 dicembre 2024, alle 17.30, in sala del Consiglio Comunale, Palazzo del Municipio, in via Giacomo Matteotti 154 a San Pietro in Casale (Bo) per la presentazione dei risultati degli scavi archeologici condotti finora e delle future ricerche nel sito del Casone del Partigiano. Evento gratuito. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili. Intervengono: Alessandro Poluzzi, sindaco di San Pietro in Casale; Sara Campagnari, coordinatrice settore Archeologia della soprintendenza ABAP di Bologna; Alice Vecchi, sindaca di Bentivoglio e delegata alla Cultura, pari opportunità e promozione del territorio per l’Unione Reno Galliera; Riccardo Marchetti, assessore alla Cultura di San Pietro in Casale; Valentina di Stefano, funzionaria archeologa della soprintendenza ABAP di Bologna; Marika Delli Pizzi, archeologa di Tecne S.r.l.; Laura Cerri, archeologa esperta in prospezioni geofisiche.
A Rocchetta Sant’Antonio (Fg) riportato alla luce un tratto della via Appia dall’indagine archeologica condotta dall’università di Foggia nell’ambito dei programmi previsti dal Mic per la candidatura Unesco della “Regina Viarum”

Il tratto della Via Appia riportato alla luce a Rocchetta Sant’Antonio (Fg) (foto unifg)
Riportato alla luce un tratto della via Appia nel territorio di Rocchetta Sant’Antonio, in provincia di Foggia, grazie all’indagine archeologica – conclusasi all’inizio di gennaio 2024 – portata avanti dall’università di Foggia nell’ambito dei programmi previsti dal ministero della Cultura per l’avvio dell’Iter di candidatura della “Regina Viarum” per l’iscrizione nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco. L’obiettivo era infatti quello di individuare il percorso della strada presso il passaggio sull’Ofanto indicato dagli Itinerari antichi. Gli scavi archeologici sono stati commissionati alla società Archeologica srl e condotti dagli archeologi Andrea D’Ardes, Gianna Ferrara e Vincenzo Danese; le indagini di ricognizione da Grazia Savino, Antonella Frangiosa, Nicola Guglielmi e Giovanni Forte.

L’indagine archeologica condotta a Rocchetta Sant’Antonio (Fg) dove è stato riportato alla luce un tratto della Via Appia (foto unifg)
“Grazie alla lettura delle foto aeree e alle ricognizioni topografiche curate da Angelo Valentino Romano, dell’università di Foggia”, spiegano al dipartimento di Studi umanistici dell’ateneo pugliese, “sono state condotte indagini geofisiche da Laura Cerri di Diagnostica archeologica di Pesaro che hanno evidenziato tracce della strada e di alcuni edifici contigui. I successivi scavi archeologici hanno evidenziato un tratto della strada glareata e numerosi reperti che documentano la frequentazione dell’area da età repubblicana fino a età tardoantica. Si è potuto confermare, così, che il Pons Aufidi si identifica nel Ponte Santa Venere”.


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