Pompei. Al Real Polverificio di Scafati partito il progetto del parco archeologico “Coltiviamo agricoltura sociale”: i Ragazzi di Plinio coltiveranno ad orto produttivo una serie di appezzamenti di terreno per complessivi 400 mq.

I Ragazzi di Plinio con la coop Il Tulipani nell’orto produttivo del Real Polverificio Borbonico di Scafati nel progetto “Coltiviamo agricoltura sociale” del parco archeologico di Pompei (foto parco archeologico pompei)
È partito lunedì 26 giugno 2023 il progetto del parco archeologico di Pompei “Coltiviamo agricoltura sociale” al Real Polverificio Borbonico di Scafati. Il progetto è sostenuto da Confagricoltura in collaborazione con l’azienda agricola Di Landro e la cooperativa sociale Il Tulipano cooperativa sociale, con la partecipazione dei Ragazzi di Plinio del centro medico riabilitativo di Pompei, degli operatori e dei neuropsichiatri infantili dell’Università Federico II di Napoli. I Ragazzi di Plinio coltiveranno ad orto produttivo una serie di appezzamenti di terreno per complessivi 400 mq.

I Ragazzi di Plinio con la coop Il Tulipani nell’orto produttivo del Real Polverificio Borbonico di Scafati nel progetto “Coltiviamo agricoltura sociale” del parco archeologico di Pompei (foto parco archeologico pompei)

Gabriel Zuchtriegel, direttore del parco archeologico di Pompei, al momento della premiazione dei vincitori della settima edizione del bando “Coltiviamo Agricoltura Sociale” (foto parco archeologico pompei)
Del progetto se n’era parlato il 24 gennaio 2023 a Palazzo Della Valle, sede di Confagricoltura, in occasione della cerimonia di premiazione dei vincitori della settima edizione del bando “Coltiviamo Agricoltura Sociale”, realizzato da Confagricoltura. Il parco archeologico di Pompei era infatti risultato tra i quattro vincitori con il progetto “Parco Archeologico di Pompei: storia di una rinascita”: la storia di un mondo perduto che rinasce grazie ai giovani ed al sociale, in continuità con iniziative similari già avviate presso il sito di Pompei (vedi Pompei. Il parco archeologico tra i quattro vincitori con il progetto “Parco Archeologico di Pompei, storia di una rinascita”: storia di un mondo perduto che rinasce grazie ai giovani ed al sociale | archeologiavocidalpassato).

Tutti insieme: i Ragazzi di Plinio con la coop Il Tulipani nell’orto produttivo del Real Polverificio Borbonico di Scafati nel progetto “Coltiviamo agricoltura sociale” del parco archeologico di Pompei (foto parco archeologico pompei)
Il parco archeologico di Pompei diviene così luogo di valorizzazione della storia di ciascuna persona attraverso l’Agricoltura Sociale, fonte di benessere individuale e comunitario di ri-scoperta dell’identità personale e territoriale che nell’ambito di un contesto storico unico al mondo realizza, in collaborazione con Il Tulipano cooperativa sociale e l’azienda agricola Di Landro, un modello sostenibile di cittadinanza attiva e di inclusione per e con ragazzi con autismi e/o disabilità cognitiva incentrato sul prendersi cura della terra come strumento di riconoscimento di se stesso e dell’altro: cammino comune verso la Bellezza della natura che affonda le sue radici nella storia dell’uomo generando Armonia e Pace.
Pompei. Il parco archeologico tra i quattro vincitori con il progetto “Parco Archeologico di Pompei, storia di una rinascita”: storia di un mondo perduto che rinasce grazie ai giovani ed al sociale

Gabriel Zuchtriegel, direttore del parco archeologico di Pompei, al momento della premiazione dei vincitori della settima edizione del bando “Coltiviamo Agricoltura Sociale” (foto parco archeologico pompei)
Il parco archeologico di Pompei è risultato tra i quattro vincitori con il progetto “Parco Archeologico di Pompei: storia di una rinascita”: la storia di un mondo perduto che rinasce grazie ai giovani ed al sociale, in continuità con iniziative similari già avviate presso il sito di Pompei. Il 24 gennaio 2023 a Palazzo Della Valle, sede di Confagricoltura, la cerimonia di premiazione dei vincitori della settima edizione del bando “Coltiviamo Agricoltura Sociale”, realizzato da Confagricoltura, Senior L’età della Saggezza Onlus e Reale Foundation, in collaborazione con la Rete Fattorie Sociali e l’università di Roma Tor Vergata. “Siamo felici di essere vincitori di questo bando”, dichiara il direttore del parco archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel, “perché ciò consente di implementare e estendere l’esperienza di agricoltura sociale e di inclusione già avviata dal parco archeologico di Pompei anche ad altre aree verdi di nostra competenza, come il Polverificio Borbonico di Scafati, coniugando l’esperienza sociale di coinvolgimento concreto di persone anche con disabilità e il loro possibile inserimento nel mondo del lavoro, alla valorizzazione di un patrimonio naturale dalle grandi potenzialità finora non adeguatamente sviluppato. Il parco ha già da quest’anno in corso progetti di agricoltura sociale nel sito di Pompei assieme all’associazione Il Tulipano e ai ragazzi con disabilità e autismo del Centro riabilitativo di Pompei, impegnati nella raccolta della frutta dalle aree verdi del sito archeologico. Queste iniziative stanno dimostrando che i luoghi di cultura possono essere dei veri laboratori di esperienza, dei luoghi di inclusione, da vivere quotidianamente e alla portata di tutti”.

Agricoltura sociale: raccolta di mele e melograni a Pompei con la coop sociale Il Tulipano (foto parco archeologico pompei)
Il progetto – frutto di una convenzione tra il Parco e la Cooperativa Sociale Il Tulipano, che si occupa di servizi per persone con autismi e attività di inserimento lavorativo con giovani e adulti con autismi e/o disabilità cognitiva e le loro famiglie e l’azienda agricola Di Landro – vede come destinatari 21 giovani e adulti con autismi e\o disabilità cognitiva che grazie al supporto della Cooperativa e alla collaborazione con l’azienda agricola saranno formati attraverso attività condotte presso le aree verdi del Parco Archeologico di Pompei, e in particolare in alcune aree ex Polverificio Borbonico di Scafati, al fine di essere concretamente inseriti nella filiera della produzione agricola. L’obiettivo è quello di promuovere, attraverso l’agricoltura e sfruttando il contesto straordinario dei luoghi della cultura, l’inclusione di giovani con disabilità, con particolare attenzione ai bambini, agli adolescenti, ai giovani e adulti con disturbo dello spettro autistico e/o disabilità cognitiva, operando sul capitale umano e valorizzando le risorse di ciascun individuo nei contesti di vita ordinari.
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