Roma. Al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia “Alla ricerca del tempio perduto. Conservazione e restauro di un esperimento didattico di fine ‘800” con Paola Conti e Simone Battisti: ottavo e ultimo incontro del ciclo “chi (ri)cerca trova. I professionisti si raccontano al museo”
“Alla ricerca del tempio perduto. Conservazione e restauro di un esperimento didattico di fine ‘800”: Ultimo incontro del ciclo “CHI (RI)CERCA TROVA. I professionisti si raccontano al Museo”, 8 conferenze tenute da esperti e studiosi che aprono il mondo della ricerca alla conoscenza e alla fruizione del grande pubblico e sono rivolte a curiosi, studenti e specialisti di ogni età, a cura dei Servizi educativi del Museo. Venerdì 15 dicembre 2023, alle 16, Paola Conti (Tecnicon) e Simone Battisti (Battisti Restauri) porteranno a scoprire i segreti del restauro del cosiddetto “Tempio di Alatri”, effettuati nell’ottica di un processo di riqualificazione del monumento, con lo scopo di collocarvi un progetto di realtà immersiva denominato “La macchina del Tempio”. Ingresso gratuito in Sala Fortuna fino ad esaurimento posti. Per info e prenotazioni: mn-etru.didattica@cultura.gov.it.

Il tempietto di Alatri realizzato nel 1891 nel giardino del museo nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma (foto etru)
Il cosiddetto “Tempio di Alatri” è la riproduzione a grandezza naturale di un tempio etrusco-italico, collocata nei giardini del museo nazionale Etrusco di Villa Giulia. Il tempio, realizzato tra il 1889 (anno in cui venne inaugurato il Museo) e il 1891, è uno dei primi esempi al mondo di ricostruzione per fini didattici e divulgativi. I criteri adottati per il restauro condotto dalla Tecnicon s.r.l. e da Simone Battisti nel 2022, hanno voluto rispettare il fine didattico per cui il Tempio era stato edificato. La TECNICON s.r.l. e l’Impresa Battisti Restauri hanno svolto ultimamente numerosi interventi in particolare dopo il sisma del 2016. La Tecnicon opera in Italia per conto di committenti pubblici e privati, con criteri e metodi sperimentati e approvati dall’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro e sostenuti da un continuo aggiornamento.
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