Paestum-Velia. Al via nelle serate d’estate “PArCOSCENICO”, il ciclo estivo di eventi di teatro e musica: si inizia con “Passi d’amore” da “Il Simposio” di Platone, ai piedi del tempio di Nettuno

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Il 21 luglio 2024 prende il via a Paestum “PARCOSCENICO”, il ciclo estivo di eventi di teatro e musica che animerà le serate nei parchi archeologici di Paestum e Velia. Tre serate straordinarie tra le vestigia della Magna Grecia, all’insegna delle più belle arti performative. Il primo evento sarà “Passi d’amore” da “Il Simposio” di Platone, che si terrà ai piedi del tempio di Nettuno: musiche, canti, libagioni, gioco del kottabos e molti altri usi e costumi dell’antichità saranno al centro della rappresentazione teatrale che ripropone in parte l’opera di Platone. Lo spettacolo si ripeterà il 21 agosto 2024 nel fantastico scenario dell’area archeologica di Velia. Il 18 agosto, sempre a Velia, si terrà lo spettacolo “L’alba. Dove il ricordo scompare e il respiro si nutre solo d’amore”, un racconto riflessivo sull’essenza delle felicità.

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Il primo appuntamento domenica 21 luglio 2024, alle 21, a Paestum. In scena lo spettacolo teatrale tra parole e musica “Passi d’Amore”, tratto dal Simposio di Platone e con regia e drammaturgia di Melissa Di Matteo. Con Melissa di Matteo, l’attore e cantante Antonio Speranza e il cantautore agropolese Michele Pecora, accompagnamento musicale della vocalist Paola Salurso e dei polistrumentisti Vincenzo Bavuso, Pietro Ciuccio e Raffaele Vitiello. La partecipazione allo spettacolo è inclusa nel biglietto di ingresso serale di 10 euro ai Parchi e nell’abbonamento “Paestum e Velia”. Disponibile la navetta gratuita tra i due siti. Uno spettacolo dedicato agli amanti e i cultori dell’opera filosofica, ma anche a chi non la conosce affatto, soprattutto ai giovani che possono muovere i primi passi nella riflessione antica, riscoprendone l’assoluta contemporaneità. E se pensiamo all’amore visto con gli occhi di un ragazzo di oggi, che tra la velocità dei social network non ha più spazio di creatività e fantasia? Un amore che viene a volte consumato prima ancora di essere provato con l’esperienza. Richiami a notizie di cronaca attuali sembrano trovare una spiegazione del “come” possano accadere e del “come” si possano evitare certe vicende, forse proprio grazie all’amore. Un pubblico di spettatori attivi, richiamati dall’arte della maieutica a non poter resistere all’ascolto, al pensiero e al dialogo, cullati da musiche e canzoni che partono dall’antichità e arrivano ai nostri giorni. Tutto in una location unica: i parchi archeologici di Paestum e Velia. L’evento della rappresentazione teatrale ci sembra nascere e prendere forma tra queste meraviglie… La straordinarietà dei luoghi è oggettiva e lo è anche il suo legame ancestrale col simposio, ancora oggi raccontato per esempio grazie alla presenza nel museo nazionale di Paestum di scene rappresentate su pitture vascolari e soprattutto su una delle lastre della famosa Tomba del Tuffatore, uno dei simboli del Museo stesso.

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