San Marzano del Sarno (Sa). In sala consiliare la “Le necropoli di San Marzano del Sarno tra Età del Ferro e Orientalizzante” con Raffaella Bonaudo, soprintendente ABAP di Salerno e Avellino del ciclo di incontri promossi dal Comune con l’associazione internazionale Amici di Pompei


Raffaella Bonaudo, soprintendente ABAP di Salerno e Avellino
Venerdì 24 gennaio 2025, alle 18, nell’aula consiliare di San Marzano sul Sarno (Sa), in piazza Umberto I 2, la conferenza “Le necropoli di San Marzano del Sarno tra Età del Ferro e Orientalizzante” con Raffaella Bonaudo, soprintendente ABAP di Salerno e Avellino, secondo incontro del ciclo di conferenze, voluto dal Comune di San Marzano sul Sarno (Sa), con la collaborazione dell’associazione Internazionale Amici di Pompei ETS, per approfondire la storia e l’archeologia della valle del Sarno e, in particolare, del territorio di San Marzano. Dopo i saluti istituzionali del sindaco di San Marzano sul Sarno Andrea Annunziata, introduce il professore Luca Cerchiai dell’università di Salerno.

Carretto miniaturistico in bronzo (seconda metà del IX secolo a.C.) proveniente dalla tomba 232, maschile di alto rango, rinvenuta a San Marzano sul Sarno (Sa) conservato al museo della Valle del Sarno (foto drm-cam)
L’importanza dell’archeologia della Valle del Sarno, tra Età del Ferro e Orientalizzante, è stata messa in luce da Patrizia Gastaldi in una serie di contributi degli inizi degli anni ’80 del secolo scorso, che hanno sistematizzato interventi di scavo archeologico effettuati nei territori di San Marzano e San Valentino Torio nel decennio precedente. Da questi si comprende l’assetto dei territori interni della piana campana, in un momento storico particolarmente critico durante il quale le spinte da Nord degli Etruschi e l’insediamento dei Greci lungo le coste imponevano una ristrutturazione complessiva delle dinamiche di relazione tra le differenti componenti. Dopo la sistemazione della documentazione archeologica, elaborata nel 2001 da Marisa De Spagnolis, sono mancati studi organici che tenessero conto dell’aumento delle conoscenze derivante dalle indagini archeologiche che, benché limitate a interventi di piccole dimensioni, hanno continuato ad essere condotte nel territorio. L’incremento delle attività edilizie in relazione con le successive fasi di approvazione dei piani urbanistici dei due comuni negli ultimi anni hanno portato alla luce nuovi contesti archeologici che contribuiscono a chiarire e arricchire il quadro il quadro già delineato da Patrizia Gastaldi per l’ideologia funeraria di queste comunità.

Una delle sale al primo piano del museo delal Valle del Sarno, in cui sono esposti e ricostruiti i corredi tombali delle necropoli Valle del Sarno (foto drm-cam)
La relazione di Raffaella Bonaudo proverà a mettere a fuoco quanto è stato possibile recuperare grazie ai nuovi interventi di scavo in termini di quantità della documentazione, chiarendo la distribuzione delle evidenze, laddove possibile per fasi cronologiche, e in termini di qualità delle attestazioni rispetto a produzioni e tipologie. Nel corso dell’intervento, una parte sarà dedicata anche alle modalità con cui la Soprintendenza effettua la propria tutela su questi territori, in attesa di acquisire nuovi elementi dal prossimo restauro dei materiali.
San Marzano del Sarno (Sa). In sala consiliare la conferenza “Il Fiume Sarno. Tra storia e archeologia” con l’archeologo Salvatore Ciro Nappo che apre il ciclo di incontri promossi dal Comune con l’associazione internazionale Amici di Pompei

Personificazione del fiume Sarno, affresco dalla Casa del Larario di Pompei conservato nell’Antiquarium di Boscoreale (foto parco archeologico pompei)
Mercoledì 18 dicembre 2024, si inaugura un ciclo di conferenze, voluto dal Comune di San Marzano sul Sarno (Sa), con la collaborazione dell’associazione Internazionale Amici di Pompei ETS, per approfondire la storia e l’archeologia della valle del Sarno e, in particolare, del territorio di San Marzano. In sala Consiliare del Comune di San Marzano, alle 19, apre la serie di incontri l’intervento dell’archeologo Salvatore Ciro Nappo “Il Fiume Sarno. Tra storia e archeologia”. Interverrà il sindaco di San Marzano sul Sarno, Andrea Annunziata. Il fiume Sarno rappresenta un palinsesto che conserva le tracce della storia millenaria della Valle che si distende tra il Vesuvio e i monti Lattari, tra l’Appennino Campano e il mare. Lungo le sponde si conservano cospicue tracce dell’Età del Bronzo, come la necropoli di Sant’Abbondio a Pompei e dell’Età del Ferro con il villaggio di località Longola a Poggiomarino e le necropoli di San Marzano, Striano e San Valentino, così come sono numerose le testimonianze dell’età romana con le ville, gli apprestamenti produttivi e i campi coltivati. Per la natura del fiume e la sua importanza per l’economia e la storia della Valle del Sarno, sono conservate importanti fonti scritte che ci rimandano al mitico popolo dei Sarrasti e non mancano sue testimonianze nella pittura e nella scultura antica. Gli altri incontri, previsti nel 2025, vedranno come protagonisti il professore Luca Cerchiai, che racconterà della necropoli dell’età del Ferro di San Marzano sul Sarno, e il professore Ferdinando De Simone, che tratterà delle produzioni agricole della valle del Sarno in età romana.
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