Cina. A pochi giorni dalla chiusura a Suzhou della mostra “ETRUSCHI. Signori dell’Italia antica / ETRUSCANS. Lords of ancient Italy”, il museo civico Archeologico di Bologna ha pubblicato il video promozionale realizzato per il pubblico cinese con l’intervento della curatrice Federica Guidi
Il museo civico Archeologico di Bologna, a pochi giorni dalla chiusura al Wuzhong Museum di Suzhou (Cina) ha postato il video promozionale della mostra “ETRUSCHI. Signori dell’Italia antica / ETRUSCANS. Lords of ancient Italy” per il pubblico cinese con l’introduzione della curatrice Federica Guidi, archeologa del museo bolognese che ha promosso la mostra con oltre 300 reperti bolognesi affiancati da importanti prestiti del museo Archeologico nazionale di Napoli. La mostra, ricordiamolo, è stata prorogata al 29 gennaio 2023 proprio per la risposta molto positiva del pubblico (vedi Cina. Prorogata a Suzhou la mostra “ETRUSCHI. Signori dell’Italia antica / ETRUSCANS. Lords of ancient Italy”, ideata e curata dal museo civico Archeologico di Bologna. Già superati i 100mila visitatori | archeologiavocidalpassato).
“L’Italia preromana presentata in mostra”, racconta Guidi, “offre la testimonianza delle varie civiltà e del loro sviluppo prima della conquista di Roma. Tra queste sicuramente gli etruschi hanno giocato un ruolo molto importante all’interno della storia della penisola al punto tale che sono ricordati dalle fonti storiche come il popolo che prima di Roma ha dominato quasi tutta l’Italia. La mostra “Etruschi. Signori dell’Italia antica” è un importante progetto e permette l’occasione di presentare al pubblico cinese alcuni dei tratti più importanti e qualificanti di una delle più grandi civiltà dell’Italia antica: gli etruschi. Il fiorire della civiltà etrusca – è contemporaneo allo Spring and Autumn period in Cina. Due antiche culture, due Paesi differenti, così lontane nello spazio, così vicine ora, per la prima volta, a Suzhou”. Il video si conclude con l’invito al pubblico cinese a visitare la mostra per trovare certo degli elementi di comparazione, ma per trovare differenze e magari sviluppare guardando i nostri oggetti qualche nuova idea e qualche nuovo punto di vista. Alla luce dei numeri registrati, l’invito è stato accolto alla grande.
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