In occasione della Giornata nazionale del Paesaggio, giovedì 14 marzo 2024, a Pompei apertura al pubblico del percorso verde fuori le mura che da piazza Anfiteatro, lambendo la necropoli di Fondo Pacifico attraverso il Bosco Sacro e la passeggiata dei mandorli, percorre le mura e il perimetro esterno dell’Anfiteatro fino a Porta Sarno, immettendosi su Via dell’Abbondanza. A conferma che a Pompei archeologia, natura e paesaggio rappresentano un connubio inscindibile. Il 14 marzo 2024 il nuovo percorso – un itinerario alternativo nel verde, inclusivo e accessibile a tutti, immersi nella natura e nel paesaggio della storia – sarà inaugurato alle 12 dal direttore del Parco Gabriel Zuchtriegel. Interverranno Matteo Tanteri, amministratore unico di Arbolia, e Carlo Grieco, CEO di Sa.gest, che hanno contribuito al rimboschimento dei siti del parco archeologico di Pompei e alla valorizzazione della biodiversità, Giovanni Minucci de Il Tulipano e dai ragazzi del liceo Pascal di Pompei. La mattinata ospiterà anche due diversi momenti di inclusione e svago con i ragazzi del Tulipano Art Friendly, giovani adulti con autismi e/o disabilità cognitive coordinati e guidati dalla cooperativa sociale “Il Tulipano” che collaborano con il Parco da oltre un anno in attività di raccolta di frutta e verdura, produzione di marmellate e succhi di frutta, laboratori di progettazione partecipata di aree inclusive. Con la presentazione delle attività di agricoltura sociale a Pompei e al Real Polverificio Borbonico di Scafati faranno provare le loro biciclette inclusive da utilizzare sotto il viale dei mandorli. Con le classi artistiche del liceo “E. Pascal” di Pompei si svolgeranno poi delle sessioni all’aperto di pittura del paesaggio e della natura con la realizzazione di pannelli che andranno ad arricchire gli spazi della “Casetta di Plinio”, la futura sede operativa, poco distante nel Parco, dei Ragazzi del Tulipano.
Il rinato Vivaio Pompei nel giardino della Casa di Pansa a Pompei (foto parco archeologico pompei)
Il 14 marzo 2022 si celebra la Giornata nazionale del Paesaggio istituita dal ministero della Cultura allo scopo di promuovere le risorse paesaggistiche attraverso attività di sensibilizzazione, educazione e conoscenza del paesaggio. Il parco archeologico di Pompei presenta in anteprima per i visitatori, il nuovo Vivaio di Pompei, nel giardino della Casa di Pansa (VI, 6 1-12), che diventerà un centro di produzione per molte specie della Flora Pompeiana difficilmente reperibili in altri vivai, rarità botaniche, specie antiche coltivate secondo le tecniche in uso nell’antica Pompei. Gli scavi ottocenteschi, che liberarono la grande residenza affacciata su via delle Terme, individuarono nel 1827 un grande giardino organizzato con lunghi letti di coltivazione di forma rettangolare. Nel settembre 1943 le bombe alleate colpirono il grande giardino e alla fine degli anni Cinquanta si avviarono i lavori di riordino con la formazione del primo vivaio per coltivare la Flora Pompeiana. Oggi il vivaio, dopo molti anni, viene riattivato e rigenerato con un progetto che, riadeguandolo ai mutamenti subiti in epoca contemporanea, rispetta sistematicamente ogni riferimento storico e archeologico. Il parco archeologico di Pompei è, con il parco archeologico del Colosseo, l’unico istituto del ministero della Cultura dotato di autonomia speciale ad esercitare anche le competenze proprie delle soprintendenze Archeologia Belle Arti e Paesaggio nel territorio di competenza, proprio in virtù dello stretto legame tra i siti archeologici ed il paesaggio circostante.
Vivaio ricostituito a Pompei (foto parco archeologico pompei)
La visita in anteprima consentirà di conoscere le ollae pertusae, fedeli riproduzioni dei vasi a perdere che gli antichi utilizzavano per coltivare le piante, le legature di salice dei pali tutori per la collezione di rose antiche, la balaustra in canne di fiume realizzata con la tecnica attestata dai dati di scavo e dalle pitture di giardino, e tanto altro ancora che sarà illustrato durante la giornata dal funzionario Paolo Mighetto e dal giardiniere d’arte di Pompei Maurizio Bartolini. Il Vivaio sarà aperto al pubblico per tutta la giornata del 14 marzo in vista della prossima apertura permanente.
Il costituendo Bosco di Porta Anfiteatro a Pompei (foto parco archeologico pompei)
Contestualmente, è partito il programma di rimboschimento delle aree verdi a corona delle mura di Pompei: un tassello del piano di valorizzazione della biodiversità degli oltre 50 ettari del patrimonio verde al di fuori delle mura della città antica. Oltre 4000 nuovi alberi e arbusti a partire dal Bosco di Porta Anfiteatro. Un bosco in fase di realizzazione – ispirato al rapporto intrinseco tra natura e sacralità nell’antico Mediterraneo, che trovò espressione nei boschi sacri di antichissima memoria come quello di Nemi nel Lazio, ma anche nelle pitture pompeiane di “paesaggi sacri” dominati da grandi alberi – con circa 400 tra lecci, platani, tamerici, olmi, querce, collocati seguendo la sola regola della suggestione che il luogo ha offerto ai piantatori, con il lancio di ciottoli bianchi, picchettature con canne di fiume e legature di rafia a formare macchie e radure con cespugli di rose, corbezzoli a rappresentare l’immortalità, mirti, lentischi.
Mappa delle aree di rimboschimento a Pompei (foto parco archeologico pompei)
Il programma di imboschimento del parco archeologico di Pompei, avviato da alcuni mesi consentirà, tra il 2022 e il 2024, di mettere a dimora più di 6mila tra alberi e arbusti in nuove aree boscate nell’ubertosa corona verde che cinge Pompei. Già con la sistemazione paesaggistica della passeggiata lungo le mura da Porta Anfiteatro a Porta Nola, nella primavera scorsa, erano stati messi a dimora dal PAP, con il cantiere della manutenzione del verde 70 cipressi e 1300 tra corbezzoli e lentischi; nel corso dell’estate, poi, 225 pini di Pompei, compresi quelli maestosi lungo le mura della città antica, sono stati salvati dall’attacco dei parassiti che li avrebbero portati alla morte, grazie al ricorso di una particolare tecnica endoterapica sperimentata con successo dal Servizio di Manutenzione Verde del Parco. Gli interventi sono stati possibili anche grazie alla sponsorizzazione tecnica e all’intesa con la società benefit Arbolia e al contributo di Sa.Gest, azienda global service tecnologica operante nei settori Oil & Gas, civile, industriale ed energetico e che ha realizzato e manutiene il moderno percorso integrato, visivo e sonoro denominato “Una notte a Pompei”.
Prende forma il Bosco di Porta Anfiteatro a Pompei (foto parco archeologico pompei)
L’intervento di sponsorizzazione tecnica di Arbolia. Grazie alla sponsorizzazione tecnica e all’intesa con la società benefit Arbolia – in linea con le sue istanze di promozione di azioni concrete per il contrasto ai cambiamenti climatici, il miglioramento della qualità dell’aria e la creazione di aree verdi a beneficio delle comunità locali – sono stati avviati i lavori nella vasta area verde a ridosso di Porta Anfiteatro dove sorge l’area di sosta e picnic, ai margini della suggestiva necropoli di Fondo Pacifico e al confine con la necropoli di Porta Sarno. L’intervento è stato reso possibile grazie al contributo di Sa.Gest, azienda global service tecnologica operante nei settori Oil & Gas, civile, industriale ed energetico e che ha realizzato e manutiene il moderno percorso integrato, visivo e sonoro denominato “Una notte a Pompei”. Si tratta di un’area verde di oltre 8.500 mq con forti valenze paesaggistiche e già in parte utilizzata come area di sosta per i visitatori del Parco. Qui i visitatori potranno sostare e rilassarsi in un ambiente unico al mondo dove il bosco offrirà nuovi percorsi, siti di nidificazione e riparo per la fauna selvatica, punti di osservazione. Il tutto, quindi, nel rispetto di regole filologiche della storia e dell’archeologia.
Il Vivaio Pompei nel giardino della Casa di Pansa a Pompei (foto parco archeologico pompei)
Anche le specie arboree e arbustive individuate da Arbolia sono state selezionate dal Parco di Pompei tra le varietà attestate in epoca romana, secondo le ricostruzioni di studi sulle componenti naturalistiche del paesaggio antico. L’intervento è coordinato da Paolo Mighetto, responsabile del Servizio Verde di Pompei e delle aree in Extramoenia, e rappresenta una prima parte del programma di rimboschimento quale valorizzazione delle biodiversità del parco archeologico di Pompei. La collaborazione pubblico-privata è stata resa possibile grazie all’Ufficio Fundraising e Relazioni esterne del Parco Archeologico di Pompei, che si occupa della raccolta di idee e proposte, studia e progetta attività, anche in sinergia con i mecenati culturali. Per info: pompei.fundraising@beniculturali.it.
Eracle nel Giardino delle Esperidi in un affresco nel calidarium della Villa A di Oplontis (foto parco archeologico pompei)
Per Arbolia si tratta del primo di alcuni interventi di forestazione che la società benefit svilupperà nel Parco Archeologico di Pompei. Nata su iniziativa di Snam e Fondazione Cassa Depositi e Prestiti per sviluppare nuove aree verdi in Italia, Arbolia progetta, promuove e realizza iniziative di imboschimento e rimboschimento su terreni messi a disposizione dalla pubblica amministrazione e dai privati, con il sostegno economico di aziende sensibili alla sostenibilità ambientale. Oltre che della messa a dimora, la società benefit si occupa anche della cura e manutenzione degli alberi per i primi due anni, sollevando la pubblica amministrazione dai relativi oneri. Con il nuovo bosco urbano di Pompei, salgono a diciotto le cinture verdi realizzate da Arbolia in Italia.
Graziano Tavan, giornalista professionista, per quasi trent’anni caposervizio de Il Gazzettino di Venezia, per il quale ho curato centinaia di reportage, servizi e approfondimenti per le Pagine della Cultura su archeologia, storia e arte antica, ricerche di università e soprintendenze, mostre. Ho collaborato e/o collaboro con riviste specializzate come Archeologia Viva, Archeo, Pharaos, Veneto Archeologico. Curo l’archeoblog “archeologiavocidalpassato. News, curiosità, ricerche, luoghi, persone e personaggi” (con testi in italiano)
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