Pompei. Il parco regala un San Valentino speciale agli abbonati MyPompei: visita esclusiva al cantiere di restauro in fase di completamento della Casa delle Nozze d’argento, maestosa domus pompeiana ricca di decorazioni

Il cantiere di restauro della Casa delle Nozze d’Argento a Pompei (foto parco archeologico pompei)
Il parco archeologico di Pompei regala un San Valentino speciale a tutti i possessori o i nuovi acquirenti dell’abbonamento “MyPompeii” che il 14 febbraio 2023, per la giornata di San Valentino, potranno accedere al cantiere di restauro in fase di completamento della Casa delle Nozze d’argento, maestosa domus pompeiana ricca di decorazioni, prossima all’apertura. Ai partecipanti saranno illustrati in anteprima i dettagli di un cantiere complesso, ormai quasi al termine, che ha interessato la messa in sicurezza delle strutture, il rifacimento di tutte le coperture e il restauro degli apparati decorativi di una domus aristocratica tra le più solenni di Pompei.

Ambiente affrescato della Casa delle Nozze d’Argento a Pompei (foto parco archeologico pompei)

MyPompeii card, abbonamento annuale al parco archeologico di Pompei
La “My Pompeii Card” è la tessera con validità annuale, del costo di 35 euro (8 euro per gli under 25) + 1,50 di prevendita online, che dà diritto all’ingresso in tutti i siti del Parco archeologico di Pompei (Pompei, Villa di Poppea/Oplontis, Antiquarium di Boscoreale e Villa Regina, Ville di Stabia e Museo archeologico di Stabia Libero D’Orsi/Reggia di Quisisana), oltre ad offrire l’opportunità di partecipare a visite straordinarie o iniziative speciali del Parco. I possessori della card saranno contattati dallo staff MyPompeii o potranno dare direttamente la loro adesione alle visite di San Valentino inviando una mail a mypompeiicard@cultura.gov.it, dove riceveranno tutti i dettagli per l’appuntamento.

Dettaglio di pareti affrescate della Casa delle Nozze d’Argento a Pompei (foto parco archeologico pompei)

Amorini che giocano: dettaglio di un affresco della Casa delle Nozze d’Argento a Pompei (foto parco archeologico pompei)
La casa che deve il suo nome alla visita dei reali Umberto I e Margherita di Savoia nel giorno della celebrazione delle loro nozze d’argento del 1893, si caratterizza per le imponenti soluzioni architettoniche, come le altissime colonne corinzie in tufo dell’atrio (sala di ingresso), ma anche il giardino colonnato (peristilio) cosiddetto di tipo rodio, cioè con il lato settentrionale più alto degli altri, scelta architettonica documentata anche in altre case pompeiane come nella Casa degli Amorini Dorati. Le fontane inserite in tutti i settori, il bagno riscaldabile con vasche all’aperto e i due giardini ai fianchi est e ovest dell’edificio, dovevano consentire una confortevole residenza all’interno del complesso. Per quanto riguarda il proprietario dell’edificio, mentre nulla è certo per la prima fase di vita dell’abitazione è invece molto probabile che, almeno a partire dall’età claudia, questa fosse di proprietà di Lucius Albucius Celsus I (edile in carica negli anni 33-34 d.C.) il quale dovette lasciarla poi in eredità al figlio Lucius Albucius Celsus II (nato tra il 50 ed il 60 d.C. e candidato alla carica di edile tra il 76 ed il 79 d.C.). La casa fu scavata nel 1883, tra il 1891 e il 1893 e ancora nel 1907-’08.
Pompei. Il parco archeologico riapre il 26 maggio con un percorso prestabilito in sicurezza. Ecco quello che si può vedere con alcune novità in anteprima

Riapre il parco archeologico di Pompei con percorsi in sicurezza (foto parco archeologico di Pompei)
L’annuncio “generico” qualche settimana fa: Pompei pronta alla riapertura. Ora c’è la data. Si parte il 26 maggio 2020 con una prima fase di due settimane che consentirà una passeggiata lungo le strade della città antica, per tornare ad ammirare i luoghi più rappresentativi del sito e godere delle loro atmosfere uniche, secondo un percorso prestabilito, su fasce orarie, e con le necessarie misure di distanziamento previste dal Ministero della Salute. Già in questa prima fase sarà possibile accedere ad alcune case dotate di ampi spazi, e scoprire alcune novità in anteprima, come la Domus di Cornelio Rufo dal bel peristilio (giardino colonnato) che ingloba il florido giardino, di recente restaurata. Dal 9 giugno 2020 seguirà una seconda fase, con due itinerari accessibili dagli ingressi di Porta Marina e Piazza Anfiteatro, con l’apertura di ulteriori spazi inediti e domus, dotate di ingresso e uscita separate, e con il supporto della tecnologia per organizzare e monitorare i flussi.

Il peristilio con florido giardino della domus di Cornelio Rufo a Pompei (foro parco archeologico di Pompei)
“Siamo lieti di annunciare finalmente la riapertura di Pompei”, dichiara il direttore generale Massimo Osanna, “e di consentire il riavvio delle attività turistiche, che daranno respiro a tante categorie che di cultura e turismo vivono. Le attività di manutenzione, grazie al lavoro dei tanti restauratori, operai e tecnici del Parco, non si sono mai fermate in questo periodo, al fine di garantire la tutela e la salvaguardia del sito ed essere pronti alla ripartenza. Riapriamo nel pieno rispetto della normativa, ma anche con novità che arricchiranno gli itinerari, trasformando le limitazioni di una visita con percorsi contingentati e obbligati, in un’opportunità di approfondimento. Sarà una Pompei da godere senza fretta e con maggiore tranquillità. Inoltre, già nella prima fase sarà possibile attraversare tutta la città, dall’Anfiteatro al Foro, anche con possibilità di seguire un itinerario del verde dei giardini pompeiani. Dai Praedia di Giulia Felice, agli Amorini dorati, alla Casa di Cornelio Rufo, riaperta dopo lungo tempo, ai giardini della Palestra grande e alla stessa necropoli di Porta Nocera o al vigneto dell’orto dei fuggiaschi. La prima fase sarà occasione, soprattutto, per le comunità dell’area vesuviana di tornare in un luogo, Pompei, che più di ogni altro rappresenta l’identità di un territorio e che si trasforma in un vero Parco urbano. Dalla seconda fase speriamo di poter accogliere visitatori da più parti di Italia e riprendere le numerose iniziative in programma, dalle mostre alle riaperture di ulteriori domus restaurate, ma anche di proseguire in maniera spedita con i vari cantieri in corso e avviare i nuovi progetti di scavo”.

La pianta dell’area archeologica di Pompei con i percorsi in sicurezza alla riapertura dopo il lockdown
Il biglietto di ingresso in questa prima fase, avrà un prezzo agevolato di 5 euro (fino all’8 giugno) e sarà acquistabile esclusivamente on-line sul sito http://www.ticketone.it ( gratuità e riduzioni come da normativa). Gli orari di visita saranno i seguenti: 9-19 (ultimo ingresso alle 17.30), con un giorno di chiusura settimanale, il lunedì. La prenotazione sarà possibile anche nella stessa giornata, fino a esaurimento disponibilità. Al momento dell’acquisto on-line il visitatore potrà scegliere la fascia oraria di ingresso, prevista ogni 15 minuti per un massimo di 40 persone per turno. Il biglietto dovrà essere mostrato all’ingresso, direttamente su smartphone/tablet (QRcode) o già stampato a casa su carta. L’abbonamento Pompei365 sarà prorogato per il numero di giorni, corrispondenti a quelli di chiusura connessi all’emergenza sanitaria. Il biglietto gratuito per l’accesso singolo dovrà essere richiesto sul sito http://www.ticketone.it I visitatori saranno sottoposti, all’arrivo, a misurazione della temperatura mediante termoscanner e dovranno indossare la mascherina obbligatoriamente anche durante tutta la presenza nel sito, oltre rispettare la distanza fisica di 1 m all’aperto e 1,50 al chiuso, nel sito e al suo esterno.
Tutte le informazioni relative alle misure di sicurezza del contenimento del contagio da COVID-19 e alle modalità di visita saranno fornite ai visitatori attraverso i monitor presenti agli ingressi e la cartellonistica. La visita avverrà nel pieno rispetto delle misure di distanziamento previste dal Comitato Tecnico Scientifico, anche con il supporto di segnaletica direzionale appositamente installata dal Parco. Saranno garantiti dispenser di gel igienizzante all’ingresso e presso i servizi igienici a disposizione dei visitatori. L’ingresso unico sarà quello di Piazza Anfiteatro, con possibilità di uscita, attraverso il tempio di Venere, da Piazza Esedra o da Porta Marina. La visita si svilupperà lungo un percorso a senso unico, segnalato all’interno del sito. Sarà possibile passeggiare all’interno dell’Anfiteatro, nel giardino della Palestra grande e nei Praedia di Giulia Felice, ma anche attraversare la necropoli di Porta Nocera, l’Orto dei fuggiaschi, arrivare al quartiere dei teatri e al Foro triangolare. Da via dell’abbondanza, inoltre, si potrà raggiungere il Foro con tutti i suoi edifici pubblici e religiosi, visitare lo spazio esterno delle Terme Stabiane o risalire via Stabiana fino a via del Vesuvio dove ammirare la casa di Leda e il cigno, la domus gli Amorini Dorati e le Terme centrali. Presso l’ingresso di Piazza Anfiteatro sarà possibile richiedere un servizio visite guidate, dalle 9 alle 13, a cura delle guide della Regione Campania e nazionali. I visitatori con difficoltà motoria potranno, entrando dall’ingresso di piazza Anfiteatro, seguire il percorso facilitato “Pompei per tutti”. In questa fase, è previsto il ritorno, rispettando le distanze e le precedenze di visita, verso il varco di piazza Anfiteatro, unica uscita in questa fase.
Natale a Pompei: ingressi gratuiti, mostra “Gli arredi di Giulio Polibio” all’Antiquarium, itinerari tra giardini dipinti e grandi spazi verdi interni alle domus, per i ragazzi in regalo il 24 dicembre il fumetto Vulcanalia

All’Antiquario di Pompei la mostra “Gli Arredi della Casa di Giulio Polibio” (foto parco archeologico Pompei)
Natale al parco archeologico di Pompei. Dal 24 dicembre e per tutte le festività natalizie i visitatori di Pompei potranno visitare l’area archeologica con alcune proposte speciali. All’Antiquarium di Pompei è allestita la mostra “Gli Arredi della Casa di Giulio Polibio”. Il racconto di una famiglia, di un personaggio pubblico, di individui strappati alla vita. Le loro abitudini, il vezzo e il desiderio di mostrare la propria ricchezza, attraverso il lusso negli arredi e negli oggetti di vita quotidiana. Oltre 70 oggetti, tra lucerne, porta lucerne, bruciaprofumi, vasellame per la cottura degli alimenti (pentole per bollire, tegami per friggere, olle per la bollitura di focacce e verdure), coppe per banchetti e bottiglie in vetro, scaldavivande, candelabri, un anello con sigillo in bronzo con il nome di C.IVLI PHILIPPI, forse il vero proprietario della casa, il calco perfetto di un cesto in vimini, un salvadanaio in terracotta, dadi da gioco e altro ancora. Ma anche il tentativo di dare un aspetto agli abitanti della casa, raccontato attraverso i volti ricostruiti di 3 delle vittime rinvenute. Il viso di una ragazza di meno di 20 anni, agli ultimi mesi di gravidanza al momento dell’eruzione, quello di un uomo adulto tra i 25 e i 35 anni e quello di un uomo anziano, intorno ai 60 anni di età.
I visitatori potranno, poi, seguire un suggestivo itinerario nel verde dell’antica Pompei per visitare in maniera inedita gli scavi e comprenderne il modo di vivere, sotto diversi aspetti. I giardini ornamentali, sia raffigurati sulle pareti ad ampliare lo spazio visivo degli ambienti, sia come spazi verdi interni, laddove la dimora lo consentiva, caratterizzavano molte delle abitazioni dell’antica città. Due splendidi esempi di giardini interni sono quelli della Casa dell’Efebo e di Trittolemo, di recente restituiti al loro splendore, a seguito degli interventi di manutenzione del verde, che ne hanno previsto la risistemazione secondo progetti non impattanti e criteri storico-botanici nella scelta dell’essenze. Oltre alla casa di Trittolemo e dell’Efebo, tra le belle domus con ampi giardini interni meritano una visita: la Casa degli Amorini Dorati, anche essa riaperta da poco dopo gli interventi di manutenzione, la Casa dell’Ancora con il singolare giardino sottoposto, la Casa del Menandro, i Praedia di Giulia Felice, la Casa della Venere in Conchiglia, la Casa di Marco Lucrezio su via Stabiana.

Una tavola del fumetto il fumetto Vulcanalia, realizzato da Bianca Bagnarelli (foto parco archeologico Pompei)
Ingresso gratuito a tutti i siti archeologici vesuviani nei giorni 24, 26 e 31 dicembre 2019, nell’ambito dell’iniziativa del Mibact #IoVadoAlMuseo, secondo il consueto orario di visita. Il 24 dicembre, inoltre, i bambini e i ragazzi potranno ritirare gratuitamente all’Ufficio informazioni di Porta Marina il fumetto Vulcanalia, realizzato dalla fumettista Bianca Bagnarelli, nell’ambito del progetto “Fumetti nei Musei” promosso nel 2018 dal ministero per i Beni e le attività culturali e per il Turismo e quest’anno rinnovato per la seconda edizione. L’iniziativa, attraverso l’arte del fumetto, è finalizzata a promuovere la conoscenza del patrimonio archeologico e museale, facendo leva sull’immaginazione e la fantasia. Bianca Bagnarelli si ispira all’antica festa dei Vulcanalia celebrati con un rito: piccoli pesci e altri animali erano gettati in un grande falò, a simboleggiare la vita di chi compiva il sacrificio, chiedendo di essere ancora una volta risparmiati. Come ogni anno i pompeiani avevano eseguito il rito, ignari della sorte che li attendeva.














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