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Reggio Calabria. Al museo Archeologico nazionale l’incontro con Amos Martino su “La cultura musicale della Grecia Antica” nell’ambito del ciclo di conferenze “Radici” con l’associazione italiana Parchi culturali (AiParC)

reggio-calabria_archeologico_radici_la-cultura-musicale-della-grecia-antica_locandinaMercoledì 19 giugno 2024, alle 17.30, nella sala conferenze del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, la conferenza “La cultura musicale della Grecia Antica”, secondo appuntamento del ciclo “Radici”, ideato e coordinato dal presidente nazionale AIParC Salvatore Timpano, nell’ambito della convenzione stipulata con il museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, per promuovere e valorizzare le fondamenta della cultura nella prospettiva di unire fatti del passato e del presente, contribuendo anche ad inquadrare le vicende del prossimo futuro. Attraverso il ricorso a fonti letterarie e iconografiche, e con il supporto di documentazione audiovideo, saranno sviluppati alcuni aspetti della cultura musicale della Grecia antica, dagli elementi tecnici legati all’organologia fino agli elementi simbolici del linguaggio. musicale. Dopo i saluti di Fabrizio Sudano, direttore del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria; Salvatore Timpano, presidente nazionale AIParC; Stefano Iorfida, presidente associazione Anassilaos; interviene Amos Martino, dottore di ricerca in Filologia antica e moderna, docente di Lettere al liceo scientifico “Leonardo da Vinci”di Reggio Calabria. Modera Fortunato Marcianò, responsabile nazionale area comunicazione e media A.I.Par.C. Ingresso gratuito.

Reggio Calabria. Al museo Archeologico nazionale consegna del premio Anassilaos Μεγάλη Ἑλλάς all’assiriologo Franco D’Agostino (Sapienza università) che tiene una lectio magistrale su “La nascita dello Stato e l’invenzione della scrittura nella Mesopotamia antica”

reggio-calabria_archeologico_premio-anassilaos_franco-d-agostino_locandina“La nascita dello Stato e l’invenzione della scrittura nella Mesopotamia antica” è il tema della Lectio Magistralis che il prof. Franco D’agostino, ordinario di Assiriologia e direttore del dipartimento Istituto Italiano di Studi Orientali (ISO) della Sapienza università di Roma, tiene al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria mercoledì 29 maggio 2024, alle 17.30, in occasione della consegna del Premio Anassilaos Μεγάλη Ἑλλάς. Dopo i saluti di Fabrizio Sudano, direttore del MArRC, e di Stefano Iorfida, presidente dell’associazione culturale Anassilaos, all’incontro partecipano Fabio Arichetta, coordinatore degli incontri “La percezione del tempo tra antico, moderno e contemporaneità” e Annunziata Rositani, associato di Storia del Vicino Oriente antico e Cultura e letteratura del Vicino Oriente antico all’università di Messina. Quale omaggio allo studioso, a corollario della manifestazione, sarà possibile per i presenti cimentarsi nella scrittura cuneiforme attraverso un breve laboratorio a cura di Domenico Colella, artigiano dell’Antico.

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L’assiriologo Franco D’Agostino (Sapienza università Roma) a Ur davanti alla ziggurath (foto ass-anassilaos)

“Tra i più apprezzati studiosi di archeologia del Vicino Oriente antico – ricordano all’associazione Anassilaos – , assiriologo versatile e curioso di tutti gli aspetti della cultura letteraria, linguistica e storico-religiosa del Vicino Oriente antico – come dimostra l’ampia produzione scientifica – Franco D’Agostino ha profuso passione costante nella diffusione ad altissimo livello della cultura orientale antica in tutte le sue forme, rivolgendo il suo sguardo lucido sia agli aspetti morfologico-descrittivi delle lingue parlate e scritte nel Vicino Oriente antico – da cui le preziose grammatiche del Sumerico e Babilonese – sia allo studio degli elementi storici, linguistici e culturali nel III millennio a.C. dai Sumeri a Ebla, alla conoscenza della cui lingua e cultura ha contribuito con pubblicazioni di prestigio internazionale. L’interesse per l’espressione letteraria dell’animo umano lo ha guidato verso lo studio egualmente attento dal punto di vista filologico sia della letteratura umoristica vista nella sua teatralità che della figura di Gilgamesh, indagata con notevole profondità psicologica oltre che filologica. Egli da dato inoltre un contributo fondamentale allo studio degli aspetti pregnanti delle economie antiche e dell’uso dei metalli come mezzi di pagamento. Negli ultimi anni ha rivolto l’attenzione a scavi archeologici di siti di enorme importanza per ricostruire la nascita dello stato nell’antica Mesopotamia. Dal 2011 è co-direttore dello scavo di Abu Tbeirah (sette chilometri a Sud di Nasiriyah) e dal 2014 direttore dello scavo della città di Eridu, undici chilometri a Sud-Ovest di Ur. Entrambi i tell si trovano nella provincia di Dhi Qar, Iraq meridionale. Inoltre, è direttore scientifico del progetto di conservazione e valorizzazione del sito di Ur, finanziato da quattro anni con fondi della cooperazione italiana. Un archeologo impegnato in una regione di fondamentale importanza quale la Mesopotamia per la nascita della civiltà, e pure caratterizzata nel passato più recente da contrasti, tensioni e guerre che hanno messo a rischio in più circostanze lo stesso patrimonio storico e archeologico della Regione. Un impegno – concludono – che il nostro ha saputo portare avanti, come egli stesso ha riconosciuto, grazie ad una delle caratteristiche dell’archeologia italiana, quella di non essere formale nei rapporti con la popolazione locale e di confrontarsi con essa su un piede di rispettosa parità grazie anche alla considerazione che noi siamo parte di quella comune civiltà”.

Reggio Calabria. Al museo Archeologico nazionale per gli incontri sulla “percezione dell’Antico” in collaborazione con l’associazione culturale Anassilaos conferenza su “Persefone nella religione greca” di Marta González González (università di Malaga) insignita del Premio Anassilaos 2024

reggio-calabria_archeologico_conferenza-persefone-nella-religione-greca_locandina“Persefone nella religione greca” è il titolo del nuovo incontro al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria sul tema “la percezione dell’Antico” promossi congiuntamente dal MArRC e dall’associazione culturale Anassilaos. Appuntamento mercoledì 15 maggio 2024, alle 17, nella sala conferenze del MArRC, con la prof.ssa Marta González González, ordinario di Filologia greca all’università di Malaga, che terrà una lezione su “Persefone nella religione greca”, una divinità presente in Magna Grecia (si pensi ai pinakes

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La speciale moneta con Kore (Persefone) realizzata da Domenico Colella per l’associazione culturale Anassilaos (foto anassilaos)

di Locri) quale protettrice dell’agricoltura e insieme divinità degli inferi, due aspetti che convivono nel racconto del suo rapimento da parte di Ade (Plutone), secondo quanto narrato nell’Inno a Demetra. Ade si innamorò di Persefone, figlia della dea Demetra; la rapì mentre, ancora fanciulla, giocava su un prato fiorito e la condusse sottoterra. La madre però non si rassegnò alla scomparsa della figlia e si mise a cercarla ovunque. La ritrovò agli inferi e non potendo riaverla accettò un compromesso con Ade. Per sei mesi, nella stagione invernale, Persefone avrebbe dimorato all’Ade; negli altri sei mesi (primavera) sarebbe tornata a vivere con la madre. Si tratta di un mito che spiega l’alternarsi delle stagioni. Dopo i saluti dl direttore del MArRC Fabrizio Sudano e del presidente dell’associazione Anassilaos Stefano Iorfida, nella conversazione con Marta González González, introdotta da Amos Martino, responsabile Anassilaos, interverrà Mariangela Monaca, dell’università di Messina. Agli intervenuti sarà donata la speciale moneta con Kore (Persefone) realizzata da Domenico Colella.

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La prof.ssa Marta González González, ordinario di Filologia greca all’università di Malaga (foto anassilaos)

A Marta González González, nel corso dell’incontro, sarà consegnato il Premio Anassilaos 2024 per la Sezione “Megale Hellas” che segna l’avvio della 36,ma edizione della manifestazione, con la seguente motivazione: “Filologa attenta e sagace nella ricerca – come dimostra la ricca produzione scientifica – ha profuso impegno costante e passione nella valorizzazione della cultura classica intesa quale momento privilegiato di riflessione per comprendere le dinamiche della vita nel presente, rivolgendo i suoi interessi soprattutto alla tragedia greca, con particolare attenzione a Eschilo ed al tema del conflitto e della pace, di estrema attualità e alla poesia (Pindaro, Saffo, Nosside, Semonide), al corpus plutarcheo, alle credenze e rituali funerari, alle figure divine ed eroiche (Persefone, Atena, Ares, Afrodite; Achille, Elena) nonché agli studi di genere (misoginia e omofobia). Il suo lavoro riscuote interesse a livello internazionale e le sue ricerche costituiscono un imprescindibile punto di riferimento negli studi di settore”.

Reggio Calabria. Alla Villetta De Nava la conferenza “Reggio in Età Arcaica e Classica” con Daniele Castrizio (università di Messina), terzo incontro nell’ambito della mostra filatelica e libraria “Civiltà del Mediterraneo /per servire alla Pace”

reggio-calabria_biblioteca-de-nava_civiltà-del-mediterraneo_castrizio-11-gennaio_locandina“Reggio in Età Arcaica e Classica” con Daniele Castrizio: terzo approfondimento sulla storia antica promosso dall’associazione culturale Anassilaos, con la Biblioteca “Pietro De Nava”, e patrocinato dal Comune di Reggio Calabria, nell’ambito della mostra libraria e filatelica “Civiltà del Mediterraneo/per servire alla Pace” in corso presso la Villetta De Nava. Appuntamento giovedì 11 gennaio 2024, alle 16.45, nella sala Giuffrè della Villetta De Nava a Reggio Calabria. Conduce e modera il prof. Amos Martino, responsabile del Centro studi Anassilaos Glauco di Reggio per la cultura letteraria greca e latina. Il prof. Eligio Daniele Castrizio, ordinario di Iconografia e Archeologia della moneta e Iconografia e storia della moneta antica all’università di Messina, porterà i partecipanti alle origini dell’antica Reghion e, alla luce delle fonti antiche, letterarie, archeologiche, numismatiche e artistiche, ricostruirà le vicende complesse e fin qui poco approfondite della poleis in età arcaica della quale abbiamo un breve cenno in una preziosa testimonianza di Aristotele: “Una vite era nata in quel posto. La regione in cui fondarono la polis era chiamata Reggio da un eroe del luogo. Fissarono una Costituzione aristocratica. Governavano in mille tutti scelti in base al censo. Usarono le leggi di Caronda cataneo. Li tiranneggiò Anaxilas Messenio. E avendo vinto ad Olimpia con le mule diede un banchetto per gli Elleni. E qualcuno avendo visto disse: Costui cosa avrebbe fatto se avesse vinto con i cavalli? Simonide compose l’epinicio: Salve, figlie delle cavalle dai piedi di tempesta. Vi furono altri dinasti presso i Reggini”.

Reggio Calabria. Alla Villetta De Nava l’incontro “L’apporto delle Culture dell’Oriente antico alla civiltà del Mediterraneo” con Annunziata Rositani, e “Nuovo contributo alla conoscenza dei Bronzi di Riace” con Daniele Castrizio, nell’ambito della mostra filatelica e libraria “Civiltà del Mediterraneo /per servire alla Pace” e in occasione dell’emissione del francobollo per il 50.mo del ritrovamento dei Bronzi di Riace

reggio-calabria_biblioteca-de-nava_civiltà-del-mediterraneo_francobollo-e-incontro_locandinaAncora il Mediterraneo e le complesse problematiche sottese al presente momento storico al centro dell’attenzione dell’associazione culturale Anassilaos che, congiuntamente con la biblioteca “Pietro De Nava” propone a Reggio Calabria una mostra filatelica e libraria sul tema “Civiltà del Mediterraneo /per servire alla Pace”, inaugurata il 7 dicembre 2023 nella Villetta della medesima Biblioteca dove sarà visitabile fino al 19 gennaio 2024. Accanto al materiale librario una ricca scelta di valori bollati, emessi da diversi paesi che si affacciano su tale mare ricco di storia e dedicati all’Antichità dell’Oriente (Ittiti, Sumeri, Assiri, Babilonesi, Fenici, Ebrei), all’Egitto, alla civiltà egea (Minoici e Micenei), ai Greci e ai Romani. Giovedì 14 dicembre 2023, alle 16.45, alla Villetta De Nava, nell’ambito della mostra filatelica e libraria “Civiltà della Mediterranea”, l’incontro di approfondimento “L’apporto delle Culture dell’Oriente antico alla civiltà del Mediterraneo”: conversazione della prof.ssa Annunziata Rositani, associato di Storia dell’Oriente antico e Cultura e Letteratura del Vicino Oriente antico all’università di Messina.

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Cartolina celebrativa emessa dalle Poste Italiane con il francobollo per il 50.mo del ritrovamento dei Bronzi di Riace (foto anassilaos)

Segue “Nuovo contributo alla conoscenza dei Bronzi di Riace”, conversazione del prof. Eligio Daniele Castrizio, ordinario di Iconografia e Archeologia della moneta e Iconografia e storia della moneta antica all’università di Messina, in occasione dell’emissione di un francobollo dedicato al 50.mo del ritrovamento dei Bronzi di Riace. Conduce e modera Fabio Arichetta, responsabile del Centro Studi Anassilaos. Quindi presentazione del francobollo. E al pubblico presente sarà dato in dono una cartolina celebrativa.

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Il francobollo emesso per celebrare il 50° anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace (foto centro anassilaos)

Il francobollo emesso per celebrare il 50° anniversario del ritrovamento dei bronzi di Riace che fa seguito ai valori bollati già emessi nel settembre dl 1981, in occasione del restauro delle due statue, e a quello emesso nel marzo 2005 nell’ambito della serie dedicata alla Regione Calabria, è stato emesso il 12 dicembre 2023, all’Ufficio Filatelico di Poste Italiane di Reggio Calabria. Il nuovo francobollo entra ora di diritto nelle diverse tematiche dei collezionisti di tutto il mondo e questo è particolarmente importante per far conoscere Reggio Calabria e il suo Museo. Di particolare pregio anche lo speciale Folder filatelico e le cartoline che contribuiscono a valorizzare i Bronzi.