Torino. Al museo Egizio c’è “Festival 200”: una tre giorni ricca di attività, spettacoli e incontri per celebrare il bicentenario del museo Egizio. Eventi gratuiti – con prenotazione obbligatoria online – per tutte le età, tra conferenze, laboratori, spettacoli musicali e di danza. Ecco il programma

Installazioni a Torino per annunciare il bicentenario del museo Egizio (foto museo egizio)
Il centro di Torino da qualche giorno si è tinto di giallo, a cominciare dalle fioriere in piazza San Carlo accanto a installazioni con il logo del museo Egizio. La capitale sabauda si sta imbellettando al meglio per festeggiare il bicentenario del più antico museo di antichità egizie del mondo.
Dal 20 al 22 novembre 2024, c’è infatti “Festival 200”: una tre giorni ricca di attività, spettacoli e incontri per celebrare insieme il bicentenario del museo Egizio. Con eventi per tutte le età, tra conferenze, laboratori, spettacoli musicali e di danza, vengono aperte gratuitamente le porte per far scoprire alla città e agli ospiti i nuovi allestimenti del museo Egizio e festeggiare assieme. Mercoledì 20 novembre: NOTTE BIANCA AL MUSEO dalle 21 alle 24, con uno spettacolo di danza a cura di Marco Pelle, con Antonella Albano (prima ballerina Teatro alla Scala, Milano). Giovedì 21 e venerdì 22 novembre: visita libera alle sale museali arricchita da spettacoli musicali dei Piccoli Cantori di Torino, speed lectures e handling sessions, con talk, presentazioni, conferenze e tante attività per grandi e piccoli su prenotazione. Durante il festival, l’ingresso al museo è gratuito, con prenotazione online. Alcune attività, sempre gratuite, vanno prenotate.
I festeggiamenti del bicentenario iniziano con uno spettacolo di danza molto speciale: “Safe from the sleep”, a cura di Marco Pelle (coreografo, danzatore e Accademico Olimpico), con Antonella Albano (prima ballerina Teatro alla Scala, Milano). “Safe from Sleep” è la storia di un volo infinito, raccontato attraverso l’incontro, la perdita e il viaggio che ne nasce. Sarà presentato in due repliche, alle 22 e alle 23. Lo spettacolo è fruibile liberamente, in Galleria dei re, accedendo al museo con prenotazione gratuita, da fare online a questo link https://egizio.museitorino.it/…/festival-200-dal-20-al…/.
Questi i talk su prenotazione: 21/11, alle 11: Tutta l’umanità ne parla. Edizione egizia. Puntata live del programma di Radio 3, con Edoardo Camurri e molti altri ospiti. Sarà messo in scena un episodio ottocentesco poco noto, in un dialogo impossibile senza tempo che racconta le origini della collezione del Museo Egizio, sul filo dell’ironia. 21/11 alle 11: Dietro le quinte del Museo Egizio. La cappella rupestre di Ellesiya: un nuovo allestimento aperto a tutti. Un autentico monumento dell’antico Egitto a Torino: storia, significato e vicende di una cappella rupestre di età faraonica, dalla Nubia al Museo Egizio. Un racconto di Johannes Auenmüller, Alessia Fassone, Paolo Marini, Beppe Moiso e Tommaso Montonati. 21/11 alle 14.30: Dietro le quinte del Museo Egizio. Materia. Forma del tempo: i diari di viaggio. Il nuovo allestimento del Museo Egizio sul dialogo tra materiali e saperi artigiani, nel racconto, personale e professionale, dei suoi curatori, restauratori e progettisti. Ne parlano Enrico Ferraris, Federica Facchetti, Valentina Turina, Enrico Barbero, Tommaso Montonati, con Paola Buscaglia (CCR La Venaria Reale). 21/11 alle 17.30: Architectural tour by OMA. Con David Gianotten, Andreas, Karavanas e Andrea Tabocchini. In lingua inglese. 21/11 alle 18.30: Destini incrociati. L’Italia, Torino e il Museo Egizio 1824-2024. Serie di brevi conferenze con alcuni degli autori del volume del Bicentenario. Intervengono: Silvano Montaldo, Bruno Luca Maida, Giovanni Semi, Simona Troilo, Carlo Greppi. Modera Christian Greco.
22/11 alle 11: Cerimonia di presentazione del francobollo celebrativo del bicentenario del Museo Egizio. 22/11 alle 16: Dietro le quinte del Museo Egizio. Sotto un’altra luce: il nuovo allestimento dello statuario monumentale del Museo Egizio. Per la prima volta le sculture dello statuario monumentale del museo Egizio sono ridisposte per raccontare la loro storia e quella del tempio da cui provengono. Intervengono: Federico Poole, Paolo Del Vesco, Cédric Gobeil, Martina Terzoli, Alessandro Girardi e Johannes Auenmüller. 22/11 alle 18: What is a Museum? Christian Greco in dialogo con Ali Abdelhalim (direttore del Museo del Cairo). In lingua inglese, con traduzione simultanea.

Bambini impegnati nel gioco-laboratorio “Le avventure della dea Sekhmet” al museo Egizio di Torino (foto museo egizio)
Avventure in museo su prenotazione: 21/11, dalle 17.30 alle 18.30, Le avventure della dea Sekhmet: Siamo dei!, Gioco della Senet, Scavando si impara, Cercasi investigatori! 22/11, dalle 17.30 alle 18.30, Rischia Thot, Le avventure della dea Sekhmet, Siamo dei!, Gioco della Senet, Scavando si impara, Cercasi investigatori!
Il Festival 200 offre al pubblico l’opportunità di assistere alla performance “Il Canto del Nilo”, scritta e interpretata dai Piccoli Cantori di Torino: giovedì 21 novembre, alle 15.30 e alle 16.30, alla Galleria dei Re. Il progetto parte dalla riflessione sulla centralità dell’acqua. Dall’acqua nasce la prima forma di vita; sul corso dell’acqua si sviluppa la civiltà egizia; dall’acqua si giungeva alla Cappella rupestre di Ellesiya e lungo il corso del Nilo, nel XX secolo, il piccolo tempio è giunto sino al Museo Egizio, donato dall’Egitto all’Italia in segno di gratitudine. I testi e la musica sono stati composti in un processo di co-creazione tra i Piccoli Cantori e il direttore, Carlo Pavese. Gianfranco Montalto ha contribuito per la parte pianistica. Il risultato è una performance in due parti, la cui esecuzione è in programma il pomeriggio del 21 novembre al Museo Egizio, in due repliche. Le voci dei Piccoli Cantori che si muoveranno come correnti fluviali, incanalandosi in rivoli curiosi, portando al tempio – come offerte – tutto ciò che il loro flusso porta con sé. La performance sarà fruibile liberamente tra le sale, l’ingresso al museo Egizio durante il festival è gratuito, con prenotazione obbligatoria. La realizzazione del “Canto del Nilo” è stata sostenuta da Fondazione CRT.
Per i 200 anni del museo Egizio è stato pubblicato il libro “La memoria è il nostro futuro. 200 anni del Museo egizio” a cura di Christian Greco (Franco Cosimo Panini Editore), una narrazione polifonica, costruita attraverso contributi di esperti di storia, archeologia ed egittologia, archivistica, antropologia, architettura, restauro e biblioteconomia. Uno spaccato che racconta la storia culturale e sociale di Torino e dell’Italia degli ultimi 200 anni e prepara il museo Egizio alle sue prossime sfide. Il volume sarà disponibile in anteprima e a un prezzo speciale al museo Egizio durante il “Festival 200”, dal 20 al 22 novembre. Sarà poi in libreria a partire dal 29 novembre 2024. Il museo Egizio di Torino celebra i duecento anni dalla sua fondazione. Questo libro, curato dal direttore Christian Greco, rappresenta la pubblicazione ufficiale del bicentenario e offre uno sguardo senza precedenti su tutto ciò che ruota attorno al museo Egizio, non limitandosi a una semplice ricostruzione della storia dell’istituzione torinese, delle sue collezioni o della sua fortuna; attraverso una struttura a più voci ogni aspetto della vita del Museo Egizio è presentato all’interno del più ampio contesto in cui si trova a esistere. Nelle pagine si alternano gli interventi di curatori del Museo Egizio e docenti, ricercatori e curatori provenienti da altre istituzioni nazionali e internazionali, talvolta in dialogo tra loro. I contributi diventano così laboratori nei quali si confrontano idee, visioni e proposte inerenti a un ampio ventaglio di temi: il ruolo del Museo nello sviluppo dell’egittologia, e a sua volta l’impatto che l’evoluzione della disciplina ha avuto e ha ancora ancora oggi sulle sue scelte; l’importanza dell’integrazione tra discipline umanistiche e scientifiche; i rapporti con altre istituzioni museali, con gli studiosi e con il pubblico; l’Egitto immaginato dell’ “egittomania” e quello reale che rivendica una voce nel raccontare la propria storia. Il risultato è un volume che dimostra come futuro e memoria siano strettamente intrecciati.
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