Ischia (Na). A Villa Arbusto, sede del museo Archeologico di Pithecusae, la conferenza “Dal Levante ad Ischia: un Mediterraneo condiviso” con Ida Oggiano, dirigente di ricerca all’Ispc-CNR, sesto appuntamento del progetto Kepos 2024

ischia_lacco-ameno_villa-arbusto_archeologico_progetto-kepos-dal-levante-ad-ischia-un-mediterraneo-condiviso_oggiano_locandinaGiovedì 5 settembre 2024, alle 19.30, a Villa Arbusto sede del museo Archeologico di Pithecusae di Lacco Ameno, sesto appuntamento del progetto Kepos, organizzato dalla Fondazione W. Walton e Giardini La Mortella e dedicato alle fasi storiche più antiche dell’isola d’Ischia, e dedicato al mondo levantino e alle connessioni col mondo greco e con l’antica Pithekoussai, con la dirigente di ricerca all’Istituto di Scienze del Patrimonio culturale del CNR, la prof.ssa Ida Oggiano, illustrerà il tema con la relazione “Dal Levante ad Ischia, un Mediterraneo condiviso”. Dopo i saluti del sindaco di Lacco Ameno Giacomo Pascale e di Alessandra Vinciguerra, presidente della Fondazione W. Walton e Giardini La Mortella, interverrà la prof.ssa Ida Oggiano. L’incontro sarà moderato da Mariangela Catuogno, direttore scientifico del Progetto Kepos. Ingresso libero dalle 19.

ischia_lacco-ameno_necropoli-pithecoussai_corredo-tomba-545_foto-museo-lacco-ameno

Corredo della tomba 545 dalla necropoli di Pithekoussai al museo Archeologico di Pithecusae: presenti un unguentario fenicio e una coppetta tripode di produzione locale (foto museo lacco ameno)

I primi tre secoli del primo millennio a.C. nel Mediterraneo furono caratterizzati da una grande mobilità di navi, merci, uomini e idee. Le coste del Mediterraneo Orientale e Cipro, il cosiddetto Levante, divennero parte integrante del sistema economico e culturale del Mediterraneo centro-occidentale (Sicilia e Sardegna, Nord-Africa e area tirrenica e Spagna). Tracce della presenza levantina sono sempre più evidenti negli scavi archeologici dell’area tirrenica e si aggiungono alla nota documentazione di Ischia, tra i primi luoghi di incontro tra le comunità locali, i greci dell’Eubea e i “levantini” appunto. Ma chi erano i Levantini di cui si parla? Chi furono i “phonikes”, i Fenici, che navigarono in questa parte del Mediterraneo ancor prima di fondare le loro colonie? Con la presentazione si proporrà un viaggio a ritroso, visitando un Vicino Oriente la cui multiculturalità è la base della sua ricchezza passata e contemporanea.

ischia_lacco-ameno_necropoli-san-montano_corredo-tomba-944_disegno_foto-museo-lacco-ameno

Corredo della Tomba 944 rinvenuto nella necropoli di S. Montano a Lacco Ameno: disegno pubblicato da Giorgio Buchner, nel 1983

Ricorda Mariangela Catuogno: già Giorgio Buchner, nel 1983, pubblicando il corredo della Tomba 944 rinvenuto nella necropoli di S. Montano a Lacco Ameno sull’isola d’Ischia composto da una oinochoe (brocca locale), due skyphoi di tipo corinzio (coppe), una anforetta d’impasto a spirali, un aryballos (unguentario), due fibule, due fermatrecce, due anelli, globetti pendenti, scriveva: ” …l’unica fonte degli aryballoi usati a Pithekoussai nel terzo quarto dell’VIII sec. a.C. era il Levante, invita alla riflessione… si tratta di un rito allogeno…di una distinzione etnica… analoghe a quelle dimostrate dalle testimonianze epigrafiche semitiche… oppure ci troviamo di fronte ad un altro fenomeno pertinente alla stratigrafia sociale euboica, dalla cui espressione materiale non saranno certo state assenti le vicissitudini commerciali dell’epoca in cui ai vecchi contatti con l’Oriente si aggiungevano le imprese nell’ Occidente?”. Ne parlerà nell’incontro a Villa Arbusto.

Tag:, , , , , , , , , , ,

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.