Torino. Greco tiene la conferenza (on line) del museo Egizio con l’Acme su “Un monumento dimenticato a Tebe: la tomba di Ramose (TT132), responsabile del tesoro del sovrano Taharqa”. Diretta streaming

“Un monumento dimenticato a Tebe: la tomba di Ramose (TT132), responsabile del tesoro del sovrano Taharqa” è il tema affrontato dal direttore del museo Egizio di Torino, Christian Greco, nella nuova conferenza egittologica on line promossa dal museo Egizio in collaborazione con ACME, Amici e Collaboratori del Museo Egizio. Appuntamento il 1° dicembre 2020, alle 18. La conferenza sarà in lingua italiana e verrà trasmessa in streaming sul profilo YouTube e sulla pagina Facebook del museo Egizio.

La camera sepolcrale della tomba di Ramose (TT 132) descrive in modo accurato il sapere cosmografico dell’antico Egitto. Le immagini e i testi dipinti sulle pareti forniscono al defunto tutte le nozioni necessarie per compiere con successo il suo rito di passaggio. Il defunto raggiunge la camera sepolcrale nel suo stato pre-liminale. Ha abbandonato il mondo dei viventi ed entra nell’aldilà. Nel suo stato liminale viene associato ad Osiride, ed il suo corpo necessita di essere protetto durante la veglia notturna. L’iconografia della camera sepolcrale rappresenta gli episodi cruciali per la rinascita del defunto. Nel suo stato post-liminale, dopo il risveglio dal torpore della morte ascende al cielo, entra nel grembo di Nut ed inizia il viaggio assieme al dio sole.

Christian Greco. Nato nel 1975 ad Arzignano (VI), Christian Greco è direttore del museo Egizio dal 2014. Ha guidato e diretto il progetto di ri-funzionalizzazione, il rinnovo dell’allestimento e del percorso espositivo, concluso il 31 marzo 2015, che ha portato alla trasformazione dell’Egizio, da museo antiquario a museo archeologico. Formatosi principalmente in Olanda, è un egittologo con una grande esperienza in ambito museale: ha curato moltissimi progetti espositivi e di curatela in Olanda (Rijksmuseum van Oudheden, Leiden; Kunsthal, Rotterdam; Teylers Museum, Haarlem), Giappone (per i musei di Okinawa, Fukushima, Takasaki, Okayama), Finlandia (Vapriikki Museum, Tampere), Spagna (La Caixa Foundation) e Scozia (National Museum of Scotland, Edimburgh). Alla direzione del museo Egizio ha sviluppato importanti collaborazioni internazionali con musei, università ed istituti di ricerca di tutto il mondo. La sua forte passione per l’insegnamento lo vede coinvolto nel programma dei corsi dell’università di Torino e di Pavia, della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell’università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, della New York University di Abu Dhabi e della Scuola IUSS di Pavia con corsi di cultura materiale dell’antico Egitto e di museologia. Il lavoro in campo archeologico è particolarmente importante: è stato membro dell’Epigraphic Survey of the Oriental Institute of the University of Chicago a Luxor e, dal 2015, è co-direttore della missione archeologica italo-olandese a Saqqara. Al suo attivo ha molteplici pubblicazioni divulgative e scientifiche in diverse lingue e numerose partecipazioni a convegni internazionali di egittologia e di museologia come key-note speaker.
A Rovereto in mostra i 25 anni di Rassegna internazionale del Cinema archeologico attraverso i manifesti ufficiali
All’auditorium Melotti di Rovereto, dove si sta svolgendo la 25. Rassegna internazionale del Cinema archeologico, c’è una singolare mostra dei manifesti ufficiali con la quale gli organizzatori hanno voluto celebrare il prestigioso traguardo raggiunto: il quarto di secolo. E allora ripercorriamo anche noi questi 25 anni sfogliando idealmente i poster della Rassegna.

2000, 11. Rassegna: su un vaso predinastico una protome del V sec. a.C. dalla collezione Orsi del museo di Rovereto

2014, 25. Rassegna: emblema in argento dorato trovato a Morgantina con la raffigurazione di Scilla dal museo di Aidone in Sicilia
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