Roma. Al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia la “Tornando a Nepi centro di confine: nuovi dati dalla necropoli di S. Paolo” di Chiara Mottolese, settimo appuntamento del ciclo “Chi (Ri)cerca Trova. I professionisti si raccontano al Museo”

“Tornando a Nepi, centro di confine: nuovi dati dalla necropoli di S. Paolo”: settimo appuntamento del 2025 con il ciclo “Chi (RI)cerca trova. I professionisti si raccontano al Museo”, in cui si presentano la ricerca scientifica e i progetti di studio che coinvolgono il museo nazionale Etrusco di Villa Giulia. Venerdì 19 settembre 2025, alle 16, Chiara Mottolese porta i partecipanti a scoprire nuovi dati dalla necropoli di S. Paolo. Ingresso gratuito in Sala Fortuna fino ad esaurimento posti. Prenotazioni all’indirizzo mn-etru.didattica@cultura.gov.it. Nella conferenza verranno esplorate tre tombe a camera, sostanzialmente inedite, rinvenute nel sepolcreto di San Paolo di Nepi e databili fra l’età orientalizzante e quella arcaica, individuate nel corso di uno scavo d’emergenza a tutela del territorio, diretto da D. Rizzo nel 1992, per conto dell’allora Soprintendenza dell’Etruria meridionale. L’analisi dei contesti, che si inserisce nel quadro di un più ampio progetto di ricerca, ha preso avvio dalla documentazione archivistica e fotografica ed è proseguito con lo studio dei materiali dei corredi funerari conservati nei depositi del museo nazionale etrusco di Villa Giulia. I risultati di questa ricerca offrono un’ulteriore testimonianza della cultura artigianale e della ritualità funeraria, che contribuisce a delineare i tratti caratteristici della comunità nepesina, evidenziando gli aspetti di continuità e diversità con le realtà circostanti di area falisca, etrusca e capenate.

Chiara Mottolese si è formata presso la Sapienza-Università di Roma, partecipando alle attività di ricerca archeologica promosse dall’insegnamento di Etruscologia e Antichità italiche. Nel 2012 ha conseguito la Specializzazione in Beni Archeologici e nel 2016 ha concluso il Dottorato di Ricerca. Ha prodotto diversi contributi scientifici, per lo più inerenti la cultura materiale d’età orientalizzante, con particolare riferimento al distretto tiberino. Dal 2021 insegna all’I.I.S. C. Matteucci di Roma e prosegue l’attività di studio dei contesti funerari di Nepi e di Capena.

Tag:, , , ,

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.