Grande Pompei. “Domenica al Museo” con ingresso gratuito e visita speciale al cantiere dei nuovi scavi della Regio IX di Pompei (con prenotazione) e al cantiere di restauro degli affreschi di Villa San Marco
La “Domenica al Museo” con ingresso gratuito nei luoghi di cultura, al parco archeologico di Pompei, per il 3 marzo 2024, si arricchisce con l’’iniziativa speciale di visita ad alcuni cantieri di scavi e di restauro.

L’affresco di una natura morta raffigurante una focaccia dall’atrio della domus nell’insula 10 della Regio IX di Pompei (foto parco archeologico pompei)
A Pompei sarà possibile visitare il cantiere dei nuovi scavi della Regio IX, già aperto alle visite dal lunedì al venerdì, prenotando al seguente numero di telefono 327 2716666 (gruppi di massimo 15 persone, dalle 10 alle 12, in italiano e inglese). Le visite, effettuate dal personale impegnato sul cantiere, saranno incentrate sull’illustrazione degli ambienti emersi, tra cui il panificio- prigione, l’atrio con la parete dipinta con la natura morta (che ricorda la “pizza” dei nostri giorni), oltre alle recenti novità dello scavo e sulle attività in corso, con particolare attenzione agli aspetti delle metodologie di lavoro degli archeologi e dei restauratori.

Affresco con disegni geometrici dalla Regio IX di Pompei (foto parco archeologico pompei)
Le indagini nella Regio IX- uno dei nove quartieri in cui è suddiviso il sito –stanno riguardano un’area estesa per circa 3.200 mq, e rientrano in un più ampio progetto di tutela e messa in sicurezza del sito archeologico. Lo scavo fu iniziato nel 1888 ma ben presto interrotto. Ripreso dopo più di un secolo sta restituendo due case ad atrio, già parzialmente indagate nell’800, costruite in età Sannitica e trasformate nel I secolo d.C. in officine produttive. Si tratta di una fullonica (lavanderia) impiantata nell’atrio dell’abitazione al civico 2, con banconi da lavoro e vasche per il lavaggio e la tintura degli abiti e di un panificio con il forno, con gli spazi per le macine e gli ambienti per la lavorazione dei prodotti alimentari da distribuire in città.

Antica Stabiae (Castellammare), Villa San Marco: frammenti della decorazione del peristilio (portico colonnato) superiore (foto parco archeologico pompei)
Alla Villa San Marco a Castellammare di Stabia sarà invece possibile accedere al cantiere di restauro degli apparati decorativi di alcuni ambienti della villa, in particolare l’atrio e gli ambienti circostanti, il corridoio che costeggia il quartiere termale e gli ambienti della Diaeta (ambiente di soggiorno) settentrionale. La visita per gruppi di massimo 10 persone alla volta saranno possibili dalle 10 alle 13. Non è necessaria prenotazione. Gli interventi di restauro su pareti affrescate e pavimenti musivi hanno riguardato in particolare la pulitura e il consolidamento degli apparati, riportando allo splendore dettagli decorativi che erano quasi scomparsi e che consentiranno al visitatore di apprezzare la Villa in tutta la sua rinnovata bellezza.
Pompei. Dal 3 gennaio apre alle visite al pubblico il cantiere dei nuovi scavi della Regio IX: tutti i giorni dal lunedì al venerdì alle 11 per gruppi di 15 persone. Il personale di cantiere illustrerà – in italiano e inglese – i principali rinvenimenti e ambienti emersi e la metodologia di scavo

Scavi in corso nella Regio IX di Pompei (foto parco archeologico pompei)
Dal 3 gennaio 2024 apre alle visite al pubblico il cantiere dei nuovi scavi della Regio IX. Tutti i giorni dal lunedì al venerdì alle 11 sarà possibile – previa prenotazione al numero 3272716666 – accedere in gruppi di 15 persone all’area, accompagnati dal personale di cantiere che illustrerà – in italiano e inglese – i principali rinvenimenti e ambienti emersi e la metodologia di scavo. Durata visita 45 minuti. Il servizio di prenotazione è attivo dalle 9.30 alle 13.30 dal lunedì al venerdì. Punto di incontro: via di Nola (angolo Nord-Ovest dell’Insula 10 della Regio IX, fra via di Nola e vicolo dei Gladiatori. L’apertura del cantiere al pubblico costituisce uno dei migliorativi offerti dalla ATI Cooperativa Archeologia/ Minerva S.r.l nell’Insula 10 della Regio IX. Le visite, effettuate dal personale impegnato nel cantiere saranno incentrate sull’illustrazione degli ambienti emersi e sulle attività in corso, con particolare attenzione agli aspetti delle metodologie di lavoro degli archeologi e dei restauratori e sulle tecniche di indagine, volte al recupero integrale del potenziale informativo della stratigrafia anche grazie all’applicazione di indagini scientifiche multidisciplinari. In caso di forte pioggia la visita sarà annullata e saranno contattati telefonicamente i partecipanti.

Pompei, Regio IX, insula 10: mappa dell’area di scavo da drone al 21 febbraio 2023 (foto parco archeologico pompei)

Affresco con disegni geometrici dalla Regio IX di Pompei (foto parco archeologico pompei)
Le indagini nella cosiddetta Regio IX di Pompei – uno dei nove quartieri in cui è suddiviso il sito – sono partite a febbraio 2023, in un’area estesa per circa 3.200 mq, quasi un intero isolato della città antica sepolta nel 79 d.C. dal Vesuvio. Il progetto si inserisce in un più ampio approccio che mira a rettificare e risolvere i problemi idrogeologici e conservativi dei fronti di scavo, ovvero il confine tra la parte scavata e quella inesplorata della città antica. Quest’ultima ammonta a circa 22 ettari di isolati e case ancora sepolti sotto lapilli e cenere, quasi un terzo dell’abitato antico.

Il forno nell’insula 10 della Regio IX di Pompei (foto parco archeologico pompei)
Lo scavo in quest’area della Regio IX, lungo via di Nola, fu iniziato nel 1888 ma ben presto interrotto. Dopo più di un secolo è stato ripreso restituendo due case ad atrio, già parzialmente indagate nell’800, costruite in età Sannitica e trasformate nel I secolo d.C. in officine produttive. Si tratta di una fullonica (lavanderia) impiantata nell’atrio dell’abitazione al civico 2, con banconi da lavoro e vasche per il lavaggio e la tintura degli abiti e di un panificio con il forno, con gli spazi per le macine e gli ambienti per la lavorazione dei prodotti alimentari da distribuire in città.

Planimetria dell’insula 10 della Regio IX di Pompei (foto parco archeologico pompei)

Larario nell’insula 10 della Regio IX di Pompei (foto parco archeologico pompei)
In questi ultimi ambienti sono affiorati i resti ossei di tre vittime dell’eruzione, tre pompeiani che si erano rifugiati in cerca della salvezza e che hanno invece trovato la morte sotto i crolli dei solai. Una serie di osservazioni ha dimostrato che le persone impiegate nei lavori, così come gli asini usati per macinare il grano necessario a produrre il pane, fossero rinchiusi e sfruttati in condizioni di schiavitù. L’ ambiente emerso si presenta angusto e senza affaccio esterno, con piccole finestre con grate in ferro per il passaggio della luce. E nel pavimento intagli per coordinare il movimento degli animali, costretti a girare per ore con occhi bendati.

L’affresco di una natura morta raffigurante una focaccia dall’atrio della domus nell’insula 10 della Regio IX di Pompei (foto parco archeologico pompei)

La parete con l’affresco di una natura morta raffigurante una focaccia nell’atrio della domus nell’insula 10 della Regio IX di Pompei (foto parco archeologico pompei)
Su una delle pareti invece dell’atrio è emerso l’affresco di una natura morta – che ricorda la “pizza” dei nostri giorni – raffigurante una focaccia di forma piatta che funge da supporto per frutti vari (individuabili un melograno e forse un dattero), condita con spezie o forse piuttosto con un tipo di pesto (moretum in latino), indicato da puntini color giallastro e ocra. Sullo stesso vassoio, frutta secca e una ghirlanda di corbezzoli gialli, accanto a datteri e melograni. Si tratta di un genere di immagini, noto in antico con il nome xenia, che prendeva spunto dai “doni ospitali” che si offrivano agli ospiti secondo una tradizione greca, risalente al periodo ellenistico (III-I secolo a.C.).
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