Tra Bacoli, Napoli e San Sebastiano al Vesuvio, la V edizione de “Le memorie del comandante” dal titolo “Plinio, il bello e il curioso nell’arte antica”, il convegno annuale dedicato a Plinio il Vecchio: quattro giorni di conferenze, visite guidate presentazioni di libri e rievocazioni storiche. Ecco il programma
Dal 12 al 15 dicembre 2025, tra Bacoli, Napoli e San Sebastiano al Vesuvio, la V edizione de “Le memorie del comandante”, il convegno annuale dedicato a Plinio il Vecchio: quattro giorni, ad ingresso gratuito, ci sarà un ciclo di conferenze, visite guidate presentazioni di libri e rievocazioni storiche. Gli interventi, partendo dalla lettura della Naturalis Historia, spazieranno dall’archeologia al mondo delle scienze naturali, fino a proporre riflessioni sul mondo contemporaneo. Il tema scelto quest’anno dal Comitato scientifico è legato all’arte antica: “Plinio, il bello e il curioso nell’arte antica”. Comandante in capo della flotta imperiale di stanza a Miseno, celebre naturalista, autore della più antica enciclopedia conosciuta (la Naturalis Historia), storico, retore, grammatico, uomo di pensiero e d’azione perito durante la disastrosa eruzione vesuviana del 79 d.C. nel tentativo di soccorrere gli abitanti delle zone colpite, Plinio il Vecchio è oggi considerato, oltre che antesignano della Protezione civile (Flavio Russo) e “protomartire delle scienza sperimentale” (Italo Calvino), un vero e proprio storico dell’arte antica (Silvio Ferri). L’edizione 2025 è curata dall’archeologo e scrittore Alessandro Luciano, accoglierà importanti studiosi di Plinio. Il convegno, i cui Atti sono pubblicati nella Rivista di Studi Pliniani, si articola in 4 Sessioni: I (12 dicembre, Bacoli) – L’ameno golfo di Baia. Ricerche in area flegrea; II (13, Napoli) – Studi storico-archeologici per la comprensione dell’arte antica; 14 – Visita guidata alla villa di Poppea ad Oplontis; III (15 mattina, Napoli) – Arte e natura. Un approccio scientifico tra tutela e valorizzazione; IV (15 pomeriggio, S. Sebastiano al Vesuvio) – Il vulcanesimo vesuviano tra iconografia e rischi presenti.
PROGRAMMA 12 DICEMBRE 2025. Alle 15, incontro al pozzo cd. di Sant’Anna, in via Sant’Anna 1 a Bacoli (Na). Introduzione al tema del Bello e alla sua trasversalità: “L’antico tempo ci osserva!”, rievocazione del Gruppo Storico Militum Schola. Quindi nella chiesa di Sant’Anna a Bacoli in via Sant’Anna 77: alle 15.15: introduzione e lettura di un brano della Naturalis Historia attraverso la voce di Don Alfonso; ascolto di un brano del Cantico delle creature di San Francesco dalla voce della cantante lirica Agnese Scamardella; 15.45, passeggiata lungo via Ambrogio Greco per raggiungere la sede del Convegno, con descrizione dell’antico percorso viario di Simona Formola. Al Pio Monte della Misericordia, in via Campi Elisi 1 a Bacoli: alle 16.20, saluti di Josi Gerardo Della Ragione, sindaco di Bacoli; Mauro Cucco, vicesindaco di Bacoli; Alessandro Luciano, curatore del Convegno. SESSIONE I – L’ameno golfo di Baia. Ricerche in area flegrea. Coordinano Filomena Lucci, Mariano Scotto Di Vetta. Alle 16.30, Gea Palumbo, “Plinio. Storia della storia dell’arte”, 16.50, Simona Formola, “Recenti ritrovamenti scultorei in ambito subacqueo”; 17.10, Filomena Lucci, Gabriele Gomez de Ayala, “Il Progetto Aquarius per una carta archeologica di Bacoli sommersa”. Condivisione a termine della prima fase di lavoro e presentazione della seconda fase. Alle 17.30, Enrico Gallocchio, “È davvero la villa di Cicerone? Una ricerca tra dati e fonti, partendo dalle parole di Plinio”; 17.50, Anna Abbate, “Il tema del viaggio in Virgilio. Iconografia di un poeta”. Rievocazioni storiche della Militum Schola.
PROGRAMMA 13 DICEMBRE 2025. Sala del Lazzaretto, ex Ospedale di S. Maria della Pace, in via dei Tribunali 227 a Napoli. Alle 15, saluti di Gennaro Rispoli, direttore del Museo; Giuseppe Serroni, presidente de I Sedili di Napoli. SESSIONE II – Studi storico-archeologici per la comprensione dell’arte antica. Coordinano Carmela Caccioppoli, vicesegretario generale Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria, e Alessandro Luciano. Alle 15.10, Gennaro Rispoli, Federica Vanacore, “Il termalismo flegreo in epoca romana. Benefici medici”; 15.30, Giuseppe Serroni, “Echi delle antichità greco-romane nell’arte presepiale napoletana”; 15.50, Alessandro Luciano, “Aneddoti e curiosità nei libri 33-36. Plinio e il senso dell’humor”; 16.10, Maria Lucia Siragusa, “L’iconografia nelle edizioni della Naturalis Historia”; 16.30, Tsao Cevoli, “La fama e la fortuna artistica di Prassitele nella Naturalis Historia”; 16.50, Lidia Vignola, “Plinio e il ritratto realistico”; 17.10, Michele Di Gerio, “Opere d’arte e fauna nella Naturalis Historia”; 17.30, Ivan La Cioppa, “L’arte scultorea sulle steli dei soldati romani”; 17.50, Elvira Passaro, “Arte al femminile. Le donne ricordate da Plinio”; 18.10, Adele D’Avino, “Nel “Wunderkammer” pliniano: l’interesse per le anomalie scheletriche nella Roma imperiale attraverso il Liber VII. Le evidenze artistiche e archeologiche”; 18.30, Alessandra Vuoso, “La flora nel mondo antico. Iconografia e notazioni pliniane”. Rievocazioni del Gruppo Storico Oplontino: banchetti didattici e teatralizzazione con l’imprenditore Gaio Sergio Orata, l’imperatore Nerone e il medico Gaio Stertinio Senofonte; Vincenzo Amorosi (Associazioni Opus Est) interpreta Plinio il Vecchio; Esperienza olfattiva con profumi antichi, a cura di Marco Falco. Alle 19, visita al Presepio nella chiesa di San Nicola a Pistaso, in via San Biagio dei Librai 82, a cura di Giuseppe Serroni (I Sedili di Napoli).
PROGRAMMA 14 DICEMBRE 2025. Alle 10.30, visita guidata alla villa di Poppea ad Oplontis (in via dei Sepolcri, Torre Annunziata), con intermezzi dedicati alla musica e alla danza antica, a cura di Gruppo Storico Oplontino, Gruppo Archeologico Nuceria e Archeoclub di Torre Annunziata “Mario Prosperi”.
PROGRAMMA 15 DICEMBRE 2025 (mattina). Centro Musei delle Scienze naturali e fisiche – università Federico II, in via Mezzocannone 8 a Napoli. Alle 9.45, saluti di Piergiulio Cappelletti, direttore del Centro Musei; Massimiliano Mondelli, presidente Accademia Pliniana; Fabio M. Guarino, vicepresidente della Società dei Naturalisti; Alessandro Luciano, curatore del Convegno. SESSIONE III – Arte e natura. Un approccio scientifico tra tutela e valorizzazione. Coordina Lucia Borrelli, direttore del museo di Antropologia. Alle 10, Laura Caso, “La Naturalis Historia e il cimento degli artisti nell’imitazione fedele della natura”; 10.20, Lucia Borrelli, “Alle origini dell’arte. Testimonianze dalle collezioni del Museo di Antropologia”; 10.40, Cristina Canoro, “Tutela, valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale dei Campi Flegrei”; 11, Giuseppe Rolandi, “La forma del Vesuvio dalla Preistoria ad oggi”. Presentazione di libri: alle 11.20, Carlo Avvisati, “Pompei. Guida turistica di un viaggiatore di duemila anni fa”; 11.40, Cap. Massimiliano Croce, Arma dei Carabinieri, “I falsi d’arte. Aspetti storico-artistici, criminologici e normativi. Il caso Modigliani”; 12, visita guidata al Centro Musei, a cura di Piergiulio Cappelletti e Lucia Borrelli.
PROGRAMMA 15 DICEMBRE 2025 (pomeriggio). Sala Consiliare di San Sebastiano al Vesuvio, in piazza Raffaele Capasso 1. Alle 17.30, saluti di Giuseppe Panico, sindaco di San Sebastiano al Vesuvio; Assia Filosa, assessore alla Cultura di San Sebastiano al Vesuvio; Alessandro Luciano, curatore del Convegno. Alle 17.40, istanze dalle nuove generazioni: Giusy Sica, “Founder Re-generation Youth think tank – Istituzioni europee e politiche giovanili”; Vincenzo Capasso, presidente Let’s do it Italy, “Temi ambientali e rispetto della natura”; Pasquale D’Anna, ceo Passione Astronomia, “Ricerca astronomica per un futuro migliore. Immagini dal cielo stellato”. SESSIONE IV – Il vulcanesimo vesuviano tra iconografia e rischi presenti. Modera Peppe Di Leva. Alle 18.10, Mauro Antonio Di Vito, “Il Vesuvio ieri e oggi. Immagini e pericoli”; 18.40, Vittoria Minniti, “Vesuvius, la montagna di fuoco nella Biblioteca del MANN: storia ed editoria tra XVI e XIX secolo”; 19, Andrea Paduano, “Ricostruzioni virtuali delle ville stabiane al momento dell’eruzione”. Rievocazioni dell’Archeoclub Pompei Legio I Adiutrix, con vestizione di un classiario della flotta romana del I secolo d.C.
Napoli. All’Ex Ospedale della Pace conferenza di Riccardo Partinico “I gesti parlano: i segreti nascosti nei movimenti, un viaggio nell’archeologia della gestualità” promossa dall’Archeoclub d’Italia Parthenope con il museo delle Arti Sanitarie
Sabato 11 gennaio 2025, alle 11, all’Ex Ospedale della Pace (via Tribunali 226), l’Archeoclub d’Italia sede di Napoli Parthenope, in collaborazione con il museo delle Arti Sanitarie di Napoli, presenta le ricerche ventennali dello studioso reggino Riccardo Partinico che tiene la conferenza “I gesti parlano: i segreti nascosti nei movimenti, un viaggio nell’archeologia della gestualità. Un’indagine archeologica per decifrare i significati nascosti nei movimenti antichi”. Direttore della testata giornalistica “Il Gazzettino di Reggio”, dottore in Scienze motorie e sportive con oltre 37 anni di insegnamento nella scuola pubblica come docente delle Scienze motorie e sportive; già istruttore di karate e preparatore atletico nonché presidente della SGS Fortitudo 1903 di Reggio Calabria, Riccardo Partinico è autore di diverse pubblicazioni tra le quali “Bronzi di Riace: Pericle e Temistocle” (2024); “Anatomia Archeostatuaria” (2017); “L’Identità Perduta” (2010). Saluti e introduzione di Antonio Arcudi, presidente di Archeoclub d’Italia sede di Napoli, e di Gennaro Rispoli, presidente del museo delle Arti Sanitarie di Napoli. Discussione e conclusioni di Mario Grimaldi, archeologo, docente e ricercatore universitario.
Ercolano. Successo della rassegna “Gli ozi di Ercole. Materia e corpi tra antico e moderno”, dove protagonisti sono cibo e corpo, tra reading, convegni e dialoghi. Sirano: “Vogliamo rendere le strade di Herculaneum un luogo dove nuovamente si incontrano otium e negotium”. Ecco tutto il programma

La rassegna “Gli ozi di Ercole. Materia e corpi tra antico e moderno” ha fatto centro. La rassegna del parco archeologico di Ercolano, fortemente voluta dal direttore Francesco Sirano, che ne ha affidato la cura a Gennaro Carillo. Realizzato con il finanziamento statale del ministero della Cultura e della Regione Campania, nell’ambito del POC Campania 2014-2020, il ciclo di incontri, porterà a Ercolano, fino al 16 ottobre 2021, protagonisti della cultura e dello spettacolo. Ingresso libero fino a esaurimento posti con prenotazione. Per info: www.gliozidiercole.it – tel 3929851289 – email: gliozidiercole@gmail.com L’accesso ai singoli incontri sarà vincolato al rispetto delle norme anti-Covid vigenti.


Il direttore del parco archeologico di Ercolano Francesco Sirano (foto paerco)
“Il territorio di Ercolano ancora una volta protagonista con un tessuto di luoghi coinvolti per questo evento, che propone appuntamenti dislocati tra le Terme Maschili all’interno dell’area archeologica, il Parco Maiuri e la Villa Campolieto”, dichiara il direttore Francesco Sirano. “La rassegna “Ozi di Ercole”, dove protagonisti sono cibo e corpo, tra reading, convegni e dialoghi, permetterà di entrare nel mondo e modo di vivere degli antichi romani, stimolando interazione su temi che ci uniscono e, nel contempo, ci allontanano dal mondo antico attraverso l’arma di indagine più potente: il dialogo. Vogliamo rendere le strade di Herculaneum un luogo dove nuovamente si incontrano otium e negotium, dove ritrovare una dimensione temporale e culturale che abbiamo già dentro di noi ma che va richiamata alla superficie della nostra consapevolezza”.


Gennaro Carillo, curatore della rassegna “Gli ozi di Ercole”
“L’ambizione è quella di delineare un percorso coerente, con tutti gli incontri che si rimandino l’uno all’altro, scomponendo da prospettive diverse il ‘prisma’ che abbiamo scelto come tema comune: il binomio materia-corpi”, spiega il curatore della rassegna Gennaro Carillo. “Sarà molto forte la tensione dell’antico con il moderno, nella convinzione che l’uno sia impensabile senza l’altro. Ci si porrà di fronte all’antico non in termini antiquari, ma provando a coglierne sia la distanza sia le ambigue rifrazioni sul presente. E soprattutto l’antico si rivelerà per essere un universo che non ha nulla della fissità marmorea con cui se lo rappresenta un classicismo banalizzante. All’opposto, si guarderà all’antico come a un campo di tensioni violente e mai fino in fondo pacificate, in particolare quella tra la forma (intesa come ordine, compostezza e bellezza) e l’informe, la potenza travolgente del desiderio, dell’istinto, che Platone definiva nella Repubblica la bestia policefala o, nel Fedro, il cavallo nero”.

Laura Pepe e Valentina Carnelutti a Ercolano (foto paerco)
Giovedì 23 settembre 2021, alle 20, al parco archeologico di Ercolano – Terme Maschili: Laura Pepe e Valentina Carnelutti in “Dietro la porta chiusa. Eros tra Ercolano e Pompei”. Che succede dietro la porta chiusa? Cosa è lecito fare e cosa no, in un’alcova? Le delizie della vita coniugale o, più in generale, l’uso dei piaceri, oltre a essere una risorsa narrativa pressoché inesauribile, costituiscono materia di riflessione per l’etica antica e di disciplina minuziosa per una morale ancora capace di spiazzarci.

Giovanni Bietti a Ercolano (foto paerco)
Mercoledì 29 settembre 2021, alle 20, a Villa Campolieto: Giovanni Bietti in “Barbaro appetito: sul Don Giovanni di Da Porte/Mozart” (lezione concerto). Don Giovanni è un’iperbole. Eccede in tutto. Il suo appetito, a detta del servo Leporello, è barbaro. Questo perché don Giovanni non riconosce alcun dio al di sopra di sé che lo freni, contenendone con la paura le pulsioni, siano esse erotiche o alimentari. Mettere in musica questa dismisura – e questo desiderare a vuoto – è stato uno dei miracoli di Mozart.

Corrado Bologna a Ercolano (foto paerco)
Sabato 2 ottobre 2021, alle 11.30, al parco archeologico di Ercolano – Terme Maschili: Corrado Bologna in “Le salsicce di Sancho”. La coppia don Chisciotte/Sancho Panza personifica la quintessenza del comico. Se Chisciotte è un hidalgo incline all’astrazione, magro come uno stecco e delirante dal senso comune per eccesso di letture, Sancho incarna – in tutti i sensi – il basso corporeo, la dimensione ventrale, macaronica, dell’esistenza, ma anche una concretissima saggezza pratica che lo apparenta al Bertoldo di Giulio Cesare Croce.

Ivano Dionigi e Massimo Popolizio a Ercolano (foto paerco)
Domenica 3 ottobre 2021, alle 11.30, al parco archeologico di Ercolano – Terme Maschili: Ivano Dionigi e Massimo Popolizio in “Lucrezio: la natura senza veli”. Con la sua biblioteca di opere di filosofia ellenistica, la Villa dei Papiri di Ercolano fu un tempio dell’epicureismo. Lucrezio, nel De rerum natura, si propose di addolcire l’amaro assenzio della filosofia epicurea col miele della poesia, sforzandosi di restituire in esametri latini un vocabolario tecnico greco di difficile, e talora impossibile, traduzione. Tutto il poema potrebbe valere come summa ed epigrafe di questo ciclo: ha per tema lo svelamento della natura, il disinganno e la purificazione dello sguardo, la liberazione del soggetto dalla paura e dalla superstizione. La riscoperta del poema nel 1417, a opera di Poggio Bracciolini, cambiò il corso del pensiero moderno, contribuendo in maniera decisiva alla crisi della coscienza europea. Da allora, non abbiamo smesso di fare i conti con Lucrezio.

Edoardo Camurri a Ercolano (foto paerco)
Sabato 9 ottobre 2021, alle 11.30, al parco archeologico di Ercolano – Terme Maschili: Edoardo Camurri in “Le porte della percezione”. Che succede dietro la porta chiusa? Cosa è lecito fare e cosa no, in un’alcova? Le delizie della vita coniugale o, più in generale, l’uso dei piaceri, oltre a essere una risorsa narrativa pressoché inesauribile, costituiscono materia di riflessione per l’etica antica e di disciplina minuziosa per una morale ancora capace di spiazzarci.

Alfonso Iaccarino, Marino Niola e Edoardo Camurri a Ercolano (foto paerco)
Sabato 16 ottobre 2021, alle 11.30, al parco archeologico di Ercolano – Parco Maiuri: Alfonso Iaccarino, Marino Niola e Edoardo Camurri in “Lo chef stellato sopra di me. Critica della ragion cuoca”. Oggi il cibo, come in un incubo platonico, ha conquistato una sorta di egemonia nel discorso pubblico. Si cucina di continuo e altrettanto ininterrottamente si parla di cucina. Ormai i cuochi non si limitano a cucinare ma officiano un culto, sacerdoti di una religione misterica. E al ristorante la rappresentazione del cibo conta molto di più di quello che effettivamente si mangia, a volte assai poco…
Ercolano. Al via “Gli ozi di Ercole. Materia e corpi tra antico e moderno”, dieci lezioni-spettacolo, spunto per una riflessione più ampia su desiderio e appetito, anzi appetiti, in un andirivieni costante tra antico e moderno e un’attenzione peculiare riservata all’eros. Ecco tutto il programma

L’antichista Laura Pepe, che parlerà del modo in cui mangiavano gli antichi e in particolare delle rappresentazioni del cibo (su tutte, quella di Petronio nel Satyricon), cui farà da contrappunto la lettura scenica di Anna Bonaiuto, tra le interpreti più raffinate e colte del panorama attuale, apre giovedì 9 settembre 2021 al parco archeologico di Ercolano il ciclo di dieci lezioni-spettacolo “Gli ozi di Ercole. Materia e corpi tra antico e moderno”, dal 9 settembre al 16 ottobre 2021, fortemente voluto dal direttore del parco archeologico di Ercolano, Francesco Sirano, che ne ha affidato la cura a Gennaro Carillo, e reso possibile con il finanziamento dello Stato Italiano e della Regione Campania, nell’ambito del POC Campania 2014-2020. Ingresso libero fino a esaurimento posti con prenotazione obbligatoria. Per info, prenotare e scoprire il programma: www.gliozidiercole.it – tel 3929851289 – email: gliozidiercole@gmail.com. L’accesso ai singoli incontri sarà vincolato al rispetto delle norme anti-covid vigenti. Motivo conduttore del ciclo – corollario di due mostre importanti promosse dal Parco, rispettivamente dedicate ai legni e al cibo – sarà la cultura materiale, indagata nei suoi aspetti antropologici, storici, filosofici e soprattutto come elemento costitutivo dell’immaginario occidentale. Il tema della materia e del corpo offrirà lo spunto per una riflessione più ampia sulla questione del desiderio e dell’appetito, anzi degli appetiti, in un andirivieni costante tra antico e moderno e un’attenzione peculiare riservata all’eros.

Il nodo di Ercole, nuovo logo del parco archeologico di Ercolano
Il sistema di valori alla base della nuova identità visiva del Parco Archeologico di Ercolano ispira le diverse attività di valorizzazione promosse nel corso del 2021, dando spunto anche alla rassegna “Gli ozi di Ercole. Materia e corpi tra antico e moderno”. Il mito e la storia, il passato e il futuro, la ricerca e la valorizzazione, il territorio e la città antica sono uniti simbolicamente nel segno del nodo di Ercole e trovano, ad esempio, concreta espressione nel racconto proposto ai visitatori del Parco durante le passeggiate serali estive, che rappresentano una suggestiva occasione per scoprire il mito dell’eroe fondatore della città attraverso le immagini e i riferimenti che accompagnavano ogni giorno la vita quotidiana degli antichi Ercolanesi, ispirando loro valori di coraggio, resilienza e solidarietà, attuali allora come oggi. Anche le mostre in corso di allestimento sono accomunate dalla volontà di evidenziare i talenti passati e futuri di Ercolano, incentrate una sull’arte della lavorazione del legno e della creazione degli arredi, l’altra sul cibo e ai piaceri della tavola.

Laura Pepe e Anna Bonaiuto a Ercolano (foto paerco)
Si inizia giovedì 9 settembre 2021, alle 20, al Parco Maiuri di Ercolano: Laura Pepe e Anna Bonaiuto con “Banchettare di uomini e dei. Dal bue di prometeo al cinghiale di Trimalcione”. Mangiare non è mai stato solo un bisogno primario che l’uomo condivide con il resto del vivente. Investito di valori simbolici, il cibo rinvia sempre a qualcos’altro. Ci sono dunque tanto un’erotica quanto una retorica e una politica del cibo, nel mondo antico come in quello moderno.

Elisabetta Moro e Marino Niola a Ercolano (foto paerco)
Si prosegue sabato 11 settembre 2021, alle 20, alle terme maschili del parco archeologico di Ercolano con un viaggio tra antropologia e archeologia della dieta mediterranea, condotto da due specialisti come Marino Niola ed Elisabetta Moro, di cui è in libreria e in edicola il volume “Baciarsi” (Einaudi/La Repubblica). La dieta mediterranea ha una storia antica, anzi antichissima. Ripercorrerla, tra archeologia e antropologia, significa compiere un viaggio nella vita materiale di chi ci ha preceduto ma anche entrare nei territori del mito e del rito che di quella stessa vita sono componenti essenziali. Basi pensare soltanto al grano e a quanti numina, quanti dii agrestes, propiziassero ogni momento del suo ciclo.

Gennaro Rispoli e Francesco Sirano a Ercolano (foto paerco)
Sabato 18 settembre 2021, alle 20, alle terme maschili del parco archeologico di Ercolano, “Scaricare il peso della natura. Sulle deiezioni tra archeologia e scienza”. È il turno di un duo d’eccezione, formatosi per l’occasione: Francesco Sirano, archeologo e direttore del Parco, dialogherà con un chirurgo e storico della medicina, Gennaro Rispoli, sul più materico e corporale dei temi, le deiezioni, di cui Ercolano custodisce una testimonianza di formidabile valore. La città antica di Ercolano ci ha restituito un giacimento straordinario di materiale organico. È come se la vita – nella sua dimensione fisiologica, ‘bassa’, escrementizia – si fosse in qualche modo conservata sotto la lava, nel segno di quel nihil interit (niente perisce) caro a Ovidio. Far luce su questo mondo fossile e fuori scena significa fare archeologia dei corpi, sani o malati che siano, ricavandone indizi per la storia naturale di una vitalissima città morta.

Laura Pepe e Valentina Carnelutti a Ercolano (foto paerco)
Bis di Laura Pepe e Valentina Carnelutti, giovedì 23 settembre 2021, alle 20, alle terme maschili del parco archeologico di Ercolano, con “Dietro la porta chiusa. Eros tra Ercolano e Pompei”, un confronto col tema dell’eros, dei costumi e delle scostumatezze sessuali tra Ercolano e Pompei. Che succede dietro la porta chiusa? Cosa è lecito fare e cosa no, in un’alcova? Le delizie della vita coniugale o, più in generale, l’uso dei piaceri, oltre a essere una risorsa narrativa pressoché inesauribile, costituiscono materia di riflessione per l’etica antica e di disciplina minuziosa per una morale ancora capace di spiazzarci.

Giovanni Bietti a Ercolano (foto paerco)
Si prosegue mercoledì 29 settembre 2021, alle 20, a Villa Campolieto (Ercolano) con uno dei pezzi forti del ciclo: Giovanni Bietti, musicologo, terrà una lezione/concerto sul barbaro appetito del don Giovanni di Mozart/Da Ponte, mito moderno per eccellenza e concentrato di desideri smodati, da quello sessuale a quello alimentare. Don Giovanni è un’iperbole. Eccede in tutto. Il suo appetito, a detta del servo Leporello, è barbaro. Questo perché don Giovanni non riconosce alcun dio al di sopra di sé che lo freni, contenendone con la paura le pulsioni, siano esse erotiche o alimentari. Mettere in musica questa dismisura – e questo desiderare a vuoto – è stato uno dei miracoli di Mozart.

Corrado Bologna a Ercolano (foto paerco)
In continuità non solo cronologica, ma anche tematica, con don Giovanni, sabato 2 ottobre 2021, alle 11.30, alle terme maschili del parco archeologico di Ercolano, sarà la lezione, sempre inedita, che Corrado Bologna dedicherà alle salsicce di Sancho e al tema del cibo nel “Chisciotte” di Cervantes (tenendo presente la lezione di Massimo Mila, che assimilava Sancho a Sganarello/Leporello, servitore di don Giovanni). La coppia don Chisciotte/Sancho Panza personifica la quintessenza del comico. Se Chisciotte è un hidalgo incline all’astrazione, magro come uno stecco e delirante dal senso comune per eccesso di letture, Sancho incarna – in tutti i sensi – il basso corporeo, la dimensione ventrale, macaronica, dell’esistenza, ma anche una concretissima saggezza pratica che lo apparenta al Bertoldo di Giulio Cesare Croce.

Ivano Dionigi e Massimo Popolizio a Ercolano (foto paerco)
A Ercolano, poi, la città della Villa dei Papiri, culla della tradizione epicurea, non poteva mancare una lezione su Lucrezio: domenica 3 ottobre 2021, alle 11.30, alle terme maschili del parco archeologico di Ercolano, “Lucrezio: la natura senza veli”. La terrà uno specialista come Ivano Dionigi, al quale farà da contrappunto la voce attoriale straordinaria di Massimo Popolizio. Il desiderio e il piacere, temi cruciali sia del pensiero antico sia di quello moderno, saranno trattati in una lezione preziosa da una delle voci più fresche e innovative della scena filosofica europea, quella di Ilaria Gaspari. Con la sua biblioteca di opere di filosofia ellenistica, la Villa dei Papiri di Ercolano fu un tempio dell’epicureismo. Lucrezio, nel De rerum natura, si propose di addolcire l’amaro assenzio della filosofia epicurea col miele della poesia, sforzandosi di restituire in esametri latini un vocabolario tecnico greco di difficile, e talora impossibile, traduzione. Tutto il poema potrebbe valere come summa ed epigrafe di questo ciclo: ha per tema lo svelamento della natura, il disinganno e la purificazione dello sguardo, la liberazione del soggetto dalla paura e dalla superstizione. La riscoperta del poema nel 1417, a opera di Poggio Bracciolini, cambiò il corso del pensiero moderno, contribuendo in maniera decisiva alla crisi della coscienza europea. Da allora, non abbiamo smesso di fare i conti con Lucrezio.

Ilaria Gaspari a Ercolano (foto paerco)
Giovedì 7 ottobre 2021, alle 18.30, a Villa Campolieto (Ercolano), Ilaria Gaspari in “I piaceri e i giorni, tra antico e moderno”. I piaceri, in particolare quelli del corpo, sono stati messi al bando dalla filosofia moderna. Non è toccata sorte migliore alla felicità. Desiderio, piacere e felicità – sebbene rigorosamente distinti – costituiscono invece il problema principale delle etiche antiche. Anzi, delle nostre scelte quotidiane (I piaceri e i giorni è il titolo che Proust diede a una sua raccolta di poesie e prose antecedente alla Recherche). Ce ne parla Ilaria Gaspari, capace come pochi di fare filosofia raccontandosi e mettendosi in gioco.

Edoardo Camurri a Ercolano (foto paerco)
Sabato 9 ottobre 2021, alle 11.30, alle terme maschili del parco archeologico di Ercolano, “Le porte della percezione”: si continua con una lezione/spettacolo sul tema delle porte, metafora del passaggio al di là e della percezione di altri mondi: di scena una voce assai nota di Radio 3 e un volto diventato molto famoso durante i lunghi mesi di confinamento che abbiamo vissuto: Edoardo Camurri. Che succede dietro la porta chiusa? Cosa è lecito fare e cosa no, in un’alcova? Le delizie della vita coniugale o, più in generale, l’uso dei piaceri, oltre a essere una risorsa narrativa pressoché inesauribile, costituiscono materia di riflessione per l’etica antica e di disciplina minuziosa per una morale ancora capace di spiazzarci.

Alfonso Iaccarino, Marino Niola e Edoardo Camurri a Ercolano (foto paerco)
Gran finale sabato 16 ottobre 2021, alle 11.30, al Parco Maiuri di Ercolano, “Lo chef stellato sopra di me. Critica della ragion cuoca”: incontro che fin dal titolo (Critica della ragion cuoca) si propone di mettere in questione l’eccesso retorico che accompagna il cibo e le sue rappresentazioni: Edoardo Camurri e Marino Niola dialogheranno con un’autorità indiscussa della cucina mondiale, come Alfonso Iaccarino. Oggi il cibo, come in un incubo platonico, ha conquistato una sorta di egemonia nel discorso pubblico. Si cucina di continuo e altrettanto ininterrottamente si parla di cucina. Ormai i cuochi non si limitano a cucinare ma officiano un culto, sacerdoti di una religione misterica. E al ristorante la rappresentazione del cibo conta molto di più di quello che effettivamente si mangia, a volte assai poco…








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