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Nuovo lutto per l’archeologia campana. È morta improvvisamente a 72 anni Caterina Cicirelli, funzionaria archeologa del parco archeologico di Pompei, studiosa specialista del territorio vesuviano e in particolare del villaggio di Longola sul Sarno e delle ville romane di Terzigno. Il cordoglio dei colleghi

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L’archeologa Caterina Cicirelli, già funzionaria del parco archeologico di Pompei, morta a 72 anni (foto parco archeologico pompei)

Neppure il tempo di dare l’ultimo saluto all’archeologa Valeria Sampaolo, già direttrice del museo Archeologico nazionale di Napoli, che un nuovo lutto ha colpito l’archeologia napoletana: il 10 settembre 2023 è venuta a mancare Caterina Cicirelli, funzionaria archeologa del parco archeologico di Pompei, studiosa specialista del territorio vesuviano e in particolare del villaggio di Longola sul Sarno e delle ville romane di Terzigno. Aveva 72 anni. “Se n’è andata in silenzio”, scrive Giuseppe di Leva, “la protagonista di importanti ricerche del nostro antico territorio, a chiusura di una delle giornate più lugubri per l’archeologia vesuviana”. E l’archeologo Mario Grimaldi: “Sono andate via altre due colonne della nostra formazione ed esperienza umana e professionale … Valeria Sampaolo e Caterina Cicirelli hanno rappresentato tantissimo per chi si occupa di pittura romana con i loro studi e le loro scoperte. Due donne diverse ma complementari. Perdiamo altre due colonne della nostra memoria. Mancheranno tanto”. Immediato il cordoglio di istituzioni e di chi ha avuto modo di conoscerla.

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Il prof. Massimo Osanna con l’archeologa Caterina Cicirelli (foto direzione generale musei)

Il parco archeologico di Pompei esprime cordoglio per la scomparsa dell’archeologa Caterina Cicirelli, per molti anni funzionaria del Parco. “Pompei e tutta l’area vesuviana perdono una grande studiosa e un’amica splendida di grande umanità e passione”, la ricorda Gabriel Zuchtriegel, il direttore generale del Parco. “I suoi lavori, tra cui i suoi importanti studi sulle ville di Terzigno, rimarranno un punto di riferimento”. La direzione e tutto il personale esprimono la più sentita vicinanza alla famiglia. Al cordoglio si associa la direzione generale Musei per l’improvvisa scomparsa della dott.ssa Caterina Cicirelli, funzionaria archeologa del parco archeologico di Pompei, studiosa specialista del territorio vesuviano, in particolare del villaggio di Longola sul Sarno e delle ville romane di Terzigno. Appassionata del suo lavoro, si ricorda la sua importante collaborazione nella realizzazione del Grande Progetto Pompei, di cui è stata responsabile di svariati interventi. “Caterina per decenni”, ricorda commosso Massimo Osanna, “si è occupata del territorio di Terzigno assicurandone non solo la tutela, ma promuovendo anche la conoscenza grazie a campagne di scavo e alla divulgazione dei risultati in pubblicazioni scientifiche e mostre, portando così un ulteriore, fondamentale tassello alla ricostruzione storica di quest’area”.

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L’archeologa Caterina Cicirelli al museo Archeologico territoriale di Terzigno (foto matt)

Francesco Ranieri: “Ci lascia Caterina Cicirelli, se ne va in silenzio dopo aver trascorso una vita da vera vulcanica. Grande professionista ma soprattutto una studiosa sopraffina dell’immensa storia di Terzigno. Buon viaggio dottoressa. Sapremo custodire nel museo Archeologico territoriale di Terzigno (MATT) e nel parco archeologico il lavoro che in tantissimi anni ha profuso per la nostra comunità. Per sempre grato. A Dio”. Gennaro Barbato: “È venuta a mancare la dott. Caterina Cicirelli funzionario della soprintendenza di Pompei, ne ricordo il coraggio di affrontare anche situazioni particolari in una terra bella ma anche difficile. Ha chiuso gli occhi e ha messo importanti vincoli archeologici ad Ottaviano, ne godranno le future generazioni. Se viene fuori da sotto il lapillo la Villa degli Ottavi è grazie anche al suo contributo. Grazie per tutto quello che hai fatto all’ombra del Somma-Vesuvio dott. Caterina Cicirelli”.

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L’archeologa Vincenzina Castiglione Morelli stroncata da un male incurabile (foto mann)

Chiudiamo prendendo a prestito le belle parole scritte per l’edizione dell’11 settembre 2023 del giornale on line “Gente e Territorio” da Federico L.I. Federico, architetto, scrittore e giornalista, fino ai primi anni Novanta del secolo scorso direttore del Settore Tecnico della soprintendenza Archeologica di Napoli e Caserta e poi della soprintendenza Archeologica di Pompei ricoprendo ad interim anche la direzione degli Scavi di Pompei. “Un giornale – scrive – non è certo luogo di necrologi, ma questa estate lunga e breve, tormentata da notizie sul clima impazzito e sulla invasione delle specie aliene nell’intera area del Mediterraneo, compreso l’ormai noto Granchio blu nei mari e nei fiumi del nostro Belpaese, è stata caratterizzata da tre grosse perdite di protagoniste al femminile del mondo campano dell’Archeologia. Prima ci ha lasciati improvvisamente ‘Nella’ Castiglione Morelli, che definimmo la Signora lieve dell’Archeologia, avendola conosciuta di persona (vedi Archeologia in lutto. Si è spenta in pochi giorni per un male incurabile Vincenzina Castiglione Morelli “Nella”, l’archeologa innamorata di Ercolano. Il ricordo della grande pompeianista | archeologiavocidalpassato). Adesso, in quest’ultimo fine settimana – davvero doloroso per chi scrive – ci hanno lasciati altre due Archeologhe, la napoletana Valeria Sampaolo (vedi Archeologia in lutto. È morta a 70 anni l’archeologa Valeria Sampaolo, a lungo direttrice del museo Archeologico nazionale di Napoli, funzionaria di lungo corso per il ministero dei Beni culturali, grande esperta di affreschi antichi, ha guidato negli anni Novanta i principali siti di Santa Maria Capua Vetere. Il cordoglio del mondo accademico e istituzionale | archeologiavocidalpassato) e la sorrentina Caterina Cicirelli, protagoniste un po’ più giovani di ‘Nella’. Entrambe hanno affiancato e intersecato l’attività professionale di chi scrive, sia quale architetto “ab imis” prestato all’archeologia, sia come funzionario che come libero professionista, sempre con esiti felici e condivisi da loro due, anche se faticosamente in qualche caso. Ma soprattutto sempre amicalmente. Mi è sembrato doveroso ricordarle entrambe, strappate insieme, prematuramente, a una senescenza appena iniziata. Entrambe, Valeria e Caterina, erano arrivate in Soprintendenza tra le prime nuove leve dell’Archeologia della gestione di Fausto Zevi, grande protagonista a Napoli e in Campania di anni fecondi per l’Archeologia – tra la fine dei Settanta e gli inizi degli Ottanta del Novecento – trovando in me come architetto, un interlocutore “altro” ma sempre disponibile alla collaborazione. Entrambe hanno esercitato la propria lunga e lodevole attività di funzionarie della allora soprintendenza Archeologica di Napoli e Caserta, seguendone le sorti delle varie trasformazioni a Napoli, a Pompei e a Caserta, innescate da gemmazioni successive di un Ministero che moltiplicava i suoi Uffici periferici per i disegni egemonici romani. Appare chiaro sempre più, infatti, che risultano del tutto avulsi dalle reali necessità del governo di un territorio ad altissima “densità” archeologica. Di Valeria Sampaolo e Caterina Cicirelli chi scrive ha ricordi vividi e cordiali di giovani archeologhe prima e di esperte funzionarie dopo, sostanziatisi poi in confronti costruttivi che si rinnovarono nonostante la mia veste di professionista “esterno”. Eccoli, li sottopongo al lettore a braccio, così come mi emergono…

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L’anfiteatro romano a Santa Maria Capua Vetere (foto drm-campania)

“Pacata, lucida ed equilibrata Valeria – continua -. Capace di districarsi con grande autonomia di pensiero anche in situazioni complesse quali furono la sua lunga direzione del museo Archeologico nazionale, allora non ancora noto come Mann, ma sempre al primo posto nel cuore dei Napoletani. Con grande equilibrio e sorprendente capacita Valeria poi diresse ad interim da supplente la stessa soprintendenza Archeologica di Napoli, subentrando a Stefano De Caro, il soprintendente “vesuviano” per eccellenza, chiamato ad alti incarichi romani per le sue indiscutibili e grandi doti dirigenziali. A Valeria Sampaolo – tornata nei ranghi di funzionario, in un Ministero che mostrò nell’occasione di essere sordo e ingrato – toccò di governare l’area casertana, con epicentro a S. Maria Capua Vetere, da dove diede lezioni di stile ed efficienza, ammodernandone gli Uffici e dando vita e lustro all’area urbana della piazza antistante l’Anfiteatro Campano, occasione in cui collaborammo pienamente e felicemente.

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Il parco Archeologico Naturalistico di Longola a Poggiomarino (foto parco archeologico di pompei)

“Caterina Cicirelli era diversa. Molto diversa da Valeria Sampaolo, sebbene infiammata dalla stessa dedizione alla Archeologia, vista come missione, oltre che professione. Raramente serena e rilassata (lo era, però, quando si scioglieva in amichevoli report familiari di figlia sola con una madre anziana e amatissima), freneticamente attiva, coinvolgeva i suoi collaboratori nelle sue “campagne” di contrasto alle pubbliche amministrazioni locali. Soprattutto quelle che avevano la ventura di incontrarla sul proprio cammino, spesso obliquo, quando non ambiguo, perché teso a risultati contrastanti con gli interessi dell’Archeologia, che Caterina Cicirelli anteponeva a tutto. Fu quindi una sorta di archeologa “Jolly” operante efficacemente a salvaguardia del territorio su diverse aree archeologiche di grande interesse, tra cui la sua prediletta area sorrentina, dove innescò i primissimi contatti per l’acquisizione a Piano di Sorrento della Villa Fondi de Sangro, l’attuale notissimo museo Archeologico territoriale della Penisola Sorrentina Georges Vallet. Verso la fine della carriera di funzionario della soprintendenza Archeologica di Pompei, intanto divenuto parco archeologico, “la Cicirelli” ebbe l’occasione della sua “vita da mediano” dell’Archeologia quando – affiancata dalla archeologa preistorica “esterna” Claude Livadie e da chi scrive come architetto “esterno” – si rese autrice dello scavo archeologico preistorico più importante del Meridione d’Italia, forse d’Italia, tout court: quello di Lòngola a Poggiomarino. Quello scavo – indotto da un fortuito ritrovamento e difficile perché effettuato in piena falda freatica – sfuggendo all’abbandono ricorrente dei siti scavati, fortunatamente è stato seguito dalla sistemazione a parco archeo-fluviale naturalistico. Ed è visitabile, ubicato sulle rive di un fiume Sarno ancora… trasparente in quel tratto. Incredibilmente… L’articolo si chiude qui, con il ricordo di queste due archeologhe “napoletane”. Ma è stato un atto doveroso e gradito da chi lo ha scritto”.

Notte europea dei Musei 2023. Aperture serali, ingressi a 1 euro e tante iniziative tra visite guidate a tema e intrattenimento. Ecco alcune proposte da Cividale a Palermo

Sabato 13 maggio 2023 torna la diciannovesima edizione della Notte europea dei Musei, patrocinata dall’Unesco, dal Consiglio d’Europa e dall’International Council of Museums – Icom.

cividale_archeologico_notte-dei-musei-2023_locandinaCIVIDALE DEL FRIULI (UD). Sabato 13 maggio 2023 per la Notte dei Musei apertura straordinaria del museo Archeologico nazionale di Cividale dalle 19 lle 22 al costo simbolico di 1 euro per un fantastico viaggio nel tempo. In occasione della Notte dei Musei, presentazione della Mappa Parlante di Cividale del Friuli a cura di Radio Magica con uno spettacolo di lettura, musica e illustrazione dal vivo che fornirà un’anteprima delle storie e delle curiosità della nuova mappa realizzata da Sarolta Szulyovszky, con il supporto della Regione FVG e del Comune di Cividale del Friuli. Voci: Giustina Testa e Daniela Gattorno. Arpa: Luigina Feruglio. Disegni dal vivo: Paolo Cossi. Orari. Primo turno 19-20, Secondo turno 20.30-21.30. Partecipazione gratuita su prenotazione: https://forms.gle/TnKEvmsNB9sykVXY8. Per info: 375 6562461 – fondazione@radiomagica.org.

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Visite serali al decumano di Aratria Galla ad Aquileia (foto fondazione aquileia)

AQUILEIA (Ud). Sabato 13 maggio 2023, per la Notte dei Musei, aperture straordinarie nelle aree archeologiche e siti culturali di Aquileia. Il Decumano di Aratria Galla sarà aperto fino alle 22.  Alle 19, passeggiata serale con il direttore di Fondazione Aquileia Cristiano Tiussi (l’accesso è libero senza obbligo di prenotazione). Storia, archeologia e imperdibili racconti sull’Aquileia antica saranno i protagonisti. La Domus di Tito Macro e la Domus e Palazzo Episcopale saranno visitabili fino alle 20. Per maggiori info sui biglietti visita www.midaticket.it/eventi/aquileia. Il museo Archeologico nazionale, in occasione della Notte europea dei Musei sarà aperto straordinariamente fino alle 22.00. A partire dalle 19 l’ingresso seguirà la tariffa simbolica di 1 euro per tutti. Biglietteria e bookshop chiuderanno alle 21. Alle 21 è in programma una visita guidata del museo a cura della direttrice, Marta Novello. Le attività sono organizzate dal servizio educativo del museo e sono comprese nel biglietto d’ingresso. Per partecipare è necessario prenotare scrivendo a bookshopmanaquileia@gmail.com o telefonando al numero 0431 91016.

fratta-polesine_archeologico_notte-dei-musei-2023_locandinaFRATTA POLESINE (Ro). Sabato 13 maggio 2023, per la Notte europea dei Musei, il museo Archeologico nazionale di Fratta Polesine rimarrà aperto, dopo il consueto orario, dalle 19.30 alle 22.30 nella Barchessa Nord di Villa Badoer, che a sua volta sarà aperta al pubblico dalle 21 alle 22.30, in via Giovanni Tasso 1. Entrambe le strutture potranno essere visitate alla cifra simbolica di 1 euro ciascuna (2 Euro totali in caso di visita sia al museo Archeologico nazionale che a Villa Badoer). Alle 21.15, inoltre, è stata predisposta una visita guidata completamente gratuita e della durata di circa un’ora nelle sale del museo Archeologico nazionale e al piano nobile di Villa Badoer dal titolo “Il Polesine tra Età del Bronzo e Rinascimento. Racconti nascosti sul complesso palladiano tra archeologia e mito”, condotta da Maria Letizia Pulcini, direttrice del museo Archeologico nazionale, ed Elisa Garavello di Aqua S.r.l. I visitatori saranno coinvolti in un affascinante viaggio tra Età del bronzo e Rinascimento, alla scoperta delle singolari coincidenze tra le produzioni e la tradizione decorativa di Frattesina e l’apparato ornamentale di Villa Badoer. Per la partecipazione all’evento è necessario effettuare la prenotazione contattando il numero telefonico 3663240619 o tramite e-mail infoåqua-naturaecultura.com.

adria_archeologico_notte-dei-musei_2023_locandinaADRIA (Ro). Il museo Archeologico nazionale di Adria rimarrà aperto dalle 20 alle 22.30 e sarà possibile partecipare in due turni, alle 20.15 e alle 21.30, alla visita guidata tematica “Adria e Spina, le città etrusche sulle sponde dell’Adriatico”, a cura di Alberta Facchi, direttrice del Museo. In questa serata speciale dedicata ai musei di tutta Europa, la struttura adriese propone un percorso innovativo incentrato sul dialogo e il confronto tra le due città etrusche dell’alto Adriatico, Adria e Spina: la vocazione marittima che le rende vere “regine” del mare; la posizione reciproca su due rami del Po con diversa prospezione commerciale; la somiglianza nelle tecniche costruttive e le differenze di rituale funerario che ne fanno due esempi di città con distinte caratteristiche. Tra i protagonisti dell’evento, la tomba proveniente dalla necropoli di Valle Trebba a Spina esposta al museo di Adria come prestito di scambio in occasione della mostra “Spina etrusca. Un grande porto nel Mediterraneo” (prorogata fino al 31 agosto 2023 al museo Archeologico nazionale di Ferrara). Info e prenotazioni allo 042621612 oppure drm-ven-museoadria@cultura.gov.it.

verona_archeologico_notte-dei-musei_2023_locandinaVERONA. In occasione della Notte europea dei Musei il museo Archeologico nazionale di Verona propone un’apertura straordinaria serale dalle 19.30 alle 22.30, con ingresso al costo simbolico di 1 euro. Alle 19.30 e alle 21 visite guidate, a cura dello staff del Museo, alle sale dedicate alla Preistoria, Protostoria ed Età del Ferro e, in anteprima assoluta, agli spazi destinati all’allestimento di Età Romana. Info e prenotazioni: 045.591211 o mail drm-ven.museoverona@cultura.gov.it. Mentre gli adulti parteciperanno alle visite guidate lo staff del Museo coinvolgerà i più piccoli con “Scopriamo il nostro passato”: attività di gioco alla scoperta della nostra storia, dal Paleolitico all’Età del Ferro.

bologna_archeologico_notte-dei-musei-2023_locandinaBOLOGNA. Al museo civico Archeologico di Bologna suggestiva visita guidata “Parole di pietra” sabato 13 maggio 2023 alle 19.30 e alle 21, in occasione della Notte dei Musei. Federica Guidi e Marinella Marchesi vi guideranno attraverso il Lapidario del museo con l’aiuto di torce elettriche, per meglio apprezzare i segni tracciati dagli abili lapicidi e le parole cui fu affidato il ricordo delle tante persone che animarono le strade e le piazze di Bononia. L’evento rientra nel ricco programma diffuso di iniziative speciali e aperture straordinarie dei musei del Comune e Città metropolitana di Bologna. Prenotazione obbligatoria. Massimo 25 partecipanti ogni gruppo. Il museo (atrio e lapidario) sarà inoltre aperto con orario continuato dalle 10 alle 23, con ingresso a 1 euro dalle 19 alle 23.

vetulonia_archeologico_notte-dei-musei-2023_locandinaVETULONIA (Gr). Doppio appuntamento sabato 13 maggio 2023 al museo civico Archeologico “Isidoro Falchi” di Vetulonia. Nel pomeriggio, dedicato ai più piccoli, il MuVet aderisce alla manifestazione nazionale Kid pass days 2023, il grande evento dedicato alle famiglie per scoprire, a misura di bambino, il patrimonio culturale, storico, artistico e scientifico di tutta Italia. Alle 15.30, “Vita da Archeologo!”. Chi è l’archeologo? Come studia il Passato? Lo scopriremo insieme con un appuntamento dedicato, che ad un racconto introduttivo su questo lavoro così appassionante, farà seguire una divertente esperienza di simulazione di scavo grazie alla quale i ragazzi potranno toccare con mano l’emozione della scoperta e dell’interpretazione archeologica. Per bambini dai 6-11 anni. Attività gratuita, posti limitati. Prenotazione obbligatoria. Il Museo inoltre rimane straordinariamente aperto dalle 18 alle 22 in occasione della Notte dei Musei. Alle 21, conversazione archeologica “Vita sulla laguna. I nuovi scavi in località Badia Vecchia, Vetulonia” con Camilla Colombi e Valerj Del Segato, Istituto Archeologico Germanico di Roma. Le archeologhe presenteranno i risultati delle prime campagne di scavo e racconteranno le prospettive future del progetto di ricerca, in occasione dell’inizio della nuova campagna di scavo nel mese di maggio.

roma_curia-iulia_notte-dei-musei_2023_locandinaROMA. Per la Notte europea dei Musei, sabato 13 maggio 2023 apertura straordinaria serale della Curia Iulia e del Foro Romano dalle 19.15 alle 22.15 al costo simbolico di 1 euro. I biglietti potranno essere direttamente ritirati alla biglietteria in largo della Salara Vecchia. Ultimo ingresso alle 21.15. Sarà inoltre possibile visitare in Curia Iulia la mostra “Le Madri Fondatrici dell’Europa”, curata da Maria Pia Di Nonno con ritratti realizzati dalla Giulia Del Vecchio, e partecipare alla tavola rotonda dallo stesso titolo organizzata in collaborazione con il CUG – Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni del ministero della Cultura. Introducono Alfonsina Russo, direttore del parco archeologico del Colosseo, e Maria Concetta Cassata, presidente del Comitato Unico di Garanzia. Intervengono Francesco Gui, Sapienza Università di Roma; Alessandro Saggioro, Sapienza Università di Roma; Giampiero Gramaglia, giornalista; Grazia Masetti, nipote di Ada ed Ernesto Rossi e testimone privilegiata della vita di due dei protagonisti del processo di integrazione europea; Silvana Boccanfuso, studiosa della figura di Ursula Hirschmann. Modera Tiziana De Simone, giornalista RAI.

roma_villa-giulia_notte-dei-musei_2023_locandinaROMA. Sabato 13 maggio 2023 al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia partecipa alla Notte europea dei Musei: dalle 20 alle 23, al costo simbolico di 1 euro. Ultimo ingresso alle 22. Chiusura sale espositive alle 22.30. Alle 20.30 i giardini di Villa Giulia si animeranno con la performance teatrale SIBLING a cura dell’Associazione Famiglie LGS. Le vibrazioni del canto, capaci di emozionare gli animi, la creatività della sandart, per lo stupore degli occhi, l’indiscrezione della fotografia, che rivela il visibile dietro l’invisibile, l’eleganza del kaftani, per un corpo libero da forme stereotipate, da clichè e da pregiudizi, racconteranno il mondo di chi vive accanto a quanti sono affetti dalla sindrome di Lennox Gastaut (LGS), dei sibling, fratelli e sorelle che vivono una sola vita con i loro fratelli e sorelle affetti dalla sindrome, condividendo le ansie, le paure, le rinunce, le lacrime, ma anche i sorrisi e la gioia di sentirsi l’uno nell’altro, sempre e per sempre. Direzione artistica di Mario Cesarano. In collaborazione con Ufficio Stile di Giovanna Panico. Con il patrocinio di OMAR Osservatorio malattie rare, Associazione famiglie LGS Italia, Fondazione Telethon. Non è necessaria la prenotazione.

roma_capitale_notte-dei-musei_locandinaROMA. Sabato 13 maggio 2023 torna a Roma la storica manifestazione con il suo ricco programma di eventi e mostre da visitare negli spazi del Sistema Musei di Roma Capitale. Giunta alla sua tredicesima edizione nella Capitale, la manifestazione, promossa da Roma Culture, sovrintendenza Capitolina ai Beni culturali con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura, propone l’apertura straordinaria al pubblico in orario serale, dalle 20 alle 2 (ultimo ingresso alle 1), degli spazi del Sistema Musei di Roma Capitale. Al loro interno si potrà assistere, con biglietto di ingresso del costo di un euro (salvo che non sia diversamente indicato), a un ricco programma di eventi e spettacoli dal vivo. Tra i musei civici coinvolti: musei Capitolini, Centrale Montemartini, Mercati di Traiano – museo dei Fori Imperiali, museo dell’Ara Pacis, museo di Roma, museo Napoleonico, museo di Roma in Trastevere, museo Pietro Canonica a Villa Borghese, musei di Villa Torlonia (Casina delle Civette, Casino Nobile, Serra Moresca), museo delle Mura, museo Carlo Bilotti – Aranciera di Villa Borghese, museo di Scultura Antica Giovanni Barracco, museo civico di Zoologia, museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina, Galleria d’Arte Moderna, museo di Casal de’ Pazzi. Maggiori informazioni su www.museiincomuneroma.it. Radio Partner: Dimensione Suono Roma. Consulta il programma.

roma_muciv_notte-dei-musei_2023_locandinaROMA-EUR. Sabato 13 maggio 2023 anche il museo delle Civiltà partecipa alla Notte Europea dei Musei aprendo le sue collezioni fino alle 22 al prezzo simbolico di 1 euro, per tutti dalle 19. Ultimo ingresso alle 21.30. Previste visite guidate gratuite a numero aperto. Non è richiesta prenotazione. Alle 20, Palazzo delle Scienze, collezioni preistoriche (2° piano): visita guidata alle collezioni preistoriche “Preistoria? Storie dall’Antropocene” con Paolo Boccuccia; alle 20.30, Palazzo delle Scienze (1° piano), visita guidata alle collezioni etnoantropologiche con Loretta Paderni.

palestrina_archeologico_notte-dei-musei_2023_locandinaPALESTRINA (Rm). Sabato 13 maggio 2023, Notte Europea dei Musei, apertura straordinaria serale del museo Archeologico nazionale Prenestino dalle 20 alle 23 (ultimo ingresso 22.30) con visite guidate gratuite alle 20.30 e 21.30; e del Complesso degli Edifici del Foro dalle 19 alle 22 (chiusura biglietteria 21.30) con visite guidate gratuite alle 19, 20, 21. Ingresso 1 euro.

appia-antica_parco_notte-dei-musei_locandinaAPPIA ANTICA (Rm). Sabato 13 maggio 2023 torna la Notte dei Musei, un’occasione imperdibile per scoprire il parco archeologico dell’Appia Antica nella suggestiva atmosfera serale al prezzo simbolico di 1 euro con alcuni eventi al chiaro di luna. Apertura straordinaria con visite guidate al Complesso di Santa Maria Nova e alla mostra “Patrimonium Appiae. Depositi Emersi” dalle 19 alle 21.30 (ingresso in via Appia Antica 251); apertura straordinaria con visite guidate agli Ipogei delle Tombe della Via Latina, dalle 19 alle 21 (ingresso in via dell’Arco di Travertino 151); concerto “Suonare la Francigena – traiettorie musicali del pellegrinaggio medievale” di Emiliano Marinucci, al complesso del Mausoleo di Cecilia Metella – Castrum Caetani – Chiesa di San Nicola, alle 20 (ingresso via Appia Antica 161 – fino a esaurimenti posti). Il biglietto al costo simbolico di 1 euro è acquistabile nella biglietteria attiva nel sito del Mausoleo di Cecilia Metella, oppure online al link: https://bit.ly/42GyrPS; l’ingresso è gratuito per i possessori di Appia Card.

napoli_archeologico_notte-dei-musei_2023_locandinaNAPOLI. Il museo Archeologico nazionale di Napoli aderisce alla Notte dei Musei, occasione per visitare la mostra “Picasso e l’antico”. Apertura dalle 20 alle 23 al prezzo simbolico di 1 euro! Ultimo ingresso alle 22.

pompei_parco_notte-dei-musei_2023_locandinaPOMPEI (Na). Sabato 13 maggio 2023, nell’ambito dell’iniziativa promossa dal Ministero della Cultura, il sito di Pompei, la Villa di Poppea a Oplontis e la Villa Regina a Boscoreale, Villa San Marco a Stabiae saranno aperti in via straordinaria per la “Notte Europea dei Musei” dalle 20 alle 23 (chiusura biglietterie alle 22) con ingresso a 1 euro (gratuito a Villa San Marco e per i minori di 18 anni in tutti i siti, come da normativa vigente). A Pompei, entrando da Porta Marina si potrà visitare l’area monumentale del Foro Civile – illuminata a cura di Enel Sole – dove si affacciano tutti i principali edifici pubblici per l’amministrazione della città e della giustizia, per la gestione degli affari, per le attività commerciali, come i mercati, oltre ai principali luoghi di culto cittadino. Il percorso si conclude con la visita all’Antiquarium, che ospita uno spazio museale dedicato all’esposizione permanente di reperti che illustrano la storia di Pompei. Uscita da piazza Esedra. Biglietto 1 euro acquistabile esclusivamente sul sito www.ticketone.it. Il limite di accesso alla serata è di 1500 ingressi. A Boscoreale sarà possibile visitare Villa regina, esempio di villa rustica del territorio vesuviano, desinata alla produzione del vino. A Oplontis\Torre Annunziata è prevista l’apertura della Villa di Poppea, tra i più splendidi esempi di villa dell’aristocrazia romana, attribuita a Poppea Sabina, moglie dell’imperatore Nerone. Apertura serale anche a Villa San Marco a Stabiae, esempio di villa aristocratica romana con affaccio panoramico sul golfo (ingresso gratuito). I biglietti sono acquistabili presso i singoli per Pompei (Porta Marina) e Oplontis e/o on line sul sito www.ticketone.it. (i biglietti di Boscoreale sono acquistabili solo on-line).

nola_archeologico_notte-dei-musei_2023_locandinaNOLA (Na). Sabato 13 maggio 2023, in occasione della Notte Europea dei Musei, il museo Storico Archeologico di Nola effettuerà un’apertura straordinaria serale dalle 19 alle 22 (ultimo ingresso alle 21.40). A partire dalle 19.30 il museo propone una visita guidata gratuita alle collezioni e, alle 20.45, il concerto per piano e voce solista “Portrait of swing”, che presenterà brani in chiave swing da Frank Sinatra a Michael Bublé. Ingresso e partecipazione gratuiti, fino ad esaurimento posti (info e prenotazioni: drm-cam.nola@cultura.gov.it). Info: Via Senatore Cocozza 2, Nola (NA) | drm-cam.nola@cultura.gov.it| +39 081 5127184.

s-maria-capua-vetere_archeologico_notte-dei-musei_2023_locandinaSANTA MARIA CAPUA VETERE (Ce). Sabato 13 maggio 2023 nel Circuito archeologico dell’antica Capua di Santa Maria Capua Vetere il pubblico potrà visitare e scoprire in un insolito orario di visita (dalle 19 alle 22, con ultimo ingresso alle 21.30) l’area archeologica dell’Anfiteatro, le collezioni del museo dei Gladiatori e del museo Archeologico dell’antica Capua e partecipare alle iniziative organizzate per ampliare l’offerta culturale. Al museo Archeologico dell’antica Capua, alle 19 e alle 20, in programma due visite guidate alla mostra permanente “I Segni del Paesaggio: l’Appia e Capua” con il direttore Ida Gennarelli e con Giuseppina Marchione dell’Archeoclub d’Italia sezione di Santa Maria Capua Vetere. A conclusione di entrambe le visite si terrà un approfondimento sull’uso dei colori nella decorazione dei manufatti antichi, a cura di Loredana De Nunzio, con la partecipazione del personale del laboratorio di restauro del Museo. Ingresso 1 euro. Info: Via Roberto D’Angiò 48, Santa Maria Capua Vetere (CE) | drm-cam.museoanticacapua@cultura.gov.it | +39 0823 844206.

s-maria-capua-vetere_anfiteatro_notte-dei-musei_2023_locandinaSANTA MARIA CAPUA VETERE (Ce). Sabato 13 maggio 2023 il pubblico potrà visitare e scoprire in un insolito orario di visita (dalle 19 alle 22, con ultimo ingresso alle 21.30) l’area archeologica dell’Anfiteatro dove sono in programma due visite guidate, a cura dell’Associazione Le Nuvole, alle 19.30 e alle 20.45, che permetteranno ai visitatori di conoscere e scoprire, dal crepuscolo fino a tarda sera, la suggestiva area archeologica dell’Anfiteatro campano, che per l’occasione aprirà e illuminerà, in via straordinaria, gli ambulacri dove, dalle 20 alle 21, l’archeologo Ugo Zannini, autore di pubblicazioni sulla produzione del vino in età antica, proporrà una narrazione richiamando fonti antiche che testimoniano il consumo del vino nella società romana. Al termine, piccola degustazione gratuita del Falerno, “generosissimum vinum”, con la Cantina Zannini di Falciano del Massico. L’evento sarà gratuito e riservato ai primi 50 ingressi. Per la visita guidata all’Anfiteatro campano, dal costo di 5 euro, è obbligatoria la prenotazione: arte@lenuvole.com. Ingresso 1 euro.

atella_archeologico_notte.-dei-musei_2023_locandinaATELLA (Ce). Sabato 13 maggio 2023, in occasione della Notte Europea dei Musei, il museo Archeologico dell’Agro Atellano effettuerà un’apertura straordinaria serale dalle 19 alle 22, con “Alla scoperta di Atella e del suo territorio”, visita guidata alle collezioni, organizzate in collaborazione con la sede dell’Archeoclub di Atella. Il Museo, che accoglie i reperti messi in luce da recenti indagini archeologiche, ci permette di conoscere non solo questa antica città, ma anche il territorio in cui era inserita. Ingresso gratuito. Info: Via Roma 5, Succivo (CE) | drm-cam.succivo@cultura.gov.it | +39 081 5012701.

alife_archeologico_notte-dei-musei_2023_locandinaALIFE (Ce). Sabato 13 maggio 2023, in occasione della Notte europea dei Musei, il museo Archeologico dell’antica Allifae effettuerà un’apertura straordinaria serale dalle 19.30 alle 22.30, con “Una notte con i Sanniti”, una visita guidata alle collezioni. L’immagine che le fonti antiche ci hanno tramandato dei Sanniti è quella di un popolo bellicoso che giunse a dominare larga parte dell’Italia centro-meridionale, opponendosi con fierezza all’espansione della nascente potenza romana. La visita alle ricche collezioni del Museo di Alife, costituite in gran parte da reperti provenienti da aree di necropoli, ci darà l’occasione di conoscere, accanto alla figura del guerriero in armi, numerosi aspetti della vita quotidiana della società sannita, restituendoci un’immagine più completa e veritiera di questo antico popolo. Ingresso gratuito.
Info: Piazza XIX Ottobre, Alife (CE)| drm-cam.alife@cultura.gov.it | +39 0823 787005.

maddaloni_archeologici_notte-dei-musei_2023_locandinaMADDALONI (Ce). Sabato 13 maggio 2023, in occasione della Notte dei Musei, al museo Archeologico di Calatia si rinnova l’appuntamento con la storia raccontata attraverso i reperti che provengono da una delle più antiche città della pianura campana con visite guidate “Racconti dal Palazzo: c’era una volta Calatia”, che accompagneranno i visitatori in occasione dell’apertura serale straordinaria, dalle 20 alle 23. L’abitato di Calatia sorgeva in un’area occupata fin dall’età del Bronzo, punto di confluenza e controllo per le vie che dalla piana costiera conducevano alle regioni interne del Sannio. La città era attraversata dalla via Appia, la grande arteria voluta dai Romani per i collegamenti con il meridione. Il museo, ospitato nel prestigioso Casino Starza-Penta dei Carafa di Maddaloni, conserva importanti testimonianze dell’abitato e, soprattutto, delle necropoli che hanno restituito ricchissimi corredi dall’VIII secolo a.C. fino all’età romana. Ingresso gratuito. Info: Via Caudina 353, Maddaloni (CE) | drm-cam.maddaloni@cultura.gov.it | +39 0823 200065.

teano_archeologico_notte-dei-musei_2023_locandinaTEANO (Ce). Sabato 13 maggio 2023, in occasione della Notte europea dei Musei, il museo Archeologico di Teanum Sidicinum effettuerà un’apertura straordinaria serale dalle 19.30 alle 22.30, con visite guidate “Antichi santuari sidicini” alle collezioni per raccontare come gli antichi Sidicini consolidarono la loro identità di popolo italico attraverso la costruzione e la cura dei loro luoghi del sacro. I santuari, oltre che importanti centri religiosi, erano anche punti di riferimento politico ed economico della comunità sidicina, come dimostrano gli oggetti preziosi e le monete rinvenute nelle stipi votive. Ingresso gratuito.
Info: Via Nicola Gigli 23, Teano (CE) | drm-cam.teano@cultura.gov.it | +39 0823 657302.

pontecagnano_archeologico_notte-dei-musei_2023_locandinaPONTECAGNANO (Sa). Sabato 13 maggio 2023, in occasione della Notte europea dei Musei, il museo Archeologico di Pontecagnano sarà aperto di sera con un’apertura straordinaria serale dalle 19.30 alle 22.30 (ultimo ingresso alle 22). Il MAP accoglierà il pubblico in questa iniziativa europea con una serata che risveglierà il desiderio di incontrarsi al Museo, di riscoprire le bellezze del proprio territorio e, soprattutto, di godere insieme dello straordinario patrimonio archeologico degli Etruschi di frontiera. A partire dalle 20, e ogni mezz’ora fino alle 21, sarà possibile prendere parte alle visite tematiche gratuite visite tematiche “Le mille e una notte. Racconti di principi e principesse a Pontecagnano”, a cura dei Servizi Educativi del Museo, dedicate ad approfondimenti sulle tombe di principi e principesse etruschi presenti nella collezione permanente del Museo. Ingresso 1 euro. Info: Via Lucania snc, Pontecagnano Faiano (SA) | drm-cam.pontecagnano@cultura.gov.it | +39 089 848181.

minori_villa-romana_notte-dei-musei_2023_locandinaMINORI (Sa). Sabato 13 maggio 2023, in occasione della Notte dei Musei, l’Antiquarium e l’area archeologica della Villa romana di Minori saranno aperti straordinariamente dalle 19.30 alle 22.30 (ultimo ingresso alle 22) per “Notte in Villa”. Nel corso della serata sarà possibile ammirare le pitture e i reperti custoditi nelle sale espositive e il grande mosaico della sala triclinio-ninfeo con la scena di caccia e il tiaso di Nereidi e creature marine, al centro di recenti interventi di pulizia, rientranti nell’ambito dell’intervento “Villa marittima e Antiquarium di Minori – restauro e recupero”, finanziato dal PON Fesr 2014-2020 “Cultura e Sviluppo”. Saranno proposte, inoltre, visite guidate a cura del personale e della Pro Loco di Minori APS “Costa d’Amalfi”. Ingresso e partecipazione alle attività gratuiti. Info: Via Capo di Piazza, Minori (SA) | drm-cam.minori@cultura.gov.it | +39 089 852893.

mirabella-eclano_parco_notte-dei-musei_2023_locandinaMIRABELLA ECLANO (Av). Sabato 13 maggio 2023, in occasione della Notte europea dei Musei, il parco archeologico di Aeclanum propone, alle 17, “Racconti da Quintodecimo”, una visita guidata a cura dell’archeologa Sandra Lo Pilato, che racconterà le storie e gli uomini che popolarono le terre di Quintodecimo, l’abitato che nell’alto medioevo sorgerà dai fianchi dell’antica Aeclanum, la città “a forma di cuore” sulla via Appia. Ingresso e partecipazione gratuiti. Info: Via Nazionale, 164 – Mirabella Eclano (AV) | drm-cam@cultura.gov.it | +39 0825 449175.

benevento_teatro-romano_notte-dei-musei_2023_locandinaBENEVENTO. Sabato 13 maggio 2023 in occasione della Notte europea dei Musei, il Teatro Romano di Benevento, che sarà aperto in via straordinaria dalle 19.30 alle 22.30 (ultimo ingresso alle 22), propone per la serata due visite guidate alle 20 e alle 21 della durata di circa un’ora, a cura di Ferdinando Creta, e le performance musicali del maestro di flauto Carlo Mazzarella. Ingresso 1 euro. Info: Piazza Ponzio Telesino, Benevento | drm-cam.teatrobenevento@cultura.gov.it | +39 0824 47213.

paestum-velia_parco_notte-dei-musei_locandinaPAESTUM-VELIA (Sa). Sabato 13 maggio 2023 tornano le aperture straordinarie serali dalle 20 alle 23 (ultimo ingresso 22.30) previste nell’ambito dell’iniziativa “La Notte dei Musei”, con biglietto di ingresso di 1 euro. Ciò consente la visita serale al museo e all’area archeologica di Paestum e all’area archeologica di Velia, limitatamente agli spazi accessibili e illuminati. A Paestum sarà l’occasione per scoprire i depositi del Museo, fatti di storie di persone, professionalità, attività, scelte ed emozioni. I depositi si estendono per circa 1400 mq e conservano 1 milione di reperti che si presentano al pubblico così come sono, senza ritocchi e trucchi. Ad accompagnare i visitatori saranno gli assistenti alla fruizione che concentreranno la visita nel “Deposito 2”, con le famose lastre dipinte di età lucana, reperti identitari del museo di Paestum. Sarà inoltre possibile partecipare all’iniziativa “Un’altra Paestum”, dedicata al percorso accessibile del Santuario meridionale. Al chiaro di luna con l’utilizzo di lanterne, i visitatori saranno guidati dal personale del Parco alla scoperta dei due grandi edifici sacri tra i meglio conservati del mondo greco, il tempio di Nettuno e la c.d. Basilica. Il nuovo percorso accessibile consente a tutti di vivere l’esperienza unica di varcare la soglia della c.d. Basilica, monumentale tempio urbano di epoca arcaica (ca. 560 a.C.) dedicato alla dea Hera. A Velia, i visitatori potranno prendere parte al percorso tematico “Un’altra Velia” con l’utilizzo di lanterne, dedicato alla scoperta dell’edificio imperiale di Casa Cobellis. Edificio pubblico, complesso di particolare rilevanza, la cui scoperta ha notevolmente ampliato il quadro delle conoscenze sulla fase romana della città di Velia. Parzialmente inglobata in una masseria moderna da cui prende il nome, la struttura è caratterizzata da diverse fasi costruttive che risultano di difficile comprensione senza un’adeguata spiegazione. Il suo arco cronologico di vita e di utilizzo ha inizio con la prima età imperiale per poi concludersi verso la fine del III sec. d.C., quando diventa cava di materiale da reimpiego. Inoltre, per grandi e piccini, si terrà il Laboratorio dedicato alle tinture naturali dal titolo “Alla scoperta dei colori di Velia”. Questo laboratorio nasce da uno studio sul territorio, dal quale si rileva che, fino a pochi anni fa, l’arte tintoria era molto diffusa tra le popolazioni che lo abitavano ma, attualmente, la pratica è completamente caduta in disuso quasi ovunque. L’obiettivo è quello di raccontare come, una volta, dalle piante si estraevano tinture vegetali, tenui e delicate, accese e vivaci, ma anche molto personali.

taranto_archeologico_notte-dei-musei_2023_locandinaTARANTO. Il 13 maggio torna al museo Archeologico nazionale di Taranto la Notte dei Musei: apertura straordinaria fino alle 23. L’ingresso al Museo, nella fascia oraria che va dalle 20 alle 23, sarà per l’occasione al prezzo simbolico di 1 euro, di poter fruire di un’offerta davvero straordinaria. Infatti, potrete apprezzare tutte le Collezioni delle esposizioni permanenti, le mostre temporanee e l’importante spazio espositivo dedicato all’ultima acquisizione permanente del Museo di Taranto, ovvero il gruppo scultoreo del IV sec. a.C. di “Orfeo e le Sirene”. Inoltre, sono previsti focus ogni mezz’ora sulla Collezione Ricciardi e sul gruppo scultoreo di “Orfeo e le Sirene”. Prenotazione consigliata.

cagliari_archeologico_notte-dei-musei_2023_locandinaCAGLIARI. Quest’anno la Notte dei Musei al museo Archeologico nazionale di Cagliari sarà ancora più speciale. Sabato 13 maggio 2023, dalle 20 alle 23, si può accedere al museo al prezzo simbolico di 1 euro e partecipare all’evento “Aspettando la Musa Euterpe nei luoghi della memoria ritrovata”. Musicisti, cantori e scrittori renderanno magica la serata. Rebecca Fois suonerà le musiche di J. S. Bach al violoncello. Giuliana Pisanu al flauto dolce e Franco Fois al liuto, invece, musiche tra Medioevo e Barocco. Leggeranno per noi invece: Lia Careddu: Antigone o della scelta; Clitennestra o del crimine da Fuochi di Marguerite Yourcenar; Franco Masala: da Marta Du Lac. Storie di una cantante ebrea americana in Italia di Franco Masala; Alessandra Menesini e Marilisa Piga: da Cupio dissolvi di Leonardo Tondo; Nicolò Migheli: da Il cavaliere senza onore di Nicolò Migheli; Francesco Abate: da Il complotto dei Calafati di Francesco Abate.

licata_archeologico_notte-dei-musei_locandinaLICATA (Ag). Sabato 13 maggio 2023, dalle 17.30 alle 23, per iniziativa del parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi si svolgerà per la prima volta al museo Archeologico regionale della Badia di Licata la Notte Europea dei Musei. Ricco il programma della giornata col contributo delle classi III A e III B Classico del liceo Linares di Licata. Dalle 9.30 alle 22, estemporanea di arti grafiche con Teresa La Cognata, Tullia Ciancio, Desirè Di Liberto, Daniele Costa. Alle 17.30, presentazione della guida archeologica del territorio a cura di Alessio Toscano Raffa e Francesco Gioacchino La Torre. Intervengono Maria Concetta Parello e Alessio Toscano Raffa. Dalle 18.30 alle 20.30 visita guidata del museo per gli operatori turistici a cura di Maria Concetta Parello. Dalle 19 alle 21 visita guidata del museo a cura degli studenti del liceo classico Linares. Dalle 21 alle 23, “The delicate sound of museum”: musica acustica live.

palermo_salinas_notte-dei-musei_2023_locandinaPALERMO. Sabato 13 maggio 2023, in occasione della Notte europea dei Musei, il museo Archeologico regionale “A. Salinas” di Palermo saranno visitabili con un biglietto del costo simbolico di 1 euro dalle 19 a mezzanotte, con ultimo ingresso alle 23. In occasione dell’apertura straordinaria, CoopCulture organizza un ciclo di speciali visite didattiche serali: alle 20 e 21.30. Due visite didattiche incentrate sulla ricca storia del museo e sulla multiculturalità del nostro Mediterraneo, che da sempre restituisce importati testimonianze del nostro passato. Argomento focale della visita sarà inoltre quello che può essere definito il “primo grande esperimento virtuoso di scambio interculturale” che poco più di un anno fa ha riportato un frammento del Partenone in Grecia. Durante la serata sarà possibile degustare un buon calice di vino incluso nel costo della visita didattica, nell’incantevole cornice del piccolo chiostro del museo. Biglietto: 8 euro (escluso biglietto di ingresso 1 euro).

Verona romana: l’architettura segno del potere di Roma. A Verona Archeofilm incontro con Francesca Ghedini: “L’Arena alla sua costruzione era il più grande anfiteatro dell’impero”

Verona romana in una famosa ricostruzione del disegnatore Gianni Ainardi

La locandina della prima edizione di Verona Archeofilm al teatro Ristori di Verona

Non solo film. La prima edizione di Verona Archeofilm, promossa da Archeologia Viva e dal Comune di Verona al teatro Ristori, con la direzione artistica di Dario Di Blasi, ha regalato al numeroso pubblico di appassionati presenti anche un interessante incontro culturale con Francesca Ghedini, professore emerito dell’università di Padova, archeologa classica, profonda conoscitrice di Ovidio. Intervistata dal direttore di Archeologia Viva, Piero Pruneti, Ghedini ha declinato sul caso Verona il tema del rapporto tra architettura e potere nel mondo romano. E a Verona, come sottolinea la professoressa, è possibile farlo perché “negli anni ha avuto eccellenti archeologi della soprintendenza che hanno ricercato, studiato, conservato e salvaguardato le notevoli testimonianze della Verona romana” (vedi https://archeologiavocidalpassato.com/2019/10/21/a-quarantanni-dalla-prima-esperienza-torna-a-verona-il-grande-cinema-archeologico-grazie-ad-archeologia-viva-con-verona-archeofilm-nove-titoli-e-lincontro-con-francesca-ghedini/).

La professoressa Francesca Ghedini intervistata da Piero Pruneti al teatro Ristori di Verona

Architettura e potere. “Roma ha creato un impero che è durato secoli: di certo la forza militare è stata fondamentale, ma non è stato il solo motivo che ha favorito la romanizzazione. Va considerata anche la grande attrattività: si poteva vivere meglio sotto i romani, che quando fondavano una città o ne conquistavano una portavano subito i servizi, a cominciare dalle fognature”. Quindi il primo segno di Roma si esprime con la scelta del luogo di fondazione di una colonia. E allora cerchiamo di capire meglio perché Verona è nata qui e non altrove. “Verona sorge qui perché c’è l’Adige e perché qui passa una importantissima via consolare, la via Postumia”, chiarisce Ghedini. “È vero che sul colle di San Pietro esiste già un nucleo abitato precedente, ma la città romana nasce all’interno dell’ansa dell’Adige perché in una posizione che le permette di avere tre quarti di città difesa naturalmente dal fiume, e perché di qui passa la via Postumia che, all’interno delle mura, superate le porte, diventa il decumano massimo, oggi rappresentato dall’asse corso Cavour – corso Porta Borsari”.

Il tracciato della via Emilia da Rimini a Piacenza

La situazione geo-politica. Siamo nel 148 a.C. In quel momento Roma è impegnata a Sud contro Cartagine (terza guerra punica, dal 149 al 146 a.C.), e a Est si sta espandendo verso il Mediterraneo orientale (dal 146 a.C. la Grecia diventa un protettorato romano). Entrambi i fronti sono sostenuti a Roma dal cosiddetto “partito del mare” che punta a fare di Roma una potenza navale nel Mediterraneo. Ma c’è anche il cosiddetto “partito degli agricoltori” che ovviamente ha i suoi interessi soprattutto in pianura Padana, dove la romanizzazione era iniziata con la fondazione della via Emilia tra il 189 e il 187 a.C. collegando Rimini (terminale della via Flaminia, 220 a.C., quindi con Roma) a Piacenza sul Po, che diventa il caposaldo romano in pianura padana. L’espansione di Roma a Nord continua con la fondazione di Aquileia nel 181 a.C., con sbocco nel Nord dell’Adriatico, quasi un punto nel nulla nell’estremo nord-est dell’Italia, in un territorio abitato da popolazioni non romane. Per difendere questo avamposto i Romani realizzano la via Postumia: è il 148 a.C. La strada collega i due porti settentrionali, a Ovest Genova, a Est Aquileia: una grande opera ingegneristica in territorio non romanizzato che prevede strutture invasive e la partizione del territorio. Una situazione vista dalle popolazioni locali come una penetrazione anche militare”.

Piazza delle Erbe a Verona occupa lo spazio del foro romano (da http://www.verona.net)

Il foro della Verona romana sorse all’incrocio tra la via Postumia (decumano) e il cardo

La fondazione di Verona: il Foro. “È su questa importante via consolare, strategica per i romani, che nasce Verona romana la quale ci ha restituito dei bellissimi segni del potere di Roma. Il primo segno del potere di Roma si manifesta con la realizzazione del foro (oggi piazza delle Erbe) all’incrocio tra la via Postumia (sull’asse Est-Ovest) e il cardo massimo (N-S). Ma cos’ha di speciale il foro di Verona? Qui si incontrano il momento e la celebrazione del sacro, della giustizia, dell’economia e della socialità intesa come incontro. Il foro veronese appare molto allungato (il lato corto è un terzo di quello lungo), discostandosi da quelle che sono le proporzioni canoniche codificate da Vitruvio, dove il lato corto è due terzi di quello lungo. Ciò dimostra che il foro non appartiene alla monumentalizzazione della città del primo periodo imperiale, ma la sua realizzazione è contemporanea alla deduzione della colonia repubblicana, in un sistema urbanistico dominato dal tempio sul lato corto settentrionale”.

Edificato nella seconda metà del I sec. a.C. sul lato settentrionale del Foro, il Capitolium era caratterizzato da un fronte largo 35 m (con tre file di sei colonne), tre celle e portici ai lati, ed era lungo circa 42 m. Su tre lati correva tutt’intorno al tempio un porticato che aveva anche la funzione di archivio. Lungo le sue pareti erano esposte numerose epigrafi e tavole in bronzo, delle quali si sono ritrovati solo frammenti: si trattava di leggi, decreti, liste di magistrati e imperatori, documenti catastali. A sostenere tutta questa struttura c’era un criptoportico (oggi recuperato dagli scavi della soprintendenza e visitabile nell’area archeologica di Corte Sgarzerie: proprio dopo l’incontro con la prof.ssa Francesca Ghedini, il Verona Archeofilm ha proposto il documentario di Davide Borra, di cui qui abbiamo visto il trailer). Il criptoportico si sviluppava per oltre 200 metri sotto il portico. Diviso in due navate larghe 4,5 m da una spina di archi retti da 78 pilastri in pietra e coperta da volte a botte, era debolmente illuminato da finestre “a strombo” affacciate sulla terrazza superiore. Il complesso rimase in vita fino al IV secolo, quando, per effetto dell’affermazione del cristianesimo e probabilmente per un incendio cadde in abbandono.

La ricostruzione del Capitolium di Verona e del triportico, dove erano collocate le tavole catastali

“L’impostazione del tempio a Giove Capitolino, rialzato rispetto al foro, imita il Campidoglio dell’Urbe dedicato alla Triade capitolina. E poi c’è il blocco centrale del foro che è un inno alla romanità – continua Ghedini -. È lì che sorge infatti il complesso curia/basilica, cioè i due luoghi deputati per eccellenza alla gestione della cosa pubblica e della giustizia. E più a Ovest si apre un’altra piazza dominata al centro da un tempio dedicato al culto imperiale. Questo lealismo e completa adesione dimostrano che i veronesi si sentivano romani. Assistiamo quindi a un fenomeno di autoromanizzazione: chiedono di sentirsi romani e diventano romani. Il complesso del foro romano ne è la prova”.

L’Arena di Verona: l’anfiteatro fu realizzato in età giulio-claudia

Gli edifici di spettacolo. “Senza sottovalutare il valore simbolico delle mura, che non rappresentano un limite invalicabile, ma piuttosto un segno di potere: la prolessi della grande Verona, di certo l’altra prova del potere e della civiltà di Roma sono gli edifici di spettacolo, cioè l’arena e il teatro, entrambi bellissimi, segno della civiltà romana, esempio del vivere quotidiano. Il teatro di Verona è romano, ma realizzato secondo la tecnica greca, cioè sfruttando il clivio naturale di un colle. A Verona non è una scelta casuale. Il colle di San Pietro permetteva di riprodurre il modello dei grandi santuari tardo-repubblicani. Perché il complesso del teatro si completava con il soprastante tempio della Fortuna Primigenia offrendo una fortissima adesione alla grande architettura romana. E poi c’è l’arena. L’anfiteatro veronese è da sempre considerato il terzo più grande dell’impero, dopo il Colosseo e quello di Capua. Ma se guardiamo la sequenza di realizzazione dei tre anfiteatri, notiamo che l’Arena di Verona (metri 152×123) risale all’epoca giulio-claudia, mentre il Colosseo (metri 187×155) alla successiva età flavia, e l’anfiteatro di Capua (metri 165×136), di fondazione più antica, è stato ampliato come lo conosciamo noi oggi solo nel II sec. d.C. Quindi, al momento della sua costruzione, l’Arena di Verona era l’anfiteatro più grande dell’impero”.