Venezia. Allo scavo archeologico della villa romana di Lio Piccolo penultimo aperitivo archeologico con La carta di Altino e Mariangela Galatea Vaglio che presenta il suo ultimo libro “Afrodite: la verità della Dea”
Nuovo “aperitivo archeologico” allo scavo della villa romana di Lio Piccolo a Cavallino-Treporti (Ve) in compagnia de La Carta di Altino e successivamente di Galatea Vaglio. Appuntamento, il penultimo di questa stagione, venerdì 28 giugno 2024, alle 16.30, con un doppio incontro a bordo scavo: la “Carta di Altino” viene in visita a Lio Piccolo e Mariangela Galatea Vaglio presenta il suo ultimo libro “Afrodite: la verità della Dea” (Giunti). Moderano Diego Calaon e Marco Paladini. Segue la visita agli scavi. L’accesso allo scavo è gratuito e avviene attraverso il piazzale dell’agriturismo Le Saline, in via della Sparesera 4 a Lio Piccolo. Ricordiamo che Lio Piccolo è Zona tutelata a rilevanza urbanistica. Non sono ammesse autovetture se non quelle in possesso del pass. È necessaria la prenotazione (vivereacqua@unive.it) che dà diritto al pass. In caso di maltempo l’evento sarà annullato con comunicazione via e-mail e sui social.

Copertina del libro “Afrodite: la verità della dea” di Mariangela Galatea Vaglio (Giunti)
Afrodite: la verità della Dea. Pensiamo di conoscere bene Afrodite, o Venere per gli antichi Romani. Cosa può avere da dirci che non sappiamo una divinità vanitosa e frivola, dea della bellezza e dell’amore, moglie fedifraga di Efesto, amante di Ares e Hermes? Tuttavia, questa altro non è che una minima parte della verità, e Afrodite non è molto contenta di essere sempre stata sottovalutata e raccontata in modo sbagliato. Per questo motivo, ha deciso di prendere la parola e di narrare la sua versione della storia. Mariangela Galatea Vaglio rielabora con creatività e originalità i miti su Afrodite, dando finalmente voce a una dea fino a questo momento guardata in modo superficiale, e con uno stile coinvolgente e ironico racconta tutte le epoche in cui è stata venerata, i suoi appassionanti amori umani e divini, i suoi scontri con le altre divinità. Quella di Afrodite è una vicenda lunga come la storia del mondo e le sue tante vite sono tutte accomunate da una sola cosa: la volontà di essere libera, come il suo potere di antica dea e forza primordiale della natura richiede, e di combattere per l’amore.
Venezia. Alla Scuola Grande di San Teodoro apre la mostra “Altino prima di Venezia”: la ricostruzione ideale dell’antica città romana di Altinum con una nuova sezione dedicata alle evidenze archeologiche di epoca romana presenti nel centro storico della città lagunare

La locandina della mostra “Altino prima di Venezia! alla Scuola grande di San teodoro a Venezia dal 2 marzo al 14 aprile 2024
La mostra “Altino prima di Venezia” approda a Venezia, in centro storico, nella prestigiosa sede della Scuola Grande di San Teodoro, a San Salvador, in zona Rialto. L’inaugurazione con l’apertura al pubblico è prevista sabato 2 marzo 2024, alle 16. La mostra a ingresso gratuito sarà aperta fino al 14 aprile 2024 con questi orari: da martedì a domenica, dalle 10 alle 18. La mostra è giunta alla sua quinta e ultima edizione, dopo Mestre (2016), Treviso (2017), Cavallino-Treporti (2018), Padova (2019) e nelle passate edizioni ha raccolto oltre 40mila visitatori. Il progetto sbarca finalmente a Venezia con una nuova sezione dedicata alle evidenze archeologiche di epoca romana presenti nel centro storico della città lagunare. L’esposizione, a ingresso gratuito, è stata ideata dall’associazione di promozione sociale La Carta di Altino ETS con la collaborazione di numerose istituzioni pubbliche e propone la ricostruzione ideale dell’antica città romana di Altinum, importante centro e luogo di scambi commerciali e culturali prima di Venezia. Il percorso vuole valorizzare una realtà archeologica tra le più importanti della regione. Nelle edizioni precedenti Altino è stata messa in rapporto con altre realtà – urbane e non – del Veneto, tra cui Treviso, Venezia, il litorale di Cavallino e Padova. Pannelli, fotografie, video, plastici in 3 D, linguaggi multimediali e tecnologie avanzate conducono per mano le persone che visiteranno la mostra direttamente dentro l’antica città romana di Altino, consentendo loro di scoprire la sua vivacità culturale in epoca imperiale. Negli ultimi anni l’importanza di Altino, grazie agli studi, agli scavi e all’apertura del nuovo Museo archeologico nazionale, si sono imposti con forza all’attenzione degli specialisti e di un pubblico sempre più ampio. Anche nella Venezia di oggi vi sono testimonianze dell’importante legame con l’antica città madre. Si trovano nelle pietre, nei marni, nelle antiche iscrizioni altinati disseminati fra le calli, nelle chiese, sui muri dei palazzi e lungo le rive dei canali e mettono in relazione il capoluogo lagunare antico e quello di oggi. Alla realizzazione del progetto divulgativo hanno collaborato MIC – direzione regionale Musei Veneto – museo Archeologico nazionale e area archeologica di Altino, la soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna, l’università Ca’ Foscari Venezia – dipartimento di Studi umanistici, il dipartimento di Scienze storiche, geografiche e dell’antichità – università di Padova, l’università IUAV di Venezia. La supervisione scientifica è stata garantita da Margherita Tirelli, ex direttrice del museo Archeologico nazionale di Altino. Il coordinamento tecnico-scientifico è a cura di Mario Defina, Mariolina Gamba e Margherita Tirelli. La mostra ha il patrocinio del Comune di Quarto d’Altino.


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