Roma. Scelto il progetto della Nuova Passeggiata Archeologica, una passeggiata unica al mondo, che collegherà l’intera area archeologica centrale della città, dai Fori, al Colosseo, al Celio, al Palatino, alle Terme di Caracalla, al Circo Massimo, fino al Campidoglio, in connessione con la città moderna. È il primo tassello del più ampio progetto di trasformazione del Centro Archeologico Monumentale di Roma (CArMe)

Veduta panoramica dei fori imperiali dai Mercati traianei a Roma (foto roma capitale)

Presentazione del progetto vincitore del concorso “La nuova passeggiata archeologica”: da sinistra, il sovrintendente capitolino Claudio Parisi Presicce, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri (foto roma capitale)
Sarà una passeggiata unica al mondo. Congiungerà via dei Fori Imperiali con gli altri percorsi intorno al Colle Palatino, intercettando l’itinerario ciclo-pedonale di via di S. Gregorio, di via dei Cerchi, di via di S. Teodoro e delle salite e discese del Colle Capitolino, e che sarà caratterizzata da un incremento dei servizi dell’area, tra cui spazi pedonali, aree verdi, balconate, percorsi sopraelevati e percorrenze ciclo-pedonali. Parliamo del progetto della Nuova Passeggiata Archeologica di cui martedì 2 aprile 2024, ai Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali, alla presenza del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, del sindaco di Roma Roberto Gualtieri e del sovrintendente capitolino Claudio Parisi Presicce, è stata presentata la graduatoria provvisoria del bando internazionale di progettazione “La Nuova Passeggiata Archeologica”, indetto lo scorso ottobre da Roma Capitale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, per la realizzazione di interventi nell’Area dei Fori Imperiali che collegheranno l’intera area archeologica centrale della città – dai Fori, al Colosseo, al Celio, al Palatino, alle Terme di Caracalla, al Circo Massimo, fino al Campidoglio – rimettendola al contempo in connessione con la città moderna e la vita quotidiana dei rioni circostanti.

Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e il sindaco di Roma Roberto Gualtieri con il progetto dello studio Labics di Maria Claudia Clemente e Francesco Isidori, vincitore del concorso “La nuova passeggiata archeologica” nel centro di Roma (foto roma capitale)
L’obiettivo del Concorso, per il quale sono pervenute 23 proposte progettuali, è la realizzazione di un grande anello pedonale che riprende l’idea della Passeggiata di fine Ottocento del ministro Baccelli. Il costo stimato per la realizzazione delle opere è di 18,8 milioni di euro al netto di Iva. La Commissione giudicatrice, composta da cinque membri individuati da Roma Capitale, dal ministero della Cultura e dall’Ordine degli Architetti e presieduta dall’architetto portoghese Joao Luis Carrillho da Graça, ha selezionato i cinque progetti finalisti del Concorso, tra cui ha scelto il vincitore, secondo criteri che hanno riguardato: la compatibilità della proposta con il quadro delle attività programmate dalla Pubblica Amministrazione e degli obiettivi strategici; la qualità della proposta nel rapporto tra lo spazio oggetto del concorso e il tessuto circostante e organizzazione funzionale degli spazi e degli elementi proposti; gli aspetti compositivi, creatività, originalità e contenuti innovativi della proposta; la qualità innovativa della proposta in riferimento alla scelta dei materiali e delle soluzioni tecnologiche e alla semplicità di manutenzione e gestione; il rispetto delle invarianti e coerenza con le Linee guida e con i parametri economici proposti.

Tavola 1 del progetto dello studio Labics di Maria Claudia Clemente e Francesco Isidori, vincitore del concorso “La nuova passeggiata archeologica” (foto roma capitale)
Nell’ambito della Seduta pubblica di proclamazione, che si è svolta nella mattinata del 2 aprile 2024, è stato annunciato come primo classificato lo studio Labics di Maria Claudia Clemente e Francesco Isidori. Il vincitore riceverà un premio di 135mila euro al netto di oneri previdenziali e IVA se dovuti. Ai concorrenti risultati classificati dal 2º al 5º è riconosciuto un rimborso spese, complessivamente pari a 100mila euro al netto di IVA e ogni altro onere di legge. La graduatoria provvisoria sarà ora oggetto delle verifiche di legge, a seguito delle quali lo studio vincitore procederà con il perfezionamento del progetto di fattibilità tecnico-economica. Al termine di questa fase verrà indetta la Conferenza dei Servizi, nel frattempo sarà affidato del progetto esecutivo e indetta della gara di appalto. Se tutte le tempistiche saranno rispettate i lavori potranno iniziare entro settembre.

Tavola 2 (zona dei fori imperiali) del progetto dello studio Labics di Maria Claudia Clemente e Francesco Isidori, vincitore del concorso “La nuova passeggiata archeologica” (foto roma capitale)

Tavola 3 (zona Colosseo) del progetto dello studio Labics di Maria Claudia Clemente e Francesco Isidori, vincitore del concorso “La nuova passeggiata archeologica” (foto roma capitale)

Tavola 6 del progetto dello studio Labics di Maria Claudia Clemente e Francesco Isidori, vincitore del concorso “La nuova passeggiata archeologica” (foto roma capitale)
IL PROGETTO VINCITORE: 1° classificato: studio Labics di Maria Claudia Clemente e Francesco Isidori. Il commento della Giuria: “Il progetto risponde in modo completo ed esaustivo alle richieste del bando, articolando le soluzioni nei diversi lotti di intervento con sostanziale approfondimento e cura nei dettagli. La proposta appare molto efficace nel rendere chiaramente riconoscibili le relazioni trasversali che si instaurano fra via dei Fori Imperiali e le aree archeologiche dei diversi lotti attigui: la sistemazione architettonica e urbana delle pavimentazioni accoglie infatti le direttrici provenienti dai diversi sistemi urbani coinvolti e garantisce al contempo ampi spazi fruibili senza barriere da pedoni e ciclisti. La sede stradale è messa in evidenza da una scelta materica differenziata (in questo caso il sampietrino già esistente), garantendo peraltro il permanere di un segno rilevante nella successione temporale degli accadimenti storici dell’area. La commissione ritiene inoltre convincenti sia la soluzione proposta per la sistemazione della scarpata sottostante via Nicola Salvi, la quale risolve con un unico gesto architettonico le molteplici esigenze funzionali e paesaggistiche del particolare contesto esistente, sia il progetto del centro servizi su via del Tempio della Pace, con particolare riferimento alle proporzioni individuate per il loggiato esterno. L’utilizzo del legno per la pavimentazione (lotto 2) risulta convincente soprattutto nella volontà di rimarcare una evidente dicotomia tra caratteri reversibile e strutturale degli interventi, tuttavia richiede una verifica sul piano della fattibilità”.
GLI ALTRI PROGETTI FINALISTI: 2° classificato: il raggruppamento di professionisti con capogruppo l’arch. Giorgia Colombo; 3° classificato: il raggruppamento di professionisti con capogruppo l’arch. Luigi Franciosini; 4° classificato: il raggruppamento di professionisti con capogruppo l’arch. Marco Pietrolucci; 5° classificato: il raggruppamento di professionisti con capogruppo l’arch. Eugenio Cipollone.
La Nuova Passeggiata Archeologica nell’area centrale della città rappresenta il primo tassello del più ampio progetto di trasformazione del Centro Archeologico Monumentale di Roma (CArMe). Il Concorso ha infatti aperto la fase di realizzazione del Programma operativo che prevede un insieme di opere da portare a compimento nel triennio 2025-2027 con un investimento da 282 milioni di euro tra fondi Pnrr, Giubileo, statali e comunali. Elaborato da Roma Capitale, a cura della sovrintendenza Capitolina sulla base del Rapporto al sindaco presentato da Walter Tocci, con il supporto tecnico di Risorse per Roma e la collaborazione dei Dipartimenti competenti e delle altre aziende comunali, questo progetto rappresenta il più grande investimento di sempre nell’area archeologica centrale. Seguirà la definizione delle opere previste dal Piano Strategico, finanziato con altre risorse da reperire nel prossimo decennio, al fine di guidare la trasformazione nel lungo periodo.
Roma. All’auditorium dell’Ara Pacis, in presenza e on line, giornata di studi “Gli edifici per lo spettacolo a Roma antica” in ricordo di Paola Ciancio Rossetto
Il Teatro di Pompeo, l’Anfiteatro Flavio, il Circo Variano e l’Anfiteatro Castrense sono alcuni dei monumenti protagonisti della giornata di studi “Gli edifici per lo spettacolo a Roma antica” in programma giovedì 1° giugno 2023, all’Auditorium del museo dell’Ara Pacis, a Roma. L’evento, promosso da Roma Capitale, assessorato alla Cultura – Sovrintendenza Capitolina ai Beni culturali, vede la partecipazione di numerosi studiosi che condivideranno i dati più recenti delle proprie ricerche, ed è organizzato in ricordo di Paola Ciancio Rossetto, che per oltre trent’anni ha prestato la propria opera come archeologa della Sovrintendenza curando il restauro, lo studio e la sistemazione per la fruizione del pubblico di alcuni importanti monumenti di Roma, tra cui il Circo Massimo e il Teatro di Marcello. Servizi museali di Zètema Progetto Cultura. Ingresso libero fino a esaurimento posti. Diretta streaming su www.youtube.com/@SovraintendenzaRoma. Il programma. Alle 9, introduce e presiede: Eugenio La Rocca. Intervengono G. Pisani Sartorio su “In ricordo di Paola”; M. Buonfiglio, L. Casadei, A. Ciancio su “Il Circo Massimo nel I secolo, nuove osservazioni”; P. Liverani su “Un secolo del Circo Vaticano tra costruzione e abbandono”. Discussione. Alle 11, dopo la pausa, intervengono L. Acampora, M. Baumgartner, F. Bono, L. Braccalenti, G. Leoni, D. Mancini, V. Pica, V. Spaccini su “Il Teatro di Pompeo: aggiornamenti e nuovi dati”; S. Pergola, A. Mortera su “Teatro di Marcello: elementi di arredo e di decorazione scultorea in marmo”; R. Volpe su “Edifici dello spettacolo a Roma: localizzazione, temi e problemi”. Discussione. Alle 13.30, pausa pranzo. Alle 14.30, presiede: Stefania Quilici Gigli. Intervengono F. Rinaldi, B. Nazzaro, D. Nepi, D. Rose su “L’Anfiteatro dei Flavi. Nuovi dati archeologici dal restauro degli ordini superiori”; S. Serra su “Nuove riflessioni sul Ludus Magnus”; J-F. Bernard su “Alcune osservazioni sulla struttura dello stadio di Domiziano”. Discussione. Alle 16, dopo la pausa, presiede: Maria Grazia Filetici. Intervengono L. Bottiglieri, F. Carboni, D. Colli, A. De Santis, G. Foschi, S. Morretta, C. Rosa, M. Solvi su “Il circo Variano e l’anfiteatro Castrense: due edifici per la corte dei Severi”; E.M. Loreti, D. Nepi, D. Rose su “Il pulvinar della Villa di Massenzio: rilievo e lettura degli elevati”; G. Pisani Sartorio su “Massenzio e l’obelisco Pamphilio”. Discussione. Conclusione e saluti.
Roma Capitale. Per il 2776° Natale di Roma ingresso gratuito ai musei civici e appuntamenti speciali, mostre, incontri, visite guidate e spettacoli che coinvolgono diversi spazi della città. Ecco il ricco programma
La città celebra il 2776˚ compleanno di Roma in calendario venerdì 21 aprile 2023. Un programma con appuntamenti speciali, mostre, incontri, visite guidate e spettacoli che coinvolgeranno diversi spazi della città in una grande festa collettiva dedicata a un pubblico di tutte le età. Per il Natale di Roma, l’accesso ai Musei civici di Roma Capitale e all’area archeologica del Circo Massimo sarà gratuito per tutti i visitatori, comprese le visite alle mostre in corso. Le iniziative per il 2776˚ Natale di Roma sono promosse da Roma Capitale, assessorato alla Cultura, sovrintendenza Capitolina ai Beni culturali, azienda speciale Palaexpo, Teatro dell’Opera di Roma e Teatro di Roma – Teatro Nazionale, in collaborazione con la soprintendenza speciale di Roma Archeologia Belle arti e Paesaggio e con il Gruppo Storico Romano. Comunicazione a cura di Zètema Progetto Cultura.
APPUNTAMENTI SPECIALI. Apre il 21 aprile la deposizione da parte del sindaco Roberto Gualtieri di una corona di alloro all’Altare della Patria, cui seguirà una messa che il cardinale Angelo De Donatis celebrerà nella Cappella del Palazzo dei Conservatori.

Vetro dorato con la personificazione della città di Roma, rinvenuto nel corso degli scavi per la realizzazione della stazione della Metro C a Porta Metronia (foto sovrintendenza capitolina)
All’interno della mostra VRBS ROMA, poi, verrà esposto per la prima volta il vetro dorato con la personificazione della città di Roma, rinvenuto nel corso degli scavi per la realizzazione della stazione della Metro C a Porta Metronia. L’immagine, databile intorno al IV secolo, quindi in piena età imperiale, è riprodotta su foglia d’oro e rappresenta l’Urbs, la città, secondo l’iconografia diffusa, con l’elmo e la lancia. Si tratta di un unicum, in quanto non sono attualmente attestati altri reperti in vetro decorati con la stessa raffigurazione. L’esposizione, realizzata da Roma Capitale, assessorato alla Cultura, sovrintendenza Capitolina in collaborazione con la soprintendenza Speciale di Roma Archeologia Belle arti e Paesaggio, sarà l’occasione per poter ammirare fino al 1° ottobre 2023 un reperto di grande rilievo dal punto di vista storico-artistico, oltre che di evidente valore simbolico per la città.

Medaglia commemorativa Natale di Roma 2023 (foto roma capitale)
Proprio in considerazione dell’alto significato rappresentativo di questa scoperta, l’immagine sarà utilizzata come effigie della tradizionale medaglia commemorativa, coniata dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato per conto di Roma Capitale in occasione dell’anniversario della fondazione della città. La medaglia, in bronzo e con diametro di 50mm, è stata presentata in occasione della cerimonia celebrativa del 2776˚ Natale di Roma, il 21 aprile 2023 alle ore 10.30 nell’Aula di Giulio Cesare in Campidoglio. Sul rovescio, riproduce l’immagine di Palazzo Senatorio in Campidoglio.

Particolare della Fontana della dea Roma in Campidoglio (foto sovrintendenza capitolina)
A seguire, sarà restituita alla città la Fontana della dea Roma in Campidoglio, tra le più belle e rappresentative della Capitale, dopo l’importante intervento di restauro i cui lavori sono stati diretti dalla sovrintendenza Capitolina e resi possibili grazie all’atto di mecenatismo della maison di moda Laura Biagiotti con Intesa Sanpaolo. L’intervento di restauro della fontana, inserita nella facciata di Palazzo Senatorio in piazza del Campidoglio, alla base dello scalone di accesso alla sala consiliare, progettato da Michelangelo, ha riguardato il basamento e la statua di epoca romana della dea Roma, le superfici in travertino del prospetto architettonico e quelle marmoree delle vasche con il ripristino della loro impermeabilizzazione. È stata anche sistemata la pavimentazione in sampietrini a ridosso della vasca e revisionato l’impianto idrico, rifunzionalizzando il sistema di scarico della fontana.

Ai musei Capitolini la mostra “La Roma della Repubblica. Il racconto dell’archeologia” (foto foto Monkeys Video Lab)
LE MOSTRE IN CORSO. Nel Sistema Musei di Roma Capitale, per il compleanno della città, accesso gratuito sia alle collezioni permanenti che alle mostre temporanee. Ai Musei Capitolini, è in corso “La Roma della Repubblica. Il racconto dell’archeologia” che si è recentemente arricchita di una nuova videoproiezione immersiva. Disponibili, poi, il progetto espositivo multimediale “Cursus honorum. Il governo di Roma prima di Cesare”, in cui sono rievocate le magistrature di età repubblicana, e “L’eredità di Cesare e la conquista del tempo” in cui si narra la storia di Roma dalle origini fino agli albori dell’età imperiale. È possibile ammirare, inoltre, “I Colori dell’Antico. Marmi Santarelli ai Musei Capitolini”. Ancora, prosegue alla Centrale Montemartini la mostra “Colori dei Romani. I mosaici dalle Collezioni Capitoline”, recentemente ampliata con ulteriori 16 opere. Il programma espositivo di arte italiana contemporanea Quotidiana al Museo di Roma a Palazzo Braschi presenta: per la sezione Paesaggio, la mostra dei gemelli Carlo e Fabio Ingrassia; mentre, per la sezione Portfolio, il lavoro della giovane artista Marta Naturale. Sono tre le mostre in corso al Museo di Roma in Trastevere: “Armando Trovajoli. Una leggenda in musica” che ripercorre l’intera carriera del maestro nel decennale dalla sua scomparsa, “La movida. Spagna 1980-1990” del fotografo e artista Miguel Trillo e “I Romanisti. Cenacoli e vita artistica da Trastevere al Tridente (1929 – 1940)” che delinea, in 100 opere, la vita e la cultura a Roma tra la fine degli anni Venti e il 1940. Alla Galleria d’Arte Moderna, la mostra “Pasolini pittore” mette a fuoco le capacità pittoriche di Pier Paolo Pasolini mentre “Visual Diary. Mostra di Liana Miuccio” è il percorso visivo costruito attraverso le foto e il video di Liana Miuccio in dialogo con la parola scritta di Jhumpa Lahiri. Al Casino dei Principi di Villa Torlonia da non perdere la mostra dedicata all’artista Primarosa Cesarini Sforza che ripercorre i cinquanta anni della sua attività illustrandone le tappe fondamentali. Al Museo Carlo Bilotti di Villa Borghese è in corso “Pericle Fazzini, lo scultore del vento”, esposizione che ripercorre l’intera vita creativa del maestro marchigiano. Appuntamento al Museo delle Mura per la mostra “Bōchōtei. Vite all’ombra del muro. Enrico Graziani”, esposizione fotografica che esplora le conseguenze della costruzione dei muri di protezione da tsunami in Giappone.

Al MACRO di Roma la mostra di Leonard Koren “What why WET” (foto Melania Dalle Grave – DSL Studio)
L’Azienda Speciale Palaexpo, inoltre, in occasione delle celebrazioni per il Natale di Roma, prolungherà l’orario di apertura al pubblico del MACRO in via Nizza dalle 20 alle 22, con ultimo ingresso alle 21.30. Queste le mostre visitabili gratuitamente: Retrofuturo. Appunti per una collezione: con opere di Federico Antonini, Riccardo Benassi, Mania Ben Hamouda, Ruth Beraha, Carola Bonfili, Costanza Candeloro, Ludovica Carbotta, Beatrice Celli, Giulia Cenci, Alessandro Cicoria, Gianluca Concialdi, Giulia Crispiani, Giorgio Di Noto, Roberto Fassone, Irene Fenara, Giorgia Garzilli, Diego Gualandris, Lorenza Longhi, Eleonora Luccarini, Beatrice Marchi, Diego Marcon, Jim C. Nedd, Francis Offman, Real Madrid, SAGG NAPOLI, Parasite 2.0, Francesco Pedraglio, Margherita Raso, Davide Stucchi e llaria Vinci; After The Light di Jochen Klein, curata da Luca Lo Pinta e Wolfgang Tillmans; Hervé Guibert, This and More, a cura di Antony Huberman; Rome is still falling di Robert Smithson; Tempus Fugit di Studio Temp; What why WET? di Leonard Koren; Beethoven Was a Lesbian di Pauline Oliveros.
LE VISITE GUIDATE E GLI INCONTRI. Le celebrazioni per il compleanno di Roma saranno l’occasione per scoprire la storia e i segreti della città attraverso l’osservazione e il racconto di opere, monumenti, testimonianze artistiche e culturali diffusi sul territorio. Di seguito il programma dal 21 al 23 aprile a cura della sovrintendenza Capitolina. Per le visite e gli incontri è obbligatoria la prenotazione allo 060608 (tutti i giorni ore 9 – 19).

Pannello in opus sectile modulo quadrato con motivi complessi, IV sec. d.C. esposto alla mostra “Colori dei Romani. I mosaici dalle Collezioni Capitoline” (foto zetema)
Venerdì 21 aprile 2023 si parte alle 10.30 al Museo dell’Ara Pacis con la passeggiata per grandi e piccoli La mia prima volta all’Ara Pacis a cura di Lucia Spagnuolo (max 10 adulti con bambini dai 0 ai 3 anni); alle 11 nel Parco di Castel Fusano Marina Marcelli e Cristina Carta condurranno la visita “Sul lido di Enea” alla cosiddetta Villa di Plinio (appuntamento al cancello d’ingresso della Villa; max 30 persone – disponibile la traduzione in Lingua Italiana dei Segni – LIS); alle 11.30 ci si sposta al Museo della Repubblica romana e della memoria garibaldina per la visita guidata “L’antichità di Roma e la Repubblica Romana del 1849” a cura di Mara Minasi e dei volontari del Servizio Civile Universale (max 15 persone); alle 12, appuntamento al Museo di Roma in Trastevere per Un menù “Romanista”, incontro a cura di Roberta Perfetti e Silvia Telmon sulle ricette della tradizione romana con gli studenti dell’ I.P.S.E.O.A. “Vincenzo Gioberti” di Roma; all’Area archeologica dei Fori Imperiali c’è “I Fori imperiali” in due puntate: alle 12, Parte I – I Fori in epoca imperiale a cura di Antonella Corsaro, alle 15, Parte II – I Fori dal Medioevo a oggi a cura di Nicoletta Bernacchio (ingresso area archeologica, piazza Madonna di Loreto; max 20 persone). Sempre alle 15, Antoniarita Arconti accompagnerà il pubblico alla scoperta del Museo della Scuola Romana di Villa Torlonia in Roma, una comunità di artisti tra le due Guerre (max 15 persone); alla stessa ora, inoltre, alla Centrale Montemartini visita guidata alla mostra “Colori dei Romani” a cura di Serena Guglielmi (max 25 persone). Per questi ultimi due appuntamenti sarà disponibile la traduzione in Lingua dei segni italiana – LIS. Alle 15.15 ci si sposta al Sepolcro degli Scipioni (via di Porta San Sebastiano 9) per la visita guidata “Gli Scipioni e l’Appia: unità d’intenti politici e culturali” a cura di Carla Termini (max 12 persone); alle 16 si prosegue al Museo Napoleonico con “Roma: una questione di famiglia”, viaggio visivo e narrativo a cura di Laura Panarese (disponibile traduzione in Lingua dei segni italiana – LIS; max 20 persone); alla stessa ora, alla Galleria d’Arte Moderna, Daniela Vasta e Giada Cristiano guideranno i piccoli visitatori alla scoperta de “Il mestiere dell’artista. Tecniche, materiali, storie” (max 8 bambini dai 6 ai 10 anni). Alle 17, infine, alla Casa Museo Alberto Moravia, appuntamento con Lo sguardo sulla città: Contro Roma 1975- Contro Roma 2018 a cura di Carola Susani dell’Associazione Fondo Alberto Moravia (max 25 persone).
Sabato 22 e domenica 23 aprile 2023, dalle 10 alle 18, alla Villa di Massenzio c’è “Ab Urbe condita”: un’immersione nella storia, attraverso l’esperienza storico-ricostruttiva della vita pubblica e privata in età romana nei suoi molteplici aspetti a cura di Ersilia Maria Loreti (Ass. Culturale Civiltà Romana).

Il Teatro dell’Opera di Roma (foto Yasuko Kageyama-Teatro dell’Opera)
Anche le istituzioni culturali capitoline prendono parte alle celebrazioni del Natale di Roma. Questi gli appuntamenti del 21 aprile: il Teatro dell’Opera apre le porte e offre al pubblico la possibilità di visitare con una guida esperta i principali ambienti del Lirico capitolino, edificato nel 1880 da Domenico Costanzi. Nel corso della visita, il pubblico ascolterà la storia del teatro dal punto di vista artistico e architettonico. Non mancheranno aneddoti e curiosità su compositori, impresari e cantanti che negli anni hanno frequentato questo luogo così ricco di storia, arte e cultura (I turno ore 12, II turno ore 14.30; accesso gratuito con prenotazione obbligatoria alla mail promozione.pubblico@operaroma.it a partire da venerdì 14 aprile, indicando il numero di persone e una preferenza oraria);

Al Mattatoio di Roma “Terra Animata” Giardino ideale project (2016-2022) (foto di Filippo Maria Nicoletti – Courtesy Fondazione Merz)
alle 16, l’azienda speciale Palaexpo propone al Mattatoio l’incontro “Agro romano e infrastrutture – transumanze, acquedotti e rotaie lungo la direttrice della via Latina” nel coso del quale Cristiano Tancredi (geografo – Comitato scientifico dell’Ecomuseo della via Latina) e Marco Vigliotti (urbanista e paesaggista – responsabile scientifico dell’Ecomuseo della via Latina) parleranno del ruolo dello spazio extraurbano nel sinecismo fondativo di Roma.

Francesco Giordano porta al Teatro India “A Roma nu je frega” (foto zetema)
GLI EVENTI. Il 21 aprile 2023, in occasione del compleanno della città, il Teatro di Roma – Teatro Nazionale propone al Teatro India alle 17.30 “A Roma nu je frega”, mise en éspace con e a cura di Francesco Giordano, Lorenzo Parrotto, Riccardo Parravicini e Roberta Azzarone che portano in scena le poesie e i racconti più rappresentativi della raccolta “Metroromantici” dei Poeti der Trullo, uno dei gruppi più rappresentativi della poesia contemporanea romana. Graphic designer e video, Chiara Di Iasio Lo spettacolo è rivolto a tutti e in particolare ai ragazzi dagli 11 anni in su. Ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili. Info: www.teatrodiroma.net; 06.684000311-314-346.

Il Gruppo Storico Romano celebra il compleanno di Roma
Dal 20 al 23 aprile dalle 9 alle 21 nell’area del Circo Massimo, caratterizzata dall’allestimento del Castrum imperiale e repubblicano, il Gruppo Storico Romano celebra il compleanno di Roma con un ricco programma di rappresentazioni di antichi riti e feste, spettacoli gladiatori e rievocazioni storiche, affiancati da incontri con autori, musica, mostre fotografiche e laboratori didattici per bambini. Domenica 23 aprile è previsto il corteo storico, composto da circa 2.500 rievocatori in costume, che partirà alle ore 11 dal Circo Massimo per concludersi alle ore 14. Il programma completo è disponibile su www.gruppostoricoromano.it.
Roma. Al Circo Massimo per tre mesi si può godersi Circo Maximo Experience, l’emozionante visita immersiva itinerante di 40 minuti in 8 tappe, in realtà aumentata e virtuale, del più grande edificio per lo spettacolo dell’antichità

Circo Massimo Experience è la speciale visita itinerante con il visore al Circo Massimo di Roma (foto roma culture)
Tre mesi – giugno, luglio e agosto 2022 – per godersi Circo Maximo Experience, l’emozionante visita immersiva, in realtà aumentata e virtuale, del più grande edificio per lo spettacolo dell’antichità e uno dei più grandi di tutti i tempi, il Circo Massimo: dal martedì alla domenica, dalle 17 alle 21 (visita ogni 15 minuti, ultimo ingresso alle 19.50), ad esclusione delle prime domeniche del mese (5 giugno, 3 luglio e 7 agosto 2022) e dei giorni 11 e 12 giugno, 9 e 17 luglio 2022. In caso di pioggia non sarà possibile fruire dell’esperienza multimediale. I biglietti sono preacquistabili online sul sito www.circomaximoexperience.it oppure al contact center 060608 (attivo tutti i giorni ore 9-19). Possono essere acquistati anche sul posto, se disponibili, e nei Tourist Infopoint. Previsto il biglietto d’ingresso ridotto per i possessori della MIC card e della Roma Pass. Intero: 12 euro; ridotto: 10 euro; Tariffa famiglia: 22 euro (due adulti + figli under 18). La riduzione è prevista per: gruppi di almeno 10 persone, Forze dell’Ordine, militari, insegnanti in attività, giornalisti, under 26, possessori di MIC card e Roma Pass. I biglietti possono essere acquistati anche sul posto, se disponibili, e nei Tourist Infopoint. I biglietti gratuiti e con tariffa famiglia sono acquistabili al call center 060608 (tutti i giorni dalle 9 alle 19). Per accedere all’area: ingresso da viale Aventino.

Al Circo Massimo con il visore per Circo Massimo Experience (foto roma culture)
Il progetto è promosso da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, organizzato da Zètema Progetto Cultura e realizzato da GS NET Italia e Inglobe Technologies. La direzione scientifica è a cura della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. La narrazione è disponibile in italiano (con le voci degli attori Claudio Santamaria e Iaia Forte), inglese, francese, tedesco, spagnolo, russo, cinese e giapponese. Per le persone non udenti sono disponibili le versioni con sottotitoli semplificati in lingua italiana o inglese. Grazie alla realtà aumentata e virtuale, il visitatore potrà immergersi totalmente nella storia del sito grazie alle ricostruzioni architettoniche e paesaggistiche di tutte le sue fasi storiche: dalla prima e semplice costruzione in legno, ai fasti dell’età imperiale, dal medioevo fino ai primi decenni del ’900. Si vedrà l’antica Valle Murcia arricchirsi di costruzioni, si passeggerà nel Circo tra le botteghe del tempo, assistendo a una emozionante corsa di quadrighe tra urla di incitamento e capovolgimenti di carri, fino a restare senza fiato di fronte all’imponente Arco di Tito alto circa venti metri, ricostruito in realtà aumentata e in scala reale davanti ai propri occhi. La visita immersiva, della durata di circa 40 minuti, è itinerante e si sviluppa all’interno dell’area archeologica su un percorso di 8 punti di osservazione (tappe) utilizzando visori che, dopo ogni utilizzo, sono sanificati. Gli auricolari sono monouso e confezionati singolarmente. Per evitare assembramenti è previsto l’ingresso contingentato all’area (max 10 persone ogni 15 minuti).

Un immagine del Circo Massimo dal visore (foto roma culture)
Il percorso di visita è itinerante e dura circa 40 minuti. La visita è articolata in 8 tappe: la Valle e le origini del Circo, il Circo da Giulio Cesare a Traiano, il Circo in età imperiale, la Cavea, l’Arco di Tito, le Botteghe (tabernae), il Circo in età medievale e moderna e, infine, “Un giorno al Circo”. L’esperienza immersiva inizia con la presentazione della Valle Murcia, l’area situata tra il colle Palatino e il colle Aventino. La valle è sempre stata luogo d’incontro e scambio tra le popolazioni, nonché sede di moltissimi culti, tra i quali quelli dedicati alla dea Murcia, alla dea Cerere e al dio Consus, celebrati con feste e gare equestri. Qui si svolgevano riti propiziatori per la fertilità dei campi. La Valle Murcia è un luogo fortemente legato alle origini della città eterna: è qui che ha avuto luogo il famoso Ratto delle Sabine. In età règia, la valle subì alcune trasformazioni, soprattutto a opera degli ultimi re di Roma, i Tarquini, che allestirono l’intera area con le prime file di sedili in legno. Con lo sviluppo della città e la maggiore importanza acquisita dalle manifestazioni pubbliche, lo spazio delle corse si arricchì di elementi funzionali come i Càrceres, cioè gli stalli di partenza dei carri, e gli spalti che andarono gradualmente a espandersi, dando vita a quello che diventerà, in seguito, il più imponente edificio di spettacoli mai costruito, il Circo Massimo.

Gli spalti monumentali del Circo Massimo come si vedono con il visore (foto roma culture)
Il viaggio prosegue poi rivivendo le trasformazioni del Circo dal I secolo a.C. al I secolo d.C. Sia Giulio Cesare che Augusto, per la prima volta concepirono il Circo come struttura monumentale e separata dagli altri edifici della Valle, dando il via alla costruzione di un complesso unico nel suo genere. Nel corso del I secolo d.C., il Circo fu oggetto di vari interventi voluti da tutti gli Imperatori che si succedettero. Internamente era suddiviso in tre settori: quello inferiore in muratura e gli altri due in legno. La presenza di sedili in legno in gran parte delle gradinate favorì spesso il divampare di incendi devastanti, come quello del 64 d.C. all’epoca di Nerone, che ebbe origine proprio da uno dei negozi che si trovavano nel Circo. All’inizio del I secolo, Traiano ricostruì l’edificio interamente in muratura. A questa fase appartengono le strutture ancora visibili.

I Càrceres (gli stalli di partenza dei carri) sul lato corto del Circo Massimo (foto roma culture)
Si passa poi a vedere il Circo Massimo di età imperiale, quando raggiunse l’apice del suo splendore. L’edificio, infatti, nel corso di un lungo periodo, si arricchì di vari elementi carichi di simbologie e significati religiosi legati alle festività agrarie delle origini e al ciclo delle stagioni. Oltre alle corse dei carri, che erano gli eventi più importanti e più frequenti che si svolgevano nel Circo, era possibile anche assistere ad altri tipi di spettacolo, come ad esempio le battute di caccia con animali esotici. Il Circo presentava su un lato i Càrceres (gli stalli di partenza dei carri), mentre gli altri tre lati costituivano la Càvea, le gradinate. Gli spettatori prendevano posto in differenti settori in base alla classe sociale di appartenenza. Con la sua struttura articolata, il Circo era certamente un monumento unico nel suo genere, un’immensa macchina scenica creata per stupire.

Nella fascia esterna del Circo Massimo si trovavano diverse botteghe dette tabernae (foto roma culture)
Si potrà poi ammirare in tutto il suo antico splendore l’imponente Arco di Tito, dedicato nell’81 d.C. dal Senato e dal Popolo romano all’imperatore Flavio per celebrare la conquista di Gerusalemme del 70 d.C. L’attraversamento dell’arco era parte fondamentale dei cortei trionfali in onore dei generali e degli imperatori vittoriosi. La processione aveva inizio dal Campo Marzio, entrava in parata nel Circo Massimo e, passando poi sotto l’Arco, si dirigeva al tempio di Giove Capitolino, sul Campidoglio. Alto circa 20 metri e a tre fornici, l’Arco era sormontato da una grande quadriga bronzea guidata dall’imperatore, simbolo di trionfo e vittoria. Nella fascia esterna del Circo si trovavano diverse botteghe dette tabernae, luoghi molto frequentati non solo in occasione degli spettacoli. In esse si svolgevano varie attività commerciali per soddisfare ogni necessità dei visitatori e dove era possibile trovare le merci più disparate.

Una torre medievale nell’area del Circo Massimo (foto roma culture)
La penultima tappa del viaggio consentirà allo spettatore di immergersi nelle trasformazioni che interessarono l’area del Circo Massimo dal medioevo alla prima metà del Novecento. Le ultime gare nel Circo si svolsero infatti nella prima metà del VI secolo d.C., poi l’area si riempì di sedimenti e a partire dall’VIII secolo fu attraversata da diversi corsi d’acqua. Al XII secolo risale invece la costruzione della Torre della Moletta, edificio difensivo medievale. Nel ’600, le pendici del colle Aventino furono poi occupate dal Cimitero degli Ebrei, i cui cipressi, ancor oggi, ne indicano l’antica localizzazione. In seguito, nel 1854, la Compagnia Anglo-Romana dell’Illuminazione a Gas realizzò il primo impianto di produzione del gas per l’illuminazione pubblica. La fabbrica occupava circa due terzi dell’area. Nei primi decenni del ’900, i Gazometri furono trasferiti e l’intera zona fu bonificata: tra il 1928 e il 1936 furono scavati, e in parte restaurati, alcuni settori dell’antico Circo, ma la presenza dell’acqua di falda non permise il completamento dell’opera. A partire dal 1936, l’area del Circo Massimo fu concessa al Partito Nazionale Fascista, che iniziò a utilizzarla come spazio espositivo, costruendovi imponenti padiglioni e realizzando anche un vero e proprio stabilimento balneare costituito da tre piscine. Nel 1940, con l’inizio della guerra, queste costruzioni furono smantellate.
Infine, nell’ultima tappa di visita, “Un giorno al Circo”, si potrà assistere a una emozionante corsa di quadrighe tra urla di incitamento del pubblico e capovolgimenti di carri. Negli ultimi decenni e fino ai giorni nostri si è cercato di restituire al Circo la sua antica dignità; l’area è stata risistemata e nuove indagini archeologiche hanno permesso di ottenere una conoscenza sempre più approfondita della storia di questo incredibile monumento, che, per secoli, è stato l’emblema della grandezza di Roma.

Una festa lunga un giorno ma con uno sguardo rivolto all’intero 2024. Roma Capodarte introduce un anno importante per la città di Roma che si prepara ad accogliere in estate, dall’1 all’8 agosto 2024, la XXV edizione del World Congress of Philosophy intitolata Philosophy across Boundaries. Studiosi, accademici, importanti personalità della cultura, saranno ospiti il 1° gennaio 2024 per costruire, in favore del pubblico, un significativo corpus di conferenze e incontri sulle tematiche ispirate alla città di Roma, alla sua storia e agli innumerevoli spunti offerti dalla vita culturale odierna.
È poi con l’auspicio che la pace si diffonda nel mondo, mettendo fine a tutte le guerre che insanguinano innumerevoli angoli della terra, che Roma accende simbolicamente fino al 7 gennaio 2024 – per il tramite del progetto “Roma. Luci d’artista per la pace” – una riflessione sui temi della contemporaneità e sulla convivenza pacifica. Saranno cinque le installazioni luminose di “Roma, Luci d’artista per la pace”, realizzate da cinque grandi artisti in altrettanti luoghi della città, tra centro e periferia: Mimmo Paladino a piazza della Minerva con l’opera “Natura primitiva”; Marco Tirelli a piazza Borghese con l’opera “Senza Titolo”; Pietro Ruffo a piazza Sant’Ignazio con il videomapping “The Shape of Peace”; Marinella Senatore a piazza San Pantaleo con “We rise by lifting others”; e Fulvio Caldarelli al Corviale con “Love 2023”, a cura di Achille Bonito Oliva. A queste illuminazioni artistiche si aggiungerà, inoltre, il progetto “Artika – Della neve e del ghiaccio” prodotto da KIF Italia con la direzione artistica di Francesco Mazzei e Giuliano Gasparotti. Sulla facciata della Basilica dei Santi Pietro e Paolo all’Eur, verranno proiettate dalle 18 alle 22.45, le opere di grandi autori della storia dell’arte accomunate dall’interesse verso l’elemento acquatico nella sua forma cristallizzata. In un viaggio multidimensionale in cinque atti accompagnato dalle musiche originali del Maestro Furio Valitutti, si passeranno in rassegna capolavori di Michelangelo, Pollaiolo, Leonardo da Vinci, Turner, Monet, Van Gogh, Munch, Kandiskij e Chagall. Un Capodanno, dunque, per stare tutti insieme, pubblico, artisti e operatori del mondo della cultura, promosso da Roma Capitale, assessorato alla Cultura con il coordinamento del Dipartimento Attività culturali, in collaborazione con l’Istituzione Biblioteche di Roma, la sovrintendenza capitolina ai Beni culturali e le istituzioni del Tavolo tecnico per la produzione culturale contemporanea: accademia nazionale di Santa Cecilia, associazione Teatro di Roma, azienda speciale Palaexpo, Casa del Cinema, fondazione Musica per Roma, fondazione Romaeuropa, Teatro dell’Opera di Roma e poi ancora Accademia Filarmonica Romana e Nuovo Cinema Aquila. Supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura.
PROGRAMMA VISITE GUIDATE E CONFERENZE NEI MUSEI. Musei Capitolini: alle 17, “Un’altra voce. Le donne, la lingua e la polis”, visita guidata a cura di Fabrizia Giuliani; 18, in pinacoteca, “La Pittura filosofica nelle collezioni capitoline”, visita guidata a cura di Caterina Volpi. Mostre: “I Sommersi. Roma 16 Ottobre 1943”, quattro visite alle 16.30, 17.15, 18 e 18.45 a cura di Lia Toaff e Yael Calò, e “Fidia”, alle 12 e alle 14, a cura di Alessandra Avagliano. Mercati Di Traiano, alle 17.00, visita guidata alla mostra “I due volti di Augusto. Cultura imperiale e Illuminismo antico”, con Paolo Quintili. Museo dell’Ara Pacis, alle 17, in auditorium, la conferenza “Immagine e seduzione. Filosofia della fotografia”, con la docente di Estetica Daniela Angelucci, mentre sul piano del monumento l’appuntamento è alle 17.30 per approfondire la storia dell’altare con Lucia Spagnuolo. Centrale Montemartini, alle 17.30, conferenza del professore di Storia della filosofia antica Emidio Spinelli su “Difendere Gaia: per una sostenibilità filosofica”, accompagnata da letture di testi eseguite dagli attori Paola Cataldi, Luca Siciliano e Marta Siciliano.























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