Napoli. Al Mann presentazione del libro “L’impatto socioeconomico del museo Archeologico nazionale di Napoli” a cura di Mita Marra (università Federico II)
“L’impatto socioeconomico del museo Archeologico nazionale di Napoli” è il titolo del libro a cura di Mita Marra che si presenta il 9 novembre 2023 alle 11, nella sala conferenze Braccio Nuovo del Museo. Introduce il direttore del Mann, Paolo Giulierini. Interverranno Mita Marra, docente di Politica economica al dipartimento di Scienze sociali dell’università Federico II di Napoli; Daniela Savy, docente di Diritto europeo dei Beni culturali al dipartimento di Giurisprudenza dell’università Federico II di Napoli; Francesco Bifulco, professore ordinario di Economia e Gestione delle imprese al dipartimento di Studi umanistici dell’università Federico II di Napoli; Gaetano Vecchione, professore di Economia applicata al dipartimento di Scienze politiche dell’università Federico II di Napoli. Il libro esamina il ruolo del museo Archeologico nazionale di Napoli nella creazione di valore sociale per lo sviluppo locale. Attraverso una valutazione partecipata orientata alla teoria del cambiamento, il lavoro esplora diversi aspetti chiave per comprendere l’impatto socioeconomico del Museo, tra cui gli investimenti nell’infrastruttura, le iniziative di accoglienza e di promozione socio-culturale, le capacità amministrative, l’innovazione digitale e le collaborazioni locali e internazionali nell’allestimento delle mostre temporanee. Il lavoro esamina, inoltre, le soluzioni e gli strumenti innovativi di cui si è dotato il Museo, le strategie di comunicazione e lo sviluppo di pubblici diversificati in un contesto urbano complesso, che affronta la sfida del turismo di massa, nonostante i vincoli alla promozione della cultura come motore di sviluppo. I risultati della ricerca mettono in luce l’impegno del Museo nel favorire opportunità di crescita a beneficio di artisti, ricercatori e imprese culturali e creative, soprattutto in periodi di crisi ed austerità. L’autonomia amministrativa del Museo si è dimostrata un meccanismo efficace di autofinanziamento ed inclusione sociale capace di valorizzare ed innovare l’eredità culturale della tradizione archeologica classica. I processi di cooperazione in corso con le istituzioni di governo e di cultura a livello locale e internazionale contribuiscono a rafforzare la rigenerazione urbana e la promozione della convivenza pacifica tra diversi popoli del mondo.
Napoli. All’università Federico II presentazione del libro “Quartiere della Cultura. MANN, UNINA e Invitalia per la rigenerazione urbana” che raccoglie le esperienze del partenariato pubblico tra il Mann, la Federico II e Invitalia

Nuovo incontro per raccontare il Quartiere della Cultura: lunedì 24 gennaio 2022, alle 11, nell’aula Guarino dell’università di Napoli “Federico II”, in corso Umberto I 40, presentazione del volume “Quartiere della Cultura. MANN, UNINA e Invitalia per la rigenerazione urbana” (Editoriale Scientifica). La giornata, aperta con i saluti di Matteo Lorito, rettore dell’università Federico II; Sandro Staiano, direttore del dipartimento di Giurisprudenza; e Andrea Mazzucchi, direttore del dipartimento di Studi umanistici, vedrà gli interventi di Antonio Pescape, delegato alla Innovazione e terza missione; Mita Marra, docente di Politiche economiche; Angelo Abignente, docente di Filosofia del diritto e commissione terza missione – Dipartimento di Giurisprudenza. Saranno presenti gli autori Paolo Giulierini, Daniela Savy, Francesco Bifulco e Vittorio Fresa.

L’iniziativa rientra nelle attività messe in campo a seguito dell’accordo di partenariato pubblico tra il Mann, la Federico II e Invitalia, per mettere in rete Arte, Accademia ed Imprenditoria per creare nuovi progetti di sviluppo interessate a valorizzare il territorio partenopeo. Il progetto, presentato a settembre 2020, è raccontato nel volume sul Quartiere della Cultura, pubblicato dall’Editoriale Scientifica (si scarica al seguente link: https://www.editorialescientifica.com/shop/autori/savy-d/quartiere-della-cultura-detail.html): premesse scientifiche, metodologia, casi studio, percorsi di selezione delle imprese culturali e creative sono analizzati nella pagine del rapporto. Circa 1.2 milioni di euro sono stati gli investimenti attivati a seguito di 100 contatti. Dieci le imprese finanziate grazie allo sportello costituito dal museo Archeologico nazionale di Napoli, dall’Ateneo Federiciano e da Invitalia: e non ci si ferma qui, perché in prospettiva saranno create nuove partnership. Una pratica virtuosa che ha, come effetto indiretto, il rilancio dell’economia del territorio, fra tipicità ed eccellenze. “I Musei non possono pensare di aver estrinsecato la propria missione, esclusivamente ampliando le collezioni visitabili”, ha commentato il direttore del Mann, Paolo Giulierini: “a questo fondamentale ruolo si deve accoppiare la capacità di dialogare con il territorio, restituendo qualcosa ai cittadini. E’ un dovere cui non possiamo sottrarci”.

Daniela Savy, docente all’Ateneo federiciano e referente del progetto Obvia- Out of boundaries viral art dissemination, ha ripercorso le attività portate avanti sin dall’inizio della direzione Giulierini: “Il Museo si è aperto alla città: non è solo importante raccontare l’aumento dei visitatori, ma anche focalizzare le energie creative che sono il sostrato di questo percorso. La rete Extramann, le azioni di promozione congiunta con i teatri e con le accademie, il premiato lavoro nell’Aeroporto di Napoli sono solo alcuni tasselli di un viaggio che nasce dall’ascolto della città”. Francesco Bifulco, che insegna alla Federico II e firma con Paolo Giulierini, Daniela Savy e Vittorio Fresa il volume sul quartiere della cultura, ripercorre i tasselli della nursery di ascolto e selezione delle imprese creative: 500 ore di interlocuzione, 12 focus one to one per 600 idee proposte, 12 progetti in progress e 4 iniziative definite. Numeri cui risponde il sostegno finanziario, come ha commentato Vittorio Fresa (Invitalia): “Siamo portati a concentrarci sulle risorse economiche. L’importante è trovare e valorizzare le idee buone, che provengono da giovani e giovanissimi, così come da chi ha maturato esperienze nel settore”.

Un taglio intergenerazionale che anima anche la app Extramann, presentata da Ilaria Vitellio: i 33 siti culturali cittadini, nella rete attivata dal Museo, saranno interconnessi grazie al programma scaricabile da sistemi Android e Apple. Le attrazioni culturali saranno raggiungibili in modo rapido e intuitivo, grazie ad uno schema in cui l’utente diviene centrale. I mappers, infatti, potranno restituire un feedback sulla propria visita, caricando foto, video e condividendo racconti in un’architettura sempre rispettosa della privacy dei partecipanti.
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