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Reggio Calabria. Al museo Archeologico nazionale per “Incontri al MArRC” l’evento “Omaggio a Yves Bonnefoy nel centenario della nascita (1923 – 2023): su alcune traduzioni italiane di sue opere recenti”

reggio-calabria_archeologico_incontri-15-settembre_locandinaNeppure il tempo di archiviare la programmazione estiva delle “Notti d’Estate al MArRC” sulla magnifica terrazza del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, chiusa con grande successo di pubblico, che il museo diretto da Carmelo Malacrino riparte con gli “Incontri al MArRC”, la programmazione autunnale nella sala conferenze dell’istituto. Venerdì 15 settembre 2023, alle 16.45, il museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria e il Centro Internazionale Scrittori della Calabria, con il patrocinio morale della Città Metropolitana di Reggio Calabria, del Comune di Reggio Calabria e dell’università Mediterranea di Reggio Calabria, promuovono l’evento “Omaggio a Yves Bonnefoy nel centenario della nascita (1923 – 2023): su alcune traduzioni italiane di sue opere recenti”. L’evento è inserito nell’ambito della Cattedra di Poesia del Centro Internazionale Scrittori della Calabria, intestata a due grandi poeti del Novecento: Maria Luisa Spaziani (1922 – 2014) e Yves Bonnefoy (1923 – 2016). Aprono la manifestazione gli interventi di Carmelo Malacrino, direttore del MArRC; Irene Calabrò, assessore alla Cultura della Città di Reggio Calabria; Filippo Quartuccio, delegato alla Cultura della Città Metropolitana di Reggio Calabria; Daniele Cananzi, direttore del Dipartimento DiGiES, università Mediterranea di Reggio Calabria. Introduce la manifestazione Loreley Rosita Borruto, presidente del Cis della Calabria. Relaziona Fabio Scotto, professore ordinario di Letteratura francese all’università di Bergamo (dipartimento di Lingue, Letterature e Culture straniere) dove è direttore del CISAM – Centro Internazionale per gli Studi sulle Avanguardie e la Modernità, componente del Comitato scientifico del CIS, presidente della Cattedra di Poesia intestata al poeta Yves Bonnefoy. Modera e conduce l’avvenimento Paola Radici Colace, già ordinario di Filologia classica all’università di Messina, presidente onorario e direttore scientifico del CIS della Calabria, presidente della Cattedra di Poesia intestata alla poetessa Maria Luisa Spaziani. Intervento programmato di Ottavio Amaro, professore di Composizione architettonica – dipartimento dArTe – università Mediterranea di Reggio Calabria. Scrittore, poeta e critico d’arte francese, Yves Bonnefoy è unanimemente ritenuto il massimo poeta francese contemporaneo e una delle più alte figure della poesia mondiale del secondo Novecento. Più volte candidato al Premio Nobel per la letteratura, Yves Bonnefoy svolse anche una intensa attività di traduttore, in particolare di grandi autori della letteratura e del teatro anglosassoni, tra cui William Shakespeare e John Keats. Fu docente di Studi comparati della funzione poetica al Collège de France. Ha ricevuto numerosi premi di poesia, come i prestigiosi Balzan, Grinzane Cavour e Franz Kafka. Nel 2010 I Meridiani Mondadori hanno pubblicato tutta l’opera poetica di Bonnefoy a cura di Fabio Scotto.

Reggio Calabria. Al museo Archeologico nazionale per il ciclo “I restauri al MArRC” a cura di Barbara Fazzari incontro su “Gli affreschi provenienti dalle Terme romane di Reggio Calabria”

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Barbara Fazzari e Carmelo Malacrino nel Laboratorio di Restauro del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria (foto marrc)

Nuovo appuntamento del ciclo “I restauri al MArRC”, voluto dal museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria e curato dal funzionario restauratore Barbara Fazzari e responsabile del laboratorio di restauro del Museo. “Questo ciclo di incontri”, dichiara Fazzari, “nasce dall’idea di condividere con la città e con i visitatori le attività conoscitive e gli interventi conservativi programmati dal laboratorio di restauro del MArRC sui reperti ivi conservati”. Martedì 13 giugno 2023, alle 17, si terrà una conferenza sul restauro degli affreschi provenienti dalle Terme Romane di Reggio Calabria, da poco presentato anche alla XXVIII edizione del Salone Internazionale del Restauro di Ferrara. L’evento, promosso dal Museo in collaborazione con il centro internazionale Scrittori della Calabria (CIS), sarà anche l’occasione per condividere un progetto di ricerca e tutela sul contesto archeologico di provenienza degli affreschi. L’idea si sviluppa nell’ambito di una proficua sinergia con la soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Reggio Calabria e la Provincia di Vibo Valentia, il Comune di Reggio Calabria e altri enti di ricerca a vario titolo convolti. reggio-calabria_archeologico_incontri_restauri-affreschi-terme-romane_locandinaIntrodurranno i lavori i saluti istituzionali di Carmelo Malacrino, direttore del MArRC; Fabrizio Sudano, soprintendente ABAP RC-VV e segretariato regionale MIC della Calabria; Irene Calabrò, assessore alla Cultura del Comune di Reggio Calabria; e Loreley Rosita Borruto, presidente del CIS Calabria. Insieme a Barbara Fazzari (“Dalla diagnostica al restauro: gli affreschi provenienti dalle Terme romane di Reggio Calabria”) interverranno Andrea Maria Gennaro, funzionario archeologo della SABAP RC-VV (“Le Terme romane di Reggio Calabria: tra tutela e attività di ricerca”), Anna Arcudi, docente del corso di laurea in Conservazione e Restauro dei Beni culturali dell’università della Calabria (“Il cantiere didattico con gli studenti del corso di laurea in Conservazione e Restauro dell’università della Calabria”), Rosina Celeste Ponterio e Dario Giuffrida, dell’istituto per i Processi chimico-fisici del CNR di Messina (“La ricostruzione 3D del sito e degli affreschi per la fruizione e la diagnostica”), e Francesco Armetta, del dipartimento di Scienze e Tecnologie biologiche, chimiche e farmaceutiche dell’università di Palermo (“Le indagini non invasive e il blu egizio invisibile”). “L’attività di restauro di questi anni al MArRC”, dichiara soddisfatto il direttore del Museo, Carmelo Malacrino, “non ha precedenti. Abbiamo lavorato su decine di migliaia di reperti, alcuni dei quali attendevano ancora i primi interventi conservativi dal momento della loro scoperta, oltre un secolo fa. Non si tratta solo di oggetti esposti, ma anche e in gran parte di collezioni normalmente conservate nei depositi. Tale ciclo di conferenze nasce dalla volontà di dare spazio e visibilità ad alcuni di questi progetti di restauro, presentando al pubblico i risultati ottenuti. Ringrazio la dott.ssa Fazzari, che coordina il nostro Laboratorio di Restauro, per l’impegno nel divulgare e far conoscere al più ampio pubblico le attività conservative svolte “dietro le quinte” del Museo”.