Archivio tag | lago di Averno

Campi Flegrei. Attivato il bus Dedalo, navetta sperimentale gratuita, per raggiungere i principali siti archeologici dei Campi Flegrei, da Cuma a Pozzuoli, da Baia al Rione Terra, con possibilità di passeggiate naturalistiche ai laghi

campi-flegrei_parco_servizio-navetta-bus-dedalo_locandinaIn bus navetta gratuito alla scoperta di alcuni tra i luoghi della cultura più suggestivi dell’area flegrea tra cui la Piscina Mirabilis, la Casina Vanvitelliana e l’Anfiteatro Flavio per tutto il periodo delle feste. Dal 25 novembre 2022 al 15 gennaio 2023 è attivo il servizio sperimentale con due navette circolari nell’ambito del progetto Dedalo, il servizio di bus turistici che consentirà di raggiungere i principali siti archeologici dei Campi Flegrei. L’iniziativa – programmata e finanziata dalla Regione Campania tramite Scabec – Società Campana Beni Culturali in collaborazione con Eav – Ente Autonomo Volturno e con Federalberghi Campi Flegrei e Campi Flegrei Active – si inserisce all’interno delle attività promosse e realizzate nell’ambito di Procida Capitale della Cultura 2022. Il nome del bus proviene dalla leggenda che narra come Dedalo, una volta fuggito in volo da Creta, si sia posato sulla sommità della città di Cuma per fondare il tempio di Apollo. Inoltre, la fitta rete viaria dei Campi Flegrei richiama un’analogia con il labirinto di Minosse progettato dallo stesso Dedalo che, essendo il costruttore, ne è anche profondo conoscitore.

campi-flegrei_parco_servizio-navetta-bus-dedalo_2_foto-pafleg

Il bus-navetta Dedalo, servizio sperimentale gratuito, per scoprire i siti più suggestivi del parco dei Campi Flegrei (foto pa-fleg)

Per implementare e ottimizzare il collegamento tra i luoghi della cultura del parco archeologico dei Campi Flegrei e dei Comuni di Bacoli, Monte di Procida e Pozzuoli, dalle 9 alle 18 due navette da circa 30 posti ciascuna effettueranno 10 corse giornaliere circolari che condurranno i passeggeri nei seguenti siti d’interesse culturale: Macellum di Pozzuoli, Rione Terra, Anfiteatro Flavio, parco archeologico di Cuma, museo Archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di Baia, parco sommerso di Baia, parco archeologico delle Terme di Baia, Piscina Mirabilis e Casina Vanvitelliana. Sono inoltre previsti una serie di percorsi naturalistici quali le passeggiate al lago d’Averno, al lago di Lucrino, al lago Fusaro e al Faro di Miseno.

campi-flegrei_parco_servizio-navetta-bus-dedalo_1_foto-pafleg

Bus Dedalo alla scoperta dei siti del parco archeologico dei Campi Flegrei: due le navette disponibili su due percorsi interconnessi (foto pa-fleg)

I due vettori, che seguiranno percorsi differenti, si incontreranno al porto di Baia per favorire lo scambio passeggeri. La prima navetta seguirà un itinerario, segnalato con un’apposita cartellonistica installata presso le pensiline Eav, che parte da Pozzuoli, raggiungerà Cuma, il lago d’Averno e Baia (Bacoli) per far ritorno a Pozzuoli e poi ripartire; la seconda, invece, partirà dalla stazione di Torregaveta, raggiungerà Monte di Procida, Miseno, Baia (Bacoli) per fare ritorno a Torregaveta e ripartire. Il servizio sperimentale è totalmente gratuito: per salire a bordo basterà selezionare il ticket “Dedalo Pass” sulla piattaforma SVR di campania>artecard, il pass promosso dalla Regione Campania tramite Scabec che da oltre 15 anni offre la possibilità di fruire del patrimonio culturale locale e di viaggiare a bordo del trasporto pubblico regionale. La procedura di acquisto gratuito si concluderà con la ricezione della “Procida Insieme”, la card che consente ai possessori di Artecard di beneficiare di posti riservati per assistere ai suggestivi spettacoli che vanno a comporre il ricco programma di Procida 2022.

campi-flegrei_parco_servizio-navetta-bus-dedalo_home-page-app_foto-pafleg.jpeg

L’home page del servizio di navetta sperimentale gratuito Bus Dedalo (foto pa-fleg)

Inoltre, grazie alla collaborazione avviata con l’app Moovit, app n.1 al mondo per la mobilità urbana, i visitatori possono conoscere con facilità tramite l’app gli orari del bus Dedalo e integrarlo – a Napoli e in provincia – con tutti i mezzi di mobilità presenti nell’area: dagli autobus alla metropolitana, dal bike sharing ai taxi. In questo modo si evitano lunghe attese alla fermata e, al contempo, si migliora l’esperienza e la soddisfazione complessiva dei visitatori che scelgono di raggiungere i Campi Flegrei in modo sostenibile. Per info e prenotazioni: www.scabec.it.

Napoli. Nel giorno del 700mo anniversario dalla morte di Dante il museo Archeologico nazionale presenta la mostra “Divina Archeologia. Mitologia e storia della Divina Commedia nelle Collezioni del Mann”: 56 reperti, in gran parte inediti; due sezioni espositive, tra mito e storia. Progetto di valorizzazione con un podcast dedicato

Locandina della mostra “Divina Archeologia. Mitologia e storia della Divina Commedia nelle Collezioni del Mann” al museo Archeologico nazionale di Napoli dal 29 ottobre 2021 al 10 gennaio 2022

Lo scorso marzo, in occasione del Dantedì 2021 e delle celebrazioni per i 700 anni dalla morte di Alighieri, il museo Archeologico nazionale di Napoli aveva presentato in anteprima digitale, su Facebook ed Instagram, alcune opere dell’esposizione dedicata a “Divina Archeologia. Mitologia e storia della Divina Commedia nelle Collezioni del Mann” (vedi Napoli. In occasione del Dantedì 2021 il museo Archeologico nazionale presenta on line della mostra “Divina Archeologia” (dal 14 settembre), mitologia e storia della Divina Commedia nelle collezioni del Mann. Giulierini: “Racconteremo Dante e il mondo classico. E anche il rapporto del nostro territorio con Virgilio e l’immaginario del Sommo Poeta” | archeologiavocidalpassato). “Annunciamo nel DanteDì  la data simbolica scelta  per l’inaugurazione della mostra, il 14 settembre 2021”, aveva spiegato il direttore Paolo Giulierini. Il 14 settembre 2021 la mostra “Divina Archeologia. Mitologia e storia della Commedia di Dante nelle collezioni del MANN” non apre (sarà in programma al museo Archeologico nazionale di Napoli dal 29 ottobre 2021 al 10 gennaio 2022: 56 reperti, di cui 40 selezionati dai depositi, manufatti in gran parte poco conosciuti al pubblico o inediti).  Ma in questa data emblematica, il direttore Paolo Giulierini traccia le linee guida dell’esposizione: “Perché Dante al museo Archeologico nazionale di Napoli?  Divina archeologia, che abbiamo voluto annunciare proprio in occasione del 14 settembre, data della morte del Sommo Poeta 700 anni fa, vuole essere un cammino dantesco originale e pieno di scoperte.

napoli_mann_achille e chirone nella basilica di ercolano_foto-giorgio albano

L’affresco da Ercolano con Achille e il centauro Chirone, conservato al Mann (foto Giorgio Albano)

Dante, che fu a Napoli due volte come ambasciatore presso Carlo II d’Angiò, nella Commedia come in altre sue opere ci parla infatti di argomenti e personaggi  rappresentati  negli straordinari reperti del nostro Museo.  Da creature fantastiche, come Cerbero, Medusa, Eracle, Diomede, Ulisse, Teseo, Minosse, il Minotauro, le Arpie,  a personaggi storici, a partire da Virgilio, Cesare, Costantino, Traiano.  E su una volta del museo c’è anche lui, Dante. Tanti sono poi gli spunti per itinerari dedicati, a Napoli e in Campania, dalla tomba di Virgilio, ai Campi Flegrei, fino alla vicina piazza Dante, dalla facciata del duomo alla Biblioteca nazionale di Napoli che custodisce uno dei primi manoscritti della Commedia. La nostra narrazione è arricchita anche da  una serie di podcast che ci condurranno con i loro protagonisti all’interno e all’esterno del Mann”.

Monete conservate al Mann ed esposte nella mostra “Divina Archeologia” (foto mann)

napoli_unina_illuminated-dante-project_logoLa mostra, realizzata con il contributo della Regione Campania, si avvarrà della consulenza scientifica del dipartimento di Studi umanistici dell’università di Napoli “Federico II”, in particolare con il professore Gennaro Ferrante, responsabile scientifico dell’Illuminated Dante Project, e delle collaboratrici Fara Autiero e Serena Picarelli. Al team della “Federico II” sono affidate l’analisi e la scelta delle immagini tratte dai manoscritti medievali della Commedia: queste miniature saranno parte integrante del percorso espositivo, instaurando così un dialogo suggestivo tra il reperto classico ed il mondo al tempo di Dante.  Alighieri ed i suoi contemporanei, infatti, studiavano la classicità quasi esclusivamente grazie alle fonti letterarie e, per questo, l’esposizione creerà una saldatura ideale tra espressioni culturali diverse (vasi, statue, affreschi, monete) che hanno “tradotto”, con il proprio linguaggio, la fortuna millenaria della tradizione mitologica.

Vasi, recuperati dai depositi del Mann, con raffigurati miti ripresi da Dante (foto mann)

L’esposizione, che potremo ammirare nelle sale degli affreschi del Mann, sarà articolata in due sezioni: “I racconti del mito” e “I personaggi del mito e della storia”. Nella prima parte dell’allestimento, a cura di Valentina Cosentino (segreteria scientifica del museo), saranno illustrati cinque miti, legati a cinque personaggi significativi del poema dantesco: Achille, Teseo, Ercole, Enea, Ulisse. La seconda sezione sarà immaginata come una galleria di ritratti dei personaggi reali o fantastici che Dante incontra nel suo viaggio ultraterreno: quattro le “categorie” narrate, con mostri, dei, figure storiche, scrittori.

La presunta tomba di Virgilio a Piedigrotta (Napoli)
dal-maso_cinzia

La giornalista e scrittrice Cinzia Dal Maso

andrea-w-castellanza_regista

Il regista Andrea W. Castellanza

Un allestimento e non solo: il 14 settembre, su Spreaker e sulla pagina Facebook del Mann, viene lanciata la prima delle sei puntate della serie “Divina Archeologia podcast”, promossa dal museo Archeologico nazionale di Napoli e realizzata da Archeostorie e NW.Factory.media. Per questo podcast introduttivo, dedicato a Virgilio, ecco un suggestivo viaggio dal presunto sepolcro del poeta a Piedigrotta, giungendo al Lago D’Averno, a Castel dell’Ovo ed, infine, in un ricongiungimento ideale, alle sale del nostro Istituto: musica e parole in un percorso che si svilupperà in altri cinque racconti, diffusi sulle piattaforme podcast e sui canali del Mann, a partire dall’inaugurazione della mostra. Sei puntate, dunque, che raccontano Dante guardandolo da lontano, dal punto di vista di quegli antichi che lui ha usato come metafore di umani vizi e virtù. Ogni puntata è un filo teso tra le epoche per cogliere continuità, connessioni, diversità, stravolgimenti. I brevi testi evocativi di Cinzia Dal Maso e Andrea W. Castellanza, interpretati da attori di vaglia, sono inseriti in un ambiente sonoro che, ideato e realizzato da Erica Magarelli e Francesco Sergnese con la regia di Paolo Righi, è esso stesso racconto. Il risultato è un vero e proprio “podcast narrativo” dove tutto, parole suoni e musiche, concorre armonicamente allo svolgersi del racconto. Divina Archeologia Podcast si ascolta sul sito web del Mann (www.mannapoli.it) e su tutte le piattaforme podcast.

Napoli. In occasione del Dantedì 2021 il museo Archeologico nazionale presenta on line della mostra “Divina Archeologia” (dal 14 settembre), mitologia e storia della Divina Commedia nelle collezioni del Mann. Giulierini: “Racconteremo Dante e il mondo classico. E anche il rapporto del nostro territorio con Virgilio e l’immaginario del Sommo Poeta”

dav

Il direttore del Mann, Paolo Giulierini (foto Graziano Tavan)

#Divinarcheologia: con questo hashtag, in occasione del Dantedì 2021 e delle celebrazioni per i 700 anni dalla morte di Alighieri, il museo Archeologico nazionale di Napoli presenterà in anteprima digitale, su Facebook ed Instagram, alcune opere dell’esposizione dedicata a “Mitologia e storia della Divina Commedia nelle Collezioni del Mann”. La mostra “Divina Archeologia”, realizzata con il contributo della Regione Campania, aprirà il 14 settembre 2021 e resterà in calendario sino a marzo 2022. ”Annunciamo nel DanteDì  la data simbolica scelta  per l’inaugurazione della mostra, il 14 settembre”, spiega Paolo Giulierini, direttore del Mann. “Come è noto, Dante morì a Ravenna  il 14 settembre 1321, e una collaborazione importante è stata attivata con il Classis Ravenna- Museo della città e del territorio. Tanti sono i miti, gli eroi, i  personaggi della storia antica che si incontrano nella Divina Commedia, e il Mann è una miniera di riferimenti iconografici. Pochi sanno che un’immagine di Dante con veste purpurea e corona d’alloro campeggia su una volta del nostro Museo, opera ottocentesca dell’artista Paolo Vetri.  Divina Archeologia sarà anche l’occasione per celebrare il legame fortissimo  tra Virgilio e Napoli, dove si trova la sua tomba: prima di San Gennaro il poeta latino era considerato un ‘protettore’ della città e un mago, come testimonia il celebre mito dell’uovo di Virgilio. Un percorso che ci porterà con una serie di podcast dedicati, anche fuori dal Mann, fino al lago d’Averno e non solo. E  inviteremo istituti e docenti a tenere lezioni  su Dante nelle nostra sale e nell’auditorium”. 

Diomede, scultura marmorea proveniente da Cuma e conservata al Mann (foto Luigi Spina)

L’anteprima digitale della mostra partirà giovedì 25 marzo 2021, alle 8.30: scelta come simbolo della campagna la statua marmorea di Diomede, proveniente da Cuma e “immortalata” in uno splendido scatto di Luigi Spina. L’eroe greco fu fido compagno di Ulisse nel furto del Palladio: anche per questa impresa, in cui mostrò coraggio e, al contempo, grande capacità di ordine inganni, è collocato con Ulisse nell’ottava bolgia del cerchio dei fraudolenti (Inferno, XXVI).

Affresco da Pompei con la scena del cavallo di Troia e Ulisse conservato al Mann (foto Luigi Spina)
napoli_mann_achille a sciro_foto-mann

L’affresco con Achille a Sciro dalla Casa dei Dioscuri di Pompei, conservato al Mann (foto Mann)

Dal mito di Diomede a quello di Ulisse: al più celebre viaggiatore di tutti i tempi sarà dedicato il post con l’affresco che rappresenta una scena della guerra di Troia; nel reperto, ritrovato a Pompei, è raffigurato il momento simbolico del dramma, quando, cioè, i Troiani portano all’interno delle mura il cavallo di legno, condannando in tal modo la città alla distruzione. L’inganno del cavallo è una delle trame per cui l’Alighieri punisce idealmente Ulisse nella prima cantica della Commedia. Più volte nominato in relazione a Ulisse ed al Centauro Chirone, c’è anche Achille che, inserito tra i Lussuriosi dell’Inferno, è uno dei protagonisti del Dantedì virtuale del Mann; saranno postati online due affreschi: “Achille a Sciro” (dalla Casa dei Dioscuri di Pompei), che ritrae il momento in cui Ulisse e Diomede smascherano l’eroe, mandato presso la corte di Licomede per sfuggire alla guerra di Troia; Achille è in abiti femminili al centro della scena e regge lo scudo, trattenuto da Ulisse (a destra) e Diomede (a sinistra). 

L’affresco da Ercolano con Achille e il centauro Chirone, conservato al Mann (foto Giorgio Albano)

Ancora, sarà condiviso l’affresco con Achille ed il centauro Chirone, citato nel XII canto dell’Inferno: il centauro Chirone fu maestro del Pelide ed, in questo affresco da Ercolano, è raffigurato giovanissimo mentre apprende l’arte della lira. I personaggi presentati nell’anteprima digitale del Dantedì sono solo alcuni dei protagonisti della mostra “Divina Archeologia”: grazie all’esposizione, sarà possibile viaggiare con mitologia, archeologia e letteratura, in un suggestivo dialogo tra i versi del poeta ed i reperti del Mann.