Venezia. Nel 1600 anniversario della fondazione di Venezia e nel decennale del sito Unesco “Siti preistorici palafitticoli dell’arco alpino”, apre a Palazzo Corner Mocenigo la mostra “Vivere tra terra e acqua” – Dalle palafitte preistoriche a Venezia” che avvicina la storia di Venezia e la cultura degli insediamenti palafitticoli

Nel corso del 2021 si celebra l’anniversario dei 1600 anni della fondazione di Venezia, avvolta in tratti mitici, della città costruita sull’acqua, e al contempo si conta il primo decennale di un altro sito UNESCO, che celebra i “Siti preistorici palafitticoli dell’arco alpino”. È in questo contesto che va inserita la mostra “Vivere tra terra e acqua. Dalle palafitte preistoriche a Venezia” che avvicina la storia di Venezia, la città che sorge su pali infitti nel terreno limoso della laguna e la cultura degli insediamenti palafitticoli sepolti nei depositi torbosi di antichi laghetti. Due siti Unesco, separati da migliaia di anni, uniti dalla medesima spinta a costruire e vivere l’ambiente umido. L’inaugurazione venerdì 25 giugno 2021 alle 11, a Palazzo Corner Mocenigo in Campo San Polo 2128/a a Venezia, sede del Comando Regionale Veneto della Guardia di Finanza. La mostra “Vivere tra terra e acqua” – Dalle palafitte preistoriche a Venezia” (25 giugno 2021 – 31 ottobre 2021) è promossa proprio dal Comando Regionale Veneto della Guardia di Finanza, in collaborazione con la Direzione Regionale Musei Veneto, e in partnership con la soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio di Verona Rovigo e Vicenza, sulla scorta del relativo Protocollo d’Intesa sottoscritto in data 24 febbraio 2021.


Tracce di palafitte conservate sotto la superficie dell’acqua (foto comando regionale guardia di finanza)

Il sito palafitticolo del laghetto della Costa ad Arquà Petrarca (Pd) (foto parco colli euganei)
Venezia vanta una lunga storia e la sua formazione, quale insediamento umano, è dovuta ad un “sinecismo” degli abitati sorti sulle altre strisce di terra della laguna in seguito alle invasioni barbariche che spinsero la popolazione ad individuare opportuno rifugio nella piccola isola che sarà l’anima della Serenissima. Patrimonio mondiale dell’umanità, l’impianto urbano di Venezia poggia su fondazioni in legno, pali infitti nel terreno morbido e limoso, che ancor oggi sorreggono le piattaforme sulle quali si innalzano i palazzi veneziani, con il loro patrimonio di storia e cultura. Una tecnica all’altezza di importanti sfide ingegneristiche, ma che affonda le sue origini a partire dal Neolitico. La mostra di Palazzo Corner Mocenigo mette a confronto la storia e la cultura di Venezia che sorge su fondazioni in legno di pali infitti nel terreno morbido e limoso e gli insediamenti palafitticoli sepolti nei depositi torbosi di antichi laghetti o corsi fluviali. Ed espone gli aspetti salienti del grande tema del costruire e vivere in ambienti umidi, proponendo un percorso che illustri, grazie ai dati scientifici provenienti dalle più aggiornate ricerche e all’osservazione diretta dei reperti esposti, gli aspetti salienti di un fondamentale momento della nostra storia: il mondo palafitticolo.


Il laghetto del Frassino vicino a Peschiera (Vr) (foto drm-veneto)

Ricerche archeologiche subacquee nelle acque del laghetto del Frassino vicino a Peschiera (foto drm-veneto)
Gli insediamenti palafitticoli sono sepolti nei depositi torbosi di antichi laghetti, o corsi fluviali, o sommersi in specchi d’acqua. Eppure, per l’UNESCO, meritano di far parte del Patrimonio dell’umanità. Le palafitte alpine hanno permesso agli specialisti di ricostruire, come in nessun’altra regione del mondo, la vita nelle società di agricoltori e allevatori tra il V e il I millennio a.C. Lungo l’arco alpino si conoscono circa 1000 siti con strutture “su palafitta”. Sono diffusi in Svizzera, Germania meridionale, Austria, Slovenia, Italia settentrionale e Francia orientale. Sono collocati per lo più presso le rive dei laghi, nelle zone di torbiera e, più raramente, lungo i fiumi. Grazie alla loro posizione in terreni saturi d’acqua, si sono conservati gli elementi strutturali in legno, i resti di cibo, gli utensili in legno e persino i tessuti. Proprio per questo motivo i resti di questi insediamenti permettono di gettare uno sguardo sulla vita del tempo: rappresentano infatti la fonte più importante per lo studio delle più antiche società contadine europee. Il sito UNESCO “Siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino” è stato iscritto nel 2011 nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO, è un sito seriale transnazionale che coinvolge sei nazioni europee: Austria, Francia, Germania, Italia, Svizzera e Slovenia e comprende 111 villaggi palafitticoli, 19 dei quali si trovano in Italia, di cui 4 in Veneto: Peschiera del Garda-Belvedere; Peschiera del Garda-Frassino; Cerea-Tombola; Arquà Petrarca – Laghetto della Costa.
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- settembre 27, 2021 -
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