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Palermo. Al museo Archeologico regionale “Antonino Salinas”, nel giorno della Festa della Repubblica e della Domenica al Museo, workshop “Lavori in corso. Studi e strumenti per il Medagliere”

palermo_archeologico_workshop-lavori-in-corso-studi-e-strumenti-per-il-medagliere_locandinaApertura straordinaria al museo Archeologico regionale “Antonino Salinas” a Palermo. Domenica 2 giugno 2024, in occasione della Festa della Repubblica e #domenicalmuseo, il museo è aperto fino alle 19 con ingresso libero (ultimo ingresso mezz’ora prima della chiusura). Ma con un appuntamento particolare. Dalle 16 alle 19, si può partecipare al workshop “Lavori in corso. Studi e strumenti per il Medagliere” con l’obiettivo di mostrare al grande pubblico le attività scientifiche che si svolgono ogni giorno presso il Medagliere del Museo Salinas. Lavinia Sole, professoressa di Numismatica all’università di Palermo, coordina queste attività finalizzate allo studio e alla valorizzazione del patrimonio numismatico. Durante il workshop, si potrà vedere alcune delle monete della collezione del Salinas dal vivo, scoprire gli attrezzi e le metodologie di lavoro dei numismatici e conoscere le tecniche di indagine non invasive e non distruttive delle monete. Elena Pezzini, archeologa del Salinas, presenta l’evento, mentre la prof.ssa Maria Luisa Saladino e il prof. Francesco Armetta (università di Palermo) condivideranno le loro conoscenze.

Reggio Calabria. Al museo Archeologico nazionale per il ciclo “I restauri al MArRC” a cura di Barbara Fazzari incontro su “Gli affreschi provenienti dalle Terme romane di Reggio Calabria”

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Barbara Fazzari e Carmelo Malacrino nel Laboratorio di Restauro del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria (foto marrc)

Nuovo appuntamento del ciclo “I restauri al MArRC”, voluto dal museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria e curato dal funzionario restauratore Barbara Fazzari e responsabile del laboratorio di restauro del Museo. “Questo ciclo di incontri”, dichiara Fazzari, “nasce dall’idea di condividere con la città e con i visitatori le attività conoscitive e gli interventi conservativi programmati dal laboratorio di restauro del MArRC sui reperti ivi conservati”. Martedì 13 giugno 2023, alle 17, si terrà una conferenza sul restauro degli affreschi provenienti dalle Terme Romane di Reggio Calabria, da poco presentato anche alla XXVIII edizione del Salone Internazionale del Restauro di Ferrara. L’evento, promosso dal Museo in collaborazione con il centro internazionale Scrittori della Calabria (CIS), sarà anche l’occasione per condividere un progetto di ricerca e tutela sul contesto archeologico di provenienza degli affreschi. L’idea si sviluppa nell’ambito di una proficua sinergia con la soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Reggio Calabria e la Provincia di Vibo Valentia, il Comune di Reggio Calabria e altri enti di ricerca a vario titolo convolti. reggio-calabria_archeologico_incontri_restauri-affreschi-terme-romane_locandinaIntrodurranno i lavori i saluti istituzionali di Carmelo Malacrino, direttore del MArRC; Fabrizio Sudano, soprintendente ABAP RC-VV e segretariato regionale MIC della Calabria; Irene Calabrò, assessore alla Cultura del Comune di Reggio Calabria; e Loreley Rosita Borruto, presidente del CIS Calabria. Insieme a Barbara Fazzari (“Dalla diagnostica al restauro: gli affreschi provenienti dalle Terme romane di Reggio Calabria”) interverranno Andrea Maria Gennaro, funzionario archeologo della SABAP RC-VV (“Le Terme romane di Reggio Calabria: tra tutela e attività di ricerca”), Anna Arcudi, docente del corso di laurea in Conservazione e Restauro dei Beni culturali dell’università della Calabria (“Il cantiere didattico con gli studenti del corso di laurea in Conservazione e Restauro dell’università della Calabria”), Rosina Celeste Ponterio e Dario Giuffrida, dell’istituto per i Processi chimico-fisici del CNR di Messina (“La ricostruzione 3D del sito e degli affreschi per la fruizione e la diagnostica”), e Francesco Armetta, del dipartimento di Scienze e Tecnologie biologiche, chimiche e farmaceutiche dell’università di Palermo (“Le indagini non invasive e il blu egizio invisibile”). “L’attività di restauro di questi anni al MArRC”, dichiara soddisfatto il direttore del Museo, Carmelo Malacrino, “non ha precedenti. Abbiamo lavorato su decine di migliaia di reperti, alcuni dei quali attendevano ancora i primi interventi conservativi dal momento della loro scoperta, oltre un secolo fa. Non si tratta solo di oggetti esposti, ma anche e in gran parte di collezioni normalmente conservate nei depositi. Tale ciclo di conferenze nasce dalla volontà di dare spazio e visibilità ad alcuni di questi progetti di restauro, presentando al pubblico i risultati ottenuti. Ringrazio la dott.ssa Fazzari, che coordina il nostro Laboratorio di Restauro, per l’impegno nel divulgare e far conoscere al più ampio pubblico le attività conservative svolte “dietro le quinte” del Museo”.

Reggio Calabria. Cinquantesimo dei Bronzi. Al museo Archeologico nazionale tre incontri sui restauri e le ricerche scientifiche sulle collezioni del museo. Si inizia con le terrecotte del tempio arcaico di Marasà. E poi un incontro con Adele Canale, una carriera per i beni archeologici calabresi

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Claudia Lucchese, direttrice del museo Jatta, e Carmelo Malacrino, direttore del MArRC, illustrano al pubblico la mostra “Il vaso sui vasi” al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria (foto MArRC)

Dopo il successo della Notte dei Musei che al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria ha offerto un primo assaggio delle aperture serali estive, richiamando più di 330 persone, che hanno potuto coniugare la bellezza dei Bronzi di Riace e di Porticello con la possibilità di osservare il cielo attraverso i telescopi del Planetario reggino, guidato dalla prof.ssa Angela Misiano, ora si apre una settimana fitta di appuntamenti dedicata alle esperienze del Museo, con incontri incentrati anche sui restauri e le ricerche scientifiche, nell’ambito delle celebrazioni del Cinquantesimo anniversario della scoperta dei Bronzi di Riace. Saranno tre gli appuntamenti curati dal funzionario restauratore Barbara Fazzari, previsti per il 17, il 19 e il 20 maggio 2022, nella sala conferenze a partire dalle 10. “Ringrazio la dott.ssa Fazzari, che coordina il nostro Laboratorio di Restauro, per queste iniziative, promosse in collaborazione con alcuni enti di ricerca e con le ditte di restauro impegnate in questi anni nella conservazione delle collezioni archeologiche del MArRC”, interviene il direttore Carmelo Malacrino. “Un ciclo di incontri per far conoscere al pubblico anche il dietro le quinte del Museo”.

reggio-calabria_archeologico_cinquantesimo_Conferenze sui restauri_terrecotte-marasa_locandinaMartedì 17 saranno presenti Rosa Ponterio, Francesco Armetta e Virgilio Vecchio, che presenteranno “Lo studio diagnostico delle terrecotte del tempio arcaico di Marasà”, nell’incontro organizzato in collaborazione con l’Istituto per i Processi Chimico Fisici del CNR di Messina e il dipartimento STEBICEF dell’università di Palermo. “Partendo dall’analisi delle tecniche di esecuzione”, spiega la Fazzari, “la conferenza affronterà tematiche di conservazione e restauro, offrendo utili spunti di approfondimento grazie ai risultati diagnostici ottenuti da una campagna di indagini effettuata di recente sui manufatti”. L’incontro si concluderà con una breve visita guidata ai reperti provenienti dal tempio locrese presenti al Livello B del Museo. Giovedì 19 maggio sarà la volta di Antonio Adduci, della ditta Adduci Restauri, che presenterà “Il restauro di alcuni corredi delle necropoli locresi di Canale Ianchina e Patarriti”, eseguito su manufatti vari, di cui la maggioranza in bronzo. Il racconto dell’intervento sarà preceduto da un approfondimento sulle tecniche esecutive e i fenomeni di degrado tipici degli oggetti in lega metallica. Al termine della conferenza verrà offerta un’esperienza didattica che permetterà ai partecipanti di osservare dal vivo alcuni strumenti scientifici, nonché dei prototipi realizzati per lo studio della tecnica esecutiva. Ultimo appuntamento venerdì 20 maggio, con la conferenza di Maria Labriola e Alessandra Milea, che parleranno dell’intervento conservativo eseguito dal Consorzio Pragma su uno dei mosaici provenienti dalla Villa dell’Annunziata di Reggio Calabria. “Si partirà da un’analisi della tecnica esecutiva degli apparati musivi e delle problematiche conservative ad essi connesse”, continua ancora la Fazzari, “per concludere con la descrizione del restauro effettuato”. Seguirà una breve visita guidata agli altri lacerti musivi provenienti dallo stesso contesto archeologico e conservati presso il Museo. “Queste conferenze”, conclude il direttore Malacrino, “vogliono dare spazio e visibilità ad alcuni importanti progetti di restauro, esponendo i risultati ottenuti, che spesso rimangono appannaggio dei soli addetti ai lavori. Capita infatti che i dati scientifici vengano pubblicati in riviste specialistiche, senza che gli stessi possano essere condivisi con la comunità locale. Con questi incontri il Museo offrirà un’importante esperienza didattico-culturale e insieme conoscitiva rivolta al grande pubblico, al fine di sviluppare nei visitatori l’interesse per le tematiche legate alla tutela e alla conservazione dei beni culturali”.

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L’architetto della soprintendenza Adele Canale (foto da heliosmag.it)

Inoltre martedì 17 maggio 2022, alle 17, in sala conferenze, si terrà l’incontro “Adele Canale. Una carriera per i beni archeologici calabresi”, curato dai funzionari architetti del Museo, Elena Nicolò e Claudia Ventura. Sarà presente l’arch. Canale, già funzionario architetto della Soprintendenza e del Museo, per raccontare e ripercorrere in grandi linee la sua carriera professionale e artistica. “Un lavoro stimolante, ricco e importante”, dichiara la Canale, “che mi ha permesso di conoscere tesori archeologici, paesaggistici e culturali della nostra terra. Stimoli, emozioni ed esperienze che ho sempre cercato di trasmettere ai miei collaboratori. Gruppi di lavoro, fatti di rapporti umani, di stima reciproca, di incontri con giovani capaci, motivati, entusiasti che mi hanno consentito di portare avanti i vari lavori. Onorata per questo riconoscimento attribuitomi dal direttore Malacrino, che ringrazio. Non poteva esserci gratificazione più grande a conclusione di un percorso di vita e di una affascinante carriera”. La serata, durante la quale saranno proiettate foto e immagini dei lavori svolti, vedrà il dialogo fra due generazioni di funzionari architetti del ministero della Cultura. “Il percorso professionale dell’architetto Adele Canale si intreccia con il suo percorso artistico”, commenta la Nicolò. “Nel corso dell’incontro avremo modo di ripercorrere alcune delle esperienze più significative della sua carriera, che hanno caratterizzato anche la storia dei beni archeologici calabresi e del nostro museo Archeologico”.