Lutto nel mondo dell’archeologia: è morto il prof. Nicola Bonacasa, tra i più grandi esperti dell’arte tolemaica

Il prof. Nicola Bonacasa, professore emerito dell’università di Palermo
Lutto per il mondo accademico e la ricerca archeologica: è morto Nicola Bonacasa, archeologo di fama mondiale. Si è spento nel tardo pomeriggio di lunedì 30 novembre 2015 all’età di 84 anni. Nato a Trapani nel 1931 è stato allievo di Achille Adriani e aveva frequentato la Scuola Archeologica italiana di Atene nel 1957, prendendo parte per molti anni allo scavo di Iasos in Caria. Nicola Bonacasa, professore emerito dell’università di Palermo, accademico dei Lincei, fu direttore per molti anni dell’istituto di Archeologia dell’università di Palermo, direttore delle missioni archeologiche in Libia (Sabratha, Leptis Magna e Cirene) e in Egitto, e autore di innumerevoli pubblicazioni. Negli anni è diventato un punto di riferimento per lo studio dell’arte ellenistica dell’Alessandria tolemaica. Al professore Bonacasa si deve l’avvio dell’indagine sistematica del territorio di Himera, con pluriennali campagne di scavo da lui dirette concretizzatesi nella pubblicazione dei famosi Quaderni di Himera. “Nicola Bonacasa – lo ricordano all’università di Palermo – è stato l’artefice, insieme al Rettore pro-tempore dell’Ateneo di Palermo, prof. Ignazio Melisenda Giambertoni, della nascita del Polo didattico di Agrigento, con l’istituzione nell’a.a. 1992/93 della Scuola diretta a fini speciali per Operatori Tecnico Scientifici nel campo dei Beni Culturali-Settore Archeologico, trasformatasi nel tempo dapprima in Diploma Universitario e successivamente nel Corso di laurea in Conservazione dei Beni Culturali, di cui è stato Presidente. Corso di laurea da lui fortemente voluto, unico all’atto della sua costituzione nel meridione d’Italia, massima espressione universitaria nel campo della tutela, valorizzazione e conservazione dei beni culturali, modello ineguagliato per la didattica e la formazione delle nuove generazioni in quello che è un patrimonio indiscusso del nostro Paese invidiatoci da tutto il mondo”. “Il professore – conclude la nota dell’ateneo siciliano -, maestro da decenni di tanti giovani studenti, di valenti archeologi e docenti universitari, lascia un grande vuoto non solo per le sue doti scientifiche e culturali, ma anche per l’alto rigore morale e attaccamento alle istituzioni, di cui è stato per tutti un esempio indelebile”.
Se ne è andato un’istituzione dell’Archeologia 😦
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