Creta. A Gortina la campagna 2025 dell’università di Padova diretta dal prof. Bonetto ha messo in luce sette gradinate del teatro, le fondazioni del tempio di Apollo Pizio e una fossa propiziatoria di età proto-arcaica

Le gradinate del teatro di Gortina (Creta) messe in luce dalla campagna di scavo 2025 dell’università di Padova (foto saia)

Il prof. Jacopo Bonetto (università di Padova) sullo scavo del Santuario di Apollo Pizio a Gortina sull’isola di Creta (foto saia)
Dopo quattro settimane si sono conclusi gli scavi 2025 al santuario di Apollo Pizio a Gortina sull’isola greca di Creta condotti dall’università di Padova – dipartimento dei Beni culturali (12 giugno – 12 luglio 2025) in collaborazione con l’Eforia alle Antichità di Heraklion, sotto la direzione del prof. Jacopo Bonetto. Le ricerche di quest’anno hanno messo in luce sette gradinate del teatro, recuperando la testa di una statua di marmo probabilmente di Asclepio. Gli scavi all’angolo SO del recinto del Tempio hanno identificato le fondazioni e una fossa propiziatoria di età proto-arcaica con scudi miniaturistici, contenitori in uso nei santuari, e oggetti simbolici: un elemento di collana in ambra, una foglia eburnea di alloro, una punta di lancia in ferro, una lamina e un bovide in bronzo, insieme a oltre 3000 ossa di roditori.
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