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Roma. I Bronzi di Riace come non li avete mai visti: a colori. In Curia Iulia convegno, in presenza e diretta streaming, “1972-2022 A 50 ANNI DALLA SCOPERTA DEI BRONZI DI RIACE. Una nuova ricostruzione a colori delle sculture antiche”. Presentazione di un video del Met e della copia della testa del guerriero A con il colore originario

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Il logo per il Cinquantesimo dei Bronzi di Riace 1972-2022

I Bronzi di Riace come non li avete mai visti: a colori. Il 12 luglio 2022, alle 17, nella Curia Iulia al Foro Romano, la Direzione generale Musei, il parco archeologico del Colosseo, il museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, in collaborazione con il Metropolitan museum di New York celebrano i 50 anni dalla scoperta dei Bronzi di Riace con il convegno “1972-2022 A 50 ANNI DALLA SCOPERTA DEI BRONZI DI RIACE. Una nuova ricostruzione a colori delle sculture antiche”. L’incontro scientifico sarà introdotto da Massimo Osanna, direttore generale Musei, seguito dagli interventi di Carmelo Malacrino, direttore del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria e di autorevoli studiosi di scultura antica, quali il Prof. Salvatore Settis, già direttore della Scuola Normale Superiore di Pisa e Accademico dei Lincei, e il prof. Vinzenz Brinkmann, capo dipartimento di Antichità della Liebieghaus Skulpturensammlung di Francoforte sul Meno. L’evento è gratuito, potrà essere seguito in presenza con prenotazione al seguente link https://www.eventbrite.com/…/biglietti-1972-2022-a-50…. È possibile seguire il convegno in diretta streaming online sul canale YouTube del PArCo www.youtube.com/parcocolosseo.

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Locandina della mostra “Chroma. Ancient Sculpture in Color” al Metropolitan museum di New York dal 5 luglio 2022 al 26 marzo 2023

Al termine degli interventi e prima delle conclusioni di Salvatore Settis, sarà anche proiettato il video che il Metropolitan museum di New York ha prodotto, appositamente per questa occasione, sulla mostra “Chroma Ancient Sculpture in Color”, inaugurata nel museo americano lo scorso 5 luglio e dedicata alla policromia delle sculture antiche. Nell’ambito dell’esposizione newyorchese un particolare rilievo hanno proprio due copie perfette in bronzo delle statue di Riace, realizzate sempre con le stesse sofisticate tecnologie.

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La testa del guerriero A dei Bronzi di Riace e la sua riproduzione “a colori” (foto mic)

Per celebrare questo importante anniversario sarà esposta la copia perfetta in bronzo della testa della statua del guerriero A, uno dei due celebri Bronzi di Riace, straordinarie opere d’arte del V sec. a.C. custodite nel museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria. La testa in bronzo è stata realizzata dallo stesso archeologo tedesco prof. Vinzenz Brinkmann, fra i massimi esperti al mondo di policromia dell’antichità. La riproduzione della testa, realizzata con l’ausilio di nuove e sofisticate tecnologie (laser scanner con una scansione millimetrica e rilievo 3D) ha lo scopo di mostrare al pubblico il colore originario della statua, privata cioè dagli effetti del tempo e dell’ossidazione, proponendo anche la presenza di colori. La riproduzione in bronzo della testa e il video della mostra saranno visibili nella Curia Iulia fino al 18 luglio 2022.

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Agosto 1972: il ritrovamento dei Bronzi di Riace da parte del sub Stefano Mariottini

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Carmelo Malacrino, direttore del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria (foto MArRC)

“Sono passati esattamente cinquant’anni da quel memorabile 16 agosto 1972, quando furono scoperti i Bronzi di Riace, due magnifiche statue in bronzo risalenti alla metà del V secolo a.C. Cinquant’anni in cui questi due eroi venuti dal mare sono diventati tra le sculture antiche più celebri al mondo, capaci di attrarre folle estasiate di ammiratori”, commenta Carmelo Malacrino, direttore del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria. “Oggi i Bronzi di Riace sono anche icone di un intero territorio, la Calabria. Una regione che quest’anno vuole festeggiarli con un programma diffuso di eventi, per far scoprire tanti aspetti della sua cultura millenaria: arte e paesaggio, borghi e identità enogastronomiche, minoranze linguistiche e tradizioni artigianali. Desidero ringraziare il direttore generale Musei, Massimo Osanna, e la direttrice del parco archeologico del Colosseo, Alfonsina Russo, per aver voluto organizzare questo incontro, nel quale valorizzazione e ricerca si fondono nella promozione della cultura”.

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I Bronzi di Riace esposti in una speciale sala del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria (foto MArRC)

“L’incontro alla Curia Iulia al Foro Romano rappresenta un momento rilevante nell’ambito delle celebrazioni dei 50 anni dal ritrovamento dei Bronzi di Riace”, interviene Massimo Osanna, direttore generale Musei, “perché evidenzia l’importanza dell’approccio interdisciplinare e della collaborazione scientifica internazionale, contribuendo in maniera significativa e innovativa ad una migliore conoscenza e fruizione di queste straordinarie sculture venute dal mare”. E prosegue: “Ringrazio la direttrice Alfonsina Russo e tutto lo staff del parco archeologico del Colosseo per l’organizzazione di questo incontro, e gli studiosi e i musei che stanno attivando nuove sinergie, anche in vista di una più ampia promozione all’estero del patrimonio culturale conservato nei musei italiani”. E Alfonsina Russo, direttore del parco archeologico del Colosseo, commenta: “Mai nessuna scoperta archeologica ha avuto eco maggiore di quella dei Bronzi di Riace e questo anniversario suggella lo spirito di cooperazione internazionale e il ruolo della Cultura in grado di connettere Paesi e Istituzioni anche lontani. Sono onorata che il parco archeologico del Colosseo e il suo pubblico internazionale possano con questa iniziativa contribuire a promuovere questo importante evento e le celebrazioni che si svolgeranno al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria”.

Reggio Calabria. Al museo Archeologico nazionale la Festa della Musica con “Armonie sul classico” dura una settimana con due concerti al giorno degli allievi del “Cilea”

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Un concerto di arpa e flauto nello spazio accanto al magnifico Kouros di Rhegion al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria (foto MArRC)

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Carmelo Malacrino, direttor del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria (foto MArRC)

“Armonie sul classico”: arte e musica uniti nel segno dei Bronzi di Riace. Una settimana di eventi, dal 21 al 26 giugno 2022, al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria per celebrare la Festa della Musica con gli allievi del conservatorio “Francesco Cilea” di Reggio Calabria, frutto della consolidata collaborazione fra i due Istituti. L’iniziativa rientra nell’offerta culturale del Museo e la partecipazione non comporta alcun sovrapprezzo sulla bigliettazione ordinaria. “Unire ambiti diversi e contaminarli in una suggestiva fusione di linguaggi culturali dà senso al nostro lavoro”, dichiara il direttore del museo, Carmelo Malacrino. “Da anni il MArRC si impegna non solo nella promozione del patrimonio archeologico calabrese, ma anche nella valorizzazione del suo paesaggio culturale, ricco di eccellenze. Tra le numerose collaborazioni di questi anni, quella con il conservatorio “F. Cilea” è una delle più solide, costellata di eventi significativi e di grande successo. Ringrazio il direttore del Conservatorio, Francesco Romano, per l’entusiasmo manifestato nel voler coniugare arte e musica, portando gli allievi a suonare tra i capolavori del Museo. Sarà certamente un’esperienza indimenticabile per tutti i visitatori del MArRC”.

reggio-calabria_archeologico_festa della Musica_locandinaGli appuntamenti di “Armonie sul classico”, che si ripeteranno ogni giorno alle 11 e alle 18, avranno inizio martedì 21 giugno 2022, la giornata scelta per celebrare in tutta Italia la Festa della Musica in coincidenza con l’inizio dell’estate. Alle 11, dopo i saluti del direttore Malacrino e del direttore Romano, si terrà la prima delle performance musicali, vere e proprie “prove aperte” degli allievi del Conservatorio. Nello spazio accanto al magnifico Kouros di Rhegion si esibiranno le classi di Musica da camera e Chitarra, che torneranno anche per l’appuntamento serale alle 18. Mercoledì 22, al Livello A, e giovedì 23 giugno, al Livello C del Museo, sarà protagonista la classe di Flauto. Venerdì 24 giugno toccherà alla classe di Archi, mentre il giorno successivo sarà il turno delle classi di Musica da camera e Clarinetto. Chiuderà il programma domenica 26 giugno 2022 un suggestivo ensemble, che si esibirà accanto al Kouros, all’ingresso della Sala dei celebri Bronzi di Riace e di Porticello.

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Un concerto di flauto degli allievi del conservatorio “Cilea” negli spazi del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria (foto MArRC)

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Francesco Romano, direttore del conservatorio “F. Cilea” di Reggio Calabria (foto MArRC)

“La collaborazione tra il MArRC e il Conservatorio, sperimentata con successo in numerosi concerti tenuti negli anni scorsi, si estende oggi a un’esperienza di musica itinerante tra le sale espositive”, dichiara il direttore Romano, “grazie alla partecipazione di numerosi studenti del “Cilea” in occasione della Festa della Musica. L’iniziativa, pienamente condivisa dalle due Istituzioni, si pone nella direzione di un sempre maggiore coinvolgimento della musica nella vita del Museo. I musei, infatti, non sono sempre stati silenziosi. Il mouseion di Alessandria (300 a.C.) fu dedicato alle muse e pose un’enfasi speciale sulla musica e la poesia. I musei moderni hanno assistito a un cambiamento crescente di importanza all’interno della società tra le arti visive (principalmente pittura e scultura) e musica e poesia, quest’ultima perdendo il suo status di arte altissima e raffinatissima, che aveva mantenuto durante il Rinascimento. L’effetto di questo cambiamento è che il termine “arte” ora spesso si riferisce, in senso generale, alle arti visive. Man mano che i musei si sono evoluti in “templi dell’arte”, il suono è stato completamente escluso. Ma se la maggior parte delle cerimonie religiose hanno sempre incluso una dimensione sonora (discorso, canto, suono di strumenti), la relazione tra lo spettatore e l’opera d’arte potrebbe rafforzarsi attraverso la musica. In attesa di una ricerca approfondita – conclude il direttore del Conservatorio – sull’impatto della musica sul visitatore del museo, con questa iniziativa proviamo a immaginare uno scenario in cui l’arte dei suoni possa abitualmente e proficuamente accompagnarlo”.

Reggio Calabria. Per le Giornate europee dell’archeologia al museo Archeologico nazionale una tre giorni ricca di appuntamenti, con visite guidate, conferenze e momenti di confronto sui temi dell’archeologia

reggio-calabria_archeologico_giornate-europee-archeologia_locandinaAnche quest’anno il museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria aderisce alle Giornate Europee dell’Archeologia, che si celebrano dal 17 al 19 giugno 2022. Nell’ambito della programmazione delle iniziative per il Cinquantesimo anniversario della scoperta dei Bronzi di Riace, il MArRC offre un calendario ricco di appuntamenti, con visite guidate, conferenze e momenti di confronto sui temi dell’archeologia. “Le Giornate Europee dell’Archeologia costituiscono una straordinaria opportunità per dialogare con il territorio”, dichiara il direttore Carmelo Malacrino. “In questi anni il Museo ha consolidato il suo carattere di luogo della cultura inclusivo e dinamico, in sinergia con varie istituzioni, enti e associazioni culturali, che ringrazio. Gli incontri in programma non solo potranno coinvolgere il pubblico in suggestivi dibattiti, ma offriranno un’ulteriore occasione per tornare al Museo anche per visitare la grande mostra Il vaso sui vasi. Capolavori del Museo Nazionale Jatta di Ruvo di Puglia, organizzata insieme alla Direzione Regionale Musei Puglia”. Primo appuntamento venerdì 17 giugno 2022, alle 17.30, nella sala conferenze, per l’incontro promosso dal Centro Internazionale Scrittori della Calabria, presieduto da Loreley Rosita Borruto. Sarà l’occasione per una tavola rotonda sul tema “Il mestiere dell’archeologo. Dallo scavo alla fruizione”. Dopo i saluti di direttore del museo, Carmelo Malacrino, interverranno la prof.ssa Maria Caccamo Caltabiano, già ordinario di Numismatica greca e romana del Dipartimento di Civiltà antiche e moderne dell’università di Messina; la prof.ssa Nunzia Rositani, associata di Assiriologia dello stesso dipartimento; e la prof.ssa Paola Radici Colace, già ordinario di Filologia classica dello stesso dipartimento. Sabato 18 giugno 2022, alla stessa ora, si terrà l’incontro promosso dall’Associazione Amici del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria. Dopo i saluti del direttore Malacrino e del prof. Francesco Arillotta, presidente dell’Associazione, si parlerà de “Il Portico di Valentiniano?”, con il prof. Renato Laganà, storico e associato in Produzione edilizia dell’università di Reggio Calabria. Ultimo appuntamento domenica 19 giugno, alle 18, nel suggestivo spazio di Piazza Paolo Orsi, per l’iniziativa “Al Museo con il Direttore”, una visita guidata al MArRC accompagnati dal direttore Malacrino, che si concluderà davanti ai magnifici Bronzi di Riace e di Porticello.

Reggio Calabria. Cinquantesimo dei Bronzi di Riace. Apre la mostra “Itinerari culturali del Consiglio d’Europa in Italia: un patrimonio europeo”, promossa dalla Presidenza italiana del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa

Locandina della mostra “Itinerari culturali del Consiglio d’Europa in Italia: un patrimonio europeo” al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria dal 24 maggio al 12 giugno 2022

Una nuova mostra in arrivo al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria. Dopo essere stata inaugurata lo scorso novembre a Strasburgo e aver fatto tappa a Venezia, Collodi e Torino, la mostra “Itinerari culturali del Consiglio d’Europa in Italia: un patrimonio europeo”, promossa dalla Presidenza italiana del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, giungerà al MArRC, nell’ambito del programma di eventi che accompagnano il Cinquantesimo anniversario della scoperta dei Bronzi di Riace. I 29 Itinerari Culturali in Italia fanno parte dei 45 itinerari complessivi riconosciuti in Europa grazie al Programma degli Itinerari Culturali avviato nel 1987 con la Dichiarazione di Santiago di Compostela. Ciascun itinerario culturale nasce come progetto di cooperazione turistica, finalizzato allo sviluppo e alla promozione di un percorso, o una serie di percorsi, basati su un cammino storico, un concetto culturale, una figura o un fenomeno di rilevanza transnazionale e significativo per la comprensione e il rispetto di valori europei comuni. Il ministero della Cultura è membro dell’Accordo parziale allargato sugli itinerari culturali del Consiglio d’Europa fin dalla sua istituzione, nel 2010, e ha in atto una collaborazione con la Fondazione Scuola per i beni e le attività culturali mirata allo sviluppo di una strategia per la promozione degli itinerari culturali certificati che attraversano l’Italia. L’esposizione sarà inaugurata il 24 maggio 2022 e resterà visitabile fino a domenica 12 giugno 2022, secondo gli orari di apertura del Museo. Il percorso espositivo, curato dalla dottoressa Roberta Alberotanza, collaboratrice del ministero degli Affari Esteri, task Force per la Presidenza italiana del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, sarà allestito nella Sala conferenze e affronterà, in 29 pannelli, temi che vanno dall’arte all’architettura, dai pellegrinaggi ai percorsi di artisti, scrittori, condottieri e imperatori, e attraverso i quali vengono illustrati alcuni dei principi fondamentali dell’Europa, quali i diritti umani, la democrazia, il dialogo, lo scambio reciproco e il superamento dei confini. “I paesaggi culturali sono un patrimonio straordinario, che va promosso e assolutamente tutelato”, dichiara il direttore del MArRC, Carmelo Malacrino. “L’art. 9 della nostra Costituzione ci ricorda l’importanza dell’ambiente, della biodiversità e dei suoi ecosistemi, in cui noi essere umani abbiamo una posizione determinante. Con questa mostra il Museo conferma il suo carattere di luogo inclusivo e dinamico, in cui i temi del passato si affiancano alle prospettive del futuro. Questo “viaggio” virtuale tra decine di diversi itinerari culturali sarà ricco di suggestioni per il pubblico”, prosegue Malacrino. “Sono certo che in tanti avranno la voglia di partire e apprezzare i colori, gli odori e i sapori di questi paesaggi intrisi di tradizioni. Ringrazio la dott.ssa Alberotanza per la proposta di questa mostra al Museo, e il nostro funzionario architetto Claudia Ventura per l’impegno profuso per la sua realizzazione. Sono grato – conclude – anche alla giornalista Emanuela Martino, per il suo supporto durante la cerimonia di inaugurazione”.

Reggio Calabria. Cinquantesimo dei Bronzi. Al museo Archeologico nazionale tre incontri sui restauri e le ricerche scientifiche sulle collezioni del museo. Si inizia con le terrecotte del tempio arcaico di Marasà. E poi un incontro con Adele Canale, una carriera per i beni archeologici calabresi

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Claudia Lucchese, direttrice del museo Jatta, e Carmelo Malacrino, direttore del MArRC, illustrano al pubblico la mostra “Il vaso sui vasi” al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria (foto MArRC)

Dopo il successo della Notte dei Musei che al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria ha offerto un primo assaggio delle aperture serali estive, richiamando più di 330 persone, che hanno potuto coniugare la bellezza dei Bronzi di Riace e di Porticello con la possibilità di osservare il cielo attraverso i telescopi del Planetario reggino, guidato dalla prof.ssa Angela Misiano, ora si apre una settimana fitta di appuntamenti dedicata alle esperienze del Museo, con incontri incentrati anche sui restauri e le ricerche scientifiche, nell’ambito delle celebrazioni del Cinquantesimo anniversario della scoperta dei Bronzi di Riace. Saranno tre gli appuntamenti curati dal funzionario restauratore Barbara Fazzari, previsti per il 17, il 19 e il 20 maggio 2022, nella sala conferenze a partire dalle 10. “Ringrazio la dott.ssa Fazzari, che coordina il nostro Laboratorio di Restauro, per queste iniziative, promosse in collaborazione con alcuni enti di ricerca e con le ditte di restauro impegnate in questi anni nella conservazione delle collezioni archeologiche del MArRC”, interviene il direttore Carmelo Malacrino. “Un ciclo di incontri per far conoscere al pubblico anche il dietro le quinte del Museo”.

reggio-calabria_archeologico_cinquantesimo_Conferenze sui restauri_terrecotte-marasa_locandinaMartedì 17 saranno presenti Rosa Ponterio, Francesco Armetta e Virgilio Vecchio, che presenteranno “Lo studio diagnostico delle terrecotte del tempio arcaico di Marasà”, nell’incontro organizzato in collaborazione con l’Istituto per i Processi Chimico Fisici del CNR di Messina e il dipartimento STEBICEF dell’università di Palermo. “Partendo dall’analisi delle tecniche di esecuzione”, spiega la Fazzari, “la conferenza affronterà tematiche di conservazione e restauro, offrendo utili spunti di approfondimento grazie ai risultati diagnostici ottenuti da una campagna di indagini effettuata di recente sui manufatti”. L’incontro si concluderà con una breve visita guidata ai reperti provenienti dal tempio locrese presenti al Livello B del Museo. Giovedì 19 maggio sarà la volta di Antonio Adduci, della ditta Adduci Restauri, che presenterà “Il restauro di alcuni corredi delle necropoli locresi di Canale Ianchina e Patarriti”, eseguito su manufatti vari, di cui la maggioranza in bronzo. Il racconto dell’intervento sarà preceduto da un approfondimento sulle tecniche esecutive e i fenomeni di degrado tipici degli oggetti in lega metallica. Al termine della conferenza verrà offerta un’esperienza didattica che permetterà ai partecipanti di osservare dal vivo alcuni strumenti scientifici, nonché dei prototipi realizzati per lo studio della tecnica esecutiva. Ultimo appuntamento venerdì 20 maggio, con la conferenza di Maria Labriola e Alessandra Milea, che parleranno dell’intervento conservativo eseguito dal Consorzio Pragma su uno dei mosaici provenienti dalla Villa dell’Annunziata di Reggio Calabria. “Si partirà da un’analisi della tecnica esecutiva degli apparati musivi e delle problematiche conservative ad essi connesse”, continua ancora la Fazzari, “per concludere con la descrizione del restauro effettuato”. Seguirà una breve visita guidata agli altri lacerti musivi provenienti dallo stesso contesto archeologico e conservati presso il Museo. “Queste conferenze”, conclude il direttore Malacrino, “vogliono dare spazio e visibilità ad alcuni importanti progetti di restauro, esponendo i risultati ottenuti, che spesso rimangono appannaggio dei soli addetti ai lavori. Capita infatti che i dati scientifici vengano pubblicati in riviste specialistiche, senza che gli stessi possano essere condivisi con la comunità locale. Con questi incontri il Museo offrirà un’importante esperienza didattico-culturale e insieme conoscitiva rivolta al grande pubblico, al fine di sviluppare nei visitatori l’interesse per le tematiche legate alla tutela e alla conservazione dei beni culturali”.

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L’architetto della soprintendenza Adele Canale (foto da heliosmag.it)

Inoltre martedì 17 maggio 2022, alle 17, in sala conferenze, si terrà l’incontro “Adele Canale. Una carriera per i beni archeologici calabresi”, curato dai funzionari architetti del Museo, Elena Nicolò e Claudia Ventura. Sarà presente l’arch. Canale, già funzionario architetto della Soprintendenza e del Museo, per raccontare e ripercorrere in grandi linee la sua carriera professionale e artistica. “Un lavoro stimolante, ricco e importante”, dichiara la Canale, “che mi ha permesso di conoscere tesori archeologici, paesaggistici e culturali della nostra terra. Stimoli, emozioni ed esperienze che ho sempre cercato di trasmettere ai miei collaboratori. Gruppi di lavoro, fatti di rapporti umani, di stima reciproca, di incontri con giovani capaci, motivati, entusiasti che mi hanno consentito di portare avanti i vari lavori. Onorata per questo riconoscimento attribuitomi dal direttore Malacrino, che ringrazio. Non poteva esserci gratificazione più grande a conclusione di un percorso di vita e di una affascinante carriera”. La serata, durante la quale saranno proiettate foto e immagini dei lavori svolti, vedrà il dialogo fra due generazioni di funzionari architetti del ministero della Cultura. “Il percorso professionale dell’architetto Adele Canale si intreccia con il suo percorso artistico”, commenta la Nicolò. “Nel corso dell’incontro avremo modo di ripercorrere alcune delle esperienze più significative della sua carriera, che hanno caratterizzato anche la storia dei beni archeologici calabresi e del nostro museo Archeologico”.

Reggio Calabria. Cinquantesimo dei Bronzi di Riace. Apre al museo Archeologico nazionale la grande mostra “Il vaso sui vasi. Capolavori del Museo Nazionale Jatta di Ruvo di Puglia”, frutto della sinergia fra il MArRC e la Direzione regionale Musei Puglia. Ogni immagine dei vasi in mostra illustra il momento di un rito o di una cerimonia, i cui protagonisti utilizzano proprio vasi e recipienti

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La locandina della mostra “Il vaso sui vasi. Capolavori dal museo nazionale Jatta di Ruvo di Puglia” al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria dal 12 maggio all’11 settembre 2022

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Grande cratere a figure rosse conservato al museo nazionale Jatta di Ruvo di Puglia (foto MArRC)

“Il vaso sui vasi. Capolavori del Museo Nazionale Jatta di Ruvo di Puglia”: nuova grande mostra al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria. Ormai è tutto pronto. L’inaugurazione è prevista giovedì 12 maggio 2022, alle 17. L’esposizione, frutto della sinergia fra il MArRC e la Direzione regionale Musei Puglia, si inserisce nella programmazione per celebrare il Cinquantesimo anniversario della scoperta dei Bronzi di Riace, nell’ottica di una partecipazione allargata a tutta la Magna Grecia. Ci sono i rytha, i celebri bicchieri a testa di animale, e i preziosi crateri a figure rosse. E ancora coppe, grandi anfore, lekythoi e brocche. Tanti vasi recanti altrettante scene ritratte sulle loro superfici, con un unico tratto in comune, scelto come tema della mostra: ogni immagine illustra il momento di un rito o di una cerimonia, i cui protagonisti utilizzano proprio vasi e recipienti. “I vasi attici e apuli a figure rosse della Collezione Jatta sono noti in tutto il mondo e continuano a rivelare curiosità e approfondimenti ad ogni sguardo”, commenta Claudia Lucchese, direttrice del museo nazionale Jatta. In questa mostra si vuole raccontare un aspetto meno noto della ceramica antica, quale quello del reale impiego di questi contenitori”.

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Rython: bicchiere a testa di animale conservato nel museo nazionale Jatta di Ruvo di Puglia (foto MArRC)

“Questa mostra ci riempie di entusiasmo”, dichiara il direttore del MArRC, Carmelo Malacrino. “Finalmente, dopo due anni di chiusura dovuta alla pandemia, abbiamo la possibilità di offrire nuovamente al pubblico il Livello E del Museo, dedicato alle esposizioni temporanee. E lo faremo con un progetto ricco di oltre 40 capolavori vascolari, giunti appositamente dal bellissimo museo nazionale Jatta di Ruvo di Puglia, grazie alla proficua sinergia con la Direzione regionale Musei Puglia, diretta da Luca Mercuri. Un elegante allestimento, curato dal nostro funzionario architetto Claudia Ventura, accompagnerà i visitatori tra le mille suggestioni delle iconografie vascolari, qui presentate tematicamente da Claudia Lucchese, direttrice del museo nazionale Jatta. Entreremo così nel vivo della programmazione in onore dei Bronzi di Riace – conclude Malacrino –, in attesa di un nuovo progetto espositivo che inaugureremo a luglio, coinvolgendo tutta la Magna Grecia”.

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Kylix: grande coppa biansata con lungo piede conservata al museo nazionale Jatta di Ruvo di Puglia (foto MArRC)

Percorrendo le quattro sezioni della mostra – “Il rito del vino”, “I guerrieri della Peucezia”, “I vasi delle donne” e “Offerte per i defunti” – e osservando i piccoli dettagli, i visitatori potranno apprendere dalle figure dipinte interessanti informazioni circa la funzione di questi recipienti e il loro utilizzo, per approfondire gli aspetti del culto e del rito che caratterizzarono la vita sociale nelle comunità indigene della Puglia tra il V e il IV secolo a.C. “Siamo orgogliosi di questa collaborazione tra la Direzione regionale Musei Puglia e il museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, tra i più prestigiosi d’Italia”, conclude Luca Mercuri. “Un’occasione unica, che consolida la relazione e il dialogo tra territori, promuovendo la diffusione di culture. Viaggiare con le opere è sempre una grande emozione e consente di farle conoscere e apprezzare ad un pubblico sempre più vasto”.

Reggio Calabria. Cinquantesimo dei Bronzi. Quali armi avevano di due guerrieri? Conferenza on line del prof. Rebaudo (università di Udine): “Le armi dell’eroe. Riflessioni sull’aspetto originale dei Bronzi di Riace”

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La locandina con il fitto programma di eventi culturali promossi a maggio 2022 dal museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria

Per il ciclo di appuntamenti scientifici promosso dal museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria e dall’università Roma Tre, in collaborazione con altri atenei d’Italia, in occasione del Cinquantesimo anniversario della scoperta dei Bronzi di Riace, venerdì 6 maggio 2022, alle 17.00, sulla piattaforma Microsoft Team conferenza on line del prof. Ludovico Rebaudo dell’università di Udine su “Le armi dell’eroe. Riflessioni sull’aspetto originale dei Bronzi di Riace”. Il museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria ha infatti ripreso la programmazione delle iniziative culturali volte a celebrare il Cinquantesimo anniversario della scoperta dei Bronzi di Riace. Seppur in carenza di organico, il MArRC per tutto il mese di maggio offrirà una ricca serie di eventi, tra conferenze, seminari scientifici, mostre, convegni e attività didattiche, sia in presenza che su piattaforme digitali. “Nonostante una drammatica mancanza di personale, non può essere questo il momento di tirare i remi in barca”, dichiara il direttore del Museo, Carmelo Malacrino. “È una fase cruciale per cogliere l’opportunità di promuovere lo straordinario patrimonio culturale calabrese nel segno dei Bronzi di Riace, in stretta sinergia con la Regione, la Città Metropolitana, i Comuni di Reggio e Riace, la Camera di Commercio, gli altri musei calabresi e tutti gli altri partner che si stanno impegnando nella condivisione di questo percorso. Tutto lo staff del MArRC – prosegue il direttore – vuole farsi forza per superare le difficoltà, a servizio della cultura e del turismo del territorio. Il successo della prima domenica del mese, con oltre 1800 ingressi, ci incoraggia e ci fa comprendere quanto sia importante trovare sempre entusiasmo, anche nei momenti più difficili. Voglio ringraziare tutte le donne e gli uomini che lavorano al Museo per il loro continuo impegno, ma anche gli enti e le associazioni che collaborano nelle varie iniziative culturali”.

reggio-calabria_archeologico_conferenza-le-armi-dell'eroe_locandina“Le armi dell’eroe. Riflessioni sull’aspetto originale dei Bronzi di Riace”. L’incontro affronterà uno degli aspetti più discussi, e d’altra parte più importanti, per l’interpretazione dei Bronzi di Riace: quali erano in origine le loro armi? “Le due sculture, com’è noto, sono state recuperate dal fondale marino prive dell’armamento che pure le doveva completare”, afferma il prof. Rebaudo. “Già nell’antichità, prima del loro spostamento sulla nave che ne ha causato il naufragio, è molto probabile che le armi fossero state tolte. Eppure tali elementi sono stati inseriti nelle copie che determinano, nell’immaginario comune, l’aspetto dei Bronzi di Riace, a partire da quelle realizzate dalla Städtische Galerie Liebieghaus di Francoforte, che presto arriveranno in Italia. Le copie possono essere uno strumento importante di sperimentazione e di studio dell’iconografia degli originali, ma sono ricostruzioni corrette?”, conclude Rebaudo. “Valorizzazione e ricerca scientifica rappresentano un binomio indissolubile, anche nell’ottica della promozione culturale”, dichiara il direttore del Museo, Carmelo Malacrino. “Il MArRC in questi anni ha investito molte energie nel coinvolgimento di Università ed Enti di ricerca per lo studio dello straordinario patrimonio archeologico esposto o conservato nei depositi. Questo ciclo di incontri, curato dalla prof.ssa Giuliana Calcani dell’università di Roma Tre e componente del CdA del Museo, sta riscuotendo grande successo, anche per l’ampia partecipazione ottenuta con l’uso delle piattaforme digitali. Ringrazio la prof.ssa Calcani per questa importante iniziativa, volta alla conoscenza scientifica dei Bronzi di Riace, e il prof. Rebaudo per aver risposto con entusiasmo al nostro invito”. Per collegarsi alla conferenza: https://teams.microsoft.com/l/meetup-join/19%3ameeting_MGI5YWE1NWEtYTAyMS00OTI0LTg0MmQtNTNlYTg2YjA3NzBi%40thread.v2/0?context=%7b%22Tid%22%3a%22ffb4df68-f464-458c-a546-00fb3af66f6a%22%2c%22Oid%22%3a%223d77d297-5a27-4734-bfc0-9208713f0d1b%22%7d.

Reggio Calabria. Cinquantesimo dei Bronzi di Riace. Presentato il logo e il programma: sette mesi di iniziative, tra mostre, convegni, incontri, con il coinvolgimento del territorio. Occasione per valorizzare e promuovere l’immagine della Calabria nel mondo. E un obiettivo: candidatura dei Bronzi di Riace a patrimonio dell’Unesco

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Il volto del guerriero B, uno dei due Bronzi di Riace esposti nel museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria (foto MArRC)

Sette mesi di iniziative, tra mostre, convegni, incontri, coinvolgimento del territorio. Il tutto “raccolto” in un logo: 1972-2022. Tutto questo per il Cinquantesimo della scoperta dei Bronzi di Riace: una straordinaria occasione per valorizzare e promuovere a livello regionale, nazionale e estero l’immagine della Calabria; accendere i riflettori verso il patrimonio culturale regionale e principalmente verso i Bronzi e le testimonianze della Magna Graecia; creare un legame identitario tra i Bronzi e la Calabria basato sui concetti di bellezza, forza, fascino, ma anche di sostenibilità e innovazione. Con un obiettivo: candidatura dei Bronzi di Riace a patrimonio dell’Unesco.

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Il logo per il Cinquantesimo dei Bronzi di Riace 1972-2022

Reggio Calabria, e non solo, si prepara dunque alla grande ad accogliere sullo Stretto le migliaia di ospiti che verranno ad ammirare i due guerrieri da sempre considerati gli ambasciatori della Calabria nel mondo. È stato costituito un Comitato di coordinamento inter-istituzionale, una vera task force, composto da presidente della Giunta regionale, Roberto Occhiuto; vice presidente della Giunta regionale, Giusi Princi; presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso; assessore a Sviluppo economico e attrattori culturali, Rosario Varì; assessore a Turismo, marketing territoriale e mobilità, Fausto Orsomarso; sindaco della Città metropolitana di Reggio Calabria, Carmelo Versace; sindaco della Città di Reggio Calabria, Paolo Brunetti; sindaco del Comune di Riace, Antonio Trifoli; dirigente generale del Segretariato regionale del ministero della Cultura, Salvatore Patamia; soprintendente Archeologia Belle arti e Paesaggio di Reggio Calabria, Fabrizio Sudano; direttore del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, Carmelo Malacrino; direttore regionale Musei della Calabria, Filippo Demma; presidente Camera di commercio Reggio Calabria, Antonino Tramontana; rettore dell’università Mediterranea di Reggio Calabria, Marcello Zimbone; direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per la Calabria, Antonella Iunti.

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Il comitato promotore dei Bronzi 50 nella sala che ospita i Bronzi di Riace al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria (foto filippo toscano e graziella pensabene / MArRC)

Il programma delle manifestazioni per celebrare il Cinquantesimo dei Bronzi di Riace e il logo del Cinquantesimo sono stati presentati al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria dal direttore Carmelo Malacrino, con il vicepresidente della Regione Calabria, Giusy Princi, il sindaco della Città Metropolitana Carmelo Versace, il sindaco della città di Reggio Paolo Brunetti, il sindaco di Riace, Antonio Trifoli e il presidente della Camera di Commercio, Antonino Tramontana. “A livello locale, sono previste attività culturali e scientifiche, nonché di promozione e accoglienza rivolte a visitatori e turisti e finalizzate a rendere il territorio più accogliente e a dare visibilità alle eccellenze territoriali, attraverso eventi che vedranno il territorio protagonista. A livello nazionale e internazionale è in programma una intensa attività di eventi, marketing e comunicazione finalizzata ad accrescere la notorietà della Calabria turistica e culturale, con particolare riferimento ai Bronzi di Riace e alla Magna Graecia, in un’ottica di crescita dei flussi turistici”. E allora vediamo a grandi linee cosa ha in mente il Comitato per il Cinquantesimo dei Bronzi.

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Agosto 1972: il ritrovamento dei Bronzi di Riace da parte del sub Stefano Mariottini

Mostre ed eventi a cura del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria. Solo a scorrere i titoli delle mostre si può apprezzare la ricchezza e la varietà dell’offerta culturale: “Salvati dall’oblio tesori d’archeologia recuperati dai carabinieri per la tutela del patrimonio culturale”; “Gli eroi e la Magna Grecia insieme per i Bronzi di Riace”; “I Bronzi di Riace, cinquanta anni di storia”; “Tra Oriente e Occidente gli ebrei e la Calabria”; “Oltre l’emergenza: attività e restauri dopo l’alluvione del 2018”; “Per gli dei e per gli uomini musica e danza nell’antichità”; “Gli iberi: arte e cultura nel Mediterraneo occidentale”; “Il vaso sui vasi, capolavori del museo Jatta di Ruvo”; “L’altra isola. La Sardegna tra antichità e medioevo”. E poi ci sono gli eventi: “Itinerari culturali del consiglio di Europa in Italia: un patrimonio europeo”; mostra fotografica a cura del Touring club italiano; “Naked” nel piazzale Orsi del MArRC, mostra fotografica di Oliviero Toscani su proposta del Comitato Paralimpico.

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La locandina della mostra dell’artista Obey “Make art not war” a cura della Metamorfosi Eventi, al Palazzo della Cultura: la prima ad essere inaugurata nel programma Bronzi 50

Mostre ed eventi nel territorio della Città Metropolitana di Reggio Calabria. Mostra dell’artista Obey “Make art not war” a cura della Metamorfosi Eventi, al Palazzo della Cultura dal 15 aprile al 5 giugno 2022; mostra “I Bronzi di Riace e i miti della Magna Grecia” a cura del maestro Raffaele De Rosa, al Palazzo della Cultura dal 13 giugno al 5 settembre 2022; mostra collettiva “Mediterraneo” a cura del direttore artistico Giammarco Puntelli, al Palazzo della Cultura dal 10 settembre al 10 novembre 2022; mostra arazzo “Ananias e Saphira”, a cura della Diocesi di Locri Gerace, mostra itinerante di una arazzo di Raffaello, al MArRC dal 6 settembre al 6 ottobre 2022; “Tragedie greche” con il coinvolgimento delle associazioni culturali del territorio; animazione territoriale dedicata ai Bronzi nel corso degli eventi già programmati dalla Città Metropolitana: Feste Mariane, Roccella Jazz, Caulonia tarantella festival, Varia di Palmi, Concorso Metropolitano Francesco Cilea, I Tesori del Mediterraneo, Traversata dello Stretto, Raduno nazionale Vespa Club, Premio letterario Reghium Julii; promozione di eventi culturali e scientifici ludici e artistici che interesseranno particolarmente i comuni di Reggio Calabria e Riace, per il 16 agosto in occasione del giorno del ritrovamento dei Bronzi.

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Palazzo Piacentini sede del MarRC, realizzato negli anni Trenta de Novecento dall’architetto Piacentini per ospitare le ricche collezioni magnogreche

Convegni, seminari, pubblicazioni, campagne di scavo. Mostra Reghion Kiosk. La Piazza, il Museo, la Città” a cura dell’università Mediterranea di Reggio Calabria, ottobre 2022; convegno di studi “Nel segno dei Bronzi”, settembre 2022, a Riace e Reggio Calabria; convegno internazionale “I Bronzi di Riace, 50 anni di studi e ricerche”, settembre 2022; seminario internazionale su “Architettura/ Archeologia: Il progetto di tutela e valorizzazione del patrimonio storico”, settembre 2022 a Riace e Reggio Calabria; volume illustrato “Bronzi di Riace. 50 anni” a cura di Comune di Reggio Calabria e Città Metropolitana, in collaborazione con il Touring Editore e il museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria. Data di consegna prevista: 30 giugno 2022. campagna di scavi in piazza Garibaldi con cantiere didattico e di studio scientifico.

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I Bronzi di Riace esposti nel museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria (foto MArRC)

Servizi per visitatori e turisti. Il Comune di Reggio Calabria attiverà i seguenti servizi: video mapping animato effetto 3D su palazzi istituzionali presenti nella città; intensificazione delle corse del bus cabrio; servizi di informazione, accoglienza ed assistenza turistica nella città; progetto Sunoicheo, animazione del circuito delle aree archeologiche con visite guidate. La Città Metropolitana promuoverà la brandizzazione dei bus cittadini e metropolitani, acquisizione video del territorio con focus su siti culturali e sul MArRC. La Camera di Commercio di Reggio Calabria ha coordinato i lavori dei club di prodotto per la costruzione di pacchetti turistici dedicati ai Bronzi. Sono 20 gli itinerari di varia durata, resi già disponibili, dedicati ai Bronzi di Riace e finalizzati a far conoscere le grandi ricchezze culturali, naturalistiche ed enogastronomiche del territorio reggino. La Camera di Commercio promuoverà inoltre, in collaborazione con associazioni di categoria, consorzi di tutela, consorzi di associazioni tra produttori di beni identitari del territorio metropolitano di Reggio Calabria. L’intento è quello di rendere il territorio, e in particolar modo le Città di Reggio Calabria e Riace, una cassa di risonanza capace di amplificare l’effetto promozionale del logo celebrativo dei Bronzi di Riace. Le attività ristorative saranno invitate a promuovere anche la somministrazione di preparazioni enogastronomiche identitarie del territorio, dedicate all’evento.

Reggio Calabria. Al museo Archeologico nazionale la conferenza on line di Mario Micheli (RomaTre) su “I Bronzi di Riace tra restauro e metallurgia della grande statuaria in bronzo” apre il ciclo di incontri dedicati ai Bronzi in sinergia con l’università di Roma Tre nel Cinquantesimo della scoperta

Si parlerà de “I Bronzi di Riace tra restauro e metallurgia della grande statuaria in bronzo” nella conferenza on line che apre il ciclo curato dal Dipartimento di Studi umanistici – RomaTre per celebrare con il museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria il Cinquantesimo anniversario della scoperta dei Bronzi di Riace. Appuntamento venerdì 8 aprile 2022, alle 17, con il professor Mario Micheli del Dipartimento di Studi umanistici dell’università di Roma Tre, alle 17, sulla piattaforma digitale Microsoft Teams. Ecco il Link per il collegamento: urly.it/3m_43. “È il primo appuntamento del ciclo di incontri organizzato dall’ateneo romano in collaborazione con il museo Archeologico nazionale”, commenta il direttore Carmelo Malacrino, “nell’ambito delle celebrazioni per il Cinquantesimo anniversario della scoperta dei Bronzi di Riace. Il professor Micheli, docente di storia e tecnica di restauro nei corsi magistrali di Archeologia e di Storia dell’Arte, ci condurrà alla scoperta delle tecniche metallurgiche antiche che, proprio in occasione dei restauri effettuati sui Bronzi, si è arricchita di nuovi elementi. Attraverso le parole di uno dei protagonisti degli interventi eseguiti dall’Istituto Centrale per il Restauro e la visione di filmati d’epoca, il pubblico sarà condotto alla scoperta delle tecniche di creazione dei grandi capolavori dell’arte greca. Sarà un’occasione straordinaria per continuare quel percorso di approfondimento e di offerta culturale al grande pubblico che rientra nella nostra mission. Un obiettivo – conclude Malacrino – al quale non intendiamo venire meno, nonostante la drammatica carenza di personale negli uffici e negli spazi espositivi, che ci ha visti costretti a sospendere le attività in presenza per tutto il mese di aprile. Ringrazio la professoressa Giuliana Calcani, componente del consiglio di amministrazione del MArRC per essersi fatta promotrice di questo ciclo di incontri altamente scientifici”.

I Bronzi di Riace esposti in una speciale sala del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria (foto MArRC)

“Alle celebrazioni per i Cinquant’anni della scoperta dei Bronzi di Riace parteciperanno anche Università ed enti culturali del centro e del nord d’Italia: dall’università degli Studi Roma Tre, agli atenei di Padova e di Udine, al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia, a dimostrazione dell’interesse esteso ad ampio raggio sui due capolavori dell’arte greca, esposti al MArRC”, afferma Giuliana Calcani, dell’università Roma Tre e membro del Comitato organizzativo delle celebrazioni.  Avere la possibilità di riflettere su opere così complesse dal punto di vista tecnico, formale, attributivo, è un’occasione preziosa non solo per approfondire la conoscenza dell’arte antica, ma anche per valutarne il potenziale di relazione che hanno con la società attuale”. Per il professor Mario Micheli: “Il recupero dei Bronzi nel mare di Riace il 16 agosto 1972 ha aperto una fase straordinaria di ricerca sulle procedure della fusione artistica greca. Era necessario avere due capolavori che potessero fare da cassa di risonanza per una tipologia numericamente poco attestata, rispetto alla statuaria in marmo, per concentrare risorse conoscitive a tutto campo anche sulla metallurgia antica”.

Carenza di organico al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria. Malacrino: “Stop alle attività programmate al MArRC”. Anche il direttore tra il personale di vigilanza per #domenicalmuseo del 3 aprile

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Carmelo Malacrino, direttore del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria (foto MArRC)

Il museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, già in drammatica carenza di organico, perde un’altra unità di personale. Il funzionario archeologo responsabile dell’Ufficio prestiti e mostre, nonché dei Servizi didattici e dei rapporti con le scuole, lascia il MArRC per prendere servizio alla Direzione Regionale Musei. E il direttore Carmelo Malacrino è costretto a sospendere le attività programmate del museo. È un momento particolarmente difficile per il MArRC, gravato da carenze di organico anche nel settore della fruizione, accoglienza e vigilanza nelle sale espositive. E questo in un momento che dovrebbe essere di festa, per il superamento dell’emergenza Covid-19 e la ripresa delle domeniche con ingresso gratuito, la cui prima giornata sarà quella del prossimo 3 aprile 2022. E da venerdì, 1° aprile 2022, ai sensi dell’ultimo decreto ministeriale, la certificazione verde Covid-19 non sarà più necessaria per entrare in Museo, ma basterà indossare la mascherina chirurgica. “Auguro al nostro funzionario i migliori successi per il proseguo di una brillante carriera”, dichiara Malacrino, “e lo ringrazio per l’impegno profuso in questi anni al museo di Reggio. Non posso, tuttavia, non segnalare un’ulteriore contrazione dell’organico museale, che mette a rischio tutte le attività che avevamo programmato per la primavera e l’estate. Anche e soprattutto in vista delle celebrazioni per il Cinquantesimo anniversario dei Bronzi di Riace. Restano ora scoperte funzioni nevralgiche, quali quelle relative alle mostre e alle procedure di prestito di opere, sia in entrata che in uscita, ma anche la didattica e i progetti con scuole e università. Con sofferenza mi trovo obbligato a sospendere le manifestazioni già programmate per il mese di aprile, auspicando la rapida assegnazione di nuovo personale. Ridurre le attività culturali è una sconfitta non solo per il Museo, ma per l’intera comunità del territorio. Mi scuso con i tanti partner e le associazioni con cui avevamo costruito una ricca programmazione, ringraziandoli per la continua collaborazione che in questi anni ha trasformato il MArRC in un luogo della cultura inclusivo e dinamico”. E aggiunge: “Stiamo già ricevendo molte richieste da parte delle scuole e più in generale da un pubblico che vuole riappropriarsi della propria quotidianità, anche culturale, dopo la pandemia. In queste condizioni, la gestione di una visita in sicurezza all’interno del museo diventa estremamente complessa. Per questa ragione domenica 3 aprile 2022, in concomitanza con la ripresa dell’iniziativa #domenicalmuseo, ci sarò anch’io tra le sale per supportare in prima persona il personale di vigilanza”.