Bologna. L’incontro con Marinella Marchesi del museo Archeologico su “Dalla sala al web. Il lapidario del Museo Civico Archeologico” alla biblioteca Borgo Panigale “Miriam Ridolfi” nuovo appuntamento della rassegna “BiblioMuse. Dalle biblioteche ai musei”: nel Lapidario oltre 400 reperti raccontano le storie degli antichi cittadini di Bononia
Per la rassegna Bibliomuse Dalle biblioteche ai musei,

L’archeologa Marinella Marchesi del museo civico Archeologico di Bologna (foto Fb)
martedì 17 dicembre 2024, alle 14.30, alla Biblioteca Borgo Panigale “Miriam Ridolfi” in via Legnano 2 a Bologna, la conferenza “Dalla sala al web. Il lapidario del Museo Civico Archeologico” con l’archeologa del museo civico Archeologico Marinella Marchesi pronta a narrare le più affascinati storie dei cittadini dell’antica Bononia riemerse dalle acque del Reno al Pontelungo ben 130 anni fa. Cittadini, liberti, artigiani, soldati e matrone sono pronti a fare udire la loro voce dopo 2000 anni.

Il chiostro del museo civico Archeologico di Bologna dove è organizzato il lapidario (foto bologna musei)
Il vasto patrimonio di lapidi romane conservato nel Lapidario del museo civico Archeologico, composto da oltre 400 reperti, offre al pubblico del Museo la possibilità di “incontrare” un’umanità variegata e operosa fatta di donne e uomini, artigiani e magistrati, liberi e liberti, indigeni e stranieri che ha voluto lasciare traccia di sé attraverso iscrizioni soprattutto di ambito funerario. Sono gli antichi cittadini di Bononia, le cui storie vengono raccontate prevalentemente dai monumenti recuperati nel cosiddetto “Muro del Reno”, un’opera di consolidamento costruita nell’alveo del fiume in età tardo antica (IV secolo d.C.), nella zona dell’attuale Pontelungo, da cui furono recuperate oltre 200 lapidi provenienti da un vicino sepolcreto di età romana (I sec. a.C. – I sec. d.C.). La lettura di queste storie non è certo facile e accessibile a tutti al giorno d’oggi, complice la lingua utilizzata – il latino – e la profonda diversità di codici di comunicazione. Proprio per cercare di ridare voce a questi nostri concittadini di 2000 anni fa, è stato creato lo scenario tematico del portale civico web “Storia e Memoriadi Bologna” dedicato al Lapidario romano dove sono raccontati 137 monumenti esposti in Museo. Una pubblicazione online rivolta al pubblico non specialistico, dove trovare tanti spunti sulla vita cittadina, sulla cultura e sulla società della città al tempo dei Romani.
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