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Pompei. Al via le visite guidate al grande complesso dell’Insula Meridionalis, un tempo affacciato scenograficamente sul golfo di Napoli e sulla vallata del Sarno: anteprima col direttore Zuchtriegel

La Casa del Cinghiale a Pompei nell’Insula Meridionalis (foto parco archeologico pompei)

Il direttore Gabriel Zuchtriegel nel cantiere dell’Insula Meridionalis a Pompei (foto parco archeologico pompei)

Planimetria digitale della Casa del Cinghiale nell’Insula Meridionalis a Pompei (foto parco archeologico pompei)

Il cantiere del grande complesso dell’Insula Meridionalis di Pompei, uno più articolati fronti di scavo del sito archeologico, un tempo affacciato scenograficamente sul golfo di Napoli e sulla vallata del Sarno, apre al pubblico con visite speciali tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 11 alle 12, previa prenotazione al numero 327 2716666 per gruppi di 15 persone. I visitatori saranno accompagnati dal personale di cantiere che illustrerà i principali rinvenimenti e ambienti emersi e la metodologia di scavo. Mercoledì 18 giugno 2025, a raccontare in anteprima il nuovo percorso all’interno del cantiere, nell’area interessata dall’intervento che include la Casa del Cinghiale, è stato il direttore Gabriel Zuchtriegel. Un’occasione per conoscere la delicata e complessa attività di scavo, di messa in sicurezza, restauro e manutenzione, attraverso il racconto e la visione in diretta degli esperti sul campo – archeologi, architetti, restauratori e ingegneri. L’Insula, visibile dalla strada principale della città moderna lungo il viale delle Ginestre, è oggetto di un articolato cantiere di messa in sicurezza, consolidamento e restauro e già da alcuni mesi sono in corso visite guidate nell’ambito dell’Iniziativa “Raccontare i cantieri”.

Il percorso nel cantiere del complesso dell’Insula Meridionalis a Pompei (foto parco archeologico pompei)

Il percorso nel cantiere del complesso dell’Insula Meridionalis a Pompei (foto parco archeologico pompei)

Il fronte dell’Insula Meridionalis si sviluppa su un dislivello di oltre 30 metri per oltre 450 metri lungo un’area che si estende dalla terrazza di Villa Imperiale alle Terme del Sarno e dalla Casa di Aelio Magno alla Casa di Giuseppe II, al Foro Triangolare compreso. La complessità morfologica e storica degli insediamenti, delle strutture e degli ambienti si riverbera nella multiforme varietà di materiali e di tecniche costruttive sia messe in campo in antico sia negli interventi moderni di scavo e restauro. I segni dei terremoti che si susseguirono nel corso del I sec. d. C. e quelli dello sciame sismico che dovette precedere l’eruzione sono presenti e ben visibili nel corpo vivo delle architetture.

Il percorso nel cantiere del complesso dell’Insula Meridionalis a Pompei (foto parco archeologico pompei)

Il percorso nel cantiere del complesso dell’Insula Meridionalis a Pompei (foto parco archeologico pompei)

L’intervento di messa in sicurezza, consolidamento e restauro dell’Insula Meridionalis, costituisce un caso estremamente complesso a causa delle condizioni conservative in cui versa a causa della morfologia dell’area di sedime e dell’articolazione tipologica degli edifici. Gli interventi stanno interessando in particolare la messa in sicurezza e il consolidamento degli edifici, il recupero strutturale ed architettonico che si estenderanno anche al costone roccioso; il restauro architettonico e degli apparati decorativi pavimentali e parietali.  L’intervento dovrà considerare un complessivo ripensamento del sistema di accessibilità attuale e in particolare in relazione all’uscita che taglia il prospetto sud del poderoso edificio a valle della terrazza del Tempio di Venere, e dell’ingresso diretto al quartiere dei Teatri che interrompe forzosamente il circuito esterno.

Pompei. Al via le visite guidate al cantiere dell’Insula Meridionalis accompagnati dal personale del Parco che illustrerà i principali rinvenimenti e ambienti emersi e la metodologia di scavo

Veduta generale dell’Insula Meridionalis nell’area archeologica di Pompei (foto parco archeologico pompei)

Partono le visite guidate al cantiere dell’Insula Meridionalis, visibile dalla strada principale della città moderna lungo il viale delle Ginestre e tra i più articolati fronti di scavo del sito archeologico, un tempo affacciato scenograficamente sul golfo di Napoli e sulla vallata del Sarno. Il Parco consolida così una forma di fruizione, avviata da anni con il “racconto dei cantieri” in corso, che sta registrando un sempre più forte interesse da parte del pubblico partecipante. E dunque a partire dal 22 aprile 2025 tutti i giorni, dal lunedì al venerdì dalle 11 alle 12, sarà possibile – previa prenotazione al numero 327 2716666 – accedere in gruppi di 15 persone all’area, accompagnati dal personale di cantiere che illustrerà i principali rinvenimenti e ambienti emersi e la metodologia di scavo. Il servizio di prenotazione è attivo dalle 9.30 alle 13.30 dal lunedì al venerdì. Visite in lingua italiana. Punto di incontro: ingresso cantiere Insula Meridionalis, lato piazza Esedra. In caso di forte pioggia la visita sarà annullata e saranno contattati telefonicamente i partecipanti. Per accedere alle visite occorre munirsi del regolare biglietto di ingresso al parco archeologico. Anche questa iniziativa, come “Raccontare i Cantieri” e le visite al “Cantiere della Regio IX”, sarà un’occasione per conoscere la delicata e al tempo stesso complessa attività di scavo, di messa in sicurezza, restauro e manutenzione, attraverso il racconto e la visione in diretta degli esperti sul campo – archeologi, architetti, restauratori e ingegneri.

Ambienti affrescati all’interno del cantiere dell’Insula Meridonalis a Pompei (foto parco archeologico pompei)

Il fronte dell’Insula Meridionalis si sviluppa su un dislivello di oltre 30 metri per oltre 450 metri lungo un’area che si estende dalla terrazza di Villa Imperiale alle Terme del Sarno e dalla Casa di Aelio Magno alla Casa di Giuseppe II, al Foro Triangolare compreso. La complessità morfologica e storica degli insediamenti, delle strutture e degli ambienti si riverbera nella multiforme varietà di materiali e di tecniche costruttive sia messe in campo in antico sia negli interventi moderni di scavo e restauro. I segni dei terremoti che si susseguirono nel corso del I sec. d.C. e quelli dello sciame sismico che dovette precedere l’eruzione sono presenti e ben visibili nel corpo vivo delle architetture.

Tra le impalcature del cantiere dell’Insula Merdionalis di dPompei (foto parco archeologico pompei)

L’intervento di messa in sicurezza, consolidamento e restauro dell’Insula Meridionalis, costituisce un caso estremamente complesso a causa delle condizioni conservative in cui versa per la morfologia dell’area di sedime e dell’articolazione tipologica degli edifici. Gli interventi stanno interessando in particolare la messa in sicurezza e il consolidamento degli edifici, il recupero strutturale e architettonico che si estenderanno anche al costone roccioso; il restauro architettonico e degli apparati decorativi pavimentali e parietali. L’intervento, inoltre, dovrà considerare un complessivo ripensamento del sistema di accessibilità attuale e in particolare in relazione all’uscita che taglia il prospetto sud del poderoso edificio a valle della terrazza del Tempio di Venere, e dell’ingresso diretto al quartiere dei Teatri che interrompe forzosamente il circuito esterno.

Natale al parco archeologico di Pompei: nuove scoperte nella Regio IX (affreschi di cacciagione, frutti di mare e pesce), aperture straordinarie (dal Thermopolium della Regio V alle terme femminili del foro), appuntamenti per i bambini, Fattoria sociale, e Grande Pompei aperta (da Stabia a Boscoreale a Oplontis)

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Pesce dipinto sulle pareti dell’oecus nell’insula 10 della Regio IX a Pompei (foto parco archeologico pompei)

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Veduta d’insieme delle pareti affrescate dell’oecus nell’insula 10 della Regio IX a Pompei (foto parco archeologico pompei)

Natale 2024 al parco archeologico di Pompei tra nuove scoperte e aperture straordinarie. Polli, anatre, pernici, un cinghiale accompagnano ceste di giunco ricolme di pesce azzurro, calamari e molluschi in conchiglia: l’invito a un ricco banchetto di oltre duemila anni fa, dipinto su una parete a sfondo rosso che rimanda ai momenti conviviali del mondo antico. Dalla Regio IX, insula 10, di Pompei gli ultimi rinvenimenti di nature morte in uno degli ambienti in corso di scavo, che mira alla messa in sicurezza della zona di margine tra l’area scavata e quella interrata. L’intervento si colloca tra le attività per il miglioramento dell’assetto idrogeologico del sito, finalizzato a rendere la tutela del vasto patrimonio pompeiano (più di 13mila ambienti in 1070 unità abitative, oltre agli spazi pubblici e sacri) più efficace e sostenibile.

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Frutti di mare dipinti sulle pareti dell’oecus nell’insula 10 della Regio IX a Pompei (foto parco archeologico pompei)

“Queste sono pitture del cosiddetto secondo stile”, spiega Gabriel Zuchtriegel, direttore del parco archeologico di Pompei. “Siamo dunque nel I sec. a.C., più di un secolo prima della distruzione di Pompei nel 79 d.C. E questo tipo di pittura che all’inizio della grande pittura parietale romana viene dal teatro. E dunque ha la funzione di creare una messa in scena, un’illusione. Vediamo qui una colonna reale, sulla parete una colonna dipinta. E tra le colonne un magnifico fregio di cacciagione, di frutti di mare, di pesca, che doveva per così dire adornare lo spazio dove si celebravano dei banchetti veri perché questa è una grande casa di Pompei, sicuramente di una famiglia molto benestante, molto ricca, che poi conserva questo ambiente con le pitture fino al momento della distruzione nel 79 d.C.”.

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Per Natale 2024 apertura di alcuni vicoli della città antica a Pompei (foto parco archeologico pompei)

Dal 23 dicembre 2024 si amplia la fruizione del sito con la riapertura di assi viari e vicoli della città antica, grazie a un attività di manutenzione e accessibilità programmata insieme alla società in-House Ales, impegnata a Pompei con una squadra articolata di restauratori, architetti, archeologi e operai specializzati: il vicolo del Panettiere, il vicolo degli Scheletri, il vicolo del Balcone pensile, il vicolo di Eumachia nella regio VII, e il vicolo del Fauno (parte sud), il vicolo di Modesto e il vicolo della Fullonica nella regio IV, il vicolo di Championnet nella regio VIII che, attraverso una passerella provvisoria consente l’affaccio sulle aree di scavo nell’ambito del cantiere della messa in sicurezza dell’insula Meridionalis. Un’occasione per esplorare nuove aree degli scavi e cogliere la dimensione articolata dell’assetto urbano, oltre che a consentire una maggiore distribuzione dei flussi di visitatori.

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Pareti affrescati della Casa del Porcellino a Pompei (foto parco archeologico pompei)

Al termine dei restauri aprono la casa del Porcellino come “casa del giorno” il lunedì e la casa del Centauro.

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Un lato del bancone del termopolio scoperto nella Regio V di Pompei con decorazione di anatre, un gallo e un cane da guardia al guinzaglio (foto Luigi Spina)

Riapre anche il Thermopolium Regio V a seguito dei recenti interventi di messa in sicurezza e scavo. L’antica tavola calda dell’epoca, che si distingue dalle numerosissime presenti a Pompei, per l’eccezionale decorazione del bancone dipinto, con le immagini della Nereide a cavallo di un ippocampo e di animali probabilmente preparati e venduti proprio nel locale. Il termopolio è stato interessato anche dal completamento dello scavo dell’ambiente di servizio retrostante, utilizzato in gran parte per lo stoccaggio di anfore e altri contenitori per la cottura e conservazione dei cibi, emersi nel corso del cantiere.

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Terme femminili del Foro di Pompei: calidarium, base del labrum (foto parco archeologico pompei)

Per il periodo natalizio, inoltre, sarà possibile visitare le la sezione femminile delle terme del Foro gratuitamente (9 – 16.20. Ultimo ingresso alle 16). Aperte al pubblico la scorsa primavera dopo una delicata attività di restauro, le terme da sempre utilizzate come deposito di materiale archeologico, hanno a seguito degli interventi rivelato superfici dipinte straordinarie, con decorazioni di IV stile e richiami di elementi vegetali e uccelli.

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Antica Stabiae (Castellammare), Villa San Marco: frammenti della decorazione del peristilio (portico colonnato) superiore (foto parco archeologico pompei)

Aperti il 31 dicembre 2024 e il 1° gennaio 2025 tutti i siti della Grande Pompei. Il 1° gennaio il sito di Pompei, le ville San Marco e Arianna e il museo Archeologico di Stabia Libero D’Orsi a Castellammare di Stabia, Villa Regina a Boscoreale saranno aperti dalle 9 alle 14 (ultimo ingresso alle 13).  La Villa di Poppea a Oplontis resterà invece aperta dalle 9 fino alle 17 (ultimo ingresso alle 16). Ingresso a tariffa ordinaria.

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Attività del Pompeii Childen’s Museum a Pompei (foto parco archeologico pompei)

Anche appuntamenti per i bambini al Pompeii Children’s Museum, da vivere da soli o con i propri genitori. Il 26 dicembre una speciale Caccia al Tesoro archeologica e infine il 5 gennaio per la vigilia della Befana uno speciale tour al Museo Libero D’Orsi nella Reggia di Quisisana a Castellammare di Stabia, con “dolci sorprese”. Il costo è di 10 euro a partecipante. Partecipazione fino ad esaurimento posti. Si consiglia la prenotazione. Per informazioni e prenotazioni info@pompeiichildrensmuseum.it. È possibile prenotare e acquistare i biglietti online sul sito: www.pompeiichildrensmuseum.it.

pompei_parco_PARVULA-DOMUS-Fattoria-culturale-e-sociale_logoInvece alla Fattoria Sociale e Culturale “Parvula Domus” è in programma l’appuntamento del 4 gennaio 2025 “Sulla scia della Cometa … passeggiata tra Verde Bellezza e Benessere Per Tutti e Con Tutti” presso la Fattoria culturale e sociale “Parvula Domus”: attività con supporti visivi e CAA Info e prenotazioni: info@iltulipanocoop.org.

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Busto-ritratto di una principessa giulio-claudia, attribuito a Claudia Ottavia, figlia di Claudio e prima moglie di Nerone, proveniente dal Mann ed esposto al museo Archeologico di Stabia (foto parco archeologico pompei)

E ancora fino al 25 febbraio 2025 sarà possibile visitare presso il museo Archeologico di Stabia Libero D’Orsi presso la Reggia di Quisisana alcune opere, date in prestito dal Mann, che si distinguono per la loro unicità e bellezza, tra cui una delle tre coppe in ossidiana, decorate con pietre preziose e motivi egittizzanti, rinvenute a Villa San Marco. Inoltre, il noto busto-ritratto di una principessa giulio-claudia, raffigurante probabilmente Claudia Ottavia, figlia di Claudio e prima moglie di Nerone, rinvenuto presso la cd. villa di Anteros a Stabiae.

Pompei. Al via la quarta stagione di “Raccontare i cantieri”: ogni giovedì da novembre ad aprile. Si comincia con la Casa della Fontana Piccola, dove si è appena concluso il cantiere di restauro

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A Pompei, ogni giovedì da novembre ad aprile, torna “Raccontare i cantieri” (foto parco archeologico pompei)

Con la riapertura al pubblico della casa della Fontana Piccola a Pompei, giovedì 21 novembre 2024, a seguito della conclusione del cantiere di restauro, si inaugura la nuova stagione dell’iniziativa “Raccontare i cantieri”, giunta alla sua quarta edizione, che consentirà ogni giovedì fino al 17 aprile 2025 (alle 10.30), ai possessori della MyPompeii Card, la visita ai cantieri di valorizzazione e restauro in corso presso i siti del parco archeologico di Pompei.

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L’atrio della Casa della Fontana Piccola, che si vede in fondo (foto parco archeologico pompei)

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Casa della Fontana Piccola a Pompei: la Fontana e gli affreschi con grandi vedute di paesaggio sulle pareti del peristilio (foto parco archeologico pompei)

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Casa della Fontana Piccola a Pompei: i mosaici colorati e le conchiglie che decorano la fontana (foto parco archeologico pompei)

Il primo cantiere della Casa della Fontana Piccola sarà illustrato ai visitatori dai funzionari e restauratori del Parco che hanno seguito i lavori, giovedì 21 novembre 2024, a partire dalle 10.30. Collocata in una posizione importante lungo Via di Mercurio, la casa è organizzata in modo tale che sin dall’ingresso sia possibile scorgere la splendida fontana che decora il giardino della parte posteriore, e intuire l’elevato stato sociale del proprietario. La preziosa fontana è rivestita di mosaici colorati e conchiglie ed è ornata dalla statua bronzea di un pescatore e di un Amorino (esposti in copia). Tutto intorno, le pareti laterali del peristilio sono affrescate con grandi vedute di paesaggio eseguite pochi anni prima dell’eruzione, tra cui notevole è la rappresentazione di una città marittima, tema molto in voga nelle rappresentazioni dell’epoca e particolarmente adatto alla decorazione di giardini. Le coperture in cemento dei due atri, riposizionate all’altezza originaria, risalgono ad un restauro del 1971 e restituiscono la percezione della volumetria antica dell’abitazione.

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Il peristilio della Casa della Fontana Piccola a Pompei (foto parco archeologico pompei)

La casa è stata oggetto di interventi di manutenzione straordinaria delle coperture. Tra le principali operazioni condotte, spicca il rinforzo strutturale delle travi in calcestruzzo dell’atrio principale, effettuato con l’impiego di materiali FRP, insieme alla completa sostituzione del suo manto di copertura. Un’attenzione particolare è stata dedicata alla revisione della copertura del peristilio, per garantire una protezione ottimale dagli agenti atmosferici, e all’impermeabilizzazione di tutti i solai piani, intervento fondamentale per prevenire infiltrazioni d’acqua che potrebbero danneggiare le strutture storiche. Inoltre, è stata effettuata la messa in sicurezza degli apparati decorativi del peristilio, preservandone l’integrità e la bellezza. Questo ciclo di lavori è stato completato dal restauro dei blocchi in muratura della facciata della Fontana Grande, domus adiacente alla Fontana Piccola, intervento complesso per la movimentazione dei singoli blocchi, e testimonianza del continuo impegno del Parco nella salvaguardia e nella valorizzazione del patrimonio storico di Pompei.

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Terme femminili del Foro di Pompei: una fase dei delicati restauri (foto parco archeologico pompei)

L’iniziativa “Raccontare i cantieri” fino al 17 aprile 2025, consentirà di conoscere 20 cantieri del sito di Pompei e del sito di Oplontis. Dalla Casa della Fontana Piccola allo Scavo IX-10, dalla Casa dell’Atrio all’Insula Occidentalis. E poi, ancora, le Terme del Foro, l’Insula Meridionalis, la Necropoli di Porta Stabia, l’Insula dei Casti Amanti, il cantiere di Civita Giuliana, la Casa di Leda, i Granai del Foro, la Casa di Cesio Blando, la Casa di Giulio Polibio a vari altri cantieri. Un’occasione per conoscere la delicata e al tempo stesso complessa attività di scavo, di messa in sicurezza, restauro e manutenzione, attraverso il racconto e la visione in diretta degli esperti sul campo – archeologi, architetti, restauratori e ingegneri. Ma anche un’occasione di poter fruire in anteprima assoluta di dimore di eccezionale pregio e raffinatezza o di straordinaria condizione di ritrovamento. L’iniziativa è organizzata dall’ufficio Tecnico del Parco. Tutti i possessori della MyPompeii Card o i nuovi acquirenti potranno prenotare la visita prescelta, secondo il calendario, all’indirizzo mail: mypompeiicard@cultura.gov.it. Le prenotazioni dovranno pervenire almeno un giorno prima rispetto alla data prescelta, ed entro le 14.  I gruppi di visitatori dovranno essere costituiti da un massimo di 20 persone per turno.

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Con il percorso sopraelevato nell’Insula dei Casti Amanti a Pompei si possono ammirare gli ambienti emersi dagli scavi (foto parco archeologico pompei)

CALENDARIO CANTIERI. Novembre: 21.11.2024, Casa della Fontana Piccola; 28.11.2024, Scavo Regio IX Insula 10. Dicembre: 05.12.2024, Casa dell’Atrio; 12.12.2024, Insula Occidentalis; 19.12.2024, Accordo Quadro Manutenzione (Terme del Foro). Gennaio: 09.01.2025, Insula Meridionalis; 16.01.2025, Necropoli di Porta Stabia e Acque meteoriche San Paolino; 23.01.2025, Insula dei Casti Amanti; 30.01.2025, Civita Giuliana. Febbraio: 06.02.2025, Casa di Leda; 13.02.2025, percorso paesaggistico extrameniano; 20.02.2025, Casa di Adone ferito; 27.02.2025, Granai del Foro. Marzo: 06.03.2025, Casa di Trebio Valente; 13.03.2025, Depositi di Porta Nola; 20.03.2025, Balcone Pensile; 27.03.2025, Casa di Cesio Blando. Aprile: 03.04.2025, Casa del Labirinto; 10.04.2025, Oplontis: scavo via dei Sepolcri; 17.04.2025, restauro domus di Giulio Polibio.