Roma. Apertura straordinaria del museo paleontologico La Polledrara di Cecanibbio. Due visite guidate e due dimostrazioni di taglio dell’industria litica e della levigatura dell’osso per un viaggio gratuito nel Pleistocene

Il museo Paleontologico La Polledrara di Cecanibbio, uno dei più ricchi depositi paleontologici d’Europa, a due passi da Roma (foto ssabap-roma)
Un viaggio nel Pleistocene a due passi da Roma. Tra le vie Aurelia e Boccea, nella campagna a nord-ovest di Roma, si trova il museo Paleontologico La Polledrara di Cecanibbio, uno dei più ricchi depositi paleontologici d’Europa. Domenica 15 dicembre 2024, la soprintendenza speciale di Roma, diretta da Daniela Porro, promuove un’apertura straordinaria del museo dove si alterneranno visite guidate e dimostrazioni di taglio dell’industria litica e della levigatura dell’osso realizzati dalla soprintendenza speciale in collaborazione con Matrix 96, specialisti di archeologia sperimentale. Le visite di domenica 15 dicembre 2024 della durata di 45 minuti sono gratuite con prenotazione obbligatoria compilando gli appositi moduli: il turno di visita delle ore 10 a questo link https://forms.gle/dhWuNpj3LYo737m47; il turno di visita delle ore 11.45 a questo link https://forms.gle/71ER9k6UinmDpcqf8. Dopo ogni visita è prevista la dimostrazione sperimentale, dalle 11 alle 11.30 e dalle 12.45 alle 13.15.

Dettaglio dei resti di grandi mammiferi conservati nel museo Paleontologico La Polledrara di Cecanibbio, uno dei più ricchi depositi paleontologici d’Europa, a due passi da Roma (foto ssabap-roma)
Il Museo che diventerà uno dei luoghi centrali dell’Ecomuseo di Roma Ovest, progetto inserito nel PNRR Caput Mundi, è unico nel suo genere: al suo interno sono stati identificati migliaia di resti di animali, soprattutto grandi mammiferi, in particolare elefante antico, bue primigenio e cervo elafo oltre a resti di rinoceronte, cavallo, cinghiale, bufalo d’acqua, lupo e volpe. Le ricerche svolte nel sito hanno permesso di individuare ossa appartenenti ad almeno 30 individui adulti di elefante antico, tra questi alcuni esemplari mostrano gran parte dello scheletro ancora in connessione anatomica.
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