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Parco archeologico del Castello di Lettere. Si presenta “Il Castello di Lettere. La rocca il villaggio la cattedrale”, la prima guida archeologica  del sito medievale, frutto della collaborazione tra il parco archeologico di Pompei e dell’amministrazione comunale

Copertina della guida archeologica “Il Castello di Lettere. La rocca il villaggio la cattedrale” (Eidos edizioni)

Il castello medioevale di Lettere rientra tra i siti di competenza scientifica del Parco archeologico di Pompei.  Ubicato sulla collina di Lettere il Castello fu edificato dal Ducato Amalfitano nel corso del X secolo per difendere i suoi confini settentrionali ed era parte di una rete di fortificazioni che assicurava agli amalfitani il controllo dei due versanti dei monti Lattari. Venerdì 15 ottobre 2021, alle 12, il parco archeologico di Lettere presenta “Il Castello di Lettere. La rocca il villaggio la cattedrale”, la prima guida archeologica  del sito medievale, a firma di Domenico Camardo, Paola Marzullo e Mario Notomista pubblicato da Eidos. Alla presentazione interverranno il direttore del parco archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel; il consulente archeologo del parco archeologico del Castello di Lettere, Domenico Camardo; il funzionario responsabile del parco archeologico di Pompei, Luana Toniolo. Porteranno il loro saluto Sebastiano Giordano (sindaco di Lettere); Anna Lauriello (assessore alla Cultura Comune di Lettere); Francesco Mosca (dirigente Comune di Lettere); Pasquale D’Avino (dirigente scolastico I.C. Pellico); Paola Marzullo (direttore parco archeologico del Castello di Lettere). La pubblicazione della Guida è parte integrante di un processo di valorizzazione intrapreso sin dalla costituzione del Parco Archeologico del Castello di Lettere e frutto del protocollo d’intesa tra l’amministrazione comunale e il Parco archeologico di Pompei nell’ottobre del 2018.

La splendida posizione panoramica del Castello di Lettere a dominare il golfo di Napoli (foto parco archeologico di pompei)

Il sito è tuttora in una splendida posizione panoramica che permetteva di controllare l’area dal porto di Castellammare fino alla foce del Sarno e tutto il golfo di Napoli, ma anche la Valle del Sarno dominata dal Vesuvio e dai monti di Sarno fino a Pagani. Durante i numerosi scavi condotti presso il castello e il suo villaggio è stato rinvenuto vasellame, ossa animali, che ci consentono di ricostruire l’alimentazione degli abitanti del villaggio nel XII sec., oltre a reperti in ferro, tra cui alcune punte di lance utilizzate nel castello. I reperti sono oggi esposti in un percorso museale, che racconta la vita nel castello in età medievale. L’allestimento delle sale consistente nella ricostruzione storica del 1528, con reperti riprodotti di epoca cinquecentesca è stata realizzata dal Comune di Lettere, con la supervisione scientifica del Parco archeologico di Pompei.​​ “Il Castello di Lettere, tra i siti posti sotto la competenza scientifica del Parco,”, interviene Gabriel Zuchtriegel, direttore del parco archeologico di Pompei, “è con il suo percorso museale esempio di come le Istituzioni siano in grado di portare avanti progetti di valorizzazione e fruizione attraverso una stretta collaborazione, nell’ambito delle rispettive competenze. La guida completa questo processo di valorizzazione, fornendo informazioni storico scientifiche e immagini che ne esaltano le caratteristiche paesaggistiche e architettoniche”.

L’allestimento museale all’interno del Castello di Lettere (foto parco archeologico di Pompei)

“La consapevolezza dell’attrattività territoriale e culturale, e della conseguente intrinseca potenzialità che il sito medievale riveste nel territorio”, dichiara Paola Marzullo, direttore del parco archeologico del Castello di Lettere, “ha innescato una significativa attenzione verso la necessità di realizzare piani strategici di sviluppo e promozione mediante interventi che favoriscano l’incremento di un turismo di qualità. Sin dall’inizio dell’istituzione del parco archeologico del Castello di Lettere, ogni iniziativa intrapresa è stata finalizzata non solo alla tutela e alla valorizzazione del sito, ma soprattutto alla divulgazione del ruolo sociale e aggregativo che esso riveste per le popolazioni locali. Ogni sforzo intrapreso in questi anni ha avuto l’obiettivo di implementare ed evidenziare tale peculiarità, ricostruendo e riscoprendo il rapporto tra il Castello ed il territorio, vero punto di riferimento, di aggregazione e di appartenenza per un’intera collettività, che supera i confini locali, e guarda con rinnovato interesse all’intera valle del Sarno sino a tutto il bacino del Mediterraneo”.

Il castello e le aree archeologiche del castello di Lettere (foto parco archeologico di Lettere)

“Sin dal 2014, con il progetto di adeguamento funzionale del sito monumentale, l’amministrazione comunale ha investito in maniera significativa e prioritaria risorse economiche ed umane nel rilancio di quello che è diventato Parco Archeologico del Castello di Lettere”, ricorda il sindaco di Lettere, Sebastiano Giordano. “Il rapporto istaurato tra il parco archeologico di Pompei e il Comune di Lettere ha favorito la nascita di un’intensa collaborazione tecnico-scientifica finalizzata all’attuazione di una politica comune di fruizione e valorizzazione del sito monumentale, ripercorrendone la vocazione storica di riferimento territoriale e urbano avuto sin dall’origine della sua edificazione. La pubblicazione della Guida del Castello di Lettere rappresenta la sintesi delle attività di promozione e valorizzazione sin qui intraprese dall’amministrazione comunale di Lettere, il più importante strumento di divulgazione delle tradizioni e degli usi e costumi del territorio”. 

Parco archeologico di Pompei. Lunedì 3 maggio riaprono tutti i siti del territorio: la villa di Poppea, villa Regina, villa Arianna, villa S. Marco, il museo Archeologico “Libero D’Orsi”. Riapre anche il castello di Lettere. A Pompei tariffa ridotta nel pomeriggio

Affresco conservato al museo Archeologico “Libero D’Orsi” nella Reggia di Quisisana a Castellammare di Stabia (foto Francesco Squeglia)

Dopo Pompei Scavi, riaprono al pubblico dal 3 maggio 2021 gli altri siti archeologici del parco archeologico di Pompei: Villa Regina a Boscoreale, la Villa di Poppea a Oplontis, Villa Arianna e Villa San Marco a Stabiae,  il museo Archeologico “Libero D’Orsi” alla Reggia di Quisisana a Castellammare di Stabia e il Castello di Lettere. Le splendide ville archeologiche vesuviane consentono una conoscenza ampia della vita quotidiana, dell’organizzazione sociale e delle attività produttive in epoca romana.

La ricca decorazione parietale della villa di Poppea a Oplontis (foto parco archeologico di Pompei)

Dalla maestosa villa di Poppea  a Torre Annunziata, attribuita alla seconda moglie di Nerone, alla poco distante villa Regina di Boscoreale che costituisce un esempio ben conservato di fattoria rustica adibita alla produzione del vino, con i numerosi dolia interrati, usati per la conservazione del vino.

Un affresco parietale della villa Arianna a Castellammare di Stabia (foto parco archeologico di Pompei)

Mentre sulla collina di Varano a Castellammare predominano le grandi Ville di Stabia,  esempi di dimore aristocratiche con affaccio panoramico sul golfo e i cui pregiati affreschi e suppellettili assieme a tanti altri provenienti da tutto il territorio dell’antica Stabiae sono esposti e conservati al Museo archeologico Libero D’Orsi, presso la Reggia di Quisisana.

Il castello e le aree archeologiche del castello di Lettere (foto parco archeologico di Lettere)

Riapre al pubblico anche il Castello di Lettere nel Comune omonimo, con il suo percorso museale che racconta attraverso l’esposizione di vasellame e armi, la vita nel castello in età medievale.

Il foro romano della città antica di Pompei (foto parco archeologico di Pompei)

Pompei introduce, dal 3 maggio 2021, la novità di una tariffa ridotta a 10 euro per l’accesso pomeridiano a partire dalle 15.30. L’ ingresso pomeridiano consentirà un’ampia visita del sito, con riduzione d’accesso in alcune domus a partire dalle 16.  L’elenco degli edifici visitabili è consultabile sul sito www.pompeiisites.org. Si conferma il giorno di chiusura del lunedì fino al 6 giugno 2021, e l’apertura tutti i giorni a partire dal 7 giugno 2021 per tutto il periodo estivo, fino a nuova comunicazione.

Il Palazzo Reale di Quisisana a Castellammare di Stabia (foto parco archeologico Pompei)

I siti periferici osserveranno il giorno di chiusura del martedì con accesso nei consueti orari estivi (9 – 19 con ultimo ingresso 17.30/ ultimo ingresso Reggia di Quisisana 18.30). I biglietti di ingresso ai siti saranno acquistabili sul sito www.ticketone.it, unico rivenditore online autorizzato o presso le biglietterie di piazza Anfiteatro e di piazza Esedra per Pompei o di Oplontis per la Villa di Poppea. Per tutti i siti, il sabato e la domenica la prenotazione per l’ingresso sarà possibile esclusivamente con acquisto on line sul sito www.ticketone.it, da effettuarsi almeno il giorno precedente alla visita, come da DPCM del 2 marzo 2021 art.14. Nei giorni infrasettimanali l’acquisto on-line è, invece, possibile anche nella stessa giornata fino a esaurimento disponibilità.

Villa Regina a Boscoreale (foto parco archeologico di Pompei)
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L’allestimento museale all’interno del Castello di Lettere (foto parco archeologico di Pompei)

Costo dei biglietti. Pompei + Villa Regina (Boscoreale): dalle 9 alle 15.30: intero 16 euro, ridotto 2 euro, gratuità e riduzioni come da normativa; dalle 15.30: intero 10 euro, ridotto 2 euro, gratuità e riduzioni come da normativa. Acquisto possibile on-line o presso le biglietterie di piazza Esedra e piazza Anfiteatro. Il costo della prevendita on-line, al momento, è in aggiunta solo sul biglietto ridotto di 2 euro. Oplontis + Villa Regina (Boscoreale): 5 euro + prevendita on-line 1.50 euro, gratuità e riduzioni come da normativa. Acquisto possibile on-line o presso le biglietterie di Oplontis. Villa Regina (Boscoreale): 2 euro + prevendita on-line  1.50  euro, gratuità e riduzioni come da normativa. Acquisto possibile esclusivamente on-line sul sito www.ticketone.it. Ville di Stabiae: ingresso gratuito. Per la prenotazione del fine settimana: 081.8575347. Reggia di Quisisana: 6 euro + prevendita on-line 1.50 euro, gratuità e riduzioni come da normativa. Acquisto possibile esclusivamente on-line sul sito www.ticketone.it. Castello di Lettere: 2 euro biglietto unico. Accesso gratuito esibendo il biglietto di Pompei. Aperto tutti i giorni dalle 9.30 alle 19.30, con chiusura dalle 13.30 alle 14.30, ultimo ingresso alle 12 per la mattina/ alle 18 per il pomeriggio. Per prenotare per il fine settimana:  tel. 081.8575347, veritas.onlus@alice.it.

Si torna a visitare gli scavi di Pompei in sicurezza (foto parco archeologico di Pompei)

Per il sito di Pompei permangono le fasce orarie per il contingentamento dei visitatori secondo le seguenti modalità: al momento dell’acquisto on-line il visitatore potrà scegliere la fascia oraria di ingresso, prevista ogni 15 minuti per un massimo di 500 persone, fino alle 13. Dopo le 13 l’ingresso consentito è per un massimo 300 persone per turno. Il biglietto dovrà essere mostrato all’ingresso, direttamente su smartphone/tablet (QRcode) o già stampato a casa su carta e poi conservato per registrarlo sul tornello in uscita. È tollerato un ritardo di 10 minuti massimo rispetto all’orario della fascia oraria indicata, tanto per i visitatori quanto per le guide. Per i possessori della card Pompei365, la validità dell’abbonamento sarà prorogata per il numero di giorni corrispondenti a quelli di chiusura imposti dall’emergenza sanitaria. Per il sito di Oplontis e le Ville di Stabia il contingentamento dei visitatori è di 40 persone massimo ogni 15 minuti. Per Villa Regina 15 persone ogni 30 minuti. Per la Reggia di Quisisana di 15 persone ogni 15 minuti. In ciascun sito i visitatori saranno sottoposti, all’arrivo, a misurazione della temperatura mediante termoscanner. Resta obbligatorio l’utilizzo della mascherina nei luoghi chiusi e aperti a prescindere dalla distanza interpersonale. Tutte le informazioni relative alle misure di sicurezza del contenimento del contagio da SARS-COV 2 e alle modalità di visita saranno fornite ai visitatori attraverso i monitor presenti agli ingressi e la cartellonistica. La visita avverrà nel pieno rispetto delle misure di distanziamento previste dal Comitato Tecnico Scientifico, anche con il supporto di segnaletica direzionale appositamente installata nei singoli siti. Saranno garantiti dispenser di gel igienizzante all’ingresso e presso i servizi igienici a disposizione dei visitatori. 

“1528 assedio al castello di Lettere”: inaugurazione dell’allestimento museale in stile realizzato nel Torrione della Rocca al parco archeologico del Castello di Lettere (Na)

Una delle sale riallestite nel Torrione della Rocca del Castello di Lettere (foto parco archeologico di Pompei)

Il castello e le aree archeologiche del castello di Lettere (foto parco archeologico di Lettere)

1528, assedio al castello di Lettere: è il titolo evocativo dato all’inaugurazione delle nuove sale museali al Mastio. Appuntamento mercoledì 16 settembre 2020 alle 10 al Parco Archeologico del Castello di Lettere, alla presenza del governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca e di Massimo Osanna, già direttore generale del Parco Archeologico di Pompei, ora direttore generale dei Musei Italiani, del sindaco del Comune di Lettere Sebastiano Giordano e del direttore del castello, Paola Marzullo. L’allestimento delle sale propone la ricostruzione storica del 1528 con reperti riprodotti di epoca cinquecentesca, realizzata dal Comune di Lettere, con la supervisione scientifica del Parco archeologico di Pompei,  a cura di Domenico Camardo e Mario Notomista. L’iniziativa rafforza il progetto ambizioso del sindaco, grazie al supporto del Parco archeologico di Pompei, di inserire il Castello di Lettere in un percorso di valorizzazione e promozione del patrimonio storico-culturale locale in ambito regionale e nazionale. Tale percorso è stato intrapreso già alla fine del 2018 con la sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra il Comune di lettere ed il Parco Archeologico di Pompei che ha di fatto trasformato il Castello in luogo di interesse culturale e storico dell’intera Regione.