Roma (parco Colosseo e museo nazionale Romano), Firenze (Accademia e Bargello), Napoli (Archeologico) e Torino (musei Reali) in estate avranno il direttore: il MIC ha pubblicato il bando internazionale



Salvo sorprese o intoppi burocratici, l’estate 2025 porterà (finalmente) in dote i nuovi direttori di cinque musei e parchi archeologici di livello dirigenziale generale la cui nomina era ormai attesa da (molti) mesi. Con comunicazione del ministero della Cultura del 4 febbraio 2025, è ufficialmente aperto il nuovo bando pubblico internazionale per la selezione dei nuovi direttori dei musei Reali di Torino, la Galleria dell’Accademia di Firenze e musei del Bargello, il parco archeologico del Colosseo, il museo nazionale Romano – Terme di Diocleziano, il museo Archeologico nazionale di Napoli. Gli interessati a partecipare alla selezione possono presentare la propria candidatura sul sito del Mic, entro le 12 (ora italiana) del giorno 6 marzo 2025. L’incarico di Direttore ha una durata di quattro anni e può essere rinnovato una sola volta, con decisione motivata sulla base di una valutazione positiva dei risultati ottenuti, per ulteriori quattro anni. Questo bando rappresenta un passo fondamentale verso il rinnovamento e il rafforzamento del nostro patrimonio culturale, con l’obiettivo di promuovere l’innovazione, la valorizzazione e la gestione efficace dei nostri musei, luoghi simbolo della nostra identità storica e artistica. La selezione dei nuovi direttori si baserà su criteri di professionalità, esperienza internazionale e capacità di promuovere la cultura in modo inclusivo e sostenibile. I nostri musei saranno capaci di coinvolgere un pubblico sempre più ampio e diversificato, nel rispetto della tradizione ma con uno sguardo sempre vigile e aperto al futuro. Le candidature, infatti, verranno esaminate da una commissione di valutazione, composta da cinque membri esperti di altissimo profilo nominati dal ministro della Cultura, scelti tra magistrati, professori universitari ordinari in materie giuridiche, professori universitari in materie attinenti al settore del patrimonio culturale, esperti di chiara fama nel settore del patrimonio culturale, dirigenti generali o equiparati del ministero della Cultura o di altre pubbliche amministrazioni, esperti di economia ed organizzazione aziendale. I candidati saranno convocati entro maggio 2025. Tutta la procedura si concluderà entro il 15 luglio 2025, salvo richiesta motivata dalla Commissione di una proroga di massimo 90 giorni.
Barcellona. Al museo Archeologico di Catalogna apre la mostra “Els Bronzes de Riace. La mirada artística de Luigi Spina”, prima collaborazione con il museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria. Affianca la mostra “Naufragi. Storia sommersa” sul patrimonio archeologico subacqueo del Mediterraneo
A Barcellona è tutto pronto. Arrivano i Bronzi di Riace. Non le statue dei due eroi venuti dal mare, ovviamente, ma i capolavori conservati al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria visti da quel genio artistico della fotografia che è Luigi Spina. Giovedì 29 giugno 2023, alle 19, al Museu d’Arqueologia de Catalunya (MAC), taglio del nastro della mostra “Els Bronzes de Riace. La mirada artística de Luigi Spina / I Bronzi di Riace. Lo sguardo artistico di Luigi Spina”. L’esposizione temporale, terza tappa della mostra fotografica dopo il museo Archeologico di Reggio Calabria e la Galleria dell’Accademia di Firenze, riprende la particolare e accattivante visione artistica che il noto fotografo italiano Luigi Spina ha riservato ai corpi dei “Bronzi di Riace”, opere simbolo della scultura greca classica, rinvenute a riva del mare nel 1972. Il progetto è a cura di Carmelo Malacrino, direttore del MArRC. Il libro-catalogo “Bronzi di Riace” che accompagna la mostra, in tre lingue, è edito da 5 Continents Editions.

Bronzi di Riace: guerriero A, dettaglio (foto luigi spina)
Sedici fotografie di grande formato (90 x 134 cm) verranno presentate nel museo catalano a migliaia di visitatori, proponendo un dialogo visivo fra le due sculture, nella sequenza di otto più otto immagini. “Questo progetto fotografico”, commenta Luigi Spina, “è stato un’autentica sfida alla materia bronzea. Il linguaggio fotografico è riuscito nell’impresa di creare un nuovo dialogo, fatto per immagini, con questi capolavori assoluti che, da sempre, dimostrano di poter interagire con ogni cultura e di creare quell’azione culturale e sociale necessaria ad ogni comunità”. La mostra, arricchita anche con istallazioni video, sarà aperta al pubblico per l’intera stagione estiva. All’inaugurazione sarà presente anche il direttore Carmelo Malacrino. “I Bronzi di Riace, con la loro straordinaria bellezza, costituiscono un’eccezionale opportunità di promozione culturale e turistica per tutta l’area dello Stretto”, dichiara Malacrino. “Sono felice di questa esposizione al Museu d’Arqueologia de Catalunya e ringrazio il direttore Boya Busquets e tutto lo staff del MAC per questa magnifica collaborazione, che porterà queste icone della Calabria nel cuore di Barcellona”. E il direttore del MAC, Jusèp Boya Busque: “L’esposizione sui Bronzi di Riace è nata dalla collaborazione con il museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria e, soprattutto, con il suo direttore Carmelo Malacrino, con il quale condividiamo il progetto e la volontà di continuare a lavorare insieme ancora in futuro, ponendo le basi per una collaborazione stabile tra i due Musei, aperta all’intero Mediterraneo. È un grande piacere per il MAC ospitare questa magnifica mostra fotografica in occasione del Cinquantesimo anniversario della scoperta di queste due statue meravigliose. Con questa esperienza Reggio e Barcellona, la Catalogna e la Calabria, accomunate da tanti legami storici e culturali, si rincontrano di nuovo, iniziando una bella storia di collaborazione e scambio artistico e culturale. Un’amicizia che viene dal passato e che vuole essere proiettata nel futuro”.

Bronzi di Riace: guerriero B, dettaglio (foto luigi spina)
Così la mostra viene presentata dal MAC. Attraverso le immagini, in grande formato, del celebre fotografo Luigi Spina si passa in dettaglio all’anatomia delle statue dei due eroi, capolavori dell’arte classica greca. La nave che li trasportava affondò nell’antichità e dopo essere stata ritrovata per caso nel 1972, un meticoloso restauro riuscì a recuperare il suo massimo splendore. Il museo Archeologico della Catalogna (MAC) presenta “I bronzi di Riace. Lo sguardo artistico di Luigi Spina”, una mostra fotografica che ruota attorno a uno dei reperti più eccezionali della storia dell’archeologia, e che risponde al desiderio del museo di stabilire relazioni e promuovere progetti di collaborazione stabili con altri musei, associazioni e istituzioni culturali sia in Catalogna che in tutto il mondo.

I Bronzi di Riace esposti nel museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria (foto MArRC)
La presentazione della mostra è stata possibile grazie al ponte che è stato realizzato con il museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria (MArRC), dove sono attualmente custodite le due iconiche sculture in bronzo, il tutto nell’ambito delle celebrazioni del 50° anniversario della scoperta. La mostra temporanea raccoglie il particolare e accattivante sguardo artistico che il celebre fotografo italiano Luigi Spina ha realizzato sui cosiddetti “Bronzi di Riace”. Anche Luigi Spina è rimasto affascinato dalla bellezza e dalla storia dietro queste opere. Questo lo ha portato a intraprendere un progetto artistico unico ed emozionante per catturarne l’essenza e trasmettere la sua grandezza al mondo. Con la sua macchina fotografica, Luigi Spina è riuscito a rivelare una nuova dimensione di questi capolavori emblematici. Con il suo sguardo, porta gli spettatori un passo oltre la superficie fisica delle sculture e li immerge nell’essenza stessa della loro storia e del loro significato.
La mostra affiancherà il percorso espositivo “Naufragi. Storia sommersa”, realizzato dal MAC per raccontare la ricchezza e la diversità del patrimonio archeologico subacqueo della Catalogna e del resto del Mediterraneo. Questa mostra spiega le sfide e i misteri della nostra memoria sommersa. In fondo agli oceani, ai mari, ai fiumi e ai laghi del nostro paese, del nostro pianeta, si nasconde una memoria affascinante, una storia sommersa, che merita di essere conosciuta, preservata e trasmessa alle generazioni future. Una scenografia di 1.000 m2, evoca un fondale marino dove il patrimonio salvato e gli elementi audiovisivi, alcuni di grande formato, ritmano e rafforzano la vocazione immersiva del montaggio. La mostra mira a pubblicizzare anche l’importante lavoro di studio, salvaguardia e protezione di questo patrimonio che, dal 1992, è stato portato avanti dal Centre d’Arqueologia Subaquàtica de Catalunya (CASC), in occasione del trentesimo anniversario della sua creazione. La mostra mira anche ad avvicinare ed espandere la conoscenza pubblica dell’archeologia subacquea e rendere omaggio agli uomini e alle donne che l’hanno promossa e promossa, sia in Catalogna che in tutto il mondo. La mostra si distingue per una museografia innovativa con risorse audiovisive, digitali e immersive.
Firenze. Alla Galleria dell’Accademia prorogata la mostra fotografica “I Bronzi di Riace. Un percorso per immagini”, con sedici immagini di Luigi Spina dedicate ai due “eroi venuti dal mare”

Prorogata al 2 aprile 2023 la mostra fotografica “I Bronzi di Riace. Un percorso per immagini” alla Galleria dell’Accademia di Firenze
I Bronzi di Riace, anche solo per immagine, tornano a far innamorare Firenze. Visto infatti il grande successo di pubblico, è stata prorogata fino al 2 aprile 2023 la mostra fotografica “I Bronzi di Riace. Un percorso per immagini”, allestita alla Galleria dell’Accademia. “È una straordinaria opportunità”, dichiara il direttore del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, Carmelo Malacrino, “per far conoscere queste statue meravigliose alle migliaia di visitatori che, da ogni parte del mondo, giungono ogni giorno a Firenze attratti dalla maestosità dei David di Michelangelo. Le splendide foto di Luigi Spina e il suggestivo allestimento evocano un affascinante dialogo fra capolavori. Ringrazio la direttrice Cecilie Hollberg e tutto il suo staff per questa collaborazione, che certamente si consoliderà nei prossimi anni con nuove iniziative”. Non dimentichiamo che è proprio in riva all’Arno che le due statue furono restaurate. I due “eroi venuti dal mare” furono infatti trasportati a Firenze nel gennaio del 1975 e furono affidati alle cure dei restauratori Renzo Giachetti ed Edilberto Formigli e nell’autunno del 1980 al termine dei lavori furono esposti a Firenze accompagnati dall’illustrazione delle varie fasi di restauro. E quella fu, in Italia, la prima grande mostra archeologica che divenne un fatto di costume con una straordinaria risposta dal grande pubblico.

Bronzi di Riace: guerriero B, dettaglio (foto luigi spina)

Bronzi di Riace: guerriero A, dettaglio (foto luigi spina)
La mostra fotografica “I Bronzi di Riace. Un percorso per immagini” era stata inaugurata alla Galleria dell’Accademia di Firenze il 20 dicembre 2022. L’esposizione illustra, grazie a sedici spettacolari immagini di Luigi Spina in grande formato (90×134 cm), la potenza e il vigore tuttora emanati dai due guerrieri: è anche l’occasione per comparare le meraviglie in bronzo del mondo greco con la superba creazione di Michelangelo, il David, che “celebra” i suoi 140 anni nella Tribuna del museo fiorentino. Accompagna la mostra il libro fotografico “Bronzi di Riace”, quarto volume della collana “Tesori Nascosti” di 5 Continents Editions, nel quale i testi di Carmelo Malacrino e Riccardo Di Cesare dialogano con la ricerca fotografica di Luigi Spina. Le fotografie di Luigi Spina sono suddivise in due sequenze: otto immagini sono dedicate alla statua A, al cosiddetto Giovane, e altre otto sono dedicate alla statua B, il Vecchio. “L’epidermide bronzea, diversa per ciascun soggetto”, spiega Spina, “prende forma, densità e lucentezza, e il chiaroscurale dei corpi si tinge dello spettro multiforme del bronzo che, al variare della luce, mostra superfici corporee che dialogano con l’occhio”.
Firenze. Alla Galleria dell’Accademia apre la mostra fotografica “I Bronzi di Riace. Un percorso per immagini”, con sedici immagini di Luigi Spina dedicate ai due “eroi venuti dal mare”
Quest’estate al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria è stata una delle mostre inserite nel ricco programma di celebrazioni per i cinquant’anni dal ritrovamento dei Bronzi di Riace, nel 1972. Ora la mostra la mostra fotografica “I Bronzi di Riace. Un percorso per immagini”, tutta dedicata ai due “Eroi venuti dal mare”, curata dal direttore del MArRC, Carmelo Malacrino, e da Luigi Spina, riconosciuto da Artribune quale miglior fotografo italiano del 2020, si sposta Firenze, altra città fondamentale nella storia dei Bronzi, perché è in riva all’Arno che le due statue furono restaurate. Le due sculture furono infatti trasportate a Firenze nel gennaio del 1975 e furono affidate alle cure dei restauratori Renzo Giachetti ed Edilberto Formigli e nell’autunno del 1980 al termine dei lavori furono esposte a Firenze accompagnate dall’illustrazione delle varie fasi di restauro. E quella fu, in Italia, la prima grande mostra archeologica che divenne un fatto di costume con una straordinaria risposta dal grande pubblico (vedi Firenze. All’Archeologico per “Incontri al museo” conferenza del direttore Mario Iozzo “I Bronzi di Riace a Firenze: storia di un’emozione collettiva” proprio nell’anniversario dell’inaugurazione della prima esposizione dei due guerrieri dopo il lungo restauro | archeologiavocidalpassato).

Bronzi di Riace: guerriero B, dettaglio (foto luigi spina)

Bronzi di Riace: guerriero A, dettaglio (foto luigi spina)
La mostra fotografica “I Bronzi di Riace. Un percorso per immagini” sarà ospitata nella Galleria dell’Accademia di Firenze dal 20 dicembre 2022 al 12 marzo 2023. L’esposizione illustra, grazie a sedici spettacolari immagini di Luigi Spina in grande formato (90×134 cm), la potenza e il vigore tuttora emanati dai due guerrieri: sarà anche l’occasione per comparare le meraviglie in bronzo del mondo greco con la superba creazione di Michelangelo, il David, che “celebra” i suoi 140 anni nella Tribuna del museo fiorentino. Accompagna la mostra il libro fotografico “Bronzi di Riace”, quarto volume della collana “Tesori Nascosti” di 5 Continents Editions, nel quale i testi di Carmelo Malacrino e Riccardo Di Cesare dialogano con la ricerca fotografica di Luigi Spina. Le fotografie di Luigi Spina sono suddivise in due sequenze: otto immagini sono dedicate alla statua A, al cosiddetto Giovane, e altre otto sono dedicate alla statua B, il Vecchio. “L’epidermide bronzea, diversa per ciascun soggetto”, spiega Spina, “prende forma, densità e lucentezza, e il chiaroscurale dei corpi si tinge dello spettro multiforme del bronzo che, al variare della luce, mostra superfici corporee che dialogano con l’occhio”.
Reggio Calabria. Per “Notti d’estate” tornano al museo Archeologico nazionale i “Grandi Incontri”: si inizia con Cecilie Hollberg, direttrice della Galleria dell’Accademia di Firenze

Cecilie Hollberg, direttrice della Galleria dell’Accademia di Firenze
Per “Notti d’estate” al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, all’interno del programma per il Cinquantesimo anniversario dal ritrovamento dei Bronzi di Riace, quest’anno tornano i “Grandi Incontri al MArRC”, la serie di prestigiosi appuntamenti che il direttore Carmelo Malacrino ha programmato con esperti del settore, per condividere con il pubblico le esperienze e le testimonianze più significative ed eccellenti nella rete museale italiana. Appuntamento sabato 23 luglio 2022, alle 21, sulla splendida terrazza affacciata sullo Stretto, con la direttrice della Galleria dell’Accademia di Firenze, Cecilie Hollberg. Fino al 10 settembre 2022 ogni giovedì e sabato il MArRC sarà aperto fino alle 23, con ultimo ingresso alle 22.30. Dalle 20 il costo del biglietto sarà di soli 3 euro. Al MArRC si entra senza prenotazione, con l’uso fortemente raccomandato della mascherina chirurgica. “Sono particolarmente grato a Cecilie Hollberg”, dichiara Malacrino, “alla quale mi lega un profondo sentimento di stima e amicizia. La ringrazio aver accolto il nostro invito di raggiungere la Calabria per raccontare la sua straordinaria esperienza a capo di uno dei musei più importanti d’Italia, celebre in tutto il mondo anche per la presenza del David di Michelangelo”. L’incontro è stato promosso dal Touring Club Italiano, Sez. di Reggio Calabria. “Sono contenta di poter partecipare alle “Notti d’Estate”, volute dal direttore del MArRC, un collega molto bravo che stimo”, commenta la Hollberg. “Un’occasione eccezionale per celebrare i Bronzi di Riace, due capolavori ritrovati esattamente mezzo secolo fa, tra le più significative testimonianze dell’arte greca, famosi in tutto il mondo. Anche per la Galleria dell’Accademia di Firenze è un anniversario importante, infatti celebriamo i 140 anni da quando è stata inaugurata, il 22 luglio del 1882, la Tribuna della Galleria, concepita appositamente dall’architetto Emilio de Fabris per custodire e preservare dalle intemperie il David di Michelangelo, collocato, fino a 9 anni prima, sull’Arengario di Palazzo Vecchio. Una felice concomitanza – conclude la direttrice – che avrò il piacere di condividere e raccontare, insieme ai grandi lavori che stiamo ultimando al museo, al pubblico di questa interessantissima manifestazione”.
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