Archivio tag | Antonio Varone

Pompei. Alla biblioteca “G. Fiorelli” del parco archeologico presentazione del libro “Pompei I 7. La casa dell’Efebo ed il suo prestigioso arredo” dell’archeologo Alessandro Gallo promossa dall’Associazione Internazionale Amici di Pompei

Con l’autunno tornano gli incontri promossi dall’Associazione Internazionale Amici di Pompei ETS. Appuntamento martedì 23 settembre 2025, alle 17, alla biblioteca del parco archeologico di Pompei “G. Fiorelli”, in via Plinio a Pompei, per la presentazione del libro “Pompei I 7. La casa dell’Efebo ed il suo prestigioso arredo” dell’archeologo Alessandro Gallo (2025, L’Erma di Bretschneider). A discutere dell’opera con l’autore l’archeologo Antonio Varone e l’archeologo Salvatore Ciro Nappo.

Il libro aggiunge un tassello importante nella storia delle domus: offre un quadro globale, dal punto di vista architettonico, decorativo e delle suppellettili della casa dell’Efebo, una delle più note e anche particolarmente articolate dell’antica Pompei. L’archeologo Alessandro Gallo, che già nel 2023 ha pubblicato un lavoro sul nucleo originario della casa, aggiunge tasselli a completare il racconto di questa dimora. Si evidenziano, in un’attenta analisi, le varie fasi edilizie che hanno visto l’accorparsi di diverse dimore, fino a formare, nella sua fase finale, un vero e proprio complesso abitativo dove nell’articolazione elegante dei vari spazi si realizza una residenza di lusso. Le decorazioni raffinate a cui si aggiungono suppellettili, marmi, statue rendono magnifica una domus che ha un triclinio estivo con un naiskos, un tempietto, con ninfeo, e dove i giochi d’acqua, fornita dal castellum aquae presente dentro casa, rispondono al desiderio di trasformare la dimora in un luogo di esibita ricchezza. Con dovizia di dettagli quindi viene ricostruito un quadro di questo complesso edilizio che esprime il desiderio di ostentazione del suo probabile ultimo proprietario: Publio Cornelio Tagete a cui Alessandro Gallo dedica un capitolo del libro, dando una lettura del personaggio e del senso profondo di questa sua operazione edilizia quanto sociale.

Pompei. All’auditorium Stefano De Caro e Paola Miniero presentano il libro “La Casa di C. Giulio Polibio a Pompei (IX, 13, 1-3) e i bronzi del triclinio (EE)”, della collana “Quaderni di Studi Pompeiani”, curato dagli archeologi Fausto Zevi ed Elsa Nuzzo. Incontro promosso dall’associazione internazionale “Amici di Pompei” 

pompei_auditorium_libro-La-casa-di-Giulio-Polibio_di-nuzzo-e-zevi_locandinaUn volume destinato a rimanere un punto fermo nella conoscenza della Casa pompeiana di C. Giulio Polibio e dei suoi arredi, quello che viene presentato nel nuovo incontro promosso dall’associazione internazionale Amici di Pompei ETS: appuntamento venerdì 15 novembre 2024, alle 17, all’auditorium scavi del parco archeologico di Pompei, per la presentazione del libro “La Casa di C. Giulio Polibio a Pompei (IX, 13, 1-3) e i bronzi del triclinio (EE)”, decimo volume della collana “Quaderni di Studi Pompeiani” edito dall’associazione Amici di Pompei, curato dagli archeologi Fausto Zevi ed Elsa Nuzzo, che, oltre ai puntuali articoli dei curatori si avvale anche di quelli di altri studiosi e tecnici del mondo antico, quali Klara De Decker, Domenico Esposito, Simona Minichino, Elisa Pucci e coautori, Grete Stefani e Antonio Varone, che completano e arricchiscono le varie parti dello studio. Il libro, alla presenza degli autori, verrà presentato dagli archeologi Stefano De Caro, già direttore generale Archeologia del ministero dei Beni culturali nonché direttore generale ICCROM, organismo intergovernativo con circa 150 stati membri per la conservazione e il restauro dei Beni Culturali in ogni parte del mondo; e Paola Miniero, già direttrice degli scavi di Stabia e del museo nazionale del Castello di Baia.

libro-La-casa-di-Giulio-Polibio_di-nuzzo-e-zevi_copertina

Copertina del libro “La Casa di C. Giulio Polibio a Pompei (IX, 13, 1-3) e i bronzi del triclinio (EE)” a cura di Fausto Zevi ed Elsa Nuzzo

L’opera, che ha avuto una lunga e profonda gestazione, era stata inizialmente concepita con l’intento di realizzare la pubblicazione definitiva degli splendidi bronzi tricliniari rinvenuti nel 1978 nella casa di Giulio Polibio a Pompei, ma si è poi subito allargata, in assenza di una pubblicazione definitiva sulla casa, allo studio del contesto storico e della realtà culturale in cui si collocano i preziosi reperti. Sono state così investigate sia la figura degli abitatori della casa, sia la storia edilizia dell’edificio, mirabile esempio di abitazione sannitica conservatasi pressoché immutata fino al 79 dopo l’accorpamento di due “case a schiera” avvenuto nel tardo II sec. a.C. Nello stesso tempo sono stati analizzati gli arredi pittorici del complesso, né si è trascurato uno sguardo generale sui corredi tricliniari di Pompei, mentre un capitolo speciale è stato riservato al lungo e puntuale restauro eseguito sui bronzi presso l’Istituto Centrale del Restauro a Roma e l’Opificio delle Pietre Dure a Firenze. La parte centrale del lavoro è riservata all’analisi dei singoli reperti, mirabilmente illustrati anche dalle foto di Luciano e Marco Pedicini, dei quali vengono anche elencate le occasioni in cui essi sono stati presentati al pubblico in varie mostre ed esposizioni.

fausto-zevi_archeologo

L’archeologo Fausto Zevi

elsa-nuzzo_archeologo

L’archeologa Elsa Nuzzo

A curare il libro due archeologi legati alla storia del sito vesuviano. Fausto Zevi, già soprintendente di Napoli e Pompei nonché ordinario di Archeologia all’università di Roma “La Sapienza”, è membro dell’Accademia dei Lincei; Elsa Nuzzo, archeologa formatasi alla Scuola Archeologica Italiana di Atene, è da anni operante su temi dell’archeologia campana.

Pompei. All’auditorium l’archeologo Domenico Esposito presenta il libro “Carta del potenziale archeologico del territorio comunale di Pompei” (Centro di Cultura e Storia Amalfitana) degli archeologi Mario Notomista e Domenico Camardo, incontro promosso dall’associazione internazionale “Amici di Pompei” 

pompei_auditorium_amici-di-pompei_libro-Carta-del-potenziale-archeologico-del-territorio-comunale-di-Pompei_presentazione_locandina“Carta del potenziale archeologico del territorio comunale di Pompei” è il titolo del libro degli archeologi Mario Notomista e Domenico Camardo con un contributo geoarcheologico di Aldo Cinque che viene presentato dall’archeologo Domenico Esposito, ricercatore alla Freie Universität Berlin, nell’incontro promosso dall’associazione internazionale “Amici di Pompei” ETS, giovedì 14 marzo 2024, alle 17, nell’auditorium del parco archeologico di Pompei, con la partecipazione di Gabriel Zuchtriegel, direttore generale del parco archeologico di Pompei; Teresa Elena Cinquantaquattro, dirigente del Segretariato regionale del ministero della Cultura per la Campania; Mariano Nuzzo, soprintendente della soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Napoli; Carmine Lo Sapio, sindaco di Pompei; Antonio Varone, presidente dell’associazione internazionale Amici di Pompei; Giuseppe Gargano, Centro di Cultura e Storia Amalfitana. Il testo, corredato dalle foto di Francesco Varone, è edito dal Centro di Cultura e Storia Amalfitana in collaborazione con il parco archeologico di Pompei, il Segretariato regionale del ministero della Cultura per la Campania, la soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Napoli, il Comune di Pompei.

libro-Carta-del-potenziale-archeologico-del-territorio-comunale-di-Pompei_copertina

Copertina del libro “Carta del potenziale archeologico del territorio comunale di Pompei” (Centro di Cultura e Storia Amalfitana) degli archeologi Mario Notomista e Domenico Camardo

Questo libro nasce dalla redazione della Carta del Potenziale Archeologico del territorio comunale di Pompei, che gli archeologi Domenico Camardo e Mario Notomista, della Sosandra srl, hanno realizzato nel 2020 per conto dell’Amministrazione civica nel corso dell’elaborazione del Piano Urbanistico Comunale. È nota a tutti l’importanza che l’antica Pompei riveste nel mondo, sia come fonte di conoscenza delle civiltà del passato ed in modo particolare di quella romana del I secolo d.C., sia come attrattore turistico. Meno conosciuti sono, invece, i numerosi rinvenimenti sparsi nel territorio, che testimoniano una frequentazione umana di questi luoghi a partire dall’Età Preistorica. La ragione di questa mancanza è dovuta essenzialmente al fatto che molti di questi siti pur essendo stati individuati ed esplorati, in alcuni casi anche integralmente, sono stati successivamente ricoperti e quindi oggi non sono più visibili. A ciò si aggiunga che mentre l’antica città è stata oggetto di indagini sistematiche avviate nel 1748 sotto l’egida della corona Borbonica, il territorio invece è stato esplorato solo attraverso interventi sporadici. Lo scopo di questo volume, che mappa i rinvenimenti archeologici e le aree sottoposte a vincolo presenti entro i confini comunali, è quello di costituire un valido strumento di lavoro che serva da base a tutti quei professionisti che si adopereranno per lo sviluppo urbano della città tenendo presente anche le valenze storico-archeologiche. L’auspicio che grazie all’utilizzo di questo volume, finanziato dal Centro di Cultura e Storia Amalfitana, tutti i soggetti coinvolti riusciranno a conciliare la salvaguardia del patrimonio archeologico con le necessità di sviluppo territoriale, trasformando quello che per molti è un “rischio archeologico” in un vero e proprio “potenziale” a servizio della crescita culturale della comunità pompeiana.

Pompei. All’auditorium l’archeologa Grete Stefani e il professore Antonio Varone presentano “Nova Bibliotheca Pompeiana, Herculanensis, Stabiana Oplontinaque. Bibliografia analitica e repertorio enciclopedico sulle città vesuviane” (Arbor Sapientiae Editore), incontro promosso dall’associazione internazionale “Amici di Pompei” 

pompei_auditorium_amici-di-pompei_libro-nuova-bibliotheca-pompeiana_presentazione_locandinaVenerdì 26 gennaio 2024, alle 17, all’Auditorium degli Scavi di Pompei, Grete Stefani e Antonio Varone presentano l’opera in tre volumi di Laurentino Garcia y Garcia “Nova Bibliotheca Pompeiana, Herculanensis, Stabiana Oplontinaque. Bibliografia analitica e repertorio enciclopedico sulle città vesuviane” (Arbor Sapientiae Editore, 2023), organizzata dall’associazione internazionale Amici di Pompei ETS. L’archeologa Grete Stefani e il professore Antonio Varone discuteranno, insieme con l’autore, della più importante raccolta bibliografica dei testi, con circa 50mila voci indicizzate, sulle città sepolte dal Vesuvio nel 79 d.C. “Compilare una bibliografia”, scrive nella premessa Laurentino Garcia y Garcia, “è sempre un lavoro improbo, soprattutto se si considera che, anche quando l’opera sembra ultimata, nuove pubblicazioni, inerenti all’argomento stesso, fanno sorgere il desiderio immediato del loro inserimento, come tasselli di un gran mosaico. Quanto poi la bibliografia abbraccia un’area così vasta, come quella concernente le città sepolte del Vesuvio, il lavoro diventa interminabile e quasi proibitivo. Vorrei poter dire come Giuseppe Fiorelli in esso alla difficoltà del subbietto ha sopperito l’ardimento della esecuzione, alla pochezza dello ingegno la pertinace ed ostinata fatica”.

libro-nuova-bibliotheca-pompeiana_tre-tomi_Laurentino-Garcia-y-Garcia

I tre tomi dell’opera “Nova Bibliotheca Pompeiana, Herculanensis, Stabiana Oplontinaque. Bibliografia analitica e repertorio enciclopedico sulle città vesuviane” (Arbor Sapientiae Editore) di Laurentino Garcia y Garcia

“Nova Bibliotheca Pompeiana, Herculanensis, Stabiana Oplontinaque”, in tre tomi, è un lavoro enciclopedico che restituisce la visione complessiva di tutto ciò che è stato prodotto finora sull’ager Vesuvianus interessato dalla catastrofica eruzione del primo secolo: dalle fonti classiche a quelle medievali e rinascimentali, dalle prime relazioni degli scavi settecenteschi fino alle monografie, agli articoli, ai racconti pubblicati nel corso degli anni. Tra i temi sviluppati in anni recenti si ricordano: l’archeobotanica, le ricerche archeometriche e le nuove tecnologie applicate allo scavo archeologico, il mondo e il ruolo delle donne, gli aspetti dell’erotismo, la ricerca nel campo della pittura, del mosaico, gli studi degli aspetti economico-sociali della produzione e del commercio delle merci. L’indicizzazione di tutti i contributi di autori, storici, archeologi, giornalisti e studiosi ha permesso la costruzione di apparati tematici per una consultazione trasversale della bibliografia anche per argomenti. A rendere quest’opera unica è anche il fatto che l’autore Laurentino Garcia y Garcia abbia letto, schedato, brevemente commentato, collegato alle tematiche di consultazione, ogni testo inserito e citato nella bibliografia, agevolando in questo modo il lavoro di ricerca.

Giornata speciale per Pompei: alla Palestra Grande apre la mostra “L’altra Pompei. Vite comuni all’ombra del Vesuvio”, con 300 reperti che raccontano la storia degli “ultimi”. E all’Auditorium la conferenza “Civita Giuliana: dall’indagine della Procura alla mostra L’Altra Pompei”, con il direttore Zuchtriegel e il procuratore Fragliasso, ultimo incontro dell’anno dell’associazione internazionale “Amici di Pompei”

pompei_palestra-grande_mostra-l-altra-pompei-vite-comuni-all-ombra-del-vesuvio_allestimento_2_foto-parco-archeologico-pompei

Una suggestiva immagine della sezione Spiritualità e Morte della mostra “L’altra Pompei” nella Palestra Grande degli scavi (foto parco archeologico pompei)

Giornata speciale per Pompei quella di domani 15 dicembre 2023. Viene presentata ufficialmente e, dalle 14.30, sarà aperta al pubblico la mostra “L’altra Pompei. Vite comuni all’ombra del Vesuvio” alla Palestra Grande degli scavi, dove sarà visitabile per un anno, fino al 15 dicembre 2024. E alle 17, all’Auditorium, sempre degli scavi, appuntamento con l’ultima conferenza dell’anno promossa dall’associazione internazionale “Amici di Pompei”, dal tema strettamente connesso alla mostra: “Civita Giuliana: dall’indagine della Procura alla mostra l’Altra Pompei” con Gabriel Zuchtriegel, direttore generale del parco archeologico di Pompei, e Nunzio Fragliasso, procuratore della Repubblica di Torre Annunziata. Cui seguiranno gli auguri di fine anno da parte del presidente dell’associazione, Antonio Varone. L’ingresso alla conferenza è libero, ma se qualcuno – impossibilitato a partecipare – avesse piacere di seguirla, potrà guardare il video della conferenza che verrà pubblicato poi sul sito https://www.amicidipompei.com/.

pompei_palestra-grande_mostra-l-altra-pompei-vite-comuni-all-ombra-del-vesuvio_locandina

Locandina della mostra “L’altra Pompei. Vite comuni all’ombra del Vesuvio” alla Palestra grande degli scavi dal 15 dicembre 2023 al 15 dicembre 2024

LA MOSTRA. La vita quotidiana della popolazione comune, composta da schiavi, liberti, artigiani e lavoratori di varia categoria, quella Pompei spesso silenziosa nelle fonti antiche, è in primo piano nella mostra “L’altra Pompei. Vite comuni all’ombra del Vesuvio” in programma dal 15 dicembre 2023 alla Palestra grande degli scavi. Attraverso sette sezioni, circa trecento reperti e tre installazioni multimediali, il percorso espositivo consente di seguire idealmente il corso dell’esistenza di coloro che appartenevano a questa popolazione, dalla nascita fino alla morte indagandone le attività quotidiane, l’alimentazione, i rapporti personali, i costumi e gli svaghi, ma anche il rapporto con il mondo esterno e con la fede religiosa e l’aldilà. La mostra – sponsorizzata da American Express Italia – sarà inaugurata e presentata dal direttore del parco archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel.

pompei_auditorium_amici-di-pompei_conferenza-da-civita-giuliana-alla-mostra_locandinaLA CONFERENZA. Per l’ultimo incontro dell’anno, l’associazione internazionale “Amici di Pompei ETS”, ospita la conferenza “Civita Giuliana: dall’indagine della Procura alla mostra L’Altra Pompei”. A raccontare delle ultime scoperte dell’area extraurbana dell’antica città saranno il direttore del parco archeologico di Pompei Gabriel Zuchtriegel insieme al procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Torre Annunziata Nunzio Fragliasso. La campagna di scavo della villa di Civita Giuliana, sita in un’area a circa 700 metri a Nord-Ovest delle mura dell’antica città sotterrata dalla furia del Vesuvio del 79 d.C., nasce dalla sinergia, necessaria per fermare scavi clandestini e tutelare il patrimonio archeologico nazionale, tra il Parco Archeologico e la Procura della Repubblica di Torre Annunziata.

pompei_civita-giuliana_quartieri-servili_stoviglie_reperti marzo 2023 (4)_foto-parco-archeologico-pompei

Coppe e stoviglie in ceramica trovate in situ in un ambiente dei quartieri servili del grande complesso di Civita Giuliana (Pompei) (foto parco archeologico di pompei)

Lo scavo, di particolare interesse, ha portato alla luce diverse meraviglie, tra cui non solo il ricco carro nuziale, ora esposto nell’Antiquarium di Boscoreale, ma anche letti, mobilia, e oggetti che raccontano le condizioni di vita dei più umili, come è emerso dalla stanza degli schiavi. Tali scoperte sono tra le protagoniste della mostra “L’Altra Pompei. Vite comuni all’ombra del Vesuvio” curata dal direttore Gabriel Zuchtriegel e dal funzionario archeologo Silvia Martina Bertesago, che ha come obiettivo dare voce alle storie degli ultimi dell’antica città. “Siamo molto contenti”, afferma il presidente Antonio Varone, “che nell’evento di dicembre dell’Associazione, in cui faremo anche gli auguri per il nuovo anno, abbiamo l’occasione di ospitare un incontro sulle ultime scoperte di Civita Giuliana. La possibilità di ascoltare direttamente dal direttore Zuchtriegel e dal procuratore Fragliasso la storia di questo scavo. proprio nello stesso giorno dell’inaugurazione della mostra L’altra Pompei, dà forza alla mission dell’associazione come strumento per la divulgazione della conoscenza dell’antica realtà pompeiana”.

Archeologia in lutto. Si è spenta in pochi giorni per un male incurabile Vincenzina Castiglione Morelli “Nella”, l’archeologa innamorata di Ercolano. Il ricordo della grande pompeianista

vincenzina-castiglione-morelli_1_foto-paerco

L’archeologa Vincenzina Castiglione Morelli stroncata da un male incurabile (foto paerco)

Se n’è andata in pochi giorni, colta da un male rapido ed implacabile che le ha rubato anche la possibilità di scambiare un ultimo, estremo sguardo con i suoi cari. Lutto nell’archeologia: è morta Vincenzina Castiglione Morelli, l’archeologa innamorata di Ercolano. I funerali si terranno a Napoli, sabato 22 luglio 2023, alle 10, nella chiesa di S. Maria della Vittoria, in piazza Vittoria. È Giuseppe Di Leva a farne un ritratto di affetto e riconoscenza: “Minuta, riservatissima, la dolce Nella – come la chiamavano affettuosamente tutti quelli che l’hanno conosciuta – se n’è andata stamani (21 luglio 2023), in questo torrido luglio, in silenzio, quasi in punta di piedi, come faceva sempre, con la sua raffinata educazione. Vincenzina Castiglione Morelli si laurea in archeologia con Achille Adriani ma è con Alfonso De Franciscis che partecipa ad una delle avventure pompeiane più esaltanti: lo scavo della Casa di Giulio Polibio. Fu lo stesso grande archeologo napoletano ad affidarle l’incarico dell’inventariazione e schedatura dei reperti rinvenuti nella domus pompeiana. Con un altro celebre archeologo, Werner Johannowsky, intraprese lo scavo dell’Anfiteatro presso la località Fornaci, procedendo poi con la catalogazione dei reperti provenienti dalla stipe di Teano che erano custoditi nei depositi del Mann denominati proprio Johannowsky. Sempre con De Franciscis partecipò allo scavo della villa romana del Naniglio di Gioiosa Ionica ed alla successiva pubblicazione dello stesso scavo insieme agli allestimenti delle relative mostre presso più sedi. Da affezionata allieva di De Franciscis, dopo la morte dell’archeologo napoletano, ne curò la pubblicazione di alcuni lavori, come quello sul Sacello degli Augustali a Miseno. Un altro omaggio, Nella rese anche a Johannowsky, curando – nel 2010 – l’antologia di scritti Dal Tifata al Massico”.

libro_Caio Giulio Polibio. Storie di un cittadino pompeiano_copertina

Copertina del libro “Caio Giulio Polibio. Storie di un cittadino pompeiano”

“Tante altre sono state le sue attività di curatela redazionale – continua De Leva – come il volume dell’IDSN Ager pompeianus et Ager Stabianus, e, nel 2015, con De Carolis e Salerno, il volume Caio Giulio Polibio. Storie di un cittadino pompeiano. Nel 2011 Nella viene nominata Socia Corrispondente dell’Accademia Pontaniana e, dal 2016, ha avuto in affidamento dalla Direzione del Mann, su sua richiesta, il riordinamento dell’Archivio del professore Werner Johannowsky. Ma Nella era soprattutto una pompeianista. Colonna storica dell’Associazione Internazionale Amici di Pompei, di cui era consigliere, all’area archeologica vesuviana la studiosa aveva dedicato numerosi articoli apparsi in riviste specializzate, una soprattutto, quella che possiamo a giusta ragione considerare la sua più dolce “pupilla”: Rivista di Studi Pompeiani. Correva il 1995 quando Nella ne divenne redattrice per poi assumere il ruolo – nel 2012 – di redattrice unica responsabile. Ed è a lei che, nel corso di oltre un ventennio, si deve forse soprattutto la tenacia con cui si è difesa una rivista che per tanti anni è stata strumento di conoscenza di ricerche archeologiche e di fondamentali contributi sull’area vesuviana. E sarà in sua memoria che, chi ne prenderà il posto in seno all’Associazione Internazionale Amici di Pompei, sarà chiamato a difendere non solo il prezioso lavoro di Nella ma una storia di passione per quell’antichità palpitante che continuiamo a scovare tra le pietre di Pompei”.

napoli_mann_incontri-di-archeologia_luongo_castiglione-morelli_foto-mann

L’archeologa Vincenzina Castiglione Morelli con Giuseppe Luongo nel 2017 in uno degli “Incontri di Archeologia” al museo Archeologico nazionale di Napoli (foto mann)

“Oggi la piangono in tanti – conclude -. E sono davvero parecchi quelli che l’hanno conosciuta. Ma a me piace ricordare in particolare Salvatore Nappo, Luciana Jacobelli, Margherita Tuccinardi, Antonio Varone, Angelandrea Casale, Grete Stefani, Antonio De Simone, Paola Miniero, Bianca Maria Sammarco, Stella Pisapia, Caterina Cozzolino, Peppino Lindinerro, Marco De Gemmis, Maria Rosaria Esposito a cui, chi scrive, è affezionato e legato come a degli zii e zie. Alla famiglia, ai suoi nipoti, cui Nella era legatissima e che i frequentatori delle sue conferenze al Mann hanno avuto addirittura modo di veder crescere, va tutto l’affetto e la vicinanza per una perdita grave”.

Created with GIMP

L’archeologa Vincenzina Castiglione Morelli stroncata da un male incurabile (foto parco archeologico pompei)

rivista-di-studi-pompeiani_2021_copertina

La copertina di un’edizione della Rivista di Studi Pompeiani di cui Vincenzina Castiglione Morelli è stata redattrice unica

Il parco archeologico di Ercolano e l’Herculaneum Conservation Project (HCP) si uniscono nel ricordo della straordinaria professionista. Il direttore del parco archeologico Francesco Sirano addolorato per la perdita, afferma: “Ho conosciuto Nella tanti anni fa in occasione della pubblicazione di un articolo sugli Atti dell’Accademia Napoletana di Archeologia e da allora ho avuto tanti contatti con lei, una persona molto discreta, sempre presente e dagli appassionati interessi condivisi per l’archeologia. L’ho ritrovata come direttore del parco archeologico di Ercolano e abbiamo collaborato in diverse occasioni, in particolare alla redazione annuale della parte di competenza di Ercolano nella Rivista di Studi Pompeiani e Nella rappresentava una presenza costante e vicina come di un’amica, una presenza sempre cortese pronta a sollecitare soluzioni. La sua scomparsa lascia tutto il personale del Parco e di HCP sgomenti. Non scompare solo una professionista ma una collega con la quale abbiamo stretto un rapporto reciproco di grande semplicità, stima e rispetto”.  I colleghi dell’HCP si stringono intorno alla famiglia nel ricordo personale e professionale della Castiglione Morelli sottolineando che la Rivista di Studi Pompeiani è l’unico ambito in cui la storia di Ercolano nel XXI secolo, il più grande partenariato pubblico privato per il patrimonio archeologico in Europa grazie al Packard Humanities Institute, viene raccontato in modo sistemico da oltre 15 anni, e questo è in gran parte merito suo.

vincenzina-castiglione-morelli_1_foto-mann

L’archeologa Vincenzina Castiglione Morelli stroncata da un male incurabile (foto mann)

Anche la direzione del parco archeologico di Pompei esprime cordoglio per la scomparsa della prof.ssa Vincenzina Castiglione Morelli consigliere direttivo dell’Associazione Internazionale Amici di Pompei. E, a nome di tutto il personale, saluta una grande studiosa ed una figura di grande spessore culturale, esprimendo le più sentite condoglianze alla famiglia. E l’archeologo Mario Grimaldi: “Nella è stata una colonna della mia formazione da studente sino ai primi articoli e poi lavori assieme addirittura con grande onore mio. Mi mancherà tantissimo l’ultima telefonata che mi ha fatto pochi giorni fa fu bellissima … grazie di tutto quanto mi hai insegnato cara Nella”. Margherita Tuccinardi: “Ciao Nella carissima, amica, collega e soprattutto persona assolutamente speciale!”. Il grave lutto ha colpito l’associazione internazionale Amici di Pompei. Il presidente Antonio Varone e il segretario Angelandrea Casale porgono a nome dell’Associazione alla figlia dr.ssa Emilia Del Franco e ai familiari le più sentite condoglianze. Il direttore e lo staff del museo Archeologico nazionale di Napoli si associano al dolore della famiglia di Nella Castiglione Morelli, “di cui ricorderemo sempre lo sguardo limpido e dolce, il tratto gentile della persona e l’onestà intellettuale”.