Denizli (Turchia). Nella campagna 2025 a Tripoli ad Maeandrum prova generale per l’anastilosi della volta monumentale nell’ambito del progetto “Il Ninfeo Monumentale di Tripolis ad Maeandrum. Archeologia, architettura e restauro”, condotto dal CNR ISPC in collaborazione con l’università di Pamukkale

Il team del Cnr Ispc alla fine della prova di ricostruzione della volta monumentale del Ninfeo di Tripoli ad Maeandrum in Turchia (foto cnr ispc)

L’obiettivo principale della campagna 2025 era sperimentare la ricostruzione della volta monumentale del ninfeo dell’antica città di Tripoli ad Maeandrum, in Turchia. E l’esperimento sembra essere perfettamente riuscito. È il primo bilancio di una fase intensa – appena conclusa – della campagna 2025 del progetto “Il Ninfeo Monumentale di Tripolis ad Maeandrum. Archeologia, architettura e restauro”, condotto dal CNR ISPC in collaborazione con l’università di Pamukkale, Denizli (Turchia).

Progetto “Il Ninfeo Monumentale di Tripolis ad Maeandrum. Archeologia, architettura e restauro”: al centro Tommaso Ismaelli tra Giacomo Casa e Sara Bozza (foto cnr ispc)

Il progetto “Ninfeo Monumentale” è finalizzata allo studio del patrimonio architettonico di Tripolis, una grande città della Lidia meridionale. La città di Tripolis ad Maeandrum, situata ai confini delle regioni di Lidia e Frigia (Turchia), ha svolto un ruolo chiave al crocevia tra i fiumi Lykos e Meandro dal periodo ellenistico a quello bizantino. Dal 2012 la città è oggetto di scavi e restauri da parte della missione archeologica dell’università di Pamukkale (Tripolis Kazısı), diretta dal prof. dr. Bahadır Duman. Il progetto italiano, diretto da Tommaso Ismaelli (CNR SPC), è finalizzato allo studio, restauro, valorizzazione e anastilosi del Ninfeo Monumentale (II-V sec. d.C.), uno dei principali edifici pubblici della città. Nato come laboratorio archeologico congiunto tra i due Paesi, Italia e Turchia, finanziato durante il biennio 2019-2021 dal CNR, il progetto “Ninfeo Monumentale”, dal 2022, è riconosciuto ufficialmente dal ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale (MAECI). Fanno parte del team di ricerca: Tommaso Ismaelli (Cnr-Ispc di Firenze), Sara Bozza (Cnr-Ispc di Lecce), Giacomo Casa (Sapienza università di Roma, associato ISPC), Lorenzo Kosmopoulos (Cnr-Ispc di Firenze). Le attività vedono la partecipazione congiunta di ricercatori, studenti e restauratori turchi e italiani di varie istituzioni, università e centri di ricerca.

Tommaso Ismaelli segue la catalogazione e lo studio dei frammenti lapidei del Ninfeo di Tripoli ad Maeandrum in Turchia (foto cnr ispc)

Durante la missione, il team ha proseguito lo studio e la digitalizzazione dei rivestimenti parietali del ninfeo. Sono stati analizzati centinaia di frammenti marmorei per ricostruire la configurazione originaria della decorazione.

Cuore della campagna è stata la prova di ricostruzione della grande volta in marmo e travertino, che un tempo dominava il settore nord del monumento e scavalcava la strada che conduce al teatro. Dopo la prova a terra dello scorso anno, è stata realizzata una nuova impalcatura su misura per il rimontaggio provvisorio di tutti gli elementi originali, integrati da 10 nuovi blocchi in travertino tagliati direttamente in cantiere.

Progetto “Il Ninfeo Monumentale di Tripolis ad Maeandrum. Archeologia, architettura e restauro”: una fase della ricostruzione della volta monumentale (foto cnr ispc)

Questa fase è fondamentale per verificare la posizione dei blocchi e definire gli accorgimenti tecnici per l’anastilosi definitiva, prevista nella prossima campagna di settembre. Un passo decisivo verso la ricostruzione del ninfeo, che unisce competenze archeologiche, architettoniche, conservative e artigianali in un lavoro corale tra professionisti italiani e turchi.

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