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Sibari (Cs). Con la rassegna Sybaris Folk – Land’s sounds al parco archeologico di Sibari è partita ufficialmente l’edizione 2024 di “#sibarinprogress, lo spettacolo della cultura”. In cartellone anche le sezioni Sybaris Arte e Magna Graecia JazzFest. Ecco tutto il programma

sibari_parco_#sibarinprogress-2024_programma_locandinaCon la rassegna Sybaris Folk – Land’s sounds al parco archeologico di Sibari è partita ufficialmente l’edizione 2024 di “#sibarinprogress, lo spettacolo della cultura” il cui cartellone si articola in tre sezioni: Sybaris Folk, Sybaris Arte e Magna Graecia JazzFest. #sibarinprogress, lo spettacolo della cultura è organizzata dal parco archeologico di Sibari, istituto autonomo del ministero della Cultura, con il patrocinio del Comune di Cassano All’Ionio, in collaborazione con il Peperoncino Jazz Festival, Armonie d’arte Festival e Catasta Pollino. La partecipazione agli eventi del cartellone di Sybaris Folk, Sybaris Arte e di Magna Graecia Jazz Fest è inclusa nel normale costo del biglietto, con il quale si può accedere al museo Archeologico nazionale della Sibaritide e all’area archeologica di Parco del Cavallo (ingresso intero 5 euro; 18-25 anni 2 euro; meno di 18 anni e altre gratuità previste per legge: gratis). I biglietti sono normalmente in vendita tutti i giorni alle biglietterie del Parco e del Museo. Ingresso gratuito al Museo, al Parco e a tutti gli eventi (poiché compreso nel prezzo) per i possessori di PAS Card al costo di 12 euro (intera) e 5 euro (ridotta 18-25 e over 65).

I primi tre appuntamenti sono altrettante visite guidate musicali al Parco del Cavallo curate da Sasà Calabrese previste per giovedì 11, domenica 14 e mercoledì 17 luglio 2024 (con inizio alle 19). I focus musicali sono dedicati, rispettivamente, a Pino Daniele, Lucio Dalla e Fabrizio De Andrè. Il festival entrerà nel vivo venerdì 26 luglio 2024 (alle 22), con Peppa Marriti Band, sabato 27 (ore 22), a seguire Scarlett Rivera Folk Band, e domenica 28 luglio (alle 21.30) Carmine Abate & Cataldo Perri (Calabresh) a chiudere.

Giovedì 18 luglio 2024 (alle 19) con “Sax solo al Museo” di Danilo Guido inaugurerà, invece, la seconda edizione del Magna Graecia JazzFest – del circuito Peperoncino Jazz Festival – giunto alla seconda edizione. Due giorni dopo, sabato 20 luglio (alle 22), grandissimo concerto di Danilo Rea con Danilo Rea Piano solo – I Piani di Sibari. Domenica 21 luglio 2024 (alle 22), poi, sarà la volta di con Egberto Gismonti con un altro piano solo dal titolo I Piani di Sibari. Mercoledì 24 luglio 2024 (alle 19) “Accordion solo al Museo” con Salvatore Cauteruccio, martedì 30 luglio 2024 (alle 19) “Sax solo al Museo” con Sebastiano Ragusa, mercoledì 31 luglio 2024 (alle 19) “Accordion solo al Museo” con Paolo Presta. Martedì 6 agosto (ore 22) altro grande appuntamento con Kind of Bill “Tributo a Bill Evans”, di Eddier Gomez, Joe La Barbera e Dado Moroni, sabato 10 (ore 19) “Impronta Latina” con Mafalda Minnozzi & Paul Ricci e grande chiusura prevista per mercoledì 14 agosto (ore 22) con Fabrizio Bosso meets Elio Coppola Trio Special Guest Gerald Cannon.

Sybaris Arte – dance, play, act, giunta anch’essa alla sua seconda edizione, accompagnerà il suo pubblico per tutto il mese di agosto. Sabato 3 agosto 2024 (alle 22) si comincerà con “Suoni di Sybaris”, spettacolo di musica sperimentale di Remi Picò e Chiara Giordano, domenica 11 agosto 2024 (alle 22) sarà la volta del “Marina Acoustic Concert”, con Marina Rei in versione unplugged. Venerdì 16 agosto 2024 (alle 22), subito dopo Ferragosto, andranno in scena le “Donne pucciniane” con un concerto lirico sinfonico dell’Orchestra internazionale della Campania e la voce recitante di Sebastiano Somma. Lunedì 19 agosto 2024 (alle 22), invece, altro grande concerto “per il Mediterraneo di pace” con la splendida voce di Noa. #sibarinprogress2024 chiuderà con due performance di grande livello: sabato 24 agosto 2024 (alle 22) si tornerà in scena con “Da Cassandra a Medea a Tosca e Turandot” di Create Danza e domenica 25 agosto 2024 (alle 22) col “Canto alla durata”, un pellegrinaggio nella poesia Happening con Franco Brambilla.

Sibari. Il parco archeologico con il Consorzio Tutela vini DOP Terre di Cosenza e il Peperoncino Jazz Festival promuove “Eno, un mese di…vino a Sibari”, un viaggio tra archeologia, vino e jazz, inedita esposizione di reperti selezionati nei magazzini, e quattro focus sul vino nell’antichità

sibari_archeologico_mostra-evento_Eno-un-mese-di-vino-a-Sibari_locandinaUn viaggio dalla vigna al museo per poi far ritorno alla vigna stessa. Sarà questo “Eno. Un mese di…vino a Sibari” (dal 23 agosto al 30 settembre 2023), un viaggio tra archeologia, vino e jazz, promosso dal parco archeologico di Sibari in collaborazione con il Consorzio Tutela vini DOP Terre di Cosenza e il Peperoncino Jazz Festival. È la prima iniziativa tesa a promuovere lo sviluppo locale su base culturale dell’intera Sibaritide in cui rientra anche l’accordo di valorizzazione firmato dai sindaci, dai comuni, altri Enti e i musei privati e di impresa nei mesi scorsi. Si tratta di un affascinante percorso eno-archeologico accompagnato da una inedita esposizione di reperti selezionati nei magazzini del parco archeologico di Sibari che guiderà i visitatori alla scoperta di quattro focus sul vino nell’antichità: la più antica testimonianza del suo arrivo nella Penisola italiana, la circolazione, il banchetto e il vino nel sacro. E poi ancora: lezioni e conferenze, degustazioni, visite in vigna ed in cantina, jazz & wine. Dal 21 al 29 agosto 2023 il Museo e il Parco del Cavallo saranno aperti fino alle 23. Per tutta la durata dell’iniziativa, al punto ristoro del Parco del Cavallo gestito da Catasta Pollino, ci saranno aperitivi a tema; degustazioni di vini Dop Terre di Cosenza, accompagnati da prodotti gastronomici della Sibaritide e del Pollino. Per chi vorrà partecipare agli aperitivi jazz, poi, è utile sottolineare che i visitatori del Museo, presentando il biglietto d’ingresso, otterranno uno sconto del 20% sul costo delle serate in vigna. Le quattro masterclass sono a numero chiuso. È obbligatoria la prenotazione. Per info e prenotazioni si può contattare il numero 337 1603495 in orario di ufficio.

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Reperti dai magazzini del museo Archeologico nazionale della Sibaritide e pronti per l’allestimento della mostra “Eno, un mese di…vino a Sibari” (foto drm-calabria)

Si parte ufficialmente il 22 agosto 2023 al museo nazionale Archeologico della Sibaritide con la presentazione in anteprima del progetto alla stampa ed alle autorità nella sala convegni del museo nazionale Archeologico della Sibaritide. Oltre al direttore Filippo Demma sarà presente anche Demetrio Stancati, presidente del Consorzio Terre di Cosenza DOP oltre ad altre autorità politiche, religiose e militari. Alla presentazione farà seguito una degustazione guidata a cura del Consorzio Tutela vini DOP Terre di Cosenza. Il 23 agosto 2023 apre al pubblico il percorso espositivo.

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Filippo Demma, direttore del parco archeologico di Sibari (foto drm-calabria)

“Portarci alle labbra un bicchiere di vino”, spiega il direttore del Parco di Sibari, Filippo Demma, “è la ripetizione di un gesto che è parte integrante del nostro passato e delle radici storiche che legano fra loro i popoli del Mediterraneo antico. Nella storia dell’Occidente il vino è certamente una bevanda, ma è allo stesso tempo parte di un rituale che, da un lato, si inseriva nella struttura economica delle società e, dall’altro, serviva per creare legami fra i membri delle singole comunità e come strumento di mediazione fra gli uomini e gli dei. La regione che oggi chiamiamo Calabria ha restituito una documentazione archeologica relativa alla coltivazione della vite e al consumo del vino fra le più remote e importanti d’Italia. Con l’esposizione di alcuni interessantissimi reperti riscaldati nei monumentali depositi del museo nazionale Archeologico della Sibaritide, si vuole offrire un percorso tematico che mette in evidenza la cultura del vino nei valori della conoscenza storica di questa terra. Il fortissimo legame fra il vino e la storia della regione che oggi chiamiamo Calabria è testimoniato, oltre che dai reperti archeologici, dai racconti degli scrittori antichi. Questi stesse fonti connettono direttamente al vino ed alla coltivazione dell’uva il nome che i Greci stessi davano al territorio dove fu fondata l’antica Sybaris, e cioè l’Enotria, la cui etimologia è collegata alle parole oinos=vino ed oinotron=sostegno della vite (il palo che regge la pergola). Un legame in qualche modo “originario” dunque tra quelle che oggi sono le “Terre di Cosenza”, la vite e i suoi frutti. Ci sono prove archeologiche che almeno dal 1300 a.C., infatti, per gli Enotri il vino ha costituito una bevanda nota ed apprezzata, sorseggiata probabilmente in occasione di incontri tra i membri della nobiltà locale, secondo una consuetudine vicina a quella nota nella Grecia dello stesso periodo.  Quando, tra il 720 ed il 700 a.C., i Greci giunsero in Calabria per occupare nuovi territori ed erigere fiorenti città, fra cui Sibari, il vino assunse un ruolo aggregativo ancora più forte. Di questo e di tanto altro parleremo sia nelle serate sibarite che in quelle a tema jazz&wine”.

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Oinochoe (brocca per il vino) con raffigurato tralci di vite esposta nella mostra “Eno, un mese di…vino a Sibari” al museo Archeologico nazionale della Sibaritide (foto drm-calabria)

Il 25, 26, 27 e 28 agosto 2023 sono previste quattro masterclass (tutte con inizio alle 19) sempre al museo nazionale Archeologico della Sibaritide: “IL VINO RACCONTA. Storia contemporanea del vino nella provincia di Cosenza”; “Cuore mediterraneo, carattere di montagna. I GRANDI BIANCHI COSENTINI”; “LA SPUMANTIZZAZIONE NELLE TERRE DI COSENZA. Tra metodo classico e charmat, un viaggio negli spumanti cosentini”; “IL MAGLIOCCO. Dall’espressione giovane a quella evoluta, un gioco degustazione alla cieca per imparare a scoprire il vitigno principale delle Terre di Cosenza”. Mentre il 29 agosto la parola passerà ai produttori con l’iniziativa TERRE DI COSENZA RACCONTATA DAI PRODUTTORI. Le aziende storiche e quelle più giovani, come nasce e si sviluppa un progetto enologico. Tutti e cinque gli appuntamenti saranno seguiti da una degustazione guidata a cura del Consorzio Tutela vini DOP Terre di Cosenza. L’accesso alle masterclass è gratuito, incluso nel costo del biglietto, fino ad esaurimento posti disponibili; è necessaria quindi la prenotazione.

sibari_archeologico_mostra-evento_Eno-un-mese-di-vino-a-Sibari_dal-museo-alla-vigna_locandinasibari_archeologico_mostra-evento_Eno-un-mese-di-vino-a-Sibari_dalla-vigna-al-museo_locandinaSe fine agosto sarà il tempo in cui si passerà dalla Vigna al Museo, settembre, invece, si caratterizzerà per essere il mese dove si transiterà a ritroso dal Museo alla Vigna e dove l’archeologia flirterà con il vino e le jazziste del Peperoncino Jazz Festival. Grazie ad una serie di “incursioni archeologiche” (tutte programmate alle 17), a cura dello staff del parco archeologico di Sibari, gli archeologi del Parco mostreranno e spiegheranno al pubblico originali reperti inediti collegati alla storia del vino e visite guidate alle cantine dei produttori di vini DOP Terre di Cosenza, accompagnati da note jazz tutte al femminile.

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Veduta aerea del parco del Cavallo al parco archeologico di Sibari (foto drm-calabria)

Si partirà il 31 agosto 2023 ad Altomonte nelle Tenute Serragiumenta con il MAFALDA MINNOZZI & PAUL RICCI DUO che sarà accompagnata alla lectio “La leggenda dell’antico Bevitore: una capanna di 3300 anni fa e le più antiche testimonianze sull’arrivo del vino in Calabria” a cura del direttore del Parco archeologico di Sibari, Filippo Demma. Seconda tappa a Castrovillari nelle Tenute Ferrocinto il 5 settembre con il ROSSANA CASALE JAZZ QUARTET e l’approfondimento “Vino da Bordeaux? No, da Corinto! Divagazioni intorno ad un’anfora corinzia del VII secolo a.C.” curato da Marco Pallonetti. Il 7 tappa a Bisignano nella Tenuta Le Conche con NIVES RASO & LORENZO IORIO DUET “Napòlide – Omaggio a Pino Daniele” e la lectio “Vino al setaccio. Archeobotanica ed enologia” di Donatella Novellis. Il giorno dopo a Saracena, nelle Tenute Masseria Falvo, il FRANCESCA TANDOI TRIO accompagnerà la conferenza “Chous è questo? Vino e feste sacre fra Atene e Thurii” di Bianca Ambrogio. Il 9 settembre ci si sposterà poi a Bisignano nelle Tenute Serracavallo suonerà il JOY GARRISON QUARTET che farà il paio all’incursione di Serena Guidone dal titolo “Elegante come un cigno: una raffinata coppa da vino ci parla del Simposio”. Il 13 settembre si torna a Castrovillari nelle Tenute Celimarro con il FRANCESCA CALABRO’ TRIO dove l’archeologo Pallonetti riproporrà il suo intervento “Vino da Bordeaux? No, da Corinto! Divagazioni intorno ad un’anfora corinzia del VII secolo a.C.”. Ultimi due appuntamenti a San Marco Argentano, il 22 settembre, alle Tenute La Matina con il BEATRICE VALENTE JAZZ TRIO e il “Question time: lo staff del Parco risponde alle curiosità archeo-enologiche del pubblico” – con gli archeologi Filippo Demma, Bianca Ambrogio, Serena Guidone, Donatella Novellis e Marco Pallonetti, e il 23 settembre ad Altomonte alle Tenute Terre di Balbia con il LAUREN HENDERSON QUARTET e dove la Novellis riproporrà la lectio “Vino al setaccio. Archeobotanica ed enologia”.