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Cividale (Ud). Al museo Archeologico nazionale l’incontro “Storie longobarde. Invenzione letteraria e realtà storica”, omaggio allo scrittore Marco Salvador, autore del romanzo “Il Longobardo”, nell’ambito del X Congresso di Archeologia Medievale

Nell’ambito del X Congresso di Archeologia Medievale (Udine-Cividale, 9-13 settembre 2025), venerdì 12 settembre 2025, alle 18, l’incontro “Storie longobarde. Invenzione letteraria e realtà storica”, omaggio allo scrittore Marco Salvador, autore del romanzo “Il Longobardo”. Un’occasione di confronto per rileggere alcuni passi del romanzo e commentarli richiamando studi, ricerche e dati archeologici. Non è semplice scrivere un romanzo storico perché la trama va contestualizzata in un’atmosfera ricreata attraverso la conoscenza. Intervengono Matteo Salvador, “Ricordo di Marco”; Federico Marazzi (università Suor Orsola Benincasa, Napoli), “Marco Salvador: lo scrittore che parlava agli archeologi”; Gabriele Zorzi (associazione La Fara), “Gli abiti tradizionali dei Longobardi tra narrazione e ricostruzione”; Angela Borzacconi (museo Archeologico nazionale di Cividale), “Paesaggi e atmosfere nell’età dei Longobardi”; Marco Valenti (università di Siena), “Marco Salvador, la trilogia de Il Longobardo e la forza dell’evocazione”. Musiche e vocalità a cura di Matteo Casarotto (associazione La Fara). Letture: Enrico Basaldella.

Copertina del libro “Il Longobardo” di Marco Salvador

“Il Longobardo” di Marco Salvador (Piemme). VII secolo d. C. Rotari è il figlio del duca di Brescia. È imponente, ribelle, sicuro di sé. Nelle sue vene scorre sangue di re. Ma, nell’Italia divisa tra Longobardi e Bizantini, la strada per la corona è irta di insidie e Rotari ha un solo amico su cui contare: è Stiliano – esiliato da Cividale per la condotta dissoluta e diventato prima maestro, poi compagno inseparabile del suo signore. Insieme, i due affrontano agguati, viaggi avventurosi, vendette, intrighi e tradimenti. Perché alla corte della regina Teodolinda, la lealtà è una merce rara e la sete di potere non risparmia nessuno. Ma Stiliano è pronto a dare anche la vita pur di proteggere Rotari dai molti nemici che tramano alle sue spalle.

Cividale. Il museo Archeologico nazionale compie 205 anni (1817-2022): domenica di festa con visita alle collezioni guidata dal direttore, caccia al tesoro per i più piccoli, archeologia sperimentale in giardino e brindisi finale. Ingresso gratuito

cividale_archeologico_205mo-compleanno_locandinaSono passati 205 anni da quando Michele della Torre conte Valsassina, convinto delle potenzialità archeologiche di Cividale, avviò le sue ricerche con i finanziamenti dell’imperatore d’Austria. Fin da subito fu creato un luogo istituzionale in cui depositare, studiare e valorizzare ciò che veniva portato alla luce. Domenica 17 luglio 2022 il museo Archeologico nazionale di Cividale festeggia insieme agli ospiti il suo anniversario di fondazione: 1817-2022. “Mi sono sempre piaciuti i compleanni, i brindisi, le ricorrenze”, commenta Angela Borzacconi, direttrice del museo Archeologico nazionale di Cividale. “Un modo per dare valore al tempo che passa sedimentando le storie di tutti”. In programma, alle 11, visita guidata alle collezioni con il direttore; alle 17, caccia al tesoro per i più piccoli tra le sale a cura di Archeoscuola; narrazioni e approfondimenti di archeologia sperimentale per tutti nel giardino segreto del palazzo con i ricostruttori dell’associazione La Fara; e, alle 18, un immancabile brindisi ad altrettanti e più anni di servizio per i cittadini di oggi e di domani. Per l’occasione l’ingresso è gratuito. Speciale shop con gli artigiani del territorio. Per prenotare la visita e la caccia al tesoro: tel. 0432700700 – museoarcheocividale.biglietteria@cultura.gov.it.

Cividale del Friuli. Al museo Archeologico nazionale incontro di archeologia sperimentale: l’associazione La Fara presenta la ricostruzione di una capanna longobarda. Obbligatorio il Green Pass

Al museo Archeologico nazionale di Cividale del Friuli appuntamento venerdì 26 novembre 2021 con l’archeologia sperimentale: “Ricostruzione di una capanna longobarda”. Alle 17.30, i ricercatori dell’associazione La Fara racconteranno il loro nuovo progetto: la ricostruzione di una capanna longobarda, tra gli studiosi nota come Grubenhaus (casa affossata), una tipologia abitativa utilizzata dalla popolazione longobarda al suo arrivo in Italia. Ingresso libero. Si accede al museo con mascherina indossata e Green Pass.

Archeologia sperimentale: ricostruzione di una capanna longobarda a cura dell’associazione La Fara (foto la fara)

Si tratta di una struttura seminterrata, di dimensioni contenute, dotata di una struttura e di una copertura in materiali deperibili realizzata nell’ambito di un progetto sperimentale/ricostruttivo a lungo termine, ovvero pensato per testarne le modalità realizzative, ma anche l’uso effettivo, nonché la riparazione e il disuso/abbandono. La capanna è rigorosamente realizzata con le sole tecniche tradizionali e con le materie prime fornite da un terreno incolto, a simulare la disponibilità delle risorse in un contesto di età altomedievale.