Napoli. Al museo Archeologico nazionale riprendono al giovedì le “Sere del Mann”: visite guidate alla mostra “Picasso e l’antico” e approfondimenti su Alessandro Magno. Ecco il programma
Con un invito alla mostra “Picasso e l’antico” (visite guidate gratuite, prenotazione obbligatoria su www.eventbrite.it) riprendono al museo Archeologico nazionale di Napoli le aperture serali del giovedì (dalle 19 alle 22.30, ultimo ingresso alle 22) per tutto il mese di settembre con un programma che continua gli approfondimenti su Alessandro Magno dopo il successo della grande mostra appena conclusa. Il biglietto speciale avrà il costo di 3 euro (1 euro sarà devoluto per l’Emilia Romagna colpita dall’alluvione) comprensivo delle collezioni – con l’opportunità di scoprire la nuova sezione Campania Romana – e delle mostre.

Copertina del libro “Mosaico di Alessandro” di Luigi Spina
Giovedì 7 settembre 2023 si parte con le visite guidate gratuite a “Picasso e l’antico” a cura del personale del Mann (alle 20.30; 21; 21.30). Il 14 settembre 2023, alle 20, nel giardino delle Fontane, incontro su Alessandro Magno a cura di Laura Giuliano, curatrice delle collezioni Gandhara, India e Sud Est Asiatico al museo delle Civiltà di Roma. Le visite a “Picasso e l’antico” si terranno alle 21; 21.15; 21.30. Il 21 settembre 2023, alle 20, nel giardino delle Fontane, presentazione del libro di Luigi Spina edito da Five Continents sul Mosaico di Alessandro, arricchito dai contributi del direttore del Mann Paolo Giulierini, Valeria Sampaolo, Fausto Zevi. Nel corso della stessa serata opening della mostra “Afrodisia” di Michele Iodice. Visite guidate alla mostra “Picasso e l’antico” in partenza alle 21; 21.15; 21.30. Le visite si svolgeranno negli stessi orari anche giovedì 28 settembre 2023. In occasione dell’ottantesimo anniversario delle Quattro Giornate di Napoli, alle 20, nel giardino delle Fontane, è prevista la conferenza “1940 – 1945: il Museo e la guerra attraverso le pagine del Taccuino napoletano di Amedeo Maiuri”, a cura di Andrea Milanese con Alessandro Gioia. Letture di Angela Luppino.

L’ingresso della mostra “Picasso e l’antico” al museo Archeologico nazionale di Napoli (foto graziano tavan)
PICASSO E L’ANTICO. 43 i lavori di Picasso messi a confronto con le sculture Farnese e i dipinti da Pompei. Il progetto, curato da Clemente Marconi, si inserisce nel programma internazionale “Picasso Celebrazioni 1973 – 2023: 50 mostre ed eventi per celebrare Picasso” nel cinquantenario della morte. La mostra ha l’intento di illustrare la profonda influenza di uno dei più grandi musei di arte classica sull’opera di uno dei più importanti artisti moderni. Allestita nelle sale della Collezione Farnese, l’esposizione si divide in due parti: la prima relativa ai soggiorni a Napoli di Picasso – delineando come si presentava al tempo della visita dell’artista il Museo, allora non ancora solo “archeologico” – la seconda relativa al confronto tra le opere del Museo e i lavori di Pablo Picasso. In mostra sono presentate 37 delle 100 tavole che compongono la Suite Vollard, eccezionale prestito del British Museum di Londra. A queste si aggiungono i rilevanti prestiti del musée national Picasso-Paris e del museo Gagosian di New York. L’eco profonda del viaggio in Italia del 1917 sulla produzione artistica di Picasso è stata riconosciuta da tempo; il soggiorno a Napoli ha a sua volta una rilevanza particolare: il naturalismo di questa fase picassiana assume forme esplicitamente classicizzanti, ben riconoscibili nella maggior parte dei dipinti e disegni non cubisti degli anni dal 1917 al 1925 e nell’opera grafica degli anni ’30. Prorogata fino al 2 ottobre 2023 (vedi Napoli. Al museo Archeologico nazionale prorogata la mostra “Picasso e l’antico”. Giulierini: “Questa mostra è possibile solo al Mann, con un dialogo tra i capolavori del mondo classico e le opere del genio spagnolo che ne fu influenzato nella sua visita del 1917” | archeologiavocidalpassato).
Napoli. “Il MANN e la Memoria”: in galleria Principe di Napoli dodici pannelli raccontano le Quattro Giornate di Napoli. Fotografie ed approfondimenti per non dimenticare

Seconda guerra mondiale. Tra il 27 e il 30 settembre 1943 con un’insurrezione popolare civili, con l’apporto di militari fedeli al Regno del Sud, riuscirono a liberare la città di Napoli dall’occupazione delle forze della Wehrmacht, aiutate da gruppi di fascisti locali. Il fatto d’arme, che valse alla città il conferimento della medaglia d’oro al valor militare, è noto come le Quattro Giornate di Napoli. Il museo Archeologico nazionale di Napoli celebra gli eroi delle Quattro Giornate di Napoli: da giovedì 30 settembre 2021, alle 12, in galleria Principe di Napoli, saranno installati dodici grandi pannelli per raccontare un’indimenticabile storia di coraggio e libertà. Punto di partenza per l’allestimento saranno gli studi, fotografici e documentari, alla base della mostra “Hercules alla guerra” (MANN, settembre 2018- gennaio 2019), a cura di Gennaro Morgese, figlio dell’eroina antifascista Maddalena Cerasuolo e scomparso lo scorso maggio: nel percorso presentato a cittadini e turisti, focus sul ruolo del Museo diretto, nel 1943, dal celebre archeologo Amedeo Maiuri; non mancheranno approfondimenti su uomini, donne e bambini che furono i volti della battagli, così come pannelli didattici rivolti ai più giovani per ribadire la condanna di qualsiasi forma di totalitarismo.

Contrassegnato dal marchio “Il MANN e la memoria”, l’itinerario in galleria Principe di Napoli presenterà scatti dall’Archivio Storico del Museo e dalla Collezione di Gianmaria Lembo: nei pannelli dedicati agli “Scudi del MANN’, il racconto della febbrile attività di salvaguardia delle opere d’arte, in alcuni casi protette nei depositi oppure, se inamovibili, circondate da sacchi di juta e sabbia. Resta emblematico il trasporto, voluto dallo stesso Maiuri, di 87 casse, contenenti bronzi, argenti, gemme, monete e medaglie, partite dal Museo alla volta dell’Abbazia di Montecassino. E poi, in un percorso da leggere e vivere in Galleria, tante emozioni dinanzi al ricordo di Gennarino Capuozzo (11 anni), Filippo Illuminato (13), Mario Minichino (17), Pasquale Formisano (18), giovanissimi eroi che in quel settembre di settantotto anni fa persero la vita.

“Secondo quanto previsto dal Piano Strategico”, spiega il direttore del museo, Paolo Giulierini, “il Mann continua a concentrare gli sforzi in galleria Principe di Napoli sotto la matrice unica dell’identità. Dopo aver sostenuto Ricomincio dai Libri anche in virtù della presenza di tante librerie storiche presenti nel Quartiere, l’impegno passa doverosamente al ricordo delle Quattro Giornate, alle quali il Mann dedicò una grande mostra in occasione del 75mo anniversario. Con questa nuova installazione abbiamo voluto proporre una selezione di foto e riflessioni significative. È sulla cacciata dei nazi-fascisti che si fonda infatti l’identità profondamente democratica di Napoli”. L’evento nasce dalla collaborazione con il Comune di Napoli, nel più ampio quadro della valorizzazione della galleria Principe di Napoli, e con l’Anpi.







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